Molti ormai sanno che il cattolico istruito dai gesuiti Herman Van Rompuy, il Presidente del Consiglio Europeo, è colui che dichiarò apertamente che gli stati nazionali sono morti e che nel 2009 disse:
"Il
2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del
G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul
Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo
globale del nostro pianeta".
Però
nessuno sa che lo stesso pupazzo dei gesuiti tenne un discorso alla
Pontificia Università Gregoriana il 12 novembre 2011, dove dichiarò
anche:
"Ma non è in questo
luogo, alla Pontificia Università Gregoriana, che ho bisogno di
convincere. E non è un caso se l'”acclimatazione” del messaggio
cristiano alle diverse civiltà è da più di quattrocento anni il
modo, oserei dire il “marchio di fabbrica”, dei Gesuiti, di
concepire una mondializzazione nel rispetto delle culture
particolari. Una mondializzazione religiosa, attraverso la fede, la
speranza e la carità, ma attraverso una fede coniugata con la
ragione perché il contributo della Compagnia di Gesù alle scienze è
assolutamente prodigioso.
Un bell’esempio di questo è stato il Padre Teilhard de Chardin, scienziato visionario per il quale l’unificazione e l’amore erano il motore dell’evoluzione.
Un altro bell’esempio è costituito dalle discipline umanistiche “greco-latine”, base dell’insegnamento secondario dei Gesuiti..."
Van Rompuy alla Pontificia Università Gregoriana: sullo sfondo, a sinistra, il suo capo Adolfo Nicolas, Superiore Generale della Compagnia di Gesù |
Lode
alla mondializzazione [Governo Mondiale] dei gesuiti; e lode alla
Nuova Religione Mondiale del Padre gesuita de Chardin. Adesso vi
chiederete: perché
nessuno, nella decrepita disinformazione italiana
che denuncia il Nuovo Ordine Mondiale, (un'informazione in cui la fanno da padroni i cattolici neonazisti antisemiti), vi riporta
questo genere di affermazioni? Perché costoro o sono ignoranti o
sono collusi: scegliete voi la risposta che più vi aggrada!
Nello stesso
discorso Van Rompuy ha spiegato il concetto Cattolico dell'Europa:
“Intendo
soltanto situare il concetto “Europa” nella storia.
Non è forse lo storico Jacques Pirenne, figlio e discepolo d’Henri Pirenne, il più reputato degli storici belgi, che ha scritto, e che cito di nuovo: “L’Europa è un vero caos, formato da antichi popoli romani, la cui civiltà ha origini millenarie, e da popoli nuovi tra cui si trovano tutti i gradi di barbarie e di semi-barbarie. La Chiesa, riunendoli nel Cristianesimo, crea l’Europa. Essa non sarà un’entità politica, né un’entità economica, essa sarà esclusivamente una comunità cristiana” (fine della citazione).
È per questo che il monaco Benedetto fu proclamato nel 1964 santo patrono dell’Europa. Perché l’Europa è stata anzitutto creata dalla spiritualità.
Nel XV° secolo Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio II, l’unico papa fino ad oggi ad avere scritto le sue memorie, sarà il primo ad adoperare spesso il termine “Europa” e il qualificativo “europeo” e a scrivere, nel 1458, una storia e una geografia dell’Europa, inaugurando con questo un uso più politico del termine. "
Bel concetto veramente!
Noi cittadini dei paesi europei, che, secondo le citazioni di van Rompuy, senza la
Chiesa saremmo diventati solo popoli barbari e semicivilizzati,
dovremmo quindi ringraziare questa istituzione per averci unito tutti
nella ditattura gesuitica europea! Che sia una dittatura, comunque,
sono sempre le citazioni di van Rompuy, neanche troppo velate, a renderlo chiaro:
"Resta da sapere se i principi di uguaglianza uomo-donna, di democrazia
politica, di separazione tra le Chiese e lo Stato, in breve, se posso
riassumere, se il principio moderno dei diritti dell’uomo,
può costituire domani questa trascendenza, questo asse verticale cui
gli Europei possono aderire, consentendo loro così, per impiegare le
parole di Régis Debray, di realizzare una unione durevole orizzontale."
[...]
"Da questo deriva la constatazione amara di Marcel Gauchet riguardo alle nostre democrazie attuali e che cito: “La democrazia non può più perciò garantire la funzione suprema del politico che è quella di donare alla collettività il sentimento di una presa sul suo destino” (fine della citazione)."
[...]
"Da questo deriva la constatazione amara di Marcel Gauchet riguardo alle nostre democrazie attuali e che cito: “La democrazia non può più perciò garantire la funzione suprema del politico che è quella di donare alla collettività il sentimento di una presa sul suo destino” (fine della citazione)."
[...]
"È
per questo che non credo che i diritti dell’individuo o i
diritti dell’uomo possano, domani, da soli costituire una
trascendenza o, come dice Régis Debray, un asse verticale attorno al
quale gli Europei possano ritrovarsi."
Ecco un
altro passo del discorso di Van Rompuy nella stessa sede:
"Permettetemi
di ringraziare molto calorosamente il
Reverendo Padre Fançois-Xavier Dumortier, Rettore della
Pontificia Università Gregoriana, per il suo invito in questo tempio
del pensiero Gesuita in Europa e nel mondo.
E quelli di voi che mi conoscono un po’ meglio sanno bene quanto
sia personalmente, come antico alunno, attaccato all’insegnamento
dei Gesuiti. A loro devo molto. Senza di loro, non sarei oggi ciò
che sono come uomo e come intellettuale."
Qui van
Rompuy ci dice esplicitamente che senza i gesuiti egli non sarebbe
stato nessuno, e il merito di aver raggiunto i vertici dell'Unione
Europea è dovuto al fatto di essere un loro pupazzo. E infatti Van
Rompuy continua:
“Sicuramente
l’etica ha un fondamento cristiano e io sono divenuto Europeo
grazie ai Gesuiti che, in modo concreto, ci mettevano in contatto con
gli alunni di altri collegi in Europa, che fossero quelli di Berlino,
di Nijmegen, di Evreux o di Ginevra. Perché “viaggiare insieme”
non è un po’ l’inizio del “vivere insieme”?
Sappiate
allora che questa mattina sono felice di vivere questi momenti presso
di voi e con voi, circondato dai ricordi di alcuni Generali della
Compagnia Fiamminghi e/o Belgi come Everard Lardinois de Marcourt,
primo Generale non spagnolo alla guida della Compagnia nel 1574, di
Charles de Noyelle, di Pieter Jan Beckx e di Jean Baptiste Janssens."
[...]
"Mi
riaffiorano alla memoria queste celebri parole di un Papa romano:
“Roma, la genitrice, l’annunciatrice, la tutrice di civiltà e di
eterni valori di vita” (1948). "
Per
finire non poteva mancare Bergoglio; da eunews
leggiamo una notizia del 21 marzo 2013:
“Papa
Francesco potrebbe partecipare, in qualità di ospite, a una seduta
del Parlamento europeo. Martedì mattina i tre presidenti dell’Ue,
Herman Van Rompuy, José Manuel Barroso e Martin Schulz, hanno preso
parte alla messa di insediamento di Jorge Mario Bergoglio. E
proprio Schulz ha invitato il vescovo di Roma a Strasburgo. “Non
vedo l’ora di accogliere il Papa Francesco, per trasmettere un
messaggio europeo e universale sui nostri valori fondamentali, di cui
c’è bisogno più che mai”.
La tirannia europea cattolico-gesuitica
dissanguatrice dei popoli avanza a gran passo!
Per approfondire leggi
anche:
L'Internazionale di Dominio dei Gesuiti: "Il Mondo è la nostra casa"
La Roma Papale e l'Unione Europea
Herman van Rompuy: un pupazzo educato dai Gesuiti
L'Unione Europea: La Nuova Torre di Babele Vaticana
Loyola e De Chardin: da eretici a profeti per il bene di Roma
Pierre Teilhard De Chardin: Il Padre del Movimento New Age
Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale
Aggiornamenti Sociali: Governo Mondiale gesuitico in risposta alla crisi [fabbricata dai gesuiti]