martedì 30 marzo 2010

La Geoingegneria e i suoi "danni collaterali"

"  Gli studi di geoingegneria sulla gestione della radiazione solare devono essere iniziati urgentemente, prima che uno stato canaglia decida di agire da solo"
David W. Keith, Edward Parson and M. Granger Morgan, Nature, 28 gennaio 2010
"  I militari hanno già costruito una grande quantità di aerei che dovrebbero essere richiesti per questo scenario di geoingegneria, riducendo il costo potenziale di questo metodo. Siccome i cambiamenti climatici sono un' importante questione di sicurezza nazionale [Schwartz and Randall, 2003], i militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi"
Benefits, risks, and costs of stratospheric geoengineering
di Alan Robock, Allison Marquardt, Ben Kravitz
Department of Environmental Sciences, Rutgers University, 2009



"  Finora il lancio di materiali riflettenti nell'alta stratosfera sembra essere la più semplice e conveniente opzione. Ciò potrebbe essere realizzato utilizzando aerei ad alta quota, cannoni navali o palloni giganti. I materiali appropriati potrebbero includere aerosol di solfato ( che dovrebbe essere creato attraverso il rilascio di anidride solforosa), polveri di ossido di alluminio, o addirittura particelle ingegnerizzate auto-lievitanti e auto-orientanti progettate per migrare verso le regioni polari e rimanere qui per lunghi periodi. Se può essere fatto, la concentrazione di ombrelloni sopra i poli sarebbe un'opzione particolarmente interessante, dal momento che quelle latitudini sembrano essere più sensibili al riscaldamento globale. La maggior parte delle stime sui costi per tali strategie di geoingegneria sono preliminari e inaffidabili. Tuttavia, vi è un accordo generale che tali strategie sono economiche; la spesa totale dell'opzione più conveniente sarebbe pari a forse non più di qualche miliardo di dollari, solo l'uno per cento (o meno) del costo per abbattere le emissioni drasticamente."
The Geoengineering Option 
By David G. Victor, M. Granger Morgan, Jay Apt, John Steinbruner, and Katharine Ricke
Foreign Affairs , March/April 2009


"  nonostante le incertezze e le molto negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone."
Unilateral Geoengineering 
Council on Foreign Relation, 2008

"
...gli scienziati hanno dichiarato che nessun programma di spruzzo di aerosol è stato fatto fino ad oggi.
I cittadini che ho incontrato al di fuori della riunione stavano sostenendo esattamente il contrario. Sono venuti in segno di protesta dopo aver visto gli aerei che credono stiano regolarmente spruzzando aerosol nella parte superiore del cielo.
Molti cittadini di questo gruppo hanno fatto dei test ed hanno trovato livelli estremamente elevati di alluminio, bario e altre sostanze nel loro suolo, nella pioggia, nell'acqua e nella neve. Ironia della sorte, le sostanze che hanno riferito di aver trovato sono le stesse sostanze che gli scienziati "  considerando"  di implementare in vari programmi di irrorazione di aerosol
discussi nella riunione."
Cittadini che protestavano all'esterno del meeting sulla Geoingegneria all'American Association for the Advancement of Science (AAAS), a San Diego, 2010
What in the World Are They Spraying? Part II di Michael J. Murphy
Le elite transnazionali hanno infiltrato i movimenti ambientalisti, e ne hanno creati altri appositamente, al fine di dirottare l'opinione pubblica lontano da questioni minacciose per l'elite stessa, facendogli nel contempo abbracciare questioni, come il Global Warming da CO2 antropica, funzionali ai propri interessi.
Ormai la pseudoscienza della CO2 antropica come responsabile dell'effetto serra monopolizza gran parte del discorso pubblico sulle questioni ambientali, e cose ben più gravi e reali, come il businness dello smaltimento clandestino di rifiuti tossici e nucleari, e i danni derivanti dalla diffusione di inceneritori e organismi geneticamente modificati, vengono taciuti o passati in secondo piano. Le migliori menti del mondo, pagate dalle banche e dalle multinazionali, sono impegnate nell'edificare questo grande problema globale, il catastrofico effetto serra derivante dalla CO2 antropica, a cui dovrà essere data una grande soluzione globale; tra le soluzioni valutate molto seriamente da think tank e gruppi di ricerca ci sono quelle derivanti dalla Geoingegneria; questa materia si occupa dell'intervento su vasta scala negli oceani, nel suolo e nell'atmosfera della Terra al fine di modificare il clima e combattere il global warming; recentemente in un importante lavoro della Royal Society, l’autorevole Accademia Nazionale delle Scienze londinese, dal titolo Geoengineering the climate, troviamo una decisa apertura di credito verso la tecnologia geoingegneristica. La stessa apertura di credito la troviamo nelle note di un Workshop del potente Council on Foreign Relations, dal titolo Unilateral Geoengineering, che trovate tradotto più sotto. E' molto importante ricordare che anche il principale consulente scientifico di Obama, il malthusiano John Holdred, ha sdoganato pubblicamente questa materia. All'interno dell'ambito geoingegneristico, esistono due principali metodologie: la prima è la tecnica di Gestione della Radiazione Solare o Solar Radiation Management (SRM). La SRM ha lo scopo di contenere gli effetti dei gas serra attraverso la riflessione verso lo spazio dei raggi solari che colpiscono la Terra; la seconda è la Carbon Dioxide Removal and Sequestration o Rimozione e Sequestro dell'Anidride Carbonica (CDRS), che ha lo scopo di rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera dopo il suo rilascio. Un esempio di questa tecnica è la fertilizzazione degli oceani con ferro.


In Figura: le principali tecniche di geoingegneria, immagine tratta da Newscientist

La tecnica che è stata maggiormente presa in considerazione da scienziati e accademici è la SRM. All'interno di questa sezione hanno riscosso molta attenzione sia lo studio degli aerosol di zolfo o di polvere di alluminio, come quello di altre piccole particelle riflettenti, le quali creano un velo nell'alta atmosfera (la stratosfera, che è collocata tra 15 e 50 km dalla superfice della Terra); sia la tecnica di semina delle nuvole nella parte bassa dell'atmosfera (nella troposfera) ottenuta artificialmente aumentando la concentrazione dei nuclei di condensazione di nubi (CCN).

Studi scientifici sulla geoingegneria

Per avere un'introduzione alla storia del controllo climatico anche a fini militari potete leggere questo articolo: IL CASO DELLA GUERRA AMBIENTALE. Qui ci concentriamo invece sullo studio di lavori di geoingegneria che ci vengono spacciati come utili a contrastare il global warming e che sono progettati per essere applicati su vasta scala. Tra gli studi pionieristici su questa tecnologia troviamo i seguenti lavori:
- “Climate Changes,” American Geophysical Union, Washington, DC. Traduzione inglese del volume Russo del 1974, 244 pp. di Budyko, M. I., 1977 (Citato in Earth Systems: Engineering and Management†). Qui il climatologo russo Budyko spiegava che "  spetta a noi sviluppare un piano per la modifica del clima, che manterrà le attuali condizioni climatiche."   Quello che egli suggeriva era uno strato di particelle nella stratosfera al fine di riflettere lontano abbastanza luce solare al fine di contrastare il riscaldamento globale. Disse anche che la modifica artificiale del clima sarebbe stata premetura prima della conoscenza delle conseguenze.
-CLIMATE ENGINEERING A REVIEW OF AEROSOL APPROACHES TO CHANGING THE GLOBAL ENERGY BALANCE di Robert E. Dickinson, dell'Institute of Atmospheric Physics dell'University of Arizona, datato 1995;"  Il presente documento affronta la possibilità di annullamento dell'effetto radiativo dei gas ad effetto serra attraverso l'aumento di riflettori solari. Due approcci promettenti, secondo COSEPUP (1992), sono l'impiego di aerosol nella stratosfera, direttamente come riflettori, o nella troposfera, con la semina delle nuvole al fine di aumentare la quantità e la lucentezza delle nuvole stesse. Oltre alla fattibilità tecnologica ed economica, tali regimi potrebbero essere relativamente reversibili, e descrivere il loro impatto può essere alla portata di futuri studi scientifici. "
-
Policy Implications of Greenhouse Warming (Implicazioni politiche del riscaldamanto da effetto serra), Mitigation, Adaptation, and the Science Base Panel on Policy Implications of Greenhouse Warming. Committee on Science, Engineering, and Public Policy National Academy of Sciences National Academy of Engineering,
Institute of Medicine, 1992. In questo studio globale sulla geoingegneria è descritto il pieno coinvolgimento delle agenzie governative, delle imprese di ricerca, delle università e delle imprese private. Questo studio è stato approvato e finanziato dal Congresso degli Stati Uniti.
- Global Warming and Ice Ages: I. Prospects for Physics-Based Modulation of Global Change di E. Teller, L. Wood, R. Hyde, datato 1997. Qui gli autori suggerivano come soluzione la "  dispersione che impedisce ad una piccola frazione della radiazione solare di raggiungere la totalità o una parte della Terra"  ;  in questo lavoro si ipotizzava l'uso di "  grandi aerei commerciali"   e i costi relativi, al fine di disperdere le particelle riflettenti nell'atmosfera. Alla fine gli autori dicevano: "Concludiamo suggerendo che i problemi derivanti dal possibile mutamento del clima possono essere meglio risolti con l'applicazione cooperativa di moderne tecnologie, piuttosto che da misure internazionali incentrate sui divieti."   Si ricorda che Teller è il padre della bomba H.
- GEOENGINEERING: A CLIMATE CHANGE MANHATTAN PROJECT, Stanford Environmental Law Journal January, 1998. A proposito di questo studio riportiamo le parole di Bruce Conway:
"  L'autore costruisce un'argomentazione molto convincente sulla pressante necessità di realizzare progetti di Geoingegneria. Egli sostiene che la regolamentazione, le leggi ambientali, e altre pietre d'inciampo, limitano la nostra capacità di affrontare direttamente i pericoli che ci minacciano in modo diretto e immediato. Egli scrive: "  le previsioni insufficienti sul regime di riduzione delle emissioni di Kyoto, e i problemi di assenza, di costi e incentivi discussi nella parte II, fanno gridare per un'alternativa al nostro attuale stato di miopia nelle politiche per il cambiamento cliamtico."
 "  La Geoingegneria - l'intenzionale, manipolazione diretta dall'uomo del sistema climatico della Terra - può essere una tale alternativa. Questa parte suggerisce che, a differenza di un regolamentato "  Piano Marshall"  di costose riduzioni delle emissioni, di sussidi tecnologici o altre misure di mitigazione, può aver senso un non regolamentato "  Manhattan Project"  orientato verso lo sviluppo di fattibili rimedi geoingegneristici per il cambiamento climatico al fine di colmare le lacune del riscaldamento globale ed evitare molte delle sue conseguenze più terribili".
"  In qualche modo, questa fase è già iniziata, e la geoingegneria si è spostata dalle pagine della fantascienza per approdare a rispettabili riviste scientifiche e politiche. [FN127] Una delle proposte più incoraggianti oggi si concentra sulla realizzazione di pozzi di carbonio che deriva da una stimolazione artificiale della crescita del fitoplancton ottenuta attraverso il "  fertilizzante"  ferro in alcune parti degli oceani. [FN128] Un'altra proposta suggerisce di creare in scala ridotta, *106 "  Monti Pinatubo"  artificiali, permettendo agli aerei il rilascio di particelle di polvere nell'atmosfera superiore,  simulando l'arresto dell'effetto serra conseguente dell'eruzione del Monte Pinatubo nel 1991. [FN129]"  pp. 105-106, Geoengineering: A Climate Change Manhattan Project."
Esempi di ultime pubblicazioni sono invece:
- An overview of geoengineering of climate using stratospheric sulphate aerosols di PHILIP J. RASCH, SIMONE TILMES, RICHARD P. TURCO, ALAN ROBOCK, LUKE OMAN, CHIH-CHIEH ( JACK) CHEN, GEORGIY L. STENCHIKOV AND ROLANDO R. GARCIA, datato 2008, dove di dice che "  The studies reviewed here suggest that sulphate aerosols can counteract the globally averaged temperature increase associated with increasing greenhouse gases, and reduce changes to some other components of the Earth system."
- Geoengineering by stratospheric SO2 injection: results from the Met Office HadGEM2 climate model and comparison with the Goddard Institute for Space Studies ModelE di A. Jones, J. Haywood, O. Boucher, B. Kravitz, and A. Robock; anche in questo lavoro gli autori studiano seriamente l'ipotesi di una gassazione planetaria con SO2 come misura efficace per ridurre il global warming.
Ci sono poi lavori molto particolareggiati, dove ci si spinge anche ad "immaginare" i tipi di aerei da utilizzare nelle operazioni di aerosol, come questo:
- Benefits, risks, and costs of stratospheric geoengineering di Alan Robock, Allison Marquardt, Ben Kravitz del Department of Environmental Sciences, Rutgers University, New Brunswick, New Jersey, USA,  e Georgiy Stenchikov del Department of Environmental Sciences, Rutgers University, New Brunswick, New Jersey, USA; Received 21 May 2009; revised 17 August 2009; accepted 20 August 2009; published 2 October 2009.
Qui gli autori, prima di descrivere poche altre idee esotiche, ci dicono che"  Tutti i sistemi sopra sono basati sulla tecnologia corrente"   e alla fine concludono dicendo che ci sarebbe bisogno di "  un programma ben finanziato di ricerche nazionali ed internazionali".  Qui sotto sono tradotte alcune parti del lavoro e potete leggere così il loro "serio" e dettagliato programma di gassazione planetaria, compreso i costi e i probabili effetti collaterali:
L'iniezione di aerosol di precursori di solfato nella stratosfera è stata ipotizzata come mezzo geoingegneristico al fine di raffreddare il pianeta e ridurre il riscaldamento globale. La decisione di imlpementare un progetto dovrebbe richiedere la comparazione dei suoi benefici, dei rischi e dei costi di questa o altre risposte al riscaldamento globale, incluso il non fare nulla. Usando gli attuali aerei militari statunitensi da combattimento e i tanker, il costo annuale delle iniezioni di aerosol di precursori nella bassa stratosfera dovrebbe essere di parecchi miliardi di dollari. L'uso dell'artiglieria o dei palloni per il rilascio del gas dovrebbe essere molto più costoso. Noi non abbiamo abbastanza informazioni per valutare altre tecniche esotiche, come il pompaggio del gas in alto attraverso un tubo collegato ad una torre o ad un sistema aerostatico. Le iniezioni di aerosol stratosferico antropogenico dovrebbero raffreddare il pianeta, fermare lo scioglimento dei ghiacciai marini e di quelli terrestri, rallentare l'innalzamento del livello del mare, e incrementare l'abbassamento di carbonio terrestre, ma producono siccità regionale, esaurimento dell'ozono, minore luce e potenza solare, e rendono i cieli meno blu. Per di più possono ostacolare l'astronomia ottica dalla Terra, non fare nulla per fermare l'acidificazione degli oceani, e presentano molte questioni etiche e morali. E' necessario un ulteriore lavoro per quantificare molti di questi fattori al fine di consentire il formarsi di decisioni informate. [grassetto aggiunto, ndr]
[....]
4.1. Aerei


Figura 2. Aerei militari statunitensi che potrebbero essere usati per la geoingegneria.(a) F-15C Eagle (http://www.af.mil/shared/media/photodb/photos/060614-F-8260H-310.JPG), (b) KC-10 Extender (http://www.af.mil/shared/media/factsheet/kc_10.jpg).



[19] I piccoli jet da combattimento esistenti, come l' F-15C Eagle (Figura 2a), sono capaci di volare  nella bassa stratosfera dei tropici, mentre per l'artico, ci sono
aerei più grossi, come il KC-135 Stratotanker o il KC-10 Extender (Figura 2b), che sono capaci di raggiungere l'altitudine richiesta.
Gli aerei di ricerca specializzati come l'American Lockheed ER-2 e il Russian M55 Geophysica, entrambi basati su aerei spia della Guerra Fredda, possono anche raggiungere i 20 Km, ma nessuno ha un carico utile molto grande o potrebbe operare in modo continuativo nel rilasciare il gas nella stratosfera. Il Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk può raggiungere i 20 Km senza pilota ma costa il doppio rispetto a un F-15C. I progetti correnti hanno un carico di 1-1,5 tonnellate. Chiaramente è possibile progettare un
aereo autonomo e specializzato che rilasci precursori di acido solforico nella bassa stratosfera, ma le analisi correnti si focalizzano sugli aerei esistenti.
[20] Le opzioni per la dispersione dei gas dagli aerei includono l'addizione di zolfo al carburante, cosicchè si dovrebbe rilasciare l'aerosol attraverso il sistema di scarico dell'aereo, o l'attaccamento di un uggello per rilasciare lo zolfo da una cisterna all'interno dell'aereo, che dovrebbe essere la migliore opzione. Mettere lo zolfo nel carburante potrebbe dare il problema che se la concentrazione di zolfo diventasse troppo alta nel carburante, questo potrebbe essere corrosivo ed influenzare la combustione. Inoltre, potrebbe essere necessario avere serbatoi di carburante separati per l'uso nella stratosfera e nella troposfera al fine di evitare la contaminazione dell'aerosol di solfato nella troposfera.
[21]I militari hanno già costruito una grande quantità di aerei che dovrebbero essere richiesti per questo scenario di geoingegneria, riducendo il costo potenziale di questo metodo. Siccome i cambiamenti climatici sono una importante questione di sicurezza nazionale
[Schwartz and Randall, 2003], i militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi. Inoltre, la flotta KC-135 sarà ritirata nelle prossime decadi e una nuova generazione di aerei tankers la rimpiazzerà, anche se i militari continuano a necessitare di capacità di rifornimenti in volo per altre missioni.
[22]Diversamente dai piccoli jet da combattimento, il KC-135 e il KC-10 sono usati per il rifornimento di aerei in volo e hanno già installato un beccuccio. Nei tropici, dovrebbe essere possibile far volare il tanker nell'alta troposfera, e qui gli aerei da combattimento dovrebbero traghettare il gas di zolfo nella stratosfera
(Figura 2b). Potrebbe essere anche possibile avere un tanker con un aliante rimorchio che ha un tubo flessibile che porta il beccuccio di uscita nella stratosfera.
[23]Oltre ai problemi di come sprigionare il gas in funzione dello spazio e del tempo per produrre l'aerosol desiderato, un'altra preoccupazione è la massima concentrazione di aerosol di solfato con la quale gli aerei possono volare in sicurezza. Nel passato, notevoli danni sono avvenuti ad aerei che volavano attraverso pennacchi di cenere vulcanica contenente SO2. Nel giugno del 1982, dopo l'eruzione del vulcano Galunggung in Java, Indonesia, due aerei passeggeri volarono attraverso le nuvole del vulcano. In un caso le finestre erano bucate, la polvere vulcanica penetrò le macchine e si andò disperdere in tutti e quattro i motori. Nell'altro caso, successe la stessa cosa, con l'aereo che discese per 7,5 Km prima che i motori potessero essere fatti ripartire
[McClelland et al., 1989]. Mentre la concentrazione di solfato nella stratosfera dovrebbe essere minore di quella di un simile pennacchio, e non ci dovrebbe essere alcuna cenere, potrebbe capitare tuttavia che l'acido solforico denneggi gli aeroplani. L'anno dopo l'eruzione del Pinatubo nel 1991, gli aerei riportavano danni da acidi alle finestre ed altre parti. Uno studio di ingegneria dovrebbe essere necessario per accertarsi se il volo regolare dentro una nube stratosferica acida devrebbe essere sicuro, e quanto possa nuocere a questi aeroplani.
[24]Il calcolo degli aeroplani è riassunto nella Tabella 2.


Noi assumiamo che il gas di zolfo sarà portato nel vano di carico dell'aereo, completamente separato dalla cisterna del carburante. Il costo di ogni aereo che giunge dall' Air Combat Command (F-15 Eagle, Air Force Link Factsheets, 2008,disponibile a http://www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=101) per l'F-15C (29.9 millioni di dollari), Air Mobility Command (KC-10 Extender, Air Force Link Factsheets, 2008, disponibile a http://www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=109) per l' KC-10 (88.4 millioni di dollari), and Air Mobility Command (KC-135 Stratotanker, Air Force Link Factsheets, 2008, disponibile a http://www.af.mil/information/factsheets/factsheet.asp?id=110) per il KC-135 (39.6 millioni di dollari), in dollari del 1998, e in Tabella 2 si è poi convertito in dollari del 2008 (ultima data disponibile) attraverso la moltiplicazione per un fattore di 1.32 usando il Consumer Price Index (S. H. Williamson, Six ways to compute the relative value of a U.S. dollar amount, 1774 to present, MeasuringWorth, 2008, available at http://www.measuringworth.com/uscompare/). Se gli aerei esistenti sono convertiti all'uso per la geoingegneria, il costo dovrebbe essere molto minore e ci dovrebbe essere solo quello del ritocco degli aeroplani per portare il gas di zolfo e l'installazione di adatti beccucci. Il costo annuale per singolo aereo per quanto riguarda il personale, il carburante, il mantenimento, le modificazioni, e i componenti di ricambio per il modello E più vecchio del KC-135 è 4.6 millioni di dollari, mentre è circa 3.7 millioni di dollari per il più nuovo modello R, basato su una media di 300 voli orari per anno [Curtin, 2003].
[25]Noi postuliamo un programma di tre voli per giorno, 250 giorni all'anno, per ogni aereo. Se ogni volo è di due ore, questo dovrebbe dare 1500 ore all'anno. Con una rozza stima, noi assumiamo 5 millioni di dollari per 300 ore in 5 tempi, o 25 millioni di dollari per anno in costi operazionali per ogni aereo. Se noi usiamo le stesse stime per il KC-10 e l'F-15, possiamo ottenere un più alto margine sul costo annuale di utilizzo di questi aerei per la geoingegneria, così noi dovremmo aspettarci che il KC-10 sia più economico, ed esso è più nuovo rispetto al KC-135, e l'F-15 è più economico, giusto perchè è più piccolo e dovrebbe richiedere meno carburante e meno piloti.

4.2. Proiettili di artiglieria

26] Il COSEPUP [1992] ha fatto un calcolo usando fucili navali di 41 cm, assumendo che polvere di ossido di alluminio (Al2O3)
sia iniettata nella stratosfera. Essi immaginano postazioni di 40 10 barili operanti 250 giorni all'anno con ogni barile del cannone rimpiazzato ogni 1500 spari [...]

4.3. Palloni Stratosferici

[27] Non richiedendo carburante, i palloni meteorologici sono lanciati su basi giornaliere verso gli alti livelli dell'atmosfera. I palloni possono essere fatti sia di gomma che di plastica, ma la plastica dovrebbe essere necessariamente doverosa per via delle fredde temperature alla tropopausa tropicale nella stratosfera artica, e i palloni di gomma dovrebbero rompersi prematuramente. I palloni meteorologici sono tipicamente caricati con elio, ma l'idrogeno (H2) è meno costoso e più galleggiante dell'elio e può anche essere usato con sicurezza per gonfiare i palloni.
[28] I palloni possono essere usati in modo diversi per la geoingegneria. Come suggerito da L. Wood (comunicazione personale, 2008), un pallone legato potrebbe galleggiare nella stratosfera, tenendo in sospensione una manichetta per pompare gas verso l'alto.[...]

5 CONCLUSIONI
[39] Usare gli aerei esistenti per la Geoingegneria costerebbe diversi miliardi di dollari l'anno, a seconda della quantità, dell'ubicazione e del tipo di gas di zolfo iniettato nella stratosfera. Poichè
attualmente abbiamo 522 Eagles F-15C, 481 KC-135 Stratotanker, e 59 KC-10 Extender, se una parte di questi saranno dedicati alla geoingegneria, i costi delle attrezzature sarebbero minimi. I sistemi che usano l'artigleria o i palloni costerebbero molto di più e potrebbero produrre ulteriori potenziali problemi come la caduta dei proiettili di artiglieria esauriti o dei palloni, o iniezioni di H2 nella stratosfera. Tuttavia, i sistemi di aerei hanno ancora bisogno di affrontare diverse questioni, prima di essere messi in pratica, inclusi gli effeti delle nubi acide sugli aerei, il come gli uggelli potrebbero essere progettati per produrre le particelle di aerosol desiderate e se l'iniezione di gas di zolfo in una nube solforosa già esistente dovrebbe far si che le goccioline esistenti diventino più grandi pittosto che produrre molte piccole goccioline. Tutti i sistemi che noi stiamo valutando produrrebbero seri problemi di inquinamento, in termini di CO2 addizionale, particelle, rumore nella fase di realizzazione, trasporto e implementazione della tecnologia alla locazione dei sistemi.

[40]Diversi miliardi di dollari l'anno sono un sacco di soldi, ma rispetto al prodotto nazionale lordo internazionale, tale importo non sarebbe un fattore che limita la decisione di procedere con la geoingegneria. Piuttosto, altre preoccupazioni, compresa quella della riduzione delle precipitazioni monsoniche asiatiche, il buco nell'ozono, la riduzione dell'energia solare, gli effetti psicologici di un cielo non sempre più blu e le questioni etiche e politiche (Tabella 1), dovranno essere confrontate con i potenziali vantaggi prima che la società possa prendere questa decisione. Come il COSEPUP [1992] ha già sottinteso, "  la praticabilità e i possibili effetti collaterali di queste opzioni di geoingegneria sono scarsamente comprese. I loro possibili effetti sul sistema climatico e sulla sua chimica necessitano considerevolmente di molti più studi e ricerche. Essi non dovrebbero essere sviluppati senza un'attenta valutazione delle dirette e indirette conseguenze."
[41]La Tabella 1 riporta una lista di potenziali benefici e problemi della geoingegneria della stratosfera. Ma al fine di far si che la società prenda una decisone sulla questione se implementare questa risposta o no, abbiamo bisogno di quantificare in qualche modo ogni elemento della lista. Mentre
per alcuni di essi potrebbe essere impossibile, delle ricerche addizionali possono certamente fornire informazioni preziose circa alcuni di questi elementi. Per esempio, la riduzione delle precipitazioni estive in Asia e Africa potrebbe avere un impatto negativo sulla produttività delle colture, e questo è il motivo per cui questo cambiamento climatico è una preoccupazione potenzialmente importante. Ma quanto scenderanno le precipitazioni esattamente? Quali saranno i risultati di una maggiore insolazione diffusa e l'aumento della CO2 nel mitigare gli effetti della riduzione dell'umidità nella produzione agricola?
[42]Se la geoingegneria stratosferica dovesse essere attuata, sarebbe importante poter osservare la conseguete nube
di aerosol stratosferica. Dopo l'eruzione del Pinatubo nel 1991, le osservazioni con la strumentazione Stratospheric Aerosol and Gas Experiment II (SAGE II) sull' Earth Radiation Budget Satellite [Russell and McCormick, 1989] avevano mostrato come veniva diffuso l'aerosol, ma c'era stato un punto cieco nella bassa stratosfera tropicale dove c'era così tanto aerosol che troppo poca luce necessaria alle misurazioni passava attraverso questo [Antuña et al., 2002].
[...]
[43]Come già sottolineato da
Robock [2008b] e dall'American Meteorological Society [2009], un programma ben finanziato di ricerche nazionali ed internazionali, forse come parte dell'attuale Intergovernmental Panel on Climate Change Fifth Scientific Assessment, sarebbe in grado di guardare a diversi altri aspetti della geoingegneria e fornire preziose indicazioni ai politici nella difficile decisione su quale sia il modo migliore di affrontare il riscaldamento globale. Tale ricerca dovrebbe includere calcoli teorici, nonchè studi ingegneristici. Mentre gli esperimenti su piccola scala potrebbero esaminare le proprietà degli uggelli e la formazione iniziale dell'aerosol, potrebbero non essere utilizzati per testare le risposte climatiche degli aerosol stratosferici. A causa della naturale variabilità climatica, al fine di scoprire una risposta che sia al di sopra del livello del rumore ambientale, dovrebbero essere necessari sia uno studio energico che uno di minore energia svolto a lungo termine (decennale). Siccome le eruzioni vulcaniche occasionalmente fanno gli esperimenti per conto nostro e i modelli climatici sono stati avvalorati attraverso la simulazione di eruzioni vulcaniche, non sarebbe importante verificare pienamente in-situ l'impatto della geoingegneria stratosferica sul clima come parte della decisione circa la sua implementazione. Comunque, l'evoluzione delle proprietà degli aerosol, inclusa la dimensione della distribuzione, per una nube stabilita di aerosol stratosferico, avrebbero bisogno di un attento monitoraggio nel corso della sua attuazione su vasta scala.
Guardate per favore anche la complessità del seguente lavoro:
An Overview of Geoengineering of Climate using Stratospheric Sulfate Aerosols di Philip J. Rasch, Simone Tilmes, Richard P. Turco , Alan Robock, Luke Oman, Chih-Chieh (Jack) Chen, Georgiy L. Stenchikov, e Rolando R. Garcia, Giugno, 2008. Solo un piccolo estratto:
 "  Noi abbiamo mostrato lo stato dell'arte dei modelli climatici usati per simulare il sistema Terrestre che produce la risposta dovuta alla geoingegneria, che è un raffreddamento della Terra[...]
I nostri studi hanno dimostrato che il rilascio di aerosol e dei loro precursori, usando almeno i nostri ipotetici aeromobili, è un compito formidabile. Per gli scenari conservativi che abbiamo esplorato, ci vorrebbero qualcosa dell'ordine di 1 milione di voli della durata di 4 ore (2500 Km) all'anno per rilasciare la quantità nominale di aerosol (10 Tg di particelle/anno = 2,5 Tg S/anno) al fine di compensare il riscaldamento dovuto all'incremento delle emissioni di gas serra. questi numeri sono ancora molto grezzi, ed è possibile che sia richiesto fino a 4 volte il quantitativo di zolfo.[...]
Un aumento della quantità di aerosol è destinata ad aumentare la distruzione dello strato di ozono [...]
la riduzione dell'ozono porterà ad un aumento delle radiazioni solari ultraviolette B che raggiungono la superficie terrestre con un potenziale impatto sulla salute umana (Madronich e de Gruijl, 1993; Ambach e Blumthaler, 1993) e sulle popolazioni biologiche (Blaustein et al., 1994). L'incremendo di UV associato alla distruzione dell'ozono potrebbe essere compensato attraverso l'incremento dell'estinzione luminosa e un'attenuazione dovuta alle nuvole dell'aerosol stesso [...]"
Perchè tutta questa frenesia di lavori dettagliati su modelli solo "ipotetici" e "computerizzati"?
Proposte come questa non sono affatto rare nella comunità scientifica e recentemente anche Paul Crutzen, Premio Nobel nel 1995, ha proposto di mandare degli aerei 747 per scaricare enormi quantità di particelle di zolfo nella stratosfera al fine di raffreddare l'atmosfera.
Adesso anche Bill Gates ha deciso finanziare la geoingegneria:
"  La notizia dei finanziamenti di Bill Gates alla geoingegneria è uscita la scorsa settimana su ScienceInsider, un blog legato alla prestigiosa rivista scientifica Science, a sua volta emanazione dell’American Association for the Advancement of Science: una roba serissima, insomma.
ScienceInsider dice che a partire dal 2007 Bill Gates ha stanziato la bellezza di 4,5 milioni di dollari per ricerche di geoingegneria, nessuna delle quali approdata (ancora) alla sperimentazione sul campo.
Non dice come è stato impiegato il denaro e quanto ne è rimasto in cassa. Probabilmente ancora un bel gruzzolo, dal momento che – sempre secondo ScienceInsider – sono incaricati di stabilire come spenderlo Ken Caldeira della Carnegie Institution for Science di Palo Alto, California, e David Keith della University of Calgary, Canada.
Ancora in base a quanto scrive ScienceInsider, secondo Gates la geoingegneria non è la soluzione dei guai combinati dall’uomo, ma un modo per guadagnare tempo, dato che non si riescono a diminuire le emissioni di gas serra.
Keith ha confermato al canadese Monton Journal che è tutto vero. Non ha voluto fornire dettagli, ma il Monton Journal mette in relazione l’annuncio dei finanziamenti di Bill Gates con la contemporanea pubblicazione di un articolo dello stesso Keith sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
L’articolo è riservato agli abbonati, ma il Monton Journal ne fornisce un riassunto: dice appunto che il modo più economico e veloce per contrastare l’effetto serra sarebbe rispedire verso lo spazio parte dei raggi solari, magari mettendo in orbita enormi specchi, e invoca entro il 2020 sforzi internazionali e una spesa pari a un miliardo di dollari.
Su ScienceInsider geoingegneria. Bill Gates finanzia le ricerche per modificare artificialmente il clima
Sul Monton Journal i finanziamenti di Bill Gates alle ricerche di geoingegneria
L’articolo sulla geoingegneria pubblicato su Science: rispedire nello spazio parte dei raggi solari"
Come detto sopra leggendo i lavori scientifici dei centri di ricerca e gli studi dei più prestigiosi think tank a livello internazionale si scopre una miriade di scritti "teorici" a propostito del controllo del clima con la Geoingegneria. Ci chiediamo come sia possibile trovare così tanti studi e ricerche in materia, a volte anche molto dettagliati sul tipo di aerei da utilizzare per spruzzare gli aerosol, se al contempo, ci dicono gli scienziati, non sono mai stati fatti esperimenti in-situ. Prendendo ipoteticamente per buona la teoria del Global Warming da CO2, secondo alcuni il programma è invece già attivo da anni; si sospetta che il ritiro degli Stati Uniti dal trattato di Kyoto sotto il regime di George Bush è in primo luogo stato causato dal presupposto che è più conveniente per i governi spruzzare il cielo, piuttosto che implementare una stringente regolamentazione che protegga l'ambiente, ed è anche più redditizio per le imprese che forniscono la logistica, la tecnologia e le sostanze da spruzzare. Come possiamo infatti leggere nelle recenti dichiarazioni ufficiali riportate anche all'inizio i "  militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa missione con gli aerei esistenti a costi addizionali  minimi"    e "   la spesa totale dell'opzione più conveniente sarebbe pari a forse non più di qualche miliardo di dollari, solo l'uno per cento (o meno) del costo per abbattere le emissioni drasticamente."
Noi invece ci chiediamo perchè il mondo scientifico e i think tank sono così attivamente impegnati a implementare questo genere di programmi se l'allarmismo e il catastrofismo derivante dal global warning è stato ormai denunciato da centinaia di scienziati come una bufala colossale. 

Ammissioni ufficiali
Chi pensa che sia da "matti" anche solo ipotizzare che i governi spruzzino sostanze chimiche dal cielo sopra la popolazione dovrebbe sapere che recentemente ci sono state alcune ammissioni ufficiali di esperimenti clandestini con aerei militari che hanno rilasciato sostanze tossiche nell'atmosfera; si veda ad esempio questo articolo di Antony Barnett del 21 Aprile 2002 sul sito guardian.co.uk :
"  Il Ministero della Difesa ha girato gran parte del paese in un laboratorio gigante per condurre una serie di test di guerra batterioogica sul pubblico. Un rapporto del governo appena pubblicato, fornisce per la prima volta una storia ufficiale completa di test di armi biologiche in Gran Bretagna tra il 1940 e il 1979. Molti di questi test riguardavano il rilascio di sostanze tossiche potenzialmente pericolose e microorganismi su vaste aree della popolazione senza che al pubblico venisse detto. Mentre i dettagli di alcuni esperimenti segreti sono emersi negli ultimi anni, la relazione di 60 pagine rivela informazioni nuove su più di 100 esperimenti coperti.
Il rapporto rivela che il personale militare è stato informato di dire a qualsiasi "  curioso indagatore"  che le prove erano parte di progetti di ricerca sul tempo e sull'inquinamento atmosferico. I test, effettuati da scienziati del governo a Port Down, sono stati progettati per aiutare il Ministero della Difesa a valutare la vulnerabilità della Gran Bretagnia se i russi avessero rilasciato nuvole di germi mortali nel Paese. Nella maggior parte dei casi, gli esami non hanno usato armi batteriologiche, ma le alternative che gli scienziati pensavano avrebbero imitato la guerra batteriolocica e che il Ministero della Difesa rivendica essere innocue. ma le famiglie in alcune zone del paese che hanno figli con difetti congeniti stanno chiedendo un'inchiesta pubblica. Un capitolo del rapporto, le 'Prove con Particelle Fluorescenti', rivela come tra il 1955 e il 1963 gli aerei volarono dal nord-est dell'Inghilterra alla punta Cornwall lungo le coste meridionali ed occidentali, lasciando cadere enormi quantità di solfuro di zinco cadmio sulla popolazione. La sostanza chimica andava alla deriva per chilometri verso l'interno, e la sua fluorescenza permetteva il monitoraggio della sua dispersione. In altre prove che usavano il solfuro di zinco cadmio, un generatore è stato rimorchiato lungo una strada vicino a Frome nel Somerset, dove la sostanza chimica è stata vomitata per un'ora. Mentre il governo ha insistito che il prodotto chimico è sicuro, il cadmio è riconosciuto come causa di cancro al polmone e durante la seconda guerra mondiale è stato considerato dagli alleati come un'arma chimica..."


Il rapporto prosegue rivelando altri esperimenti; cosa avrebbero da rispondere a questo articolo quelli che dicono che tanto "non faranno mai esperimenti rilasciando sostanze tossiche nell'atmosfera perchè si intossicherebbero anche grandi personaggi, politici, militari e i loro stessi familiari"? Il 20 febbraio di quest'anno c'è stato un meeting sulla Geoingegneria all'American Association for the Advancement of Science (AAAS), a San Diego; tra i relatori c'erano alcuni tra gli scienziati di punta di questa tecnologia: 
Organizer: Alan Robock, Rutgers University, Co-Organizer: Margaret Leinen, Climate Response Fund, Moderator: Alan Robock, Rutgers University, Discussant: Eli Kintisch, AAAS/Science
Speakers:
James R. Fleming, Colby College
Fifty Years of Geoengineering Ideas
David Keith, University of Calgary
The Case for Geoengineering Research
Philip J. Rasch, Pacific Northwest National Laboratory
Climate Effects of Geoengineering Using Cloud Seeding and Stratospheric Aerosols
Kenneth Coale, Moss Landing Marine Laboratory
Ocean Iron Fertilization
Martin Bunzl, Rutgers University

In questa conferenza gli scienziati hanno discusso "teoricamente" le opzioni per contrastare il global warming usando le tecniche della geoingegneria; tra queste tecniche troviamo sempre la Solar Radiation Management (SRM):
"  Questa sessione si focalizza sulla modificazione climatica attraverso la manipolazione dell'energia solare in ingresso sulla Terra, ma discute anche la fertilizzazione degli oceani. Esempi della prima includono l'iniezione di un aerosol riflettente nella bassa stratosfera, la semina delle nuvole marine al fine di modificare il loro albedo, e il posizionamento di specchi oltre l'atmosfera per riflettere la luce del sole in ingresso. Gli Speakers discutono l'efficacia degli schemi proposti così come i loro effetti collaterali, che potrebbero includere cambi climatici regionali non voluti, deplezione dell'ozono, e riduzione della potenza solare e del colore blu dei cieli."
All'esterno dell'edificio dove si svolgeva la riunione c'erano molti cittadini che protestavano e asserivano che questi progetti "teorici" loro li stavano già vedendo sopra le loro teste. Questi cittadini infatti non sono convinti che questi programmi siano ancora in fase teorica, si veda ad esempio l'articolo What in the World Are They Spraying? Part II di Michael J. Murphy; egli è un giornalista indipendente di Los Angeles; è nonviolento, pacifista, ed è un attivista politico; qui sotto riportiamo gran parte del suo articolo:
"  L'incontro AAAS (American Association for the Advancement of Science, ndr) ha ospitato diversi scienziati di geo-ingegneria che si sono riuniti per discutere la " plausibilità"  dei vari programmi di attuazione della geo-ingegneria in tutto il mondo. Una delle opzioni è stata indirizzata alla geo-ingegneria degli aerosol stratosferici (SAG), al programma AKA scie chimiche, i cui scienziati hanno discusso la "  plausibilità"   dell'irrorazione di aerosol di alluminio, bario e altre particelle nel cielo per bloccare il sole come un mezzo per "  ridurre"   la temperatura della Terra. Quando è stato chiesto loro espressamente circa i potenziali rischi associati all'uso nel programma di alluminio sotto forma di spray, gli scienziati hanno risposto che non hanno studiato molto i rischi associati con l'alluminio e hanno aggiunto che qualcosa di terribile potrebbe scoprirsi un domani che loro non avevano visto. Quando alcuni hanno ulteriormente sondato circa il dispiegamento di programmi di aerosol già esistenti, gli scienziati hanno dichiarato che nessun programma di spruzzo di aerosol è stato fatto fino ad oggi.
I cittadini che ho incontrato al di fuori della riunione stavano sostenendo esattamente il contrario. Sono venuti in segno di protesta dopo aver visto gli aerei che credono stiano regolarmente spruzzando aerosol nella parte superiore del cielo. Molti cittadini di questo gruppo hanno fatto dei test ed hanno trovato livelli estremamente elevati di alluminio, bario e altre sostanze nel loro suolo, nella pioggia, nell'acqua e nella neve. Ironia della sorte, le sostanze che hanno riferito di aver trovato
sono le stesse sostanze che gli scienziati "  considerando"  di implementare in vari programmi di irrorazione di aerosol discussi nella riunione. [grassetto aggiunto, ndr]

Essi ritengono anche che queste sostanze portano alla distruzione degli ecosistemi e sono provenienti da programmi SAG già in uso. A causa della gravità del problema e il mio desiderio di conoscere la verità, sono stato condotto alla Contea di Shasta nel nord della California per studiare non solo le dichiarazioni di ciò che viene visto nel cielo, ma anche rapporti su ciò che c'è nella pioggia, nell'acqua, nella neve e nel suolo che deriva da quello che molti residenti pensano sia il risultato di programmi di SAG.
La prima tappa di questo viaggio mi ha portato nella bellissima proprietà di 2000 ettari
di Dane Wigington, affacciata sul lago Shasta. Mentre giravamo la sua terra mozzafiato, egli ha sottolineato le scie multiple che coprono il cielo. Egli ha affermato che le scie sono presenti sopra la california del Nord per la maggior parte dei giorni. Wigington si riferisce a questo come a "  una moderata giornata di irrorazione".  Come molto altri residenti nella Contea di Shasta, Wigington si è spostato dalla zona per sfuggire al grave inquinamento della California del Sud, in cui egli crebbe da quando era bambino. I suoi sogni di vivere fuori dal mondo e diventare tutt'uno con la natura sono ormai prossimi ad una stridente fermata così egli sta ora concentrando il suo tempo e la sua energia sul problema della geoingegneria.
Wigington si è interessato alla SAG quando ha iniziato a notare cambi drammatici della potenza solare che egli usa per alimentare la sua casa e la sua proprietà. Proprietario di uno dei più grandi sistemi residenziali ad energia solare nella california del Nord, egli ha iniziato a notare un declino molto alto della potenza solare. Essa può ridursi anche del 60% in quelli che lui chiama "  pesanti giorni di irrorazione".  Wigington dice che "  le scie stanno pesantemente bloccando il sole". Egli ha detto che preleva
anche regolarmente gli strati di polvere fine sopra i suoi pannelli solari e altre superfici esterne e frequentemente trova alti livelli di alluminio e bario. Wigington crede che questi sono prodotti da programmi SAG.
Nello stesso tempo in cui ha riscontrato un calo della potenza solare, Wigington ha iniziato ad essere testimone di drammatici cambiamenti nelle proprieta di alberi, erba, insetti e degli animali selvatici che iniziarono a morire. I risultati sono stati scioccanti e hanno trovato i livelli di alluminio a 7ug/l, o 7 parti per miliardo. Sebbene l'alluminio possa essere trovato in giro per il mondo in piccole quantità, i geo-idrologi gli hanno detto che questo numero era molto elevato. Da quel momento egli ha visto che i test hanno avuto un' escalation del 50000 percento con livelli di 3400ug/l. Questa è letteralmente pioggia tossica. Questi risultati lo spinsero a ottenere test del pH addizionali da due scienziati del suolo USDA i quali gli fornirono ulteriori risultati scioccanti. Il pH del suolo era 6.6 in un'area e 7.4 in un'altra. Questo è 11 volte sopra la normale alcalinità del terreno che dovrebbe essere in un range da 5.0 a 5.5. E' importante notare che i test sono stati fatti nella foresta assai lontano da ogni autostrada o industria. Alla mia domanda su come questi cambiamenti possono agire nell'ecosistema, Wigington mi ha risposto dicendo che sono devastanti. Ha poi aggiunto:"  se continua così, possiamo solo aspettarci di vedere che le cose si facciano molto peggiori. Non solo qui stiamo venendo i nostri alberi morire, ma c'è anche un calo molto sensibile della nella nostra fauna selvatica e e nella pesca. E' un dato di fatto, ha dichiarato Wigington, che secondo il National Oceanic Atmospheric Administration, la corsa dei salmoni, una volta abbondante in quest'area, è scesa da 769.868 nel 2002 a 39.530 nel 2009. Abbastanza sorprendentemente, questo declino ha iniziato a verificarsi circa nello stasso periodo di tempo in cui i residenti hanno cominciato a vedere un drammatico aumento di quello che ritengono essere il programma di SAG. Gli sforzi di Wigington per fare in modo che siano affrontate queste tematiche e i risultati dei test, sono stati ampiamente ignorati dalle agenzie governative.
Dopo un esame più attento alla proprietà di Wigington, la mia iniziale soggezzione per la bellezza e per i panorami mozzafiato si è tramutata in tristezza, frustrazione e rabbia per la contaminazione, che stà letteralmente distruggendo l'ecosistema. Questo mi ha portato ad indagare ulteriormente, cercando un esperto di biologia. Ho stretto la macchina e mi sono diretto al nord nella città mozzafiato di Mt. Shasta
. Mt. Shasta è conosciuta per la sua bellezza, l'aria pulita e come una fonte di acqua per le aziende di acqua in bottiglia. Molti viaggiano da tutto il mondo per salire in montagna e fare delle vacanze in questa meravigliosa parte dell'America Occidentale.
Francis Mangels, BS in silvicoltura, Master in zoologia e biologo
della tutela ambientale del suolo e della natura in pensione, che ha lavorato per il servizio forestale per 35 anni, mi ha accolto nella sua bella casa nella città di mt. Shasta per discutere della crisi "  nascosta"   che è in corso. Mangels mi ha avvisato del rapido declino dei pesci nei fiumi e nei torrenti delle vicinanze. mangels mi ha portato ad un vicino torrente, che aveva un'abbondante offerta di pesce fino a pochi anni fa. Siccome la dieta principale del pesce nel torrente è di insetti acquatici, egli ha sviluppato un metodo standard di campionamento per misurare la quantità di insetti presenti. I campioni che aveva eseguito prima della presunta campagna di spruzzo di aerosol, fornivano una media di 1000 insetti acquatici. Il nostro campione ha dato solo 31. Questo è un calo di più del 96% rispetto ai campioni prelevati pochi anni fa. Mangels ha affermato che, poiche i pesci vivono di insetti, stanno letteralmente morendo di fame. Questo rapido declino è probabilmente dovuto a cambiamenti nella chimica dell'acqua. Le uniche modifiche delle quali Mangels è consapevole sono gli aumenti drammatici di alluminio, bario e stronzio che crede vengano da programmi SAG. Abbiamo anche avuto il tempo di testare il pH del suolo e nella neve vicino, che era 10 volte più alcalino del pH normale. Mangels ha le prove che questo drastico cambiamento di pH è dovuto anche agli aumenti massicci di alluminio. Egli ha affermato che le foreste, i campi, e le aziende agricole ecologiche prosperano nei terreni acidi. L'alluminio agisce come un buffer che aumenta l'alcalinità e può decimare l'ecologia in grande quantità. Mangels ha anche sottolineato che la neve sul Mt. Shasta è stata testata e mandata all'Environmental Protection Agency (E.P.A.) le cui analisi hanno trovato che conteneva 61.100ug/l, o parti per miliardo di alluminio e 83 ug/l di bario. La normale quantità di alluminio nella neve a Mt. Shasta è 0,5 ug/l. L'acqua potabile ne permette 50ug/l. Questo significa che la neve sul Mt. Shasta è stata testata come 1200 volte più velenosa di quello che consentono le norme sull'acqua per qunto rigurda l'alluminio. Mangels ha detto:"  gli alpinisti che provengono da tutto il mondo stanno bevendo l'acqua velenosa dalla neve sul monte".  Mangels ha continuato dicendo che l'azione del governo è richiesta ad almeno 1000 ug/l di alluminio individuato. Sebbene abbia avvertito diverse agenzie governative di questi risultati, non è stata finora presa nessuna azione governativa.
Mangels mi ha portato in numerosi altri luoghi intorno alla città di mt. Shasta dove ha testato il terreno, la pioggia, l'acqua e la neve, dove i risultati dei test hanno prodotto anche un pH oltre dieci volte più alto della normale alcalinità. Ha detto inoltre che questi tipi di cambiamenti del suolo, dell'acqua, e della neve sono molto rari, tranne che in altre aree del mondo dove le persone stanno assistendo a ciò che molti ritengono essere un'irrorazione derivante da programmi SAG. Mangels ha detto che tali cambiamenti hanno prodotto una "crisi ecologica" che avrà conseguenze terribili se continua. Mengels ha detto:"le perdite per la nostra economia saranno incredibili e sono già in corso, come si dice. La crescita degli alberi diminuirà il che comporterà la perdita di posti di lavoro nel taglio degli alberi. Stà anche causando il declino della naturale crescita delle piante e dell'erba che avviene nei normali terreni acidi dei pascoli, causando la scomparsa della nostra industria del pascolo, della pesca, e peggio di tutte, l'agricoltura di base della California del Nord. La cosa stupefacente è che questi test e molti altri in tutto il mondo sono in gran parte ignorati dagli enti governativi che hanno il compito di affrontarli. Alcuni politici, come il membro del consiglio comunale di Mt Shasta Ed Valenzuela possono scegliere di ignorare il problema. Valenzuela è venuto a conoscenza della contaminazione di massa ad una riunione del consiglio comunale dove ha dichiarato che la città non ha voluto testare l'acqua per l'alluminio perchè la richiesta era un " vaso di pandora" , "  l'apertura un vaso di pandora"  che la città avrebbe dovuto pagare. Anche se molti cittadini locali si offrono di pagare il costo di $22,00 del test in un laboratorio EPA, sia il presidente del comitato repubblicano Russ Portelfield che Valenzuela hanno votato no al test dell'acqua. Il sindaco Stearns voleva la prova ma è stato bloccato con un voto di 3-2. Questa risposta non è stata rara quando Mangels ha presentato questo problema e i suoi dati scientifici a più di 15 agenzie federali e locali tra cui l'ufficio del senatore Feinstein e del senatore Boxer. Fino ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta o azione.
E' una coincidenza che le sostanze trovate nella pioggia, nella neve e nel terreno in queta regione e nel resto del mondo corrispondono esattamente alle sostanze che gli scienziati "  considerano"   di implementare nelle varie campagne di geoingegneria in tutto il mondo? Se no, allora perchè le agenzie e i funzionari ignorano questi risultati che stanno distruggendo il nostro pianeta e l'ecosistema? Potrebbe essere possibile che i funzionari abbiano paura di rivelare un massiccio cover-up di un crimine ecologico a livello mondiale? O è la convinzione che la questione è semplicemente troppo grande e troppo complicata per essere affrontata? Qualunque sia il motivo di questa ignoranza, abbiamo bisogno di fare le nostre domande e ottenere che i risultati scioccanti dei test siano affrontati non solo nella contea di Shasta, ma in ogni parte del mondo. Il nostro futuro su questo pianeta dipende dal fatto che questo problema venga affrontato.
Dal momento che questo movimento è stato oggetto di attacchi da coloro che sembrano proteggere molti interessi politi e aziendali associati al SAG, è essenziale il nostro coivolgimento nel mondo, testando la pioggia, la neve, il suolo e le varie superfici esterne e comunicando i risultati ai nostri funzionari eletti e ad agenzie locali per l'ambiente. Dobbiamo anche raggiungere ed educare tutti i soggetti coinvolti con il SAG che potrebbero non essere a conoscenza delle implicazioni ambientali dei loro programmi. Il test dei cambiamenti di pH e dei metalli è semplice e può essere eseguito quasi ovunque ad un prezzo simbolico. Semplici istruzioni per il test e maggiori informazioni sui programmi di geoingegneria possono essere trovati su internet all'indirizzo www.geoengineeringwatch.org. Il biologo Francesco Mangels può essere contattato via mail all'indirizzo
bioguy311@sbcglobal.net. per maggiori informazioni su questo problema, sulle prove che ha fatto e suggerimenti per le procedure di test. Siete pregati di intervenire attraverso il controllo, la segnalazione ed esigere delle risposte su questo tema così importante. Sia la natura che l'umanità dipendono da questo. Per ulteriori informazioni si prega di contattare me a whtagft@hotmail.com."
Anche secondo un'inchiesta dell'emittente televisiva KSLA, affiliata alla CBS, con sede a Shrevemport in Louisiana, i test sono preoccupanti; il servizio ha indagato su una sostanza caduta a terra dopo il passaggio di aerei ad alta quota che a loro dire hanno rilasciato scie chimiche. Si sono trovati 6,8 ppm di bario, 8,2 ppm di piombo e tracce di altre sostanze chimiche tra cui arsenico, cromo, cadmio, selenio e argento. Di questi, tutti tranne uno sono metalli, alcuni sono tossici, mentre altri si sono raramente o mai trovati in natura. Il telegiornale si concentrava sul bario, che secondo la ricerca, è un marchio delle scie chimiche. I livelli di bario dei campioni, 6,8 ppm sono più di sei volte il livello di tossicità fissato dall'EPA. Il dipartimento della qualità dell'ambiente della Louisiana ha confermato che i livelli elevati di bario sono "molto insoliti", ma hanno commentato che "provare la fonte era una questione del tutto diversa"



Di fronte ai risultati dei test riportati da Michael J. Murphy, come quelli riportati dalla KSLA, non ci si può limitare a deridere e sbeffeggiare, a dire a chi si interroga che è tutto normale, che non dobbiamo preoccuparci, e continuare a considerare i cittadini che pongono questo genere di richieste come dei pazzi complottisti o altro. Questo genere di risposte non si addicono ad una democrazia ma ad una società totalitaria.
A tutti quelli che agitano poi il principio di precauzione al fine di prendere drastiche misure per contrastare il global warning si può chiedere perchè tale principio ci viene imposto selettivamente, per cui minacce ben peggiori e documentate, come gli organismi geneticamente modificati, le centrali nucleari e gli inceneritori si vogliono imporre senza alcun limite, mentre i benefici della geoigegneria dovrebbero superare i rischi di un'ipotetica catastrofe derivante da un global warming ancora tutto da verificare. La scusa del global warming è la buona copertura per portare invece avanti ricerche e sperimentazioni spericolate senza che nessuno sappia quali siano le conseguenze.
Qui sotto, tratto da  Secret “Geo-Engineering” Projects Threaten Unknown Environmental Dangers, riportiamo gli effetti sulla salute umana dell'esposizione allo zolfo:
- Effetti neurologici e modifiche comportamentali
- Disturbi della circolazione sanguigna
- Danni al Cuore
- Effetti sugli occhi e sulla vista
- Fallimento della Riproduzione 
- Danni al sistema immunitario
- Disordini allo Stomaco e gastrointestinali
- Danni al fegato e alle funzioni renali
- Difetti dell'udito
- Disturbo del metabolismo ormonale
- Effetti dermatologici
- Senso di soffocamento ed embolia polmonare
Secondo il sito web Lenntech, "prove di laboratorio con animali da laboratorio hanno indicato che lo zolfo può causare gravi danni vascolari nelle vene del cervello, del cuore e dei reni.
Queste prove hanno anche indicato che alcune forme di zolfo possono causare danno fetale e diffetti congeniti. Le madri possono persino portare all'avvelenamento dei loro figli attraverso un alto tenore di zolfo del latte materno. Infine, lo zolfo può danneggiare i sistemi enzimatici all'interno degli animali.
Per quanto concerne il Bario, sempre dallo stesso articolo leggiamo:
"  La KSLA ha anche chiesto a Mark Ryan, direttore del Centro di Controllo dei Veleni, qualcosa sugli effetti del bario sul corpo umano. Ryan ha commentato che  " l'esposizione a breve termine può produrre qualcosa  allo stomaco , dolori al petto e che l'esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna."  Il Centro Antiveleni ha ulteriormente segnalato che l'esposizione a lungo termine, come per qualsiasi sostanza nociva, dovrebbe contribuire a indebolire il sistema immunitario, che molti ipotizzano sia lo scopo di tali scie chimiche artificiali."
Bonnefire Coalition ha inoltre elaborato un volantino in cui sintetizza i maggiori pericoli della Solar Radiation Management:
La Solar Radiation Management è una pessima idea, perché:
* Riduce la luce diretta del sole che è vitale per i
processi fondamentali  della vita come la fotosintesi
* Diminuisce il pubblico che fronteggerà i cambiamenti climatici con
soluzioni low-tech di buon senso
* Compromette la salute fisica e mentale (deficit di vitamina D, depressione, asma)
* Provoca l'acidificazione
continua degli oceani da CO2
* Impoverisce ulteriormente l'ozono
* Aumenta la
pericolosa radiazione ultravioletta
* Aumenta la radiazione diffusa, rendendo il cielo meno blu
* Aumenta la radiazione diffusa, diminuendo la produzione di energia solare
* Rischi potenziali per usi militari
* Colpisce i sistemi climatici locali e globali
* Rischio di un molto più rapido riscaldamento globale, se sospesa
* Mette
un inquinamento
permanente sopra i telescopi astronomici
* Ci assicura che ci saranno errori umani con sofisticati sistemi tecnici
* Ci assicura che ci saranno conseguenze inattese
Gli esseri umani hanno il diritto di controllare il clima del pianeta, senza tenere conto di tutte le altre specie?
Ulteriori informazioni sul sito Bonnefire Coalition, accessibile all'indirizzo
www.agriculturedefensecoalition.org & www.californiaskywatch.com
Unilateral Geoengineering

Anche il report Unilateral Geoengineering, del CFR aveva parlato di quali particelle di aerosol utilizzare, vediamole:
"Potenziali tipi di particelle da iniettare includono biossido di zolfo, polveri di ossido di alluminio, o adirittura un aerosol progettato per essere auto-levitante che possa essere ingegnierizzato per migrare in particolari regioni (es. sopra l'artico) o elevarsi al di sopra della stratosfera (in modo da non interferire con la chimica della stratosfera)."
Nello stesso rapporto poi si legge:
"Eppure, nonostante le incertezze e le molto negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone."
Il lavoro del Council on Foreign Relations intitolato Unilateral Geoengineering del 15 aprile del 2008 discute tutte le principali opzioni geoingegneristiche al fine di attenuare il "cosiddetto" effetto serra. Riportare tale lavoro è molto importante perche fa capire che queste soluzioni vengono discusse ai massimi vertici del potere mondiale. Il rapporto è stato elaborato da David G. Victor, Katharine Ricke, M. Granger Morgan, Jay Apt e John Steinbruner. Per le note vedere la versione originale.
 Unilateral Geoengineering
Non-technical Briefing Notes for a Workshop
At the Council on Foreign Relations
Washington DC, May 05, 2008
Katharine Ricke, M. Granger Morgan and Jay Apt, Carnegie Mellon
David Victor, Stanford
John Steinbruner, University of Maryland

Sommario
Ci sono diverse strategie, come l'iniezione nella stratosfera di particelle riflettenti la luce, che potrebbero essere utilizzate per modificare il sistema atmosfera-oceano della Terra nel tentativo di rallentare o invertire il riscaldamento globale. Tutte queste strategie di " geoingegneria"  comportano grandi incertezze e rischi significativi. E' possibile che esse non possano funzionare come previsto, imponendo ampie conseguenze indesiderate sul sistema climatico. Mentre compensano il riscaldamento, la maggior parte di queste strategie rischiano di avere impatti non controllati, come cambiamenti nella composizione di ecosistemi terrestri. Eppure, nonostante le incertezze e le molto negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone.
A differenza del controllo delle emissioni di gas a effetto serra, che devono essere intraprese da tutte le principali nazioni emettitrici per essere efficaci, e questo è probabile che sia costoso, la geoingegneria potrebbe essere intrapresa rapidamente e unilateralmente da una singola parte, e a relativamete basso costo.
La Geoingegneria unilaterale, comunque, è altamente probabile che imponga costi agli altri paesi e faccia correre rischi all'intero sistema climatico del pianeta.
Questo workshop si concentrerà sulla questione delle stategie di costrizione e formazione della geoingegneria. Noi esploreremo
strategie legali formali così come sforzi informali col fine di creare norme che possano disciplinare test e implementazioni di sistemi di geoingegneria e i loro possibili effetti indisiderati. Noi proveremo a vedere se è possibile limitare l'uso della geoingegneria a circostanze di azione collettiva attraverso la comunità internazionale per fronteggiare la vere emergenze a livello mondiale e quello che potrebbe succedere a proposito delle controversie su quando il grilletto dell'emergenza dovrebbe essere premuto.

Background
La circolazione dell'atmosfera terrestre e degli oceani, e la maggior parte della vita sulla terra, è alimentata dall'energia del sole. Questa energia arriva in gran parte sotto forma di luce visibile. Circa il 30% dell'energia è immediatamete riflessa nello spazio. Questa frazione riflessa è chiamata "  albedo planetaria".
Il restante 70% dell'energia è assorbita dalle nuvole, dalla terra e dagli oceani. Mentre questi corpi si riscaldano, essi irradiano l'energia assorbita sotto forma di raggi infrarossi. Ciò ne causa l'assorbimento da parte del vapore acqueo, dell'anidride carbonica (CO2) e di altre tracce di gas, che si verifica naturalmente nell'atmosfera. Di conseguenza la terra si riscalda fino a raggiungere una temperatura alla quale abbastanza energia termica è irradiata nella parte superiore dell'atmosfera, portando il flusso di energia verso l'esterno in bilanciamento con la radioazione solare che viene assorbita.
Come risultato di questo naturale "  effetto serra", la temperatura media della terra è di circa 33°C (circa 60°F) più calda di quella che sarebbe se queste tracce di gas non esistessero nell'atmosfera. Questa situazione è mostrata in figura 1.

Figura 1
Le preoccupazioni rispetto all' "  effetto serra" antropogenico derivano dall' accumulo supplementare di CO2 e di altri gas a causa dell'attività dell'uomo, come la combustione del carbone, del petrolio, del gas naturale e del disboscamento. I gas serra più importanti hanno un luogo tempo di vita nell'atmosfera. Essi si accumulano lentamente, e una volta li, l'accumulo è difficilamte reversibile. Ora c'è la prova che tale accumulo è la causa di significativi cambiamenti del clima e di un impatto negli ecosistemi.
Mentre cresce l'accumulo così aumenta il pericolo di modifiche dannose, sebbene, dato il disaccordo su ciò che è nocivo, e l'incertezza circa le modifiche, non c'è l'unanimità su quale sia il livello "  sicuro".
Ciò che è chiaro è che gli sforzi mirati a limitare il cambiamento climatico sono afflitti da due seri problemi. In primo luogo, siccome la CO2 emessa rimane nell'atmosfera da secoli a millenni, solo per stabilizzare la concentrazione atmosferica di CO2 sarebbe necessario che le emissioni globali vengano ridotte di oltre due terzi. In secondo luogo, le emissioni mondiali si stanno alzando costantemente e fortemente come sottoprodotti della crescita economica.
Così, gli sforzi per superare e invertire questa esponenziale crescita di emissioni hanno causato piccoli cambiamenti di comportamento.
Come risultato delle preoccupazioni sul fatto che le necessarie profonde riduzioni delle emissioni globali non stanno avvenendo, c'è stato un rinnovato dialogo all'interno della comunità scientifica sul contenimento del global warming attraverso questa "  geoingegneria".

Strategie di Geoingegneria

Tra tutte le strategie di geoingegneria, quella che è considerata più fattibile coinvolge l'incremento dell'albedo planetario, che si ottiene riflettendo la luce solare nello spazio prima che sia assorbita.
Ci sono diversi metodi attrverso cui le nuvole possono essere usate per incrementare la riflettività planetaria:

1. Aggiungere piccole particelle riflettenti nell'alta parte dell'atmosfera ( la stratosfera la quale è collocata tra 15 e 50 km dalla superfice della Terra).
2. Aggiungere più nuvole nella parte più bassa dell'atmosfera (nella troposfera)
3. Mettere vari tipo di oggetti riflettenti nello spazio sia vicino alla terra o in una locazione stabile tra la terra e il sole
4. Cambiare la copertura di ampie porzioni della superfice del pianeta da qualcosa di scuro (assorbente) come gli alberi, a qualcosa di luminoso (riflettente) come coperture di neve o erba
Aerosol Stratosferico

L'aggiunta del giusto tipo di fini particelle della stratosfera può aumentare la quantità di luce solare che viene riflessa verso lo spazio. La figura 2 illustra l'idea di base


Figura 2
C'è una chiara evidenza, derivante da molte eruzioni vulcaniche del passato, che questo meccanismo può raffreddare il pianeta. per esempio l'eruzione del Monte Pinatubo nelle Filippine nel 1991 (figura 3) ha prodotto un raffreddamento su vasta scala di 0,5°C (il raffreddamento probabilmente sarebbe stato più vicino a 0,6 ° C, se non ci fosse stato allo stesso tempo un evento come El Niño).
Il cambio dell'albedo è stato causato da una grande quantità di
anidride solforosa iniettata nella stratosfera, che è stata trasformata in piccole particelle che hanno portato alla creazione delle più alte nubi a cirri. Le variazioni di temperatura hanno iniziato a verificarsi nel giro di poco tempo dopo l'eruzione.
Figura 3
Nelle applicazioni della geoingegneria, varie tecnologie possono essere usate per rilasciare particolato nella stratosfera, come cannoni navali, razzi, mongolfiere o dirigibili, o una flotta di aeromobili che volano ad alta quota. Potenziali tipi di particelle da iniettare includono biossido di zolfo, polveri di ossido di alluminio, o adirittura un aerosol progettato per essere auto-levitante che possa essere ingegnierizzato per migrare in particolari regioni (es. sopra l'artico) o elevarsi al di sopra della stratosfera (in modo da non interferire con la chimica della stratosfera). A causa della relativa stabilità orizzontale della stratosfera rispetto alla troposfera, il tempo di permanenza del particolato iniettato è approsimativamente 1-2 anni. Di conseguenza, questo tipo di sistema richiede solo rifornimenti annuali o biennali.
Un report del 1992 del National Research Council è stato il primo a stimare sistematicamente il costo potenziale di un programma di modificazione dell'albedo stratosferica. Le loro stime erano basate su un sistema standard di pistole navali che distribuiscono polvere di ossido di alluminio commerciale al fine di frenare l'effetto del riscaldamento da un raddoppiamento della CO2. Il costo annuale attualizzato per un progetto di 40 anni era stimato di cento miliardi di dollari. Più recenti analisi hanno suggerito che sistemi ben progettati possono ridurre questo costo a poche centinaia di milioni di dollari per anno - che chiaramente possono stare bene dentro il budget di quasi tutte le nazioni, un costo molto minore di quello di un programma che riduca drammaticamente le emissioni della CO2. Infatti, una manciata di uomini potrebbero creare la dotazione necessaria per generare una rendita annuale di operatività con tale programma.
Recentemente David Keith ( D. Keith, "  Photophoretic levitation of aerosols for geoengineering,"   Geophysical Research Abstracts, 10, EGU2008-A-11400, 2008.) ha suggerito che potrebbe essere possibile creare microscopiche particelle composite che dovrebbero auto-orientarsi e auto-levitare sotto le combinata influenza della radiazione solare, di differenti
forze derivanti da collisioni molecolari, e del campo elettrico e  magetico terrestre. Keith nota che "  la levitazione fotoforetica può portare il particolato sopra la stratosfera riducendo la sua capacità di interferire con la chimica dell'ozono..[cosi] il particolato levitante può avere un lungo tempo di vita, riducendo la necessità di continuo rifornimento di aerosol...[e] potrebbe essere ingegnierizzato per migrare verso i poli consentendo così una modifica dell'albedo su misura al fine di ridurre il riscaldamento polare così da ridurre il rischio di deglaciazione rapida e un conseguente innalzamento del livello del mare."

Modifica della copertura nuvolosa

L'albedo può anche essere aumentato incrementando la quantità e la riflettività del basso strato di nubi.
la maggior parte delle proposte suggeriscono che questo può essere fatto aumentando l'abbondanza e la riflettività delle nuvole a stratocumulo a bassa quota che coprono naturalmente il 30% della superfice della Terra. L'aumento della copertura nuvolosa sarebbe compiuto da artificialmente aumentando la concentrazione dei nuclei di condensazione di nubi (CCN).
Le proposte di questa strategia tipicamente hanno come bersaglio le nuvole a stratocumulo marine a basso livello che si trovano spesso fuori costa e controvento nella maggior parte dei continenti.
Il sistema di modificazione della copertura nuvolosa richiede un sistema di approvigionamento o meccanismi di generazione di nuclei di condensazione di nubi (CCN) così come un veicolo per la dispersione dei CCN stessi. Un report del NAS del 1992 considerava un sistema teorico con l'uso di acido solforico come CCN. Il livello di emissione di SO2 necessaria per contrastare gli effetti di concentrazioni di CO2 radoppiate è stato stimato in 31.000 tonnellate al giorno, una quantità equivalente a quella che emette una centrale elettrica a carbone nel corso di un anno. E' stato proposto un sistema di navi come meccanismo di dispersione con associato uno
costo stimato di esercizio di circa 1 trilione di dollari per 40 anni, l'equivalente di un costo annuo di 1 miliardo di dollari. Chiaramente un tale approccio avrebbe un enorme impatto ambientale sotto forma di piogge acide.
Più recentemente, John Latham del National Center for Atmospheric Research ha proposto che il sale dell'acqua di mare potrebbe efficacemente essere impiegato come CCN, un materiale che ha il vantaggio di non essere (attualmente) considerato un inquinante.
Stephen Salter, dell'Università di Edimburgo, ha progettato una "  nave spray albedo"   la quale dovrebbe mette le teorie di Latham in pratica. Egli stima che una flotta di 500 navi eoliche dovrebbero contrastare gli effetti del riscaldamento globale da un raddoppiamento della CO2. Salter ha calcolato che le navi costerebbero 1 milione di sterline ciascuna (circa 2 milioni di euro), e che l'investimento totale nel rpogetto sarebbe di 1,1 miliardi di dollari e produrrebbe una flotta che potrebbe funzionare per 20 anni. I costi operativi non sono stati stimati.
Naturalmente ogni azione intrapresa in alto mare sarebe molto più facile da interdire pittosto che un'azione intrapresa dentro i confini continentali di uno stato nazione.

Interventi spaziali

La luce del sole potrebbe anche essere riflessa lontano da
lla Terra prima che raggiunga l'atmosfera, attraverso la distribuzione di particelle riflettenti o altri dispositivi nello spazio. Polvere o specchi potrebbero essere utilizzati in orbita terrestre a bassa quota. L'implemento di sistemi di modifica dell'albedo spaziale possono avere un vantaggio rispetto ad alcuni dispositivi atmosfereici in termini di manutenzione, in quanto alcune delle tecnologie proposte hanno una durata di vita fino50 anni. Questo eviterebbe anche di perturbare i processi chimici nella stratosfera. Tuttavia la maggior parte delle proposte di teconologie spaziali hanno un costo stimato che è molto più alto di quello dei programmi stratosferici o troposferici.
Un'altra opzione spaziale che è stata discussa nella letteratura è l'idea di mettere una serie di specchi o ombrelloni in un punto gravitazionalmente stabile tra la terra e il sole (chiamato punto di Lagrange L1). Roger Angel dell'Università dell'Arizona ha stimato che qualcosa come un sistema di ombrelloni poterbbe essere sviluppato al'L1 per pochi trilioni di dollari. Egli ha stimato che il tempo di vita del sistema dovrebbe essere intorno ai 50 anni. Il costo del raggiungimento del punto di Lagrange L1 e la dispersione degli ombrelloni sopra una larga area dovrebbe essere proibitivo per la maggior parte delle nazioni da rimuoverlo come sistema, ma poche nazioni potrebbero essere in grado di svilupparlo e implementarne la capacità di compensazione.

Modifica della copertura del suolo

Pochè grandi nazioni continentali potrebbero essere capaci di produrre significativi cambiamenti dell'albedo planetaria attraverso modificazioni massive della copertura del suolo. Ciò comporterebbe la sostituzione della copertura scura delle foreste con la più luminosa e più riflettente copertura di erba o steppa.
Ad esempio, un accertamento di Gordon Bonan e colleghi, scoperto quando essi rimossero la foresta boreale in un modello climatico accoppiato oceano-atmosfera, gestito dal National Center for Atmospheric Research, la temperatura dell'aria era 12°C a 60°N in Aprile, ed era ancora fino a 5°C più fredda in Luglio. Questi impatti risultano da un'ampia, aperta espansione di copertura nevosa. Una volta che gli alberi sono stati rimossi, cambi minori della copertura del suolo come la crescita della tundra, hanno piccoli effetti.
Naturalmente una strategia di modificazione della copertura del suolo dovrebbe avere impatti ecologici massicci e potrebbe essere molto più costosa rispetto all'iniezione di particelle fini nella stratosfera. Essa potrebbe comunque essere intrapresa dentro i confini di almeno alcuni stati che sono ben dotati di ampie estensioni di
paesaggi scuri.

Altre strategie di geoingegneria

In contrasto alle diverse strategie di geoingegneria che vorrebbero modificare l'albedo planetario, nessuna delle altre strategie che sono state discusse nella letteratura scientifica potrebbe essere intrapresa in modo effettivo su basi unilaterali. Una di quelle più ampiamente discusse è quella di rimuovere grandi quantità di anidride carbonica dall'atmosfera attraverso la fertilizzazione dell'oceano con ferro (o altri scarsi nutrienti) al fine di indurre un maggiore assorbimento del fitoplancton. Secondo questo sistema, gli effetti delle emissioni di CO2 di origine antropica sarebbebro direttamente contrastate, stimolando una maggiore cattura della CO2 dagli oceani della Terra.
Se potesse essere fatto funzionare, un vantaggio di questo approccio sarebbe la rimozione di CO2 dall'atmosfera e quindi una più diretta compensazione di accumulo di CO2 di origine antropica, che impone meno esternalità ambientali rispetto alle strategie che si basano sul più imperfetto metodo di aumento dell'albedo planetario.
Sono stati condotti una serie di esperimenti sul campo. I risultati di questi e di studi su modelli sollevano dubbi su quanto possa essere efficace questo approccio. Jorge Sarmiento sostiene che tali modifiche rischiano di portare alla risalita di carbonio dalle profondità oceaniche in altri luoghi, e che sarebbe probabilmente impossibile stabilire direttamente se la strategia starebbe causando più o meno sequestro di CO2 nell'oceano.
Ci sono anche persone che stanno lavorando su sistemi ingegnerizzati che dovrebbero levare via la CO2 direttamente dall'atmosfera. Sono stati costruiti diversi prototipi su piccola scala. Ci sono alcuni disaccordi sul fatto che questa tecnica dovrebbe essere chiamata geoingegneria. Chiaramente, tale tecnologia non solleva le stesse preoccupazioni come le strategie discusse sopra.

Potenziali impatti ambientali della modificazione dell'albedo

Una soluzione geoingegneristica al global warming che incrementi solo l'albedo e non abbassi le concentrazioni di CO2 nell'atmosfera non affronta gli impatti negativi dell'acidificazione dell'oceano negli ecosistemi marini causato dall'alta concentrazione atmisferica di CO2. L'acidificazione si verifica quando l'anidride carbonica si scioglie nell'acqua di mare e genera acido carbonico che aumenta l'acidità dell'oceano (ossia una riduzione del pH degli oceani).
La quarta valutazione dell'IPCC indica che l'acidificazione dell'oceano ha già incrementato la concentrazione di ioni idrogeno (la sostanza chimica coinvolta nella dissoluzione dei composti calcarei) nelle acque superficiali oceaniche del 30%. Un oceano più acido fa si che sia molto difficile, e in fin dei conti impossibile, fare gusci calcarei per la vita marina.
Gli organismi interessati comprendono gli echinodermi (ricci di mare), i crostacei e i pteropodi (piccoli rettili marini che sono un componente della base alimentare per gli organismi che vanno dallo zooplancton al salmone e alle balene). Mentre aumenta l'acidificazione, si verificano anche danni nelle barriere coralline che fungono da barriere di protezione per molte costiere e hanno un ruolo chiave per molti ecosistemi degli oceani. La relazione di di valutazione dell'IPCC afferma che il raddoppio della concentrazione di CO2 nell'atmosfera dovrebbe ridurre la calcificazione dei coralli del 20-60%.
L'impatto idrogeologico dell'eruzione del Monte Pinatubo nel 1991 è stato misurato dagli scienziati e ha fornito qualche indicazione sugli impatti idrogeologici che ci potremmo aspettare come risultato delle attività di geoingegneria. Nei 6-18 mesi seguenti all'eruzione del Pinatubo, c'è stata una sostanziale decrescita delle precipitazioni e della portata dei fiumi, in particolare ai tropici. I modelli climatici indicano che risultati simili dovrebbero accompagnarsi alla geoingegneria - diminuzione delle precipitazioni sulla terra (soprattutto ai tropici) e incremento delle precipitazioni nei mari. Tali modifiche aumentano plausibilmente il rischio di gravi siccità in alcune regioni, con eventuali ripercussioni di ampia portata in materia di agricoltura e di fornitura di acqua dolce. Non è chiaro quanto pesino questi impatti altamente incerti in confronto agli altamente incerti impatti idrogeologici di cambiamenti climatici non controllati. Non è nemmeno chiaro se un tempo di iniezione delle particelle nella stratosfera attraverso un'eruzione vulcanica è un appriopriato analogo per valutare gli impatti di un
progetto costante di geoingegneria climatica, sotto la quale i cicli idrogeologici dovrebbero sistemarsi in un (forse nuovo) modello. Gli studi di questi possibili impatti con modelli climatici sono ancora nella loro infanzia, e siccome le precipitazioni sono tra le maggiori difficili variabili del modello, possiamo incontrare limiti fondamentali.
Una misura base di salute ecologica è la produttività primaria netta (NPP), o il tasso di biomassa prodotto in un ecosistema. Diverse indagini hanno usato modelli di biosfera terrestre al fine di esplorare se i progetti di geoingegneria che incrementano l'albedo dovrebbero avere un impatto significativo sulla NPP globale. La risposta sembra essere no, siccome solo una piccola riduzione del flusso solare è necessaria per contrapporsi al riscaldamento dovuto alle emissioni antropogeniche. Infatti, uno scenario realistico per una geoingegnerizzazione climatica che includa  una riduzione del flusso solare e una duplicazione della concentrazione di CO2 atmosferica, potrebbe aumentare l'NPP globale dovuto all'impatto dominante della CO2, la fertilizzazione. Tuttavia, poiche non tutte le piante rispondono allo stesso modo agli aumenti di CO2, ci potrebbe essere un impatto differenziale che potrebbe avvantaggiarne alcune a discapito di altre, spostando la produzione e il bilanciamento tra le specie negli ecosistemi terrestri.
La stratosfera è un'ambiente altamente reattivo con forti radiazioni ultraviolette e ossigeno. Molte reazioni chimiche stratosferiche sono facilitate dai processi che avvengono nella superfice delle particelle. Quindi, l'iniezione di aerosol nella stratosfera potrebbe danneggiare lo strato dell'ozono della Terra o avere altre conseguenze non desiderabili. Mentre i materiali proposti per l'uso nella geoingegneria della stratosfera non hanno la capacità distruttiva dei CFC e altri materiali che rimuovono l'ozono che sono già regolati sotto il Protocollo di Montreal, la distruzione locale di ozono è stata osservata dopo ampie eruzioni vulcaniche. Ogni tipo di particelle iniettate nella stratosfera potrebbe almeno debolmente facilitare la distruzione chimica dell'ozono, sebbene i dettagli sono incerti. Iniezioni di un grande numero di particelle nella stratosfera potrebbero potrebbero anche accelerare le reazioni speciali che causano il buco dell'ozono, così come quelle reazioni che sono accelerate  quando esse avvengono  nella superficie delle particelle.
L'anidride solforosa, un potenziale candidato per l'iniezione di aerosol nella stratosfera, è un precursore primario delle piogge acide. Mentre il tempo di permanenza delle particelle di aerosol è molto più lungo nella stratosfera piuttosto che nella troposfera, i solfati eventualmente iniettati dovrebbero precipitare, esacerbando i problemi associati con l'emissione di SO2.

Incentivi speciali per la Geoingegneria Unilaterale

Partendo dal presupposto che noi siamo fortunati e che il mondo sia risparmiato da rapide e inaspettate sorprese climatiche, gli impatti locali dei cambiamenti climatici potrebbero non di meno diventare abbastanza gravi nell'ultima parte del secolo.
Come hanno indicato le analisi dell'IPCC, alcune parti del mondo probabilmente sperimenteranno una maggiore variabilità delle precipitazioni, periodi di estrema siccità, periodi di estreme inondazioni, e
sollecitazioni simili. Mentre per i prossimi decenni la produttività agricola probabilmente aumenterà in alcune parti del mondo, dalla seconda metà del secolo si potrebbe cominciare a sperimentare un grave declino in molti luoghi. Una nazione che non ha fatto molto per prepararsi, sia riducendo il suo contributo alle emissioni globali, sia costruendo capacità adattative, potrebbe concludere che le conseguenze dei cambiamenti climatici sono diventate sufficientemente gravi che potrebbe unilateralmente impegnarsi nella geoingegneria - imponendo grandi esternalità negative al resto del mondo al fine di ridurre il proprio impatto.

Il rischio di fermare la geoingegneria una volta partita

Se la geoingegneria della regolazione dell'albedo è stata portata avanti per un esteso periodo mentre le emissioni di CO2 continuavano a crescere, la cessazione della geoingegneria potrebbe produrre rapidi, ampi e dannosi shocks al sistema climatico. Anche se la questione non è stata studiata con molto dettaglio, una recente simulazione suggerisce che se un sistema che stava riducendo il flusso solare improvvisamente veniva a mancare o era terminato, l'abbattimento del carbonio si sarebbe indebolito, e questo potreva condurre a incrementi non predetti di temperatura di 2-4°C per decennio (più di 10 volte il tasso corrente di cambiamento di temperatura).
Tale rapido incremento potrebbe certamente avere un impatto profondamente negativo sugli ecosistemi e molto altro potrebbe essere a carico del clima.

Sviluppi che potrebbero giustificare la geoingegneria

Nonostante le grandi incertezze per la Geoingegneria, e le probabili conseguenze negative per l'ambiente che essa può avere, se noi siamo sorpresi da cambiamenti climatici  ampi o rapidi e inaspettati, è probabile che ci possa essere una situazione nella quale i governi del mondo sarebbero giusticficati a intraprendere un'azione collettiva. Qui ci sono due esempi:

- Al momento il livello del mare stà crescendo a poco a poco, soprattutto per l'espansione delle acque oceaniche dovuta al riscaldamento. (A tutt'oggi la fusione del ghiaccio è stata un contributo modesto).
Tuttavia supponiamo che la calotta di ghiaccio della Groenlandia dovesse sciogliersi improvvisamente più velocemente di quello che noi ci aspettiamo. Gran parte del ghiaccio della Groenlandia è sopra il livello del mare. Se si sciogliesse tutto, il livello del mare aumenterebbe di circa 7 metri. Circa la metà delle persone vivono a meno di 100 Km dalla costa, il 10%, circa 600 milioni di persone, vive ad altitudini di pochi metri. Molte nazioni - soprattutto i piccoli stati insulari in via di sviluppo
(SIDS) - si trovano interamenti su dislivelli che vanno da 1 a 5 metri sopra il livello del mare. Se il livello del mare inizia ad innalzarsi di diversi centimetri all'anno ( in contrasto con il tasso attuale di 30 cm per secolo) centinaia di milioni di persone e trilioni di dollari di edifici e altre infrastrutture sarebbero messe a rischio.

- Ci sono grandi quantità di carbonio, in gran parte sotto forma di metano, che sono legate alle terre ghiacciate dell'artico. Ci sono anche grandi quantità di metano congelato  nei sedimenti  sul bordo delle piattaforme continentali. Se, come la terra si riscalda, tutto questo metano viene improvvisamente e inaspettatamente rilasciato nell'atmosfera, il riscaldamento potrebbere crescere ad un ritmo disastroso, causando un enorme danno agli ecosistemi naturali o gestiti, estrema siccità, inondazioni, rapido aumento del livello del mare, e molti altri problemi molto gravi. La vita e il benessere di miliardi di persone sarebbero a rischio.
Gli scienziati del clima possono puntualizzare altre possibili "  sorprese climatiche". Mentre tutte queste cose si pensa che al momento possano essere improbabili, le loro conseguenze dovrebbero essere sufficentemente disastrose su scala mondiale che, nonostante le incertezze e le grandi potenziali negative conseguenze, il mondo non potrebbe avere altra scelta e collettivamente scegliere di impegnarsi nella geoingegneria. Potrebbe rivelarsi estrememente difficile identificare il segnale di una sorpresa del clima, specialmente prima del suo verificrsi. Inoltre, spiacevoli sorprese per alcune nazioni possono essere cambiamenti benevoli per altre, il che potrebbe rendere difficile in pratica raggiungere un accordo su quando è opportuno premere il grilletto per un regime di Geoingegneria che è stato progettato solo per essere usato in caso di emergenza.

Cosa si potrebbe fare?

Chiaramente c'è ancora molto lavoro da fare sull'ingegneria e sugli aspetti scientifici della geoingegneria.
Saranno probabilamente sviluppate migliori particelle e sistemi di rilascio; è necessaria più ricerca sull'identificazione e la valutazione delle possibili conseguenze negative e tutte le vie che potrebbero far fallire i sistemi di geoingegneria.
Ma qui ci concentriamo sulla questione della regolamentazione, perchè è probabile che le nazioni, o forse anche persone singole, saranno tentate di geoingegnerizzare prima  che tutti questi fatti siano valutati, ed è difficile mettere a punto un programma utile di ricerca sulla geongegneria  senza sapere dove gli sforzi di geoignegneria del mondo reale potrebbero dirigersi.
La nostra proposta in questa sezione è quella di sottolineare le questioni chiave; il nostro obiettivo del workshop è quello di focalizzarci sulle risposte (e aree dove la ricerca può produrre risposte).

Trattati
La risposta standard ad una sfida internazionale di regolamentazione è un trattato. In questo caso i trattati potrebbero avere un loro ruolo, anche se molti delle leggi internazionali
canoniche sull'ambiente non sarebbero direttamente interessate. Il problema standard nel diritto internazionale è l'azione collettiva - facendo in modo che molte parti, spesso con interessi divergenti, siano daccordo per uno sforzo comune che di solito coinvolge lo spendere più risorse di quelle che ciascuno ha dedicato individualmente. In contrasto, il problema in questo caso sono le restrizioni. Come Tom Schelling notò una decade fà, la geoingegneria mette in primo piano le politiche degli sforzi per i regolamenti internazionali sul cambiamento del clima. Per alcuni aspetti, la geoingegneria rende più facile l'azione internazionale, perchè devono partecipare molte meno nazioni - le sole nazioni il cui comportamento deve essere influenzato sono quelle che hanno la capacità di geoingegnerizzare. Per altri versi, però, il problema della cooperazione è diabolicamente difficile, perché una decisione di qualsiasi paese di invertire la tendenza potrebbe essere un fallimento per tutti.
Il diritto ambientale internazionale include alcuni regimi di restrizioni, come il London Dumping Convention del 1972, il quale proibisce alcuni tipi di scarichi oceanici. E' difficile valutare l'efficacia del LDC, ma chiaramente in alcune zone ha avuto un cero effetto. La disposizione delle scorie nucleari sui fondali marini è stata presa sul serio nel 1970; dopo che l'indagine LDC su questa opzione è stata quasi interamente fermata. (Questo caso sottolinea anche la necessità di cautela nell'impostazione di tabù. Uno scarico di alcuni nell'oceano rifiuti ben progettato potrebbe veramente essere più sicuro rispetto agli attuali sistemi di terra.) L'LDC rivela anche un massimo di diritto internazionale, il quale è quello scomodo ordinamento che è spesso cambiato. Di fronte alla possibilità che il sequestro di CO2 in profondità sotto il fondo marino possa essere illegale sotto l'LDC, i paesi negli ultimi anni hanno cambiato le regole solo per essere sicuri che questi sistemi potessero seguitare a buon ritmo. E il primo sub sistema di sequestro marino - lo Sleipner project Norvegese - è andato avanti nonostante le vecchie regole scomode.
C'è un trattato che si concentra plausibilmente proprio sul problema della geoingegneria - la Convenzione sulla Modificazione Ambientale (Enmod) degli anni '70. Tale accordo era sorto in un'epoca in cui le forze armate stavano cercando di modificare il tempo come strumento di guerra. Il trattato proibiva tali usi ostili e proponeva il reinvio a titolo di sanzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Non è mai stato collaudato , probabilmente perchè il trattato è debole e principalmente perchè le strategie di modificazione climatica non hanno mai funzionato bene. I militari persero interesse; il trattato ha fatto la polvere.
Ci possono essere utili lezioni da trarre dagli altri regimi di restrizione, come le proibizioni contro lo sviluppo e l'uso di armi chimiche e biologiche. Per quanto questi regimi abbiano funzionato, essi hanno sviluppato una combinazione di controlli sull'esportazione e delle norme. Nel caso della geoingegneria, i controlli sull'esportazione è probabilmente inverosimile che abbiano molto impatto finchè le tecnologie siano ampiamente disponibili. Potrebbe essere possibile rallentare la geoingegneria restringendo l'accesso alla tecnologia dei razzi e dei velivoli stratosferici in grado di sollevare carico pesante,
ma ci sono così tanti diversi percorsi disponibili per la Geoingegneria che sembra difficile contenere la tecnologia.


Esercizi di costruzione di norme

Una diversa e complementare strategia potrebbe essere volta a definire le norme sulla responsabilità della geoingegneria. Questo approccio riconoscerebbe che il diritto internazionale è debole (soprattutto quando sconveniente), ma le norme possono essere potenti se queste sono internalizzate all'interno delle comunità che potrebbero contemplare la geoingegneria. Storicamente, norme simili sono emerse attorno allo sviluppo delle armi nucleari - per esempio, contro il "primo uso" di armi nucleari e
contro lo sconsiderato test delle armi - e probabilmente hanno aiutato a ridurre il pericolo di una guerra nucleare. Norme importanti sono emerse circa la sicura sperimentazione e la diffusione di colture geneticamente modificate.
Al workshop noi dovremmo discutere quali norme dovrebbero disciplinare la geoingegneria, e come esse potrebbero ottenere un'ampia adesione. Queste norme potrebbero includere la necessità di una di una ricerca aperta e collettiva ed una valutazione del rischio contrario, nonché una piena trasparenza in materia ambientale nelle valutazioni delle opzioni Geoingegneristiche. Potrebbero essere create norme speciali per esigere che la realizzazione di sistemi di geoingegneria o di esperimenti siano fatti solo da un team internazionale e comprendano un'estesa valutazione al fine di monitorare gli effetti reali. Potrebbe essere necessario un "team rosso" per valutare eventuali danni. Altre norme possono riferirsi alla riduzione al minimo e alla compensazione di danni creati dalla geoingegneria.
Ottenere che tutte le nazioni principali aderiscano a tali norme potrebbe essere particolarmente difficile. Norme aggressive potrebbero ostacolare la ricerca sulla Geoingegneria all'interno dei paesi che devono più probabilmente onorare le norme - cioè i paesi che hanno la maggiore probabilità di dare stretta attenzione al possibile danno collaterale derivante dalla geoingegneria - mentre fanno poco per contrastare una dannosa geoingegneria unilaterale da parte dei paesi e istituzioni che non rispettano le norme internazionali. Inoltre, le entità in rilievo possono non essere paesi dal momento che la geoingegneria sembra essere così poco costosa che le grandi ONG o gli individui ricchi possono fare queste cose da soli.

Riconoscimenti

This background paper contributed to the discussion at a May 2008 meeting of foreign policy experts at the Council on Foreign Relations and to a policy-oriented essay published in the March/April 2009 issue of Foreign Affairs. We are grateful to Scott Barrett, Susan Basu, Daniel Bodansky, Martin Bunzl, Ken Caldeira, Ralph Cicerone, Josh Cohen, Richard Cooper, John Deutch, David Doniger, Erika Engelhaupt, Sylvia Generoso, Jay Gulledge, Jim Hoge, Fred Ikle, Donald Johnston, Devesh Kapur, David Keith, Klaus Keller, Robert Keohane, Steven Koonin, Lee Lane, Michael Levi, Peter Ogden, Stephen Pacala, Jonathan Pershing, Sasha Polakow-Suransky, Nigel Purvis, Arathi Rao, Trigg Talley, Samuel Thernstrom, Mitchel Wallerstein, and Paul Wolfowitz,
for their comments on the drafts and related discussions. Thanks also to participants in the Stanford University Program on Global Justice and the Environmental Norms and Institutions Policy Workshop for related discussions on regulatory strategies concerning geoengineering

Per Ulteriori Letture

For those who would like to learn a little more about this topic, we would be happy to provide you with copies of any of the following:

1. D. Keith, "  Geoengineering the Climate: History and prospect," Annu. Rev. Energy Environ., 25, 245-284, 2000.
2. P. J. Crutzen, "  Albedo Enhancement By Stratospheric Sulfur Injections: A contribution to resolve a policy dilemma?"  Climatic Change, 77, 211-219, 2006.
3. National Academy of Sciences, Policy Implications of Greenhouse Warming:
Mitigation, adaptation, and the science base, National Academy Press. See
Chapter 28 and Appendix Q, 1992.
4. E. Teller, L. Wood and R. Hyde, "Global Warming and Ice Ages: Prospects for
physics based modulation of global change," Lawrence Livermore National
Laboratory, Report UCRL-JC-128715, 18pp., August 15, 1997.
5. H. D. Matthews and K. Caldeira, "Transient Climate-carbon Simulations of
Planetary Geoengineering," PNAS, 104, 9949-9954, 2007.
6. Orr et al., "  Anthropogenic Ocean Acidification Over the Twenty-first Century and
Its Impact of Calcifying Organisms," Nature, 437, 681-686.
7. T. Schelling, "  The Economic Diplomacy of Geoengineering," Climatic Change,
33, 303-307,1996.
8. D.G. Victor, "  On the Regulation of Geoengineering,"  Oxford Review of Economic
Policy, in press.
9. S. Barrett, “The Incredible Economics of Geoengineering,” Environmental
Resource and Economics, 39, 45-54, 2007.
10. D. Bodansky, “May we engineer the climate?,” Climatic Change, 33, 309-
321,1996.
11. J. R. Fleming, “The pathological history of weather and climate modification:
Three cycles of promise and hype,” Historical Studies in the Physical and
Biological Sciences, 37, 3-25, 2007.
12. American Association for the Advancement of Science, “Should We Study
Geoengineering? A Science Magazine Panel Discussion,” Science Online,

Si veda anche:
http://truthmediaproductions.blogspot.com
http://www.geoengineeringwatch.org/
http://www.californiaskywatch.com
Geoingegneria: Non sanno quello che fanno

I pirati del clima:Nuove proteste contro la geoingegneria
Secret “Geo-Engineering” Projects Threaten Unknown Environmental Dangers
CHEMICALS, PHOTOSYNTHESIS & SOLAR POWER CONNECTION