domenica 9 maggio 2010

L'UE stà crollando come una Torre di Babele


Ma gli avvoltoi della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale sono in agguato per alimentarsi sui resti della Grecia
Paul Joseph Watson
Venerdì 7 maggio 2010

Il capo economista di Monument Securitis Stephen Lewis, afferma che il caos in Grecia potrebbe portare al collasso dell'Unione Europea, portandosi dietro la pericolosa assunzione che le strutture della global governance assicurano stabilità in tempi di pericoli finanziari, ma gli avvoltoi della Banca Mondiale e del FMI sono in attesa come sempre per alimentarsi sui resti di un paese morente.
Appariscenti lavoratori greci e dipendenti pubblici hanno violentemente protestato contro l'accettazione da parte del loro governo delle condizioni di salvataggio UE-FMI che sacrifica la loro futura prosperità barattata col tentativo di stabilizzare la zona Euro nel suo insieme, un atto di accusa schiacciante di come la governance globale, che è stata introdotta con la giustificazione del mantenimento della stabilità finanziaria, ha avuto l'effetto esattamente opposto, con la virulenza del contagio della Gecia che minaccia di allargarsi a Portogallo, Spagna e Italia.
"C'è poco da meravigliarsi che il piano di salvataggio trova poco favore nell'opinione popolare dei greci" dice Lewis. "Deve essere chiaro ai cittadini greci che i termini di pagamento hanno scarso riguardo verso la loro futura prosperità, la quale è sacrificata per una speranza sempre più vana di conservare una moneta stabile al fine di essere utilizzata da cittadini di altri stati membri".
La crisi del debito in Europa ha visto la caduta della moneta unica Euro rispetto al Dollaro statunitense, mentre i disordini sono stati anche un fattore determinante dell'allarmante caduta del mercato statunitense di ieri, che ad un certo punto ha visto il Dow Jones perdere quasi 1000 punti.
BNP Paribas fa ora la previsione che l'euro raggiungerà la parità sul dollaro entro 12 mesi, un livello mai visto da 8 anni.
"Mentre abbiamo avuto una delle previsioni più orientate al ribasso sul mercato, le proiezioni precedenti appaiono ora troppo moderate rispetto all'evoluzione attuale", afferma il rapporto BNP.
L'economista Lewis dichiara fermamente che la responsabilità del caos va agli internazionalisti che sono contro le nazioni europee, che vogliono la capitolazione della loro sovranità verso il progetto Europeo, sotto  l'illusione che l'architettura che questi paesi stavano barattando con la loro auto-determinazione nazionale avrebbe dovuto proteggerli proprio da quel tipo di lotte che si dispiegano ora.
"Gli uomini colpevoli sono gli eurocrati che si rifiutano ostinatamente di riconoscere che la loro costruzione fantasiosa sta crollando come una Torre di Babele" ha detto Lewis alla CNBC.
Lewis prevede inoltre che i disordini e lo spettacolo della violenza non accenneranno a diminuire, fino a quando i globalisti insisteranno sulla costrizione della Grecia in schiavitù, attuando le condizioni draconiane del prestito UE-FMI che ora è stato approvato dal parlamento.
"Poichè la maggior parte dei greci sembrano pensare che i debiti dei loro governi sono stati conseguiti in primo luogo a causa delle nefaste attività di una classe dirigente, le probabilità da parte loro di mettersi a rispettare i termini del piano di salvataggio sembrano molto lontane," ha detto.
Come per la prima volta documentato dal reporter investigativo Greg Palast, ciò che stà accadendo in Grecia  assomiglia ad un progetto familiare per come il FMI e la Banca Mondiale saccheggiano abitualmente e prendono in consegna i paesi e le loro economie nazionali.
Palast  ha scoperto documenti della Banca Mondiale e spiega come il FMI e la Banca Mondiale fomentano deliberatamente la violenza e la conflittualità sociale aumentando i prezzi sui prodotti alimentari, sul petrolio e il costo della vita, causando disordini che quindi portano ad un collasso della società su cui dopo si piombano per sfruttarla.
"La rivolta al FMI è dolorosamente prevedibile," Palast cita l'ex capo della Banca Mondiale Joe Stiglitz. Quando una nazione è "caduta e fuori uso, [il FMI] riceve dei vantaggi e spreme fino all'ultima goccia di sangue da essa. Si alza la fiamma fino a quando, finalmente, scoppia l'interno calderone", come quando il FMI ha eliminato il cibo e i sussidi al carburante per i poveri in Indonesia nel 1998.
Palast ha scoperto come i disordini siano stati "scritti nel piano" da parte del FMI e dalla Banca Mondiale e che i "disordini sociali" sono stati necessari a provocare un panico finanziario, consentendo alle imprese globali di essere in grado poi acquistare l'infrastruttura a buon mercato.
"Le rivolte al FMI ( e per rivolte intendo manifestazioni pacifiche disperse con proiettili, carri armati e gas acrimogeni ), causano nuovo panico, voli di capitale e bancarotta del governo," scrive Palast. "Questo incendio economico doloso ha il suo lato positivo per le compagnie straniere, che possono quindi prendersi le restanti attività, come ad esempio le scompaginate concessioni minerarie o portuali, a prezzi di svendita."




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