Il nuovo
premier Enrico Letta, portavoce di Vaticano-Comunione e
Liberazione-Gesuiti-Bilderberg-Trilaterale-Aspen, dietro le solite promesse
fanfaluche sulla "crescita" e sul lavoro per rassicurare
noi buoi che il suo governo è dalla nostra parte, si è affrettato a
dichiarare che c'è bisogno di PIU' EUROPA e si è impegnato a
contrastare l'ANTIEUROPEISMO dei cittadini ridotti in mutande a
causa della gesuitica dittatura continentale del MES, del Fiscal Compact e
della BCE dell'istruito dai gesuiti Mario Draghi. Da Repubblica
leggiamo:
'Più
Europa. Per il premier italiano
bisogna fare più Europa.
"Nel mondo globalizzato o facciamo insieme più
Europa oppure non ce la faremo. In
serata avremo una cena, avrò altri incontri. Ne approfitterò per
chiedere alla cancelliera Merkel una consulenza su come si guida una
grande coalizione". "Lo stesso ragionamento che ho fatto
con la cancelliera Merkel oggi, lo farò domani a Parigi e poi a
Bruxelles e a Madrid: vogliamo le istituzioni europee protagoniste
della crescita".'
Da un
articolo del Secolo XIX leggiamo altre considerazioni di Letta:
“Ma il governo, aggiunge, si è anche impegnato a ridare fiducia a
chi ha perso il lavoro e chi è in difficoltà. Perciò ha intenzione
di usare «tutta la forza politica» datagli dal Parlamento per far
sì che l’Europa, finalmente, dia quelle risposte che finora non è
stata in grado di dare. A suo avviso infatti «non c’è stata
abbastanza Europa» ed ora l’obiettivo è rendere quanto
prima possibile operativa l’Unione bancaria, l’unione economica,
quella di bilancio e l’unione politica."
E' la solita
tecnica del problema-reazione-soluzione che abbiamo già analizzato
in passato; le
catastrofi sociali, di cui l'Europa gesuitica è l'unica
responsabile, sono avvenute però, secondo il nostro Letta fedele al Papa,
perché non vi è stata abbastanza Europa. Quindi la soluzione è: Più
Europa, quindi, più Nuovo Ordine Mondiale.
Caro
portavoce dei gesuiti e del Vaticano Enrico Letta: della vostra
Europa gesuitica dissanguatrice dei popoli “Ad Maiorem Dei
Gloriam” ne abbiamo già avuto abbastanza; la vostra è solo
pura propaganda; nei vostri discorsi sembra di ascoltare un disco
incantato; dai tempi del cattolico Romano Prodi sembrate solo degli
automi che non fanno altro che ripetere “Europa...Europa...Europa...”
per risolvere qualsiasi problema dell'universo conosciuto. E lo
sapete benissimo il perché: perché il Vaticano e i Gesuiti vogliono
dominare questa “benedetta” Europa!
L'articolo
del Secolo XIX continua:
“«Noi non vogliamo un’Europa che consenta di fare debiti»,
chiarisce Letta, confermando in pieno la linea di Monti nel vertice
di giugno. Per questo il governo non intende chiedere modifiche
del Fiscal Compact. Ma pretende che l’Europa, con la stessa
determinazione con cui ha imposto il rigore, si adoperi sul fronte
della crescita."
[...]
"l’antieuropeismo. Le politiche per la crescita, dice,
sono necessarie affinché i cittadini non vedano l’Europa come
qualcosa di negativo. Altrimenti, «come è successo in Italia e
altrove, nasceranno dei movimenti politici contro l’Europa»."
Caro Letta,
sai benissimo che se non si risolve il problema della sovranità
monetaria e non si abolisce il Fiscal Compact, tutti i discorsi sulla
crescita sono delle fanfaluche vere e proprie per intortare i "buoi"
che dovete governare. Caro Letta, sai benissimo che se non si
abolisce la dittatura BCE dell'istruito dai gesuiti Mario Draghi, la
tua crescita sarà solo riguardo alle menzogne che affermi.
A meno che
tu non intenda per "crescita" un po di elemosina per
tenerci buoni e far sì che da "euroscettici" ci
trasformiamo in "euroentusiasti" di un'Europa che ci
elargisce con la mano sinistra un centesimo di quello che ci ha tolto
con la mano destra.
Per
approfondire l'Europa Gesuitica potete leggere questi articoli:
Il
Vero Potere: ancora prove della matrice cattolica dell'Unione Europea
L'Internazionale di Dominio dei Gesuiti: "Il Mondo è la nostra casa"
La Roma Papale e l'Unione Europea
Herman van Rompuy: un pupazzo educato dai Gesuiti
L'Internazionale di Dominio dei Gesuiti: "Il Mondo è la nostra casa"
La Roma Papale e l'Unione Europea
Herman van Rompuy: un pupazzo educato dai Gesuiti