domenica 12 ottobre 2014

I Consigli del Padrone Bill Gates ai giovani schiavi dell'economia globalista.


 

Sul nazicriminale, fautore della depopolazione e partecipante al Bilderberg dei gesuiti Bill Gates abbiamo già scritto parecchio sul nostro blog, si vedano questi articoli come esempio:
Bill Gates finanzia le nanotecnologie dei vaccini celati
Vaccinare il mondo: Gates e Rockefeller Ricercano la Riduzione della Popolazione Globale
Baby Freeze: Il Controllo della Popolazione è la Nuova Soluzione al Riscaldamento Globale?
Adesso sul sito goofynomics abbiamo trovato, nei commenti, uno stimolo per occuparci nuovamente di Bill Gates. Qui viene riportato un link ad un articolo dell'Ansa dove vengono elencate le 10 cose, che secondo Bill Gates, la scuola non insegna. L'articolo dell'Ansa è stato tratto dal sito di quei coglioni di skuola.net, dai quali, visto l'andazzo dei loro articoli, ci aspettiamo che in futuro pubblichino qualcosa del tipo: le cose che la scuola non insegna: Credere, Obbedire, Combattere, o magari qualche manifesto di Hitler o del Duce


 Su goofynomics poi viene anche citato un articolo (in inglese) dal titolo How to Become As Rich As Bill Gates (COME DIVENTARE RICCO QUANTO BILL GATES), che ci proponiamo di tradurre in seguito, ma che inizia così:


Lezione 1: Scegli i tuoi nonni con attenzione
Il nonno di Bill era un banchiere e quando nacque gli intestò su un fondo fiduciario un milione di dollari del 1955.
 
Lezione 2: Scegli i tuoi genitori con attenzione
Sua madre era nel consiglio nazionale di United Way (so' tanto caritatevoli), insieme a John Opel, l'amministratore delegato di IBM che approvò l'inclusione di MS/DOS con il PC IBM originale.



Sappiamo tutti (eccetto i minchioni dell'Ansa e i fascistelli di Skuola.net) che, negli USA odierni, il ceto di provenienza delle persone ha un influsso decisivo sul loro destino; ed è per questo che il sogno americano di mobilità sociale attraverso il duro lavoro è diventato per lo più un incubo; non importa quanto lavori e ti impegni, la maggior parte delle volte rimarrai bloccato con lavori da fame nel tuo ceto di origine, se non peggio; però, il mito del duro lavoro e della responsabilità personale che dovrebbero portare i poveri e i disgraziati all'emancipazione, propagandato dal fascista globale Bill Gates, è rimasto tale, ma il suo obiettivo è cambiato, anche se non di molto: fornire illusioni necessarie alle masse povere e disgraziate al fine di mantenere in essere uno stato di schiavitù globale di manodopera a basso costo e privata di ogni diritto; traiamo queste conclusioni da alcuni dati forniti dall'economista J. Stiglitz, citati in questo articolo:



"A suffragio di questa tesi l’economista americano riporta alcuni dati che valgono più di mille parole: il reddito dell’1% più ricco degli americani rappresenta circa il 25% di tutta la ricchezza prodotta in un anno, mentre il loro patrimonio ammonta addirittura al 40% della ricchezza totale. Venticinque anni fa queste percentuali erano rispettivamente il 12% e il 33%. Il reddito mediano è minore di quello di quindici anni fa, mentre la ricchezza mediana è pari a quella degli anni ’90. Ci sentiamo spesso ripetere da molti economisti che “se la torta diventa più grande, la fetta che prendiamo è sempre più grossa” o che “l’alta marea solleva tutte le barche”; sembra invece che, nonostante la torta sia cresciuta, le fette per le persone comuni siano sempre più piccole e che l’alta marea abbia inghiottito e non sollevato chi si trovava sulle barche più piccole. In termini di uguaglianza di reddito gli Stati Uniti sono ormai sempre più simili alla Russia degli oligarchi.
Alcuni potrebbero pensare che, dopotutto, c’è chi vince e c’è chi perde e che non è colpa di nessuno se non tutti hanno le stesse possibilità perché le disuguaglianze sono inevitabili e il cercare di appianarle limiterebbe l’efficienza dell’economia. Al contrario l’illustre premio nobel americano, nel suo ultimo libro, smonta queste argomentazioni dimostrando come una maggiore uguaglianza sia non solo moralmente più auspicabile ma porterebbe a un notevole miglioramento dell’economia reale.
Stigliz afferma che, all’aumentare della diseguaglianza, diminuiscono le opportunità delle classi più disagiate per poter migliorare la propria condizione. Questo vuol dire sprecare alcune delle persone più brillanti che, per mancanza di risorse finanziarie, non possono accedere a un’istruzione di livello superiore e quindi non possono dare il proprio contributo alla società mettendo le proprie capacità al servizio della collettività. Perciò più uguaglianza significherebbe avere una società più efficiente.
Inoltre la disuguaglianza rende l’economia più debole: l’1% più ricco della popolazione, che possiede la maggior parte della ricchezza, spende solo una piccola frazione delle proprie risorse. L’aver spostato questa ricchezza dai ceti meno abbienti a quelli più ricchi ha diminuito la domanda aggregata, cioè i consumi, e ha rafforzato la speculazione. Per compensare questa diminuzione si è dovuto creare una domanda fittizia alimentata dal credito facile erogato dalle banche attraverso mutui, carte revolving e altri strumenti finanziari. Questo ha portato l’80% della popolazione più povera a indebitarsi fino a spendere il 110% del proprio reddito portando allo scoppio della crisi dei mutui subprime. Per questo motivo più uguaglianza significherebbe avere un’economia più solida.
Infine Stigliz descrive come spesso i più ricchi ottengano guadagni giganteschi senza dare alcun contributo alla società. Si pensi ad esempio ai banchieri o ai manager che, pur avendo dato origine alla crisi, hanno ottenuto bonus stratosferici. A chi pensa che tassando queste categorie si rischi di limitare la creazione di posti di lavoro Stiglitz risponde che, più che creatori di posti di lavoro, i grandi manager e banchieri ne siano stati piuttosto i distruttori. I soldi ottenuti in questo modo potrebbero essere investiti in ricerca, infrastrutture ed educazione che creerebbero nuove opportunità per i meno abbienti e quindi darebbero un forte contributo all’economia.
Il sogno americano sembra ormai un pallido ricordo e le statistiche descrivono la mobiltà sociale statunitense come una delle più basse dei paesi industrializzati. Pertanto se volete davvero vivere il sogno americano, invece di partire per New York, vi conviene piuttosto prenotare un volo per la Scandinavia.”



Adesso invece vi riportiamo le paternali di Bill Gates e qualche nostro commento:



PATERNALE 1 - La vita è ingiusta, bisogna abituarsi
(nota di nwo-tr: Caro coglione Bill Gates, la vita è ingiusta anche per il mondo globalizzato e selvaggio che tu e i tuoi compari del Bilderberg dei Gesuiti avete creato con le vostre banche e multinazionali del cazzo.)
PATERNALE 2 - Al mondo non importa granché della vostra autostima. Piuttosto, si aspetta che combinate qualcosa, prima di poterne gioire voi stessi.
(nota di nwo-tr: Visto quello che hai combinato tu, descritto qui e altrove nel nostro blog, noi ci accontentiamo di essere delle persone normali e rivendichiamo solo i nostri diritti costituzionali, come una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del nostro lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a noi e alla nostra famiglia un'esistenza libera e dignitosa.)
PATERNALE 3 - Non si guadagnano 60.000 dollari all’anno appena usciti da scuola. Non ci saranno telefono e auto aziendale per voi, se non ve li sarete guadagnati.
(nota di nwo-tr: non vi preoccupate studentelli, se tutto va bene la maggior parte di voi queste cose non le avrà nemmeno dopo 20 anni di lavoro da schiavo.)
PATERNALE 4 - La vostra insegnante è dura con voi? Aspettate di avere un capo.
(nota di nwo-tr: e zitti e muti, perché se solo rivendicate qualche diritto, il vostro capo si incazza e vi sbatte fuori a calci nel culo. Chissà perché mi ricorda molto il famoso detto: Quando torni a casa, tu picchia tua moglie. Tu non sai perché, ma lei si.)
PATERNALE 5 - Lavorare in un fast food non significa “abbassarsi”. I vostri nonni chiamavano situazioni simili “opportunità”.
(nota di nwo-tr: peccato che poi ci sono fior fior di laureati, specie qui in Italia e USA, che dopo la laurea e la specializzazione, e dopo aver colto “l'opportunità” di lavorare in un fast-food o in un call center, a 40-50 anni si trovano disoccupati oppure hanno fatto il “salto” di carriera come lavacessi.)
PATERNALE 6 - Se fate qualche guaio, non date la colpa ai vostri genitori. Basta piagnucolare, prendetevi le vostre responsabilità e imparate dai vostri errori.
(nota di nwo-tr: Caro Bill, vuoi dire che i tuoi genitori non hanno alcuna responsabilità per tutti i guai che tu hai combinato nel mondo? Poi, sottinteso: zitti e muti, mettetevi in riga, il vostro capo e i vostri genitori hanno sempre ragione, anche se vi prendono a calci in culo o vi danno cinghiate.)
PATERNALE 7 - Prima della vostra nascita, i vostri genitori erano molto diversi da come li conoscete. Sono decisamente peggiorati a furia di pagare le vostre bollette, pulire i vostri vestiti eripetere all’infinito quanto siete bravi e intelligenti. Quindi, prima di diventare vegani e andare a salvare le tartarughe, iniziate a pulire la vostra stanza e mettete in ordine tutto ciò che si trova al suo interno.
(nota di nwo-tr: un genitore molto spesso fa queste cose con amore e non non lo fa certo per rinfacciarle e colpevolizzare i figli; poi, certo, i problemi del mondo, derivano dal fatto che i “bamboccioni” non mettono in ordine la loro stanza; proposta: implementiamo un sistema con telecamera e pistola elettrica collegati ad un pc Microsoft in ogni stanza, cosicché il bamboccione non sgarri; la Fondazione Rockefeller, in collaborazione con la Fondazione Bill & Melinda Gates, hanno anche elaborato uno studio dove analizzano la correlazione tra la mancanza di messa in ordine delle stanze degli adolescenti e lo scioglimento delle calotte polari, con conseguente disastro globale, e hanno proposto che a questi problemi globali devono essere date delle risposte globali con l'implementazione, in ogni stanza adolescenziale del globo, di un sistema di videosorveglianza con annessa pistola elettrica, gestito da un sistema Windows; ciò si rivelerà uno strumento educativo anche quando, in futuro, il “bamboccione” andrà a lavorare e si troverà in un'azienda sorvegliata e circondata da militari con taser; perché, lo sappiamo tutti, che se ai giovani non dai qualche cinghiata o non li controlli, questi sono tutti dei viziati, dei fannulloni o degli scansafatiche e non vogliono lavorare per 400 euro al mese, che è già tanto per la loro età irresponsabile!)
PATERNALE 8 – A scuola può capitare che vi siano state date delle opportunità all’ultimo minuto per non essere bocciati. Scordatevelo nella vita reale!
(nota di nwo-tr: certo, nel mondo che abbiamo creato io, il Vaticano, i Gesuiti, Rockefeller, SCORDATEVI PROPRIO DI AVERE DELLE OPPORTUNITA'.)
PATERNALE 9 - La vita non è divisa in quadrimestri, e durante l’estate bisogna darsi da fare quanto in inverno. E sono molto pochi i datori di lavoro disposti ad aiutarvi ad essere assunti: è una vostra responsabilità.
(nota di nwo-tr: leggiamo insieme l'articolo 36 della Costituzione, quella che non insegnano a scuola:
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Ma nel nuovo codice del lavoro di Bill scordatevi il diritto ad un lavoro dignitoso, e alle ferie retribuite, sancito nella nostra Costituzione in via di disfacimento; per Bill Gates dovete sputare sangue 365 giorni l'anno e se avete bisogno di riposo dormite di notte, brutti fannulloni di merda e scansafatiche del cazzo; certo, poi che se manca il lavoro e in Italia abbiamo una massa di giovani disoccupati è perché questi sono inevitabilmente dei fannulloni e non vogliono prendersi sulle loro spalle la responsabilità di cercarsi un lavoro.)
PATERNALE 10 – Non fidatevi dei professionisti che si vedono nelle fiction televisive: non avrete così tanto tempo libero. Nella vita reale, le persone lasciano il caffè a metà e vanno a lavorare.
(nwo-tr: tradotto vuol dire: rigate dritto brutti fannulloni di merda, pretendete anche di fare delle piccole pause nell'orario di lavoro per riposarvi ogni tanto e prendere un caffè? questo è FURTO DEL TEMPO!)

p.s. nwo-tr: non avendo indicato l'Ansa una fonte certa delle parole di Bill, tranne il sito skuola.net, ci basiamo sull'attendibilità dell'Ansa come agenzia di stampa che riporta notizie; comunque tali paternali sono in linea con il nostro personaggio Bill; e sono certo anche in linea con l'opera di distruzione dei diritti portata avanti dal gesuitico Matteo Renzi; in quanto tali sono un vero e proprio manifesto propagandistico dei padroni, abbracciato, sostenuto e divulgato dai nostri organi di informazione nazionali al fine di "educare" alla disciplina le masse amorfe di lavoratori-schiavi ed imporre un modello unico di comportamento all'interno dell'economia globalista; che questi dettami siano espressione di Bill Gates piuttosto che di Marchionne, o siano una pura opera di propaganda inventata di sana pianta dagli organi di stampa dei padroni, poi non cambia molto la sostanza che vediamo sotto i nostri occhi tutti i giorni, quella della distruzione della democrazia e dei diritti e l'imposizione di una spietata disciplina ai dominati.

mercoledì 1 ottobre 2014

Il dilemma dei laureati: restare o scappare?




Sei un laureato intelligente e capace e sei consapevole di quello che ti offre l'Italia e ti arrovelli la testa con questo dilemma: ragione o torto a scappare all'estero? Non è possibile giudicare semplicisticamente questi drammi, perché drammi sono; ogni storia è un caso a se. Se decidi di andare all'estero devi avere molto coraggio, devi conoscere le lingue o devi faticare per impararle; se non hai qualche aggancio all'estero può essere sicuramente più dura, eppoi vige il detto che sai cosa lasci e non sai cosa trovi; d'altro canto se lasci il tuo paese e se sei capace ed intelligente, privi il paese di risorse intellettuali.

 Ma è anche vero che il tuo paese le risorse intellettuali non le vuole impiegare e pagare adeguatamente; siamo uno dei pochi paesi in Europa dove più studi e meno guadagni; il paradosso è che in Italia abbiamo la più bassa percentuale di laureati in tutta Europa (dati di fatto Almalaurea, che abbiamo analizzato nel nostro sito al seguente link: Italia, un paese sul lastrico in mano al Vaticano che lascia i poveri a morire di fame ) e quei pochi che si laureano non riescono a trovare lavori secondo le proprie competenze; quei pochi che poi riescono a svolgere una professione attinente al proprio settore di studi vi arrivano magari dopo anni e anni di precariato con paghe da fame; perché avviene questo? A causa di scelte politiche e a causa dell'ingresso dell'Italia nell'Europa del carcere dell'euro che favorisce le aziende e la tecnologia del nord, ed ingabbia il sud (ma adesso la crisi sta arrivando anche al nord) in una condizione simile a quella del Terzo Mondo; oltre a ciò sembra che in Italia, anziché una risorsa, laurearsi sia considerato un vizio; in altri paesi la cultura, le competenze, le capacità elevate sono considerate un volano per l'economia, in Italia no; in Italia dovremmo tutti andare a pulire cessi o a fare i pizzaioli o i camerieri per 500-600 euro al mese, anche se abbiamo 3 lauree e parliamo 5 lingue, perché se non ti adatti sei stigmatizzato come schizzinoso dai nostri ricchi e viziosi ministri europeisti espressione del potere corrotto del Vaticano, i quali vogliono un "progresso" fatto di schiavitù, stipendi da fame e sottomissione per intere generazioni di lavoratori.

Leggiamo, per fare un esempio, un articolo tratto dall'ANSA:



Leggiamo le prime righe: “I giovani del 2014 hanno voglia di lavorare e riscoprono anche i mestieri del passato. Altro che schizzinosi, i laureati cercano un posto nelle scuole: non come prof ma come bidelli.

Capiamo a che livelli di sfruttamento siamo arrivati? Nessuno si scandalizza più di queste notizie? E' considerato valoroso (altro che schizzinosi) colui che ha studiato 5-6 anni per diventare un ingegnere, impiegando soldi e tempo, e poi butta tutta la sua istruzione nel cesso perché l'ITALIA VUOLE che lui faccia il bidello; il messaggio sottinteso è....vi ricordate? ….la Fornero, dall'alto della sua poltrona di ministro all'interno del gesuitico governo Monti, diceva ai giovani che sono dei viziati, dei choosy, e adesso loro rispondono: “No! No!”, non vedi che non siamo viziati e ci adattiamo (ammesso che li assumano)? Adattati e disciplinati con austerità...e pagati 6-10 volte meno di quanto avrebbero ottenuto nella loro professione, se solo questa fosse stata valorizzata nel nostro paese; sicuramente pagati 100-1000 volte meno di quanto guadagnano la Fornero, Monti, Letta, Renzi ecc. Quanto si propaganda in articoli come questo dell'ANSA non è affatto una virtù, è invece l'evidente sintomo di un fallimento per l'intero paese, non solo per l'aspirazione del singolo, ma anche per lo sperpero di capitale intellettuale che potrebbe essere impiegato per risollevare l'economia e la cultura; in altri paesi i governi cercano di impedire (tramite impieghi pubblici o altre forme di supporto) che un laureato getti le proprie competenze nel cesso; perché queste competenze servono anche all'economia del paese, al suo sviluppo scientifico, tecnologico, culturale. L'Italia è forse l'unico paese tra quelli sviluppati (ma l'Italia è ancora un paese sviluppato?) dove la laurea è invece considerata un vizio e una perdita di tempo; queste ed altre notizie hanno tutte come sottofondo la stessa visione della realtà: cari laureati siete dei viziati perché avete studiato, dovete rimediare buttando nel cesso tutto ciò che avete imparato tramite soldi e sacrifici; se volete sopravvivere andatevi a cercare una delle professioni che "L'ITALIA VUOLE!", se lo fate siete meritevoli, se non lo fate site dei putridi schifiltosi non degni di respirare e di vivere; il tutto condito con paternali moralistiche della peggior specie catto-fascista; e il tutto presentato in una cornice propagandistica dove l'Italia viene descritta come un paese stracolmo di laureati, laureati che quindi si dovrebbero adattare a fare i lavacessi o i bidelli, mentre invece la realtà dei fatti è che l'Italia ha un livello di laureati da TERZO MONDO, a pari merito della Turchia; un livello che, visto QUELLO CHE VUOLE L'ITALIA, rischia di precipitare ulteriormente..


In articoli come questo dell'ANSA la crisi economica non viene certo rappresentata come un evento voluto e programmato dall'elite finanziaria gesuitica al fine di ridurre i diritti, la cultura e la democrazia di un'intera nazione; la si liquida invece con due o tre parole (“visti i tempi di crisi”), il che fa supporre che sia una catastrofe dovuta al caso, di cui sono inconoscibili le cause; la si presenta come una tempesta imprevista, come un'alluvione che travolge interi territori, a cui si dovrebbe reagire, come avviene con le alluvioni imprevedibili e non volute, facendo rimboccare le maniche con lavori di merda e sottopagati un'intera generazione di laureati che hanno avuto la sfortuna di ottenere il loro titolo in Italia. Ci dicono: bravi, VISTI I TEMPI DI CRISI, che fate i bidelli, i pizzaioli e lavacessi! Il problema è che oramai da tempo "L'ITALIA VUOLE" mestieri da fame con scarsa qualificazione, schiavitù, stipendi da terzo mondo, incanalata come è ormai da parecchi anni nel tragicomico percorso della decrescita infelice e disperata all'interno dell'Europa.
Qui sta il discorso politico: le cause prime della crisi voluta dal Vaticano, dalle banche e dai poteri finanziari non vengono presentate; l'euro, anziché essere visto per quello che è, cioè uno strumento di dominio e controllo creato da un'elite, viene presentato, dai nostri governanti e dai mass media, come una panacea che dovrebbe risolvere tutti i mali; gli obiettivi ultimi, tra i quali vi è sicuramente quello di impedire che i poveri, le classi subalterne, attraverso la loro istruzione, i loro sacrifici e le loro competenze acquisite, possano riscattarsi e insidiare il potere dei ricchi, non vengono spiegati; e così intere generazioni crescono sottomesse nell'ignoranza e nell'inconsapevolezza di ciò che avviene e si adattano, quindi, ad un futuro miserevole e faticoso, disciplinate dai nostri ricchi e opulenti governanti attraverso le ricorrenti misure di austerità.
Quindi, che fare? Una volta che hai capito l'austera disciplina a cui ti devi assoggettare nel tuo paese, è forse meglio per te scappare verso altri lidi? Forse si, forse no, dipende dalle situazioni che ognuno si trova a vivere. Pensiamo però che sia vero anche il pensiero di coloro che dicono che andarsene è un po come tradire il tuo paese e la tua famiglia, è un po come privare il tuo paese di risorse e capacità che potresti mettere al servizio dei tuoi simili che non hanno avuto la fortuna di averle; restare ha senso per portare avanti una lotta politica e culturale (il che non vuol dire, dal nostro punto di vista, creare un partito e gerarchie arriviste), aprire spazi democratici di dibattito e confronto; analizzare e studiare le cause del perché l'Italia si trova in questa situazione, studiare la via più indolore per uscire dal carcere gesuitico dell'euro, ecc., un lavoro duro da fare, per lo più in una situazione, come quella italiana, dove l'ignoranza e il menefreghismo purtroppo sono largamente diffusi; che fare quindi? Se pensi che il nazionalismo sia di una cosa fascista e di destra, che non valga la pena lottare per i diritti di un popolo e di un'insieme di persone che parla la tua stessa lingua, dovresti sapere che questo è quello che ti hanno portato a credere i poteri finanziari e vaticani globalizzati attraverso una propaganda pluridecennale che ha lo scopo di abbattere gli stati nazionali; leggi cosa ha detto David Rockefeller: "Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati ." Confrontalo con ciò che tutti i giorni ci vuole imporre il gesuitico banchiere europeista e mondialista Mario Draghi.


  Per quel che riguarda poi i flussi migratori, questi hanno anche lo scopo di abbattere i legami sociali, la famiglia, le istituzioni locali che ci legano al territorio; spezzare questi legami rende più sole le persone, e quindi più facilmente assoggettabili dal potere globalizzato. Vatti a rileggere la Costituzione e vedrai che la difesa di questo documento non è una cosa di destra brutta e cattiva, ma un impegno che ogni cittadino italiano dovrebbe assumere come obbligo inderogabile. Per finire: ognuno scelga in propria coscienza; ma sono sicuramente degni di somma stima coloro che, potendoselo permettere, decidono di restare, rinunciando magari a lavori migliori all'estero, non per lavare i cessi o fare i bidelli con stipendi da fame qui in Italia, e nemmeno per intraprendere una facile carriera politica in qualche partito farsa, ma per studiare e lavorare duramente, anche in solitudine, al fine di contribuire a svegliare un'intera generazione che ora sembra ancora assoggettata intellettualmente e culturalmente dai governi europeisti cattofascisti che si susseguono del nostro paese.