Il
seguente è uno stralcio, leggermente annotato [nella lingua
originale con la sigla JP, più un nostro piccolo inserto], tratto da
People of God: The Struggle for World Catholicism
[Viking], di Penny Lernoux.
Di:
Penny Lernoux
National Catholic Reporter
5
maggio 1989
traduzione:
http://nwo-truthresearch.blogspot.it
Uno
degli ordini laici più antichi del cattolicesimo, il Sovrano
Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e
di Malta, conosciuto come Cavalieri di Malta o SMOM, è unico per
diverse ragioni. Sebbene non abbia un territorio al di fuori della
sua sede in un palazzo romano, esso gode dello status di Stato
sovrano, mantenendo rapporti con 49 paesi ed emettendo propri
passaporti e francobolli. I suoi 13.000 membri includono alcune delle
figure più potenti del mondo, tra cui i capi di Stato.
Mentre
promette fedeltà al Papa, né lui né il Gran Maestro dell'Ordine a
Roma dispongono di un reale controllo sulle varie associazioni
nazionali dello SMOM, diversi membri delle quali sono stati coinvolti
in trame fasciste e nelle guerre della Cia sotto copertura. E mentre
si dedica ad opere di carità, come il finanziamento dei lebbrosari e
la donazione di contributi, per mezzo di forniture mediche, al Terzo
Mondo, esso funge anche come un club di vecchi compari per
l'aristocrazia europea e la destra politica negli Stati Uniti e
nell'America Latina.
Lo
SMOM è stato fondato nell' XI secolo per fornire assistenza medica e
protezione militare per i pellegrini alla città santa di
Gerusalemme. I Cavalieri parteciparono a diverse importanti crociate,
ed i regali che ricevettero ben presto gli diedero il controllo su
vasti possedimenti in tutta Europa.
La
ricchezza dei Gran Priorati dei Cavalieri aumentò notevolmente nel
XIV Secolo, quando questi assorbirono i possedimenti appartenenti ai
Cavalieri Templari, che contribuirono a distruggere; e, per un certo
tempo essi mantennero il controllo dell'isola di Rodi.
Costretti
a lasciare Rodi dal sultano Maometto II nel XV Secolo, alla fine si
stabilirono sull'isola di Malta, che diede il suo nome all'Ordine.
I
Cavalieri rimasero un'importante presenza militare nel Mediterraneo
fino al 1789, quando Napoleone occupò Malta. Dopo un breve soggiorno
in Russia, nel 1834 l'ordine stabilì la sua sede a Roma, sotto la
protezione papale. Alla fine del secolo diventò un'organizzazione
caritatevole dell'aristocrazia dedicata alla cura dei malati e dei
feriti. Essa ha mantenuto la sua esclusività, rifiutando di
accettare membri dall'Europa e dall'America Latina che non facessero
parte della nobiltà o dei capi di stato. Per l'America Latina negli
ultimi anni la pregiudiziale è stata attenuata, però, nei tardi
anni quaranta del novecento l'ordine rifiutò di ammettere Eva Peron
come Dama per via del suo background proletario.
Per
gli Stati Uniti venne fatta un'eccezione a causa del suo crescente
potere politico, economico e militare, e, nel 1927, venne stabilito
un ramo dello SMOM sull'East Coast. La maggior parte dei membri
fondatori erano magnati dell'industria e della finanza che si
sarebbero fortemente opposti al New Deal di Roosevelt [uno di loro,
John J. Raskob, il presidente del consiglio di amministrazione di
General Motors, sarebbe anche stato coinvolto in un complotto per
impadronirsi della Casa Bianca].
Ad essi si
unirono presto titani del calibro di John Farrell, presidente della
US Steel; Joseph P. Grace, della W.R. Grace & Co.; Joseph
Kennedy, un imprenditore di Boston e padre di un futuro presidente
degli Stati Uniti; e George MacDonald della Pennsylvania, che fece
una fortuna nel settore del petrolio e delle utilities.
MacDonald
fu il personaggio tipico di coloro che aderirono allo SMOM per il
puro gusto di farlo. Come riconoscimento del generoso contributo alla
Chiesa, egli fu nominato marchese papale, nonché un Gran Maestro dei
Cavalieri di Malta. MacDonald amava indossare il vistoso costume dei
Cavalieri, con il suo cappello di piume di struzzo, gli speroni d'oro
e una divisa con le spalline dorate, le fusciacche e la medaglia con
la croce maltese a otto punte dei Cavalieri.
Molti
dei circa 1500 americani che successivamente aderirono al cavalierato
beneficiarono anche dei rituali di induzione alla cattedrale locale e
delle cerimonie in onore del patrono dell'Ordine, San Giovanni. Ma,
per altri, lo SMOM era di più che una pompa magna, esso era una
fonte di denaro e potere.
Tra
questi ultimi ci fu il Cardinale Francis Spellman di New York, un
tempo il più potente uomo della chiesa cattolica negli Stati Uniti.
Egli divenne coinvolto con il ramo americano dello SMOM quasi dalla
sua fondazione e, quando fu vescovo ausiliare di Boston, divenne il
patrono ecclesiastico ufficiale dell'Ordine negli Stati Uniti. Dopo
che divenne arcivescovo di New York nel 1939, egli cambiò il suo
titolo in “Gran Protettore” [evidentemente per distinguerlo da
quello del Re Leopoldo e della Regina Guglielmina, che erano semplici
“protettori” dei rami belga e olandese dei Cavalieri].
Francis Spellman |
Spellman
godeva del sostegno dell'ala destra della curia, in particolare del
Cardinale Nicola Canali, che dominava le finanze vaticane; e Canali
autorizzò il suo monopolio sulle nomine dei Cavalieri negli Stati
Uniti. La contropartita era quella che, invece di inviare i
contributi dei Cavalieri americani alla sede dello SMOM a Roma,
Spellman avrebbe incanalato il denaro nelle casse di Canali. Quando
il Gran Maestro dello SMOM richiedeva una contabilizzazione a
Spellman, non otteneva alcuna risposta.
Tuttavia
non venne intrapresa alcuna azione contro Spellman, perché all'epoca
l'ordine era in lotta per la vita contro Canali, che voleva ottenere
il controllo della sua ricchezza.
I
contributi finanziari di Spellman al Vaticano, la sua amicizia con
Pio XII e il suo accesso ai membri dell'élite economica e politica
degli Stati Uniti, diversi appartenenti ai Cavalieri, gli diedero un
potere immenso, e dalla seconda guerra mondiale divenne
l'intermediario del Vaticano con la Casa Bianca e il suo proconsole
in America Latina.
[Il
Cardinale Spellman fece più di qualsiasi altra persona per ottenere
che gli Stati Uniti supportassero la classe dirigente cattolica del
Vietnam...JP]
Quando
Spruille Braden, ambasciatore statunitense in Colombia durante i
primi anni quaranta del novecento, si lamentò per il tono
antiamericano di una lettera pastorale emessa dall'Arcivescovo
colombiano Ismael Perdomo, Spellman inviò un personale emissario a
Bogotà a dare una lezione a Perdomo sulla necessità di una
cooperazione nello sforzo bellico. In questa riunione, che si svolse
alla presenza di Braden, all'arcivescovo venne spiegato di mostrare a
Braden tutto quello che scriveva sugli Stati Uniti prima di
distribuirlo. Braden rimase colpito. “Fu un bel teatrino”, egli
disse.
Spellman
svolse anche un ruolo importante come emissario tra la Casa Bianca e
Roma, per esempio, nel trasmettere la preoccupazione del papa circa i
bombardamenti dell'Italia da parte degli Alleati. Egli incoraggiò la
cooperazione del Vaticano con l'Office of Strategic Services (OSS),
l'antesignano della Cia durante la guerra, che era presieduta dal suo
vecchio amico Generale William (“Wild
Bill”) Donovan.
[Il
primo capo della Cia sotto Ronald Reagan, William Casey,
approvvigionatore dei Contras del Cardinale Bravo, lavorò per
l'OSS/Donovan ....... JP ]
Gran
parte dell'aristocrazia europea che diede la sua adesione allo SMOM
era alleata con i gruppi falangisti in Spagna, i cattolici
integralisti francesi di Vichy, i fascisti italiani e i supporter di
Hitler austriaci-tedeschi.
Mentre
essa si opponeva al tentativo di Hitler di creare un sistema nordico
di credenza in concorrenza con gli insegnamenti della Chiesa
cattolica, diversi concordavano con i nazisti sulla “questione
ebraica”.
Ad
esempio, Franz von Papen, un aristocratico Cattolico [romano] della
nobiltà della Westfalia e Cavaliere di Gran Croce Magistrale, spianò
la strada per l'assunzione del potere da parte di Hitler, dopo che
von Papen divenne cancelliere con il supporto dei nazisti.
[Tutti o
quasi i primi nazisti di alto livello erano cattolici romani, come lo
erano i capi di stato alleati con Hitler, come Franco e Pétain ...
JP].
Durante
la guerra la posizione del Vaticano fu ambivalente, non perchè Pio
XII approvasse il nazismo, al contrario, lo aborriva, ma perchè
temeva il comunismo più del fascismo e aveva paura di rischiare la
perdita di potere della Chiesa nel mantenere una posizione
intransigente contro gli auto dichiarati padroni dell'Europa. Oppure,
come esposto dal British Foreign Office, "per ragioni mondane
piuttosto che spirituali, egli permise a se stesso, come altri, di
lasciarsi intimorire".
Anche
se il Vaticano intraprese molte iniziative private [di mera
immagine, ndt] per aiutare gli ebrei ed altri rifugiati, Pio
rimase in silenzio per gran parte della guerra. Egli si rifiutò di
condannare l'invasione tedesca della Polonia, nella convinzione che i
polacchi avessero torto e, nonostante le ripetute suppliche da parte
del governo polacco in esilio, non riuscì a condannare il genocidio
nazista.
“Non
possiamo dimenticare che ci sono 40 milioni di cattolici nel Reich,”
disse al momento dell'invasione della Polonia. “Quanti
risulterebbero esposti dopo un tale atto della Santa Sede?”
Quando
parlò apertamente, come nel suo messaggio di Natale del 1942, della
morte di “centinaia di migliaia di persone...semplicemente a causa
della loro razza e della loro discendenza”, l'appello si perse a
causa dell'opacità della lingua Vaticanese.
[nota
di nwo-truthresearch: quelle di Pio
XII erano per lo più operazioni di immagine per comprarsi il
giudizio futuro della storia: sappiamo benissimo che PioXII sostenne
il nazismo sia prima
che dopo (con le ratlines)
queste magre parole e interventi. Se Pio
XII e la sua Chiesa satanica non avessero contribuito in modo
decisivo all'ascesa dei nazisti al potere, questo regime totalitario
non avrebbe certo avuto la possibilità di uccidere alcun ebreo, ed
egli, quindi, non avrebbe certo avuto bisogno di salvarne alcuno. Si
veda: 1
– 2
– 3
– 4
– 5
– 6
– 7
.]
Il
Cavaliere di Malta Franz von Papen (il primo a sinistra) e il
Segretario di Stato S.E. Eugenio Pacelli (al centro), firmano il
Concordato tra Santa Sede e Reich tedesco
Allo stesso
modo il Vaticano non disse nulla circa il massacro di centinaia di
migliaia di serbi appartenenti alla Chiesa serba-ortodossa, durante
la dittatura fantoccio cattolica della Croazia, apparentemente perché
il suo leader Ante Pavelic e i suoi teppisti ustascia avevano il
sostegno del clero cattolico locale. La sola voce cattolica
importante che parlò contro la strage fu quella del cardinale
francese Eugène Tisserant, che affermò che erano state uccise
almeno 350.000 persone dalle forze di Pavelic. La Santa Sede, disse
Tisserant, si è accomodata “per il proprio esclusivo vantaggio, e
poco altro.”
Ante Pavelic |
Si sarebbe
potuto dire più o meno lo stesso di diversi membri americani dei
Cavalieri di Malta. W.R. Grace & Co. fu nella "Watch list"
governativa delle aziende note o sospettate di fare affari col nemico
durante la seconda guerra mondiale. Documenti del Dipartimento di
Stato hanno mostrato che diversi membri del personale di Grace in
America Latina erano tenuti sotto sorveglianza a causa dei loro
legami con agenti nazisti, in particolare quelli nelle compagnie
marittime e nella compagnia aerea del Panama, che Grace possedeva
congiuntamente alla Pan
American Airways.
(J.
Peter Grace, che rilevò la società alla fine della guerra e divenne
leader dei Cavalieri americani dello SMOM, in seguito ingaggiò un
chimico criminale di guerra nazista, aiutandolo ad entrare negli
Stati Uniti nell'ambito del programma di reclutamento degli
scienziati nazisti da parte del governo statunitense, conosciuto come
“Progetto Paperclip”.) Joseph Kennedy, un altro importante
cavaliere americano, fu costretto nel 1940 a lasciare il suo posto di
ambasciatore degli Stati Uniti a Londra a causa della sua posizione
non interventista.
Dopo la
guerra, il Vaticano, l'OSS, le SS (Schutzstaffel, le guardie d'elite
dell'intelligence nazista) e le varie branche dello SMOM si
unirono per combattere il comune nemico sovietico e per aiutare i
criminali di guerra nazisti in fuga. Nel 1945, quando non
si poteva più dubitare dell'esito della guerra, l'OSS avvicinò
Reinhard Gehlen, che era a capo dei servizi segreti di Hitler sul
fronte orientale. L'obiettivo era quello di rinnovare
l'Organizzazione Gehlen in un'operazione controllata dall'OSS. Il
piano fu un tale successo che “Gehlen Org” venne trasformata in
un'agenzia d'intelligence postbellica della Germania Occidentale, la
BND, con l'aiuto e il denaro dell'erede dell'OSS, la Cia.
Parallelamente
il piano OSS-Gehlen fu il “Progetto Paperclip”, che esportò
clandestinamente più di 900 scienziati tedeschi negli Stati Uniti.
Il fratello di Gehlen fu il segretario di uno dei principali
funzionari della Sede dello SMOM a Roma e i Cavalieri furono attivi
come tramite. Il Barone Luigi Parrilli, un aristocratico italiano che
fu anche Cavaliere di Malta, ciambellano papale e simpatizzante
fascista, partecipò ai negoziati tra i leader delle SS e il futuro
direttore della Cia, Allen Dulles.
[Allen
Dulles è noto adesso come una creatura dei gesuiti...JP]
Nel
frattempo James Jesus Angleton, che in seguito sarebbe diventato il
controverso direttore del controspionaggio della Cia, fu inviato
dall'ammiraglio Ellery Stone, proconsole statunitense nell'Italia
occupata, a salvare il principe Valerio Borghese dal possibile
arresto da parte della resistenza italiana, che lo aveva condannato a
morte per crimini di guerra.
Valerio Borghese |
Borghese,
che sopravvisse per essere in seguito un leader nella politica
fascista del dopoguerra in Italia, era un Balì di Gran Croco di
Onore e Devozione dello SMOM e, in segno di gratitudine ai servizi
statunitensi verso di lui e ad altri Cavalieri, lo SMOM diede a
Stone, ad Angleton e al vice di Angleton i loro riconoscimenti di
Gran Croce. Altri destinatari dell'ambito premio furono Reinhard
Gehlen e l'inviato vaticano di Truman, Myron C. Taylor.
"Wild Bill" Donovan |
[Anche “Wild
Bill” Donovan, il capo dell'OSS in tempo di guerra, un vecchio
amico del cardinale Spellman, fu premiato dal papato:”Il Generale
William "Wild Bill" Donovan è stato decorato nel 1944 da
Papa Pio XII con la Gran Croce dell'Ordine
di San Silvestro, il più antico e prestigioso ordine
cavalleresco pontificio. Questo premio è stato dato solo ad un
centinaio di altri uomini nella storia, che “con prodezze d'armi o
di scrittura o azioni notevoli hanno diffuso la fede e hanno
salvaguardato la Chiesa [Cattolica Romana]”...JP]
Lo SMOM
distribuiva più di semplici medaglie. Uno dei suoi direttori
organizzò la stampa di 2000 passaporti SMOM per i rifugiati
politici, molti dei quali nazisti. Un ramo dei Cavalieri nel sud
della Germania gestiva un campo profughi di grandi dimensioni, e
venne riferito che il leader dei Cavalieri di Malta Bavaresi
organizzava viaggi “per un numero non piccolo di ex nazisti.” Che
il Vaticano, l'OSS e il Counter Intelligence Corps dell'esercito
americano (CIC) siano stati parte di tali accordi è dimostrato dai
file del Dipartimento di Giustizia che vennero scoperti dagli
investigatori negli anni '80.
I
monasteri e i conventi cattolici furono utilizzati come case-rifugio
per i criminali di guerra nel loro cammino verso l'America Latina.
Talvolta il CIC forniva documenti falsi, mentre le organizzazioni
della Chiesa fornivano i mezzi per scappare; un caso famoso fu il
volo per la Bolivia di Klaus Barbie, il “macellaio di Lione.”
Un
contatto chiave in questo binario sotterraneo, conosciuto come la
“Via dei Ratti”, era il sacerdote croato Krunoslav Draganovic,
che era stato il consigliere di Ante
Pavelic e un membro dei suoi terroristi ustascia; e colui che gestiva
il Comitato Croato per l'Assistenza
Pontificia, un'agenzia di aiuti e di reinserimento della Santa Sede.
Draganovic
fece passare fino a 30000 croati, tra cui la maggior parte del
governo di Pavelic e lo stesso Pavelic, che scappò in Argentina. Il
sacerdote aiutò anche le SS a scappare, secondo quanto riferito da
Barbie, il quale disse che Draganovic descriveva il suo lavoro come
“puramente umanitario.”
[vedere
BLOWBACK
di Christopher Simpson, pubblicato da Weidendfeld & Nicolson 1988
.... JP ]
I rapporti
del CIC a Washington fornivano descrizioni dettagliate del soggiorno
di Pavelic a Roma, sotto la protezione della Chiesa “travestito da
prete all'interno della Città del Vaticano”, e predissero la sua
fuga in Argentina, all'epoca governata dal dittatore Juan Peron, un
Balì di Gran Croce di Onore e Devozione dei Cavalieri di Malta.
Essi
riferivano inoltre i contatti di Pavelic con Monsignor Giovanni
Battista Montini, Sottosegretario di Stato Vaticano e futuro papa
Paolo VI.
Paolo VI |
Montini,
un caro amico dello SMOM e il principale contatto dell'OSS in
Vaticano durante la guerra, supervisionò l'ufficio vaticano che
rilasciava i documenti di viaggio dei rifugiati.
I
rapporti del CIC e altra documentazione mostrano che egli era al
corrente delle attività del Comitato Croato per l'Assistenza
Pontificia.
Egli
a quanto pare condivideva la posizione di Pio XII che Pavelic e le
sue truppe ustascia avrebbero potuto rovesciare il governo del
maresciallo Tito e ristabilire un stato cattolico in Jugoslavia.
[la
creazione di un puro “stato cattolico in Jugoslavia” fu ritardata
di 45 anni; in seguito, con l'America che aveva preso il posto della
Germania nazista, il desiderio di “Sua Santità” Pio XII, di Ante
Pavelic e degli USTASCIA
venne soddisfatto...JP]
Ivo Omrcanin, un caro amico di
Draganovic che lavorava in Vaticano quando il sacerdote stava facendo
fuggire i croati all'estero, disse che “il papa non avrebbe mai
considerato criminali di guerra coloro che stavano combattendo contro
il comunismo.”
[tutti
i nazisti e gli ustascia furono considerati combattenti
anti-comunisti...JP]
Il
rapporto tra Vaticano, SMOM e OSS/CIA fu importante anche per le
cruciali elezioni italiane del 1948. Il Barone Parrilli serviva
ancora come uomo da tramite, questa volta con la Cia, nella
pianificazione della strategia vaticana per impedire una vittoria
comunista, attraverso il sostegno della Democrazia Cristiana. Una
figura chiave nel piano era Luigi Gedda, un medico di Torino,
Cavaliere di Malta e cattolico integralista, che voleva riportare
l'Europa ad un'epoca prima del protestantesimo e della Rivoluzione
francese.
Luigi Gedda |
In
Italia Gedda era il capo di Azione Cattolica, un movimento militante
laico di giovani che prestavano servizio come truppe d'assalto
papali. C.L.
Sulzberger, del New
York Times, ha
riferito da Roma che l'Azione Cattolica è "armata, attiva e
tenace." Gedda organizzò una rete di 18.000 "comitati
civici" per conquistare il voto.
James
Angleton, a quel tempo la connessione vaticana alla Cia, raccomandò
fortemente il finanziamento da parte della Cia della macchina
politica di Gedda. Come risulta dalle audizioni della Camera dei
Rappresentanti, tra il 1946 e il 1972 la Cia pompò 65 milioni di
dollari nei movimenti italiani centristi e di destra.
Altri
importanti giocatori furono Montini e Spellman; quest'ultimo
convogliò enormi quantità di denaro newyorchese nelle attività
clandestine della chiesa in Italia. Spellman incoraggiò un campagna
di lettere scritte in cui gli italo americani esortavano i loro
parenti a votare contro i comunisti italiani; a questa campagna si
unirono americani famosi come Frank Sinatra, Bing Crosby e Gary
Cooper in un bliz radiofonico in Italia in tempo di elezioni.
Nel
frattempo, le truppe papali di Azione Cattolica si preparavano per la
battaglia con Jeep, pistole ed altre forniture statunitensi.
La
Democrazia Cristiana vinse le elezioni e Washington, sotto la
pressione di Spellman, accettò di rimborsare le spese elettorali del
Vaticano attraverso il mercato nero valutario.
Nei
decenni successivi i Cavalieri di Malta di alto rango furono
coinvolti nella politica italiana, e in due occasioni, nel 1964 e nel
1970, tentarono senza successo dei colpi di stato di destra. Il
secondo tentativo venne condotto dal Principe Borghese di Angleton e
dal protegé
neonazista del principe, Stefano delle Chiaie, uno dei terroristi più
pericolosi del periodo. Borghese e delle Chiaie erano connessi alla
famigerata loggia massonica P2, un'organizzazione che aveva legami
con la mafia e il Vaticano, che tramò per conquistare lo Stato
italiano
e che fu responsabile di una serie di atti terroristici.
Link
articolo originale:
http://www.mosquitonet.com/~prewett/ncrmay890910.html
nota
finale biografica su Penny Lernoux:
La
biografia della Lernoux pone dei sospetti sulla sua morte, avvenuta
appena dopo la pubblicazione del libro da cui avete letto l'estratto;
da wikipedia
leggiamo:
“Appena dopo la pubblicazione
di People of God, la Lernoux lasciò Bogotà per lavorare ad
un quarto libro. Questo si sarebbe focalizzato sulle suore di
Maryknoll. Nello stesso anno le fu diagnosticato un cancro terminale
ai polmoni. La Lernoux morì il 9 ottobre 1989, a 49 anni, un mese
dopo essere stata ricoverata in ospedale, lasciando il marito Denis
Nahum (poi ucciso in un incidente stradale) e la loro figlia Angela.”
Questa
storia ci ricorda molto da vicino quella di Alberto
Rivera, l'ex gesuita morto di cancro al colon dopo che aveva
deciso di denunciare i crimini dell'ordine a cui era appartenuto.
La
Lernoux era una giornalista americana nata in una famiglia cattolica.
“Si
iscrisse all'University
of Southern California nei tardi anni '50 e, dopo essera stata
nominata Phi
Beta Kappa, si qualificò come giornalista della United
States Information Agency (USIA), un braccio del governo dedicato
alla promozione della politica degli Stati Uniti all'estero. La
Lernoux iniziò a lavorare in America Latina nel 1961, poco prima del
Concilio Vaticano II. Lavorò a Rio de Janeiro e a Bogotà per la
USIA fino al 1964 e poi si trasferì a Caracas per scrivere per
Copley News Service, a cui rimase legata per contratto fino al 1967.
A
questo punto nella Lernoux crebbe la consapevolezza dei contrasti
estremi tra la ricchezza di politici, imprenditori e proprietari
terrieri dell'America Latina, da un lato, e la povertà delle masse
della regione, dall'altro. Ella adottò una visione radicale di Gesù
Cristo e cercò di mettere i suoi insegnamenti in relazione alle
lotte dell'America Latina contro lo sfruttamento economico e la
dittatura militare."
Nella
biografia di wikipedia veniamo a sapere che ella non abbandonò la
Chiesa Romana, come fece Rivera, ma aderì a forme di cattolicesimo
che pensava fossero migliori di altre, come la teologia della
liberazione (una teologia controllata comunque dai gesuiti).
Nonostante la sua scelta di non abbandonare cattolicesimo, la Lernoux ci
sembra sia stata una giornalista onesta nella sua denuncia della corruzione della Chiesa, ed è
forse per questo che la fecero sparire subitaneamente dopo la
pubblicazione di People of God. Da wikipedia leggiamo inoltre che:
"Nei
primi anni '80 la Lernoux ampliò i suoi orizzonti per concentrarsi
sulla corruzione bancaria internazinale. L'argomento fu il tema di
articoli come "The Miami Connection" (The Nation,
February 18, 1984). Il suo secondo libro, dal titolo In Banks We
Trust: Bankers and Their Close Associates: The CIA, the Mafia, Drug
Traders, Dictators, Politicians and the Vatican, fu anch'esso
pubblicato nel 1984. Il libro esponeva i legami delle banche
internazionali con i governi, la Chiesa Cattolica e la criminalità
organizzata, e di come la loro corruzione alimentò la crisi
debitoria del terzo mondo. Il libro ottenne meno consensi rispetto a
Cry of the People.
Per
il resto della sua vita la Lernoux si concentrò in gran parte sulla
repressione del dissenso portata avanti da Giovanni Paolo II e dal
cardinale Joseph Ratzinger (Benedetto XVI). Questo fu il tema del suo
terzo libro, People of God :The Struggle for World Catholicism,
pubblicato nel 1989, dopo anni di ricerca in America Latina e negli
Stati Uniti. A differenza della maggior parte dei critici di Giovanni
Paolo II, la Lernoux descrisse il tentativo del papa di fortificare
un modello autoritario della chiesa come il tentativo di ripristinare
un Cattolicesimo Romano preconciliare (pre Vaticano II). Il libro
documenta l'espulsione dalla chiesa di studiosi che si interrogavano
sul pontificato di Giovanni Paolo II. Esso disseziona anche i vari
gruppi che lottano per il controllo della Chiesa, ed esamina la
popolarità di Opus Dei, Comunione e Liberazione, Cavalieri di Malta
e di Tradizione, Famiglia e Proprietà."
leggi
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