venerdì 11 novembre 2011

Mario Monti controllato dai Gesuiti


Cari lettori di questo blog, vi starete forse chiedendo se l'uomo del momento, il candidato premier e novello senatore a vita Mario Monti (nominato dal fautore del Nuovo Ordine Mondiale Giorgio Napolitano), sia stato istruito dai Gesuiti.
Certo che si!
Messaggio a tutti coloro che stanno festeggiando la dipartita di Berlusconi (messo al potere dal Vaticano): stiamo cadendo dalla padella alla brace. A Monti dell'Italia non gliene frega niente. Monti è uno dei peggiori globalisti in circolazione.
Gli ideali di Monti e la sua formazione sono sempre stati quelli della distruzione delle nazioni e della lode alla Governance Globale Vaticano-Gesuita; mi si rizzano i capelli solo al pensiero di come egli potrà ridurre il nostro paese. Lui ha altri referenti, non certo gli elettori di una nazione sovrana come l'Italia. Dopo il mio post "I Gesuiti che in Italia allevano la classe dirigente, compreso Mario Draghi", dove citavo due articoli del corriere.it che parlavano di molti nomi eccellenti del panorama italiano istruiti dai Gesuiti, compreso Mario Draghi, vi propongo adesso la lettura di un altro articolo, sempre del corriere.it, dal titolo "Fassino, ma anche Rutelli, Dell' Utri e Monti Tutti a scuola dai gesuiti. Compreso Castro", in cui scopriamo che molti altri protagonisti del panorama politico ed economico italiano sono stati allevati dai Gesuiti.

Questo articolo è contornato dalla solita propaganda buonista che serve a sviare dalla comprensione dei reali scopi dell'educazione Gesuita (l'ipocrisia gesuitica si esprime in frasi del tipo: "Forte è il richiamo verso i problemi delle minoranze - spiega padre Bartolomeo Sorge."); in esso scopriamo, tra gli altri, i nomi di Carlo Azeglio Ciampi (ex capo della Banca d'Italia ed ex Presidente della Repubblica), Francesco Rutelli, Marcello Dell'Utri, Giuseppe de Rita, Piero Fassino, Gianni de Gennaro, Luca di Montezemolo, Luigi Abete, Massimo Moratti, Leoluca Orlando, Gabriele Albertini e, appunto, Mario Monti. Quindi constatiamo che i Gesuiti hanno educato l'intero spettro politico italiano di destra e sinistra. Alcuni nomi erano già citati nel precedente post, altri no. L'articolo cita anche Castro:"Nessuno sospetterebbe che Fidél Castro è un prodotto del liceo Belén dei gesuiti all' Avana". Beh, noi di nwo-truthresearch ce ne siamo accorti già da un po.
Nell'articolo si dice che Mario Monti, Presidente dell'Università Bocconi, si è diplomato alla scuola dei Gesuiti Leone XIII, la scuola dell'alta borghesia milanese. 

Sul sito web del Leone XIII viene rimarcato che Monti è un ex-alunno

Maturità 1961 della classe B del Liceo Classico Leone XIII: quello cerchiato in rosso è Mario Monti

Adesso andiamo avanti nella biografia di Monti.
Monti ha conseguito la specializzazione all'Università di Yale, quell'Università dove ha sede la Skull and Bones.
Monti è stato eletto Presidente Europeo della Commissione Trilaterale nel 2010. Per chi non lo sapesse, la Commissione Trilaterale è una delle massime organizzazioni globaliste che riunisce l'élite statunitense, europea e nipponica. Essa fu fondata nel 1973 dal Cavaliere di Malta David Rockefeller e dal massone e Cavaliere di Malta Zbigniew Brzezinski (Bilderberg, CFR). La Commissone Trilaterale si batte da decenni per una riduzione della democrazia e per l'instaurazione di un governo mondiale. 


Mario Monti fa parte del Comitato Direttivo del Gruppo Bilderberg, altro gruppo globalista, i cui meeting sono riservati; anche questo gruppo lavora per un governo mondiale. Il Gruppo Bilderberg è stato fondato dall'istruito dai Gesuiti Joseph Retinger e dal Principe Bernardo d'Olanda, un Ufficiale delle SS naziste e Cavaliere di Malta al servizio del Vaticano-Gesuiti.


Mario Monti fa parte del Comitato Esecutivo dell'Istituto Aspen, altro think tank non democratico la cui missione è l'internazionalizzazione politica, economica e culturale e la globalizzazione. Il metodo antidemocratico dell'Aspen è anche sbandierato nel loro sito, infatti leggiamo che "Il 'metodo Aspen' privilegia il confronto ed il dibattito 'a porte chiuse'... in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva.". All'Aspen appartengono politici sia di destra che di sinistra. Nel comitato esecutivo troviamo affiancati nomi come quelli di Romano Prodi, Giulio Tremonti, Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Giuliano Amato, tanto per fare un esempio; per usare le parole di Gaber: ma cos'è la destra? Cos'è la sinistra?.  


La branca italiana dell'Istituto Aspen è stata fondata da Gianni Letta, Gentiluomo di Papa Benedetto XVI, l'unico politico italiano al quale è stato concesso di entrare in uno dei "club" più esclusivi del mondo, per secoli riservato alla nobiltà papalina. Gianni Letta è anche Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano (Città del Vaticano).

Dal 2005 Monti è Consulente Internazionale per la famigerata Goldman Sachs dei Gesuiti e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute. Tempo fa Papa Benedetto XVI disse che "la Goldman Sachs stà compiendo l'opera di Dio".

L'articolo del corriere, che riportiamo sotto, afferma anche:

"La scuola gesuita è una mamma che coccola i suoi virgulti per la vita intera. Li tiene legati a sé con associazioni di ex alunni ramificate in tutto il mondo. Celebrano insieme anniversari, fanno congressi."
Se Mario Monti è arrivato dove è arrivato non c'è alcun dubbio che la "mamma gesuita che coccola i suoi virgulti per la vita intera" ha fatto molto bene il suo dovere.



IL CASO

Fassino, ma anche Rutelli, Dell' Utri e Monti Tutti a scuola dai gesuiti. Compreso Castro

Fassino è in buona compagnia. Le scuole dei gesuiti hanno forgiato uomini politici, banchieri, industriali. Molti bei nomi della classe dirigente italiana hanno affinato il cervello con il severo metodo di Sant' Ignazio, che unisce l' asprezza del combattente alla disciplina degli esercizi spirituali. Il più illustre allievo dei padri gesuiti siede sul supremo colle, il presidente Ciampi. Un laico, nell' immagine popolare. In realtà anche lui, come Fassino, rivelò in un' intervista la sua fede. Abbiamo appreso dalle sue parole che prega e va regolarmente a messa. Non se ne meraviglia Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, ex studente del Massimo, istituto dei gesuiti a Roma. «Ci impegniamo nel mondo, ma la nostra religiosità, la fede interiore non ci abbandona». Ne è la prova il leader della Margherita Francesco Rutelli, che è entrato in politica come radicale accanto a Pannella, un laico che più laico non si può, ma poi ha sentito il richiamo dell' educazione gesuita, ha confessato la sua fede, e ha voluto celebrare il matrimonio in chiesa. Chi studia dai gesuiti spesso esce con idee di sinistra. «Forte è il richiamo verso i problemi delle minoranze - spiega padre Bartolomeo Sorge -. Anche i figli di buone famiglie da noi si appassionano ai drammi degli emarginati sociali e sviluppano una passionalità che li guida poi nella vita civile». De Rita segnala un altro connotato, ed è la fedeltà. «Siamo straordinariamente fedeli all' impegno che ci siamo assunti». Come una missione. Un esempio di fedeltà è Gianni De Gennaro, sempre nella polizia, fino a diventarne il capo. Specialità dei gesuiti è formare sfruttando al massimo le qualità di ogni allievo. Ne possono sortire risultati davvero sorprendenti. Lo scrittore James Joyce, dopo aver subito le angherie degli insegnanti, poi li fece neri nelle sue opere. Il generale Jaruzelski, che dominò la Polonia negli anni Ottanta, ebbe un caratteraccio. Nessuno sospetterebbe che Fidél Castro è un prodotto del liceo Belén dei gesuiti all' Avana. Un figlio degenere può capitare, ma mai come il mangiapreti Voltaire, frutto del liceo Louis-le-Grand di Parigi. La scuola gesuita è una mamma che coccola i suoi virgulti per la vita intera. Li tiene legati a sé con associazioni di ex alunni ramificate in tutto il mondo. Celebrano insieme anniversari, fanno congressi. In Italia gli istituti sono distribuiti sapientemente nei centri nevralgici. A Roma il Massimo ha sfornato scienziati come Enrico Medi, Pierluigi Nervi, genio dell' architettura, il manager Luca di Montezemolo. E poi l' imprenditore Luigi Abete, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi, il rappresentante dell' Onu Steffan de Mistura. In Rai siede il consigliere d' amministrazione Marco Staderini, dell' Udc. Rinomati sindaci recano l' impronta della scuola ignaziana, Gabriele Albertini a Milano, due ex a Roma, Salvatore Rebecchini e Amerigo Petrucci, e Leoluca Orlando a Palermo, da tempo risucchiato nell' ombra. Nel capoluogo siciliano hanno ricevuto l' imprinting gesuitico anche Marcello Dell' Utri ed Enrico La Loggia, entrambi di Forza Italia. Milano vanta allievi di prestigio, dal presidente dell' Inter Massimo Moratti, all' economista Mario Monti. Prima di loro il Leone XIII aveva istruito Cesare Merzagora, ex presidente del Senato. Gloria dell' istituto Sociale di Torino è adesso Fassino, ma in precedenza vi hanno sgobbato sui libri l' ex arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini, Giovanni Conso, per un breve periodo ministro della Giustizia, ed Edgardo Sogno. I gesuiti sono riusciti a piazzare nel recente passato perfino un papa, Giovanni Battista Montini, Paolo VI, che respirò aria devota nel collegio Arici di Brescia. Lo stesso in cui si è acculturato l' ex senatore leghista Vito Gnutti. 
Marco Nese 
ALLIEVI FAMOSI: VOLTAIRE
Voltaire, filosofo illuminista e scrittore, fu mandato a studiare dai gesuiti all' età di 10 anni: frequentò il rinomato liceo Louis-le-Grand di Parigi . FIDEL CASTRO Il «lìder máximo» cubano Fidél Castro fu allievo della famosa scuola gesuitica Belén di L' Avana, dove si distinse per la brillante capacità di argomentazione. MARGHERITA. Entrambi allievi dei gesuiti: iI leader della Margherita Francesco Rutelli e l' ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. FORZA ITALIA. Frequentarono le scuole ignaziane anche Gabriele Albertini a Milano e Marcello Dell' Utri a Palermo
Nese Marco
Pagina 15
(29 settembre 2005) - Corriere della Sera
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