“Quale
leader vincerà
- L'effetto Cavaliere sulla campagna elettorale è visibile
soprattutto confrontando i risultati della domanda su quale leader
vincerà. Il 31 gennaio Pierluigi
Bersani
guidava con un comodo 42,5%. Oggi, è al 36,1 e solo negli ultimi due
giorni è sceso del 2,3. Di contro, Silvio
Berlusconi
sta mettendo la freccia: una settimana fa era al 16,7, oggi è al
18,9 e viaggi a ritmi sostenutissimi, avendo guadagnato dal 5
febbraio l'1,6 per cento. Seguono Mario
Monti
(al 13,2%, era al 13) e Beppe
Grillo
(dall'11,6 al 12,6). Anzi no, la verità è che il terzo favorito
dopo Bersani e il Cavaliere è il pareggio: 17,1.”
fonte:
Liberoquotidiano.it 07/02/2013
Queste
le ultime previsioni elettorali disponibili, dopo che Silvio se ne è
uscito con la storia dell'IMU rimborsata agli italiani (fosse solo
quello il problema! E il rimborso, da parte del Vaticano, di tutti i
soldi sottratti agli Italiani per via dei favori che le nostre
istituzioni erogano alla Santa Sede? Alcune ricerche affermano che
ammontano € 6.232.375.437
solo nel 2012. E la sovranità monetaria? L'Europa Vaticano-gesuitica che ci dissangua?)
Molti
parlano dell'appartenenza di Silvio Berlusconi alla P2, ma in pochi
hanno approfondito il legame di Silvio con il Vaticano. Abbiamo già
detto che uno dei pochi è stato Ferruccio Pinotti, con il suo libro
L'Unto
dal Signore,
del quale si parlava in un articolo che pubblicammo tempo fa:
Quel
patto segreto tra la destra e la chiesa.
Adesso
che vediamo
questa falsa e studiata opposizione delle gerarchie ecclesiastiche al
cavaliere Silvio, è utile ricordare che, per tutti i favori fatti
alla Chiesa, Silvio era
in rapporti molto cordiali con Benedetto XVI. Ecco il saluto di
Silvio al Papa al Primo Congresso
Nazionale del Popolo della Libertà il 27 marzo 2009:
D'altronde,
come abbiamo già più volte affermato, sembra non esservi
incompatibilità tra l'appartenenza agli Ordini cavallereschi e
militari del Vaticano e quella alle logge massoniche. Nell'articolo
dal titolo SMOM:
di essi è il regno dei cieli,
discutemmo dell'appartenenza al Sovrano Militare Ordine di Malta di
molti membri della P2, compreso Licio Gelli. Quello che in realtà
traspare è che la "massonica" P2 fosse un semplice braccio
armato dello SMOM, e che la stessa, quindi, fosse sotto il controllo
diretto del Vaticano e dei Gesuiti. Come riferisce il sito
dell'Ordine
di Malta, lo stesso Silvio Berlusconi, nel 2006, in veste di
Presidente del Consiglio, dopo avere firmato un accordo sulla ricerca
scientifica con l'Ordine stesso, ebbe a dire:”Sono
poche le istituzioni che godono del prestigio dell’Ordine di
Malta”.
Berlusconi,
Marcello dell'Utri, l'Opus Dei e la Vatican Bank Rasini.
L'incontro
che fece conoscere tra loro il colluso con la mafia Marcello
dell'Utri e Silvio Berlusconi ebbe modo di avvenire sotto l'egida
dell'Opus
Dei.
In un articolo
dal titolo Peccato.
L´Opera è rimasta a metà
di Marco
Damilano e Sandro Magister,
apparso su "L´Espresso" del 10 gennaio 2002 si afferma:
"Il
più ispirato, però, è Marcello Dell´Utri. Che attribuisce
all´Opus l´incontro della vita: «A
presentarmi Silvio Berlusconi fu il direttore della residenza
universitaria di Palermo Segesta, Bruno Padula, oggi vicario della
Prelatura in Sicilia».
Rapporti mai interrotti: frequentatore del collegio Opus di
Torrescalla a Milano, direttore sportivo del centro di formazione
professionale Elis a Roma, negli anni ´60 Dell´Utri mise su una
squadra di calcio, la Torrescalla-Edilnord. Lui allenava, Silvio era
il presidente, Paolo Berlusconi il centravanti."
Nell'articolo
Quel
patto segreto tra la destra e la chiesa viene detto:
"Il
giovane Silvio, studi
al liceo Sant’Ambrogio dei Salesiani e frequentazione di
Torrescalla, residenza universitaria milanese dell’Opus Dei,
dove conobbe Marcello dell’Utri, fa i primi passi di imprenditore
edile con l’aiuto della Banca Rasini. Investendo una parte dei
primi guadagni, fonda la squadra di calcio Torrescalla-Edilnord
targata Opus Dei: lui presidente, l’amico palermitano allenatore e
il fratello Paolo centravanti.
Alla
Rasini il padre Luigi da semplice impiegato è diventato direttore.
Questa banca, con un solo sportello a Milano in piazza dei Mercanti,
era alternativamente definita «Vatican
bank»,
«Sportello
della mafia»
o «Banca
di Andreotti»."
Adesso
vediamo un altro fatto che prima ci era sfuggito nelle cronache, cioè
l'appartenenza di Silvio Berlusconi al Sacro
Militare Ordine Costantiniano,
partendo da una notizia apparsa sul Sito
ufficiale della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie,
che leggerete per intero:
Roma,
14 marzo 2003
CEREMONIA
DI INVESTITURA DI CAVALIERE DI GRAN CROCE DI MERITO CON PLACCA D’ORO
DEL S.M.O. COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DEI MINISTRI, ON. SILVIO BERLUSCONI
Il
giorno 14 marzo 2003, si è tenuta a Palazzo Chigi, sede del Governo
della Repubblica Italiana, la cerimonia d’investitura del
Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, a
Cavaliere di Gran Croce di Merito con Placca d’Oro, decorato del
Collare del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
L’Alta Onorificenza è stata conferita da S.A.R. il Principe Carlo
di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria e Gran Prefetto
dell’Ordine Costantiniano. Erano presenti S.A.R. la Principessa
Camilla, Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Cardinale Mario
Francesco Pompedda, Gran Priore, S.E. il Marchese Aldo Pezzana
Capranica del Grillo, Gran Cancelliere, S.E. l’Ambasciatore Balboni
Acqua, Capo del Cerimoniale del Ministero degli Affari Esteri della
Repubblica Italiana e Cavaliere Di Gran Croce di Grazia, il Dr.
Letta, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio,
Commendatore di Merito con Placca , il Dr. Sgrelli, Capo del
Cerimoniale della Presidenza del Consiglio e il Senatore Guzzanti.
La cerimonia è stata particolarmente significativa anche in virtù dei consolidati rapporti delle istituzioni italiane con l’Ordine, che, annoverando tra i propri Cavalieri le più alte cariche dello Stato italiano, svolge la propria opera con il favore e , ne siamo certi, con l’apprezzamento, delle stesse.
Dopo aver accolto la delegazione nel salone d’ingresso, l’On. Presidente si è trattenuto con gli illustri ospiti in cordiale conversazione nel suo studio privato, procedendo poi ad uno scambio di doni.
Il Presidente Berlusconi ha voluto quindi personalmente guidare un’interessante visita agli appartamenti privati di Palazzo Chigi, illustrandone le preziose opere d’arte ed i brillanti risultati dei recenti restauri da lui stesso voluti.
L’On. Presidente del Consiglio dei Ministri ha infine accompagnato gli illustri ospiti fino all’uscita del Palazzo, ringraziando in special modo S.A.R. il Duca di Calabria per l’alta onorificenza Costantiniana della quale è stato investito.
Ci
appare inquietante e rivelatore il leggere dei "consolidati
rapporti delle istituzioni italiane con l’Ordine, che, annoverando
tra i propri Cavalieri le più alte cariche dello Stato italiano,
svolge la propria opera con il favore e , ne siamo certi, con
l’apprezzamento, delle stesse." Credevamo
che Stato Italiano e Ordini religiosi fossero due entità separate ed
indipendenti, ed invece abbiamo scoperto che lo Stato italiano è
diventato il quartier generale del Regno Pontificio; il problema è
che gli italiani, mantenuti sempre più in uno stato di catatatonica
ignoranza,
non lo sanno. Il nome dell'Ordine deriva dall'Imperatore Costantino,
l'Imperatore grazie al quale il cristianesimo si diffonderà in tutto
l'Impero Romano in un momento storico in cui questa religione,
originariamente diffusa da martiri perseguitati, si trasformerà in
strumento di potere delle elite, come è tutt'oggi. Dallo stesso
sito leggiamo:
"Il
29 ottobre dell'anno 312 d. C. l'Imperatore Costantino (306-337)
sconfisse "ad Saxa Rubra" (presso Ponte Milvio in Roma) il
rivale Massenzio, assicurandosi il comando supremo e indiscusso
dell'intero Impero Romano. Come è noto, la sera precedente la
battaglia aveva avuto la celeste visione della Croce luminosa con il
motto "In Hoc Signo Vinces"; durante la notte, poi, ebbe il
divino avvertimento di decorare i vessilli dei suoi soldati con la
Croce. Costantino credette e fece apporre il simbolo cristiano sui
vessilli - cui diede il nome di "Labarum", dal greco
"Lapbyron", che significa bandiera della vittoria - con il
monogramma di Cristo "XP". Egli stesso e i suoi figli
fregiarono anche elmo, scudo, corazza e spada, e sul loro esempio
altrettanto fecero i soldati con le armature.
Costantino inoltre affidò la custodia del labaro a 50 Cavalieri scelti della sua Corte.
Come insegna la tradizione niente affatto infondata, l'Imperatore volle ricordare il trionfo istituendo un ordine equestre e investendo egli stesso i primi cinquanta cavalieri. Nacque così la "Cavalleria Aurata Costantiniana" (aurata in virtù del collare d'oro finissimo che portavano i più alti dignitari), il più antico degli ordini cavallereschi; essa rappresenta il modello di ogni altra milizia posteriore nel suo classico significato.
Costantino inoltre affidò la custodia del labaro a 50 Cavalieri scelti della sua Corte.
Come insegna la tradizione niente affatto infondata, l'Imperatore volle ricordare il trionfo istituendo un ordine equestre e investendo egli stesso i primi cinquanta cavalieri. Nacque così la "Cavalleria Aurata Costantiniana" (aurata in virtù del collare d'oro finissimo che portavano i più alti dignitari), il più antico degli ordini cavallereschi; essa rappresenta il modello di ogni altra milizia posteriore nel suo classico significato.
Come stabiliscono gli Statuti, si propone la "glorificazione della Croce" e la "propagazione della Fede", soprattutto tramite attività di beneficenza e col sostegno alla Chiesa Cattolica.
Ciò è stato costantemente perseguito dai cavalieri nei secoli, ed infatti numerose sono le speciali benemerenze acquisite nella difesa e nella propaganda della Fede, e i Sommi Pontefici hanno concesso molteplici attestati di benevolenza.
L'Ordine ha sempre saputo trovare una sua specifica funzione di servizio nelle varie epoche della storia della Chiesa, adattandosi, sotto la guida dei Gran Maestri, alle reali esigenze del divenire degli eventi.
Nei secoli dell'avanzata turca nei Balcani, ad esempio, i cavalieri hanno dato la vita per difendere la religione e la società cristiana. In tempi recenti, invece, cavalieri e dame si sono prestati con grande generosità nell'attività assistenziale - impiegati sui treni-ospedale e all'interno dei nosocomi delle più grandi città - durante la Prima Guerra Mondiale a favore delle truppe in combattimento; poi durante la Seconda Guerra Mondiale hanno prestato servizio per i prigionieri affidatigli dalla Presidenza dell'Ufficio Prigionieri e Ricerche e servizi connessi della Croce Rossa Italiana; e ancora nella guerra del Kosovo hanno aiutato i fanciulli abbandonati.
Tramite il D.P.R. 30 marzo 1973 si è eretta in Ente morale l'"Associazione Nazionale dei Cavalieri Costantiniani", che esplica la sua attività attraverso il volontariato e la donazione di apparecchiature medico-scientifiche, ed inoltre fornisce mezzi di soccorso e sostegno ai malati ed alle popolazioni colpite da calamità naturali. "
Un
Ordine che, come lo SMOM, nasconde le proprie mire di potere
temporale dietro la maschera delle attività assistenziali. Dal sito
ordinecostantiniano.it
leggiamo:
“«Il
Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un Ordine
Equestre il quale, dalla sua remotissima origine si propone la
glorificazione della Croce, la propaganda della Fede, e la difesa
della Santa Romana Chiesa, alla quale è strettamente legato per
speciali benemerenze acquisite in Oriente combattendo gli infedeli e
per molteplici prove di riconoscenza e di benevolenza avute dai Sommi
Pontefici. È pertanto non solamente precipuo dovere dei Cavalieri di
vivere da perfetti cristiani, ma sarà proprio di essi l’associarsi
a tutte quelle manifestazioni che concorrono all’incremento dei
princìpi religiosi negli uomini e cooperare con tutti i mezzi a ché
si ridesti nella pratica la vita cristiana. L’Ordine, a rinsaldare
maggiormente la secolare istituzione sua, conciliandola con le
esigenze dei tempi, che per la loro evoluzione hanno trasformato
tutto il regime della odierna società, si propone anche di dare il
suo maggior contributo d’azione e di attività alle due grandi
opere eminentemente sociali dell’Assistenza Ospedaliera e della
Beneficenza».
Con
queste parole (Capitolo I), sotto il titolo “Finalità
dell’Ordine”, si aprono gli Statuti dell’Ordine Costantiniano;
e come appare evidente, descrivono precisamente il senso stesso
dell’esistenza dell’Ordine: il servizio alla Chiesa Cattolica e
al prossimo in difficoltà. Del resto, il legame indissolubile fra la
Chiesa Cattolica e il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San
Giorgio – al di là delle stesse sue origini che, come già detto
altrove, affondano le proprie radici nella vittoria che l’Imperatore
Costantino riportò su Massenzio nel 312 d. C. a Saxa Rubra dopo la
visione della Santa Croce con la scritta “In hoc Signo vinces”,
dopo la quale concesse la libertà di culto in tutto l’Impero
Romano ai cristiani – è dimostrato dalle numerosissime
attestazioni di stima e concessioni materiali che la Santa Sede,
spesso nella persona stessa dei Pontefici, ha elargito generosamente
all’Ordine Costantiniano nel corso dei secoli.
Il
primo Pontefice che approvò e confermò l’Ordine Costantiniano fu
Callisto III nel 1453, quando i Prìncipi Comneno e i Cavalieri, che
avevano lasciato Costantinopoli dopo la caduta dell’Impero Romano
d’Oriente nelle mani dei turchi, si rifugiarono in Italia. Da
allora tanti Sommi Pontefici confermarono l’Ordine Costantiniano,
concedendo benefìci e protezione: Innocenzo VIII, Pio II, Sisto IV,
Leone X, Paolo III, Giulio III, Paolo IV (che con Bolla “Cum a
Nobis petitur” confermò tutti gli antichi privilegi ai Gran
Maestri dell’Ordine, ricordando peraltro la protezione accordata
dai suddetti suoi predecessori), Pio IV (che con “Motuproprio”
del 13 novembre 1565 dichiarò i Cavalieri dell’Ordine
Costantiniano capaci di usufruire di benefici ecclesiastici),
Gregorio XIII (il 10 ottobre 1576 la Congregazione del Concilio
riconobbe che i Cavalieri dell’Ordine Costantiniano costituivano
una vera religione, in grado di ottenere privilegi ecclesiastici e
secolari), Sisto V, Clemente VIII, Gregorio XV, Urbano VIII,
Alessandro VII, Clemente X, Innocenzo XI, Innocenzo XII, che, con
Breve “Sinceræ Fidei” del 24 ottobre 1699 autorizzò il
passaggio del Gran Magistero del Sacro Militare Ordine Costantiniano
di San Giorgio dal “solus superstes” dei Comneno, il Principe
Giovanni Andrea Angelo Flavio, al Duca Francesco I Farnese. Clemente
XI, che era stato Cardinal protettore dell’Ordine, con Bolla del 12
luglio 1706, approvò gli Statuti Farnesiani dell’Ordine
Costantiniano e riconobbe tutti i privilegi finora accordati dai suoi
predecessori aggiungendone di nuovi, e con Bolla “Militantis
Ecclesiæ” del 27 maggio 1718, felicitandosi con i Cavalieri
Costantiniani per aver condotto 2000 fanti in Dalmazia contro i
turchi, pose l’Ordine sotto la protezione della Santa Sede, accordò
privilegi abbaziali al Gran Priore, le insegne della prelatura al
clero e varie altre prerogative.
Altri
privilegi furono concessi da Benedetto XIII e Innocenzo XIII. Poi,
con Bolla 12 maggio 1738, Clemente XII confermò la dignità di Gran
Maestro dell’Ordine Costantiniano nella persona di Carlo di
Borbone, Re di Napoli e Sicilia. Da allora fino ad oggi il Magistero
del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio appartiene al
Capo della Casa Reale dei Borbone delle Due Sicilie.
Altri
privilegi furono poi concessi da Clemente XIII (che stabilì che un
eventuale conflitto fra il Magistero Costantiniano e l’Autorità
Ecclesiastica sarebbe si sarebbe dovuto risolvere solo dinanzi alla
Camera Apostolica), Pio VI (che concesse all’Ordine alcuni benefici
del soppresso Ordine di S. Antonio), Pio VII, Pio VIII, Gregorio XVI
(che concesse a Re Ferdinando II di erigere, quale ex-voto, la
Basilica di S. Francesco di Paola in Napoli), dal Beato Pio IX, da
San Pio X (che con “Placet” del 22 marzo 1911 approvò la
erezione della Chiesa abbaziale di Santa Maria a Cappella – detta
“delle Crocelle” – a Napoli quale sede dell’Ordine; inoltre
concesse in altre occasioni ulteriori privilegi), da Benedetto XV
(che restituì all’Ordine la Chiesa abbaziale Curata di S. Antonio
Abate in Napoli; il 9 luglio 1919 inoltre approva le variazioni
apportate agli Statuti dell’Ordine dal Gran Maestro il Principe
Alfonso Maria di Borbone delle Due Sicilie, Conte di Caserta).
Ancora
Pio XII e Giovanni XXIII e Paolo VI hanno ricevuto in udienza privata
il Gran Maestro S.A.R. il Principe Ranieri Maria di Borbone delle Due
Sicilie, Duca di Castro. S.S. Giovanni Paolo II ha ricevuto in San
Pietro tutte le Autorità e i Cavalieri e Dame il 7 ottobre 2000 in
occasione del Giubileo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San
Giorgio, impartendo loro l’Apostolica Benedizione.
Il
1 novembre 2003, Solennità di tutti i Santi, il Servo di Dio, Papa
Giovanni Paolo II nominò Sua Eminenza Reverendissima il Signor
Cardinale Mario Francesco Pompedda Consigliere Ecclesiastico della
Reale Deputazione dell’Ordine Costantiniano, per il periodo
canonico di cinque anni.
La decisione del Santo Padre fu comunicata all’allora Gran Maestro, S.A.R. il Principe Ferdinando di Bordone delle Due Sicilie, e all’Em.mo Cardinale Gran Priore, di venerata memoria con una lettera da parte dell’Em.mo Cardinale Segretario di Stato, recante il numero di Protocollo 542.191
La decisione del Santo Padre fu comunicata all’allora Gran Maestro, S.A.R. il Principe Ferdinando di Bordone delle Due Sicilie, e all’Em.mo Cardinale Gran Priore, di venerata memoria con una lettera da parte dell’Em.mo Cardinale Segretario di Stato, recante il numero di Protocollo 542.191
Dopo
la morte dell’Em.mo Cardinale Mario Francesco Pompedda, avvenuta il
18 ottobre 2006, l’11 maggio 2008, Solennità di Pentecoste, è
stato nominato Gran Priore dell’Ordine Sua Eminenza Reverendissima
il Signor Cardinale Albert Vanhoye, Balì Cavaliere di Gran Croce di
Giustizia.
Dopo la nomina
dell’attuale Gran Priore, Sua Eminenza Reverendissima il Signor
Cardinale Renato Raffaele Martino, Sua Eminenza il Cardinale Vanhoje
è stato nominato Consigliere Ecclesiastico della Real Casa.
In questi anni, è
sempre fervente l’attività di servizio alla Chiesa e di
beneficenza verso i bisognosi svolta dall’Ordine. A tal riguardo,
rinviamo, in questo sito, alle pagine dedicate alle attività
attuali.
Tornando
a Silvio, come afferma il blog avlesbeluskesexposed:
"Silvio Berlusconi non è un mafioso che vuole difendere i
suoi sporchi interessi con l'aiuto della criminalità, ma
semplicemente un mafioso che difende con la criminalità la ricchezza
ottenuta con la benedizione della Chiesa di Roma e quindi un attore
perfetto che deve interpretare il ruolo di se stesso sul palco
ingannevole della Gesuitica politica italiana papale.
Sei ancora confuso per le mie parole? Capisco..cercherò di
spiegarmi meglio con un esempio. Se devo spingere i miei comunisti
rossi alla corruzione e al servilismo illimitato verso il mio potere
papale, così ingannando e sfruttando la 'buona fede' e 'l'onestà'
dei tonti di sinistra, non c'è modo migliore di minacciarli con un
criminale teatralmente costruito (Silvio Berlusconi), che
immediatamente convince il popolo delle pecore di sinistra che "siamo
migliori, siamo gli onesti del paese! - qualunque cosa il nostro
leader possa decidere di fare." Semplicemente psicologia di
massa Vaticana. E funziona, garantito al 200%!"
Per
capire i legami dell'Ordine con le istituzioni italiane adesso
leggiamo un articolo dal titolo The
Constantinian Order and the Italian Republic,
tratto dal sito della delegazione della Gran Bretagna e dell'Irlanda
del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio:
"Oggi l'Ordine Costantiniano è pienamente riconosciuto dalla
Repubblica Italiana. I cittadini italiani possono richiedere
l'approvazione ufficiale per indossare le decorazioni dell'Ordine, e
gli ufficiali militari della repubblica possono indossare le sue
insegne nell'uniforme. Molti alti funzionari, ministri e diplomatici
statali italiani sono stati insigniti della decorazione, inclusi, tra
gli altri, gli ambasciatori della Repubblica Italiana verso numerosi
paesi europei e mediorientali, nonché verso la Santa Sede. Nel 1973,
con il decreto del presidente della Repubblica Giovanni Leone (a
sinistra), l'Associazione Nazionale Italiana dei Cavalieri del Sacro
Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è stata elevata ad
organizzazione senza scopo di lucro. Il Presidente Leone, che ha
servito come Capo di Stato italiano dal 1971 al 1978, fu anche
investito nell'Ordine Costantiniano come Cavaliere di Gran Croce
con Placca d'Oro e Collare all'interno della Categoria Speciale. Nel
1986 Sua Eccellenza Prof. Francesco Cossiga (a destra), Presidente
della Repubblica Italiana dal 1985 al 1992 fu ordinato ed investito
dal Gran Maestro, SAR Il Duca di Castro, come Cavaliere di Gran
Croce con Placca d'Oro e Collare all'interno della Categoria
Speciale: una posizione che ha mantenuto per tutto il suo mandato
come Capo di Stato italiano. Dopo aver lasciato l'incarico il Prof.
Cossiga ha cessato di esserne membro. La relazione calda e cordiale
tra la Repubblica italiana e la Real Casa di Borbone delle Due
Sicilie è stata ulteriormente cementata nel 1996, quando Sua Altezza
Reale il Duca di Calabria, Gran Prefetto dell'Ordine Costantiniano, è
stato investito, tramite decreto di Sua Eccellenza il Presidente
Oscar Luigi Scalfaro (Presidente dal 1992 al 1999) come Cavaliere di
Gran Croce dell'Ordine della Repubblica Italiana. La cerimonia
d'investitura è stata condotta dal Ministro degli Affari Esteri
italiano Lamberto Dini. Durante lo scambio formale degli onori, Sua
Altezza Reale il Duca di Calabria, a nome di suo Padre, il Gran
Maestro, ha investito il Ministro degli Esteri del titolo di Cavaliere di Gran
Croce con Placca d'Oro all'interno della Categoria Speciale.
Nel marzo del 2003, in una cerimonia a Palazzo Chigi, il Presidente
del Consiglio dei Ministri (primo ministro) della Repubblica
Italiana, Silvio Berlusconi (a destra), è stato investito
nell'Ordine Costantiniano come Cavaliere di Gran Croce con Placca
d'Oro e Collare all'interno della Categoria Speciale. Il 12 novembre
2010 il Gran Maestro SAR Principe Carlo, Duca di Castro, ha investito
l'On. Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri italiano (a
sinistra), come Cavaliere di Gran Croce al Merito dell'Ordine
Costantiniano.
Credevate di
vivere in una Repubblica Democratica indipendente? Sbagliato!
Benvenuti nel Regno Pontificio Italiano e nei suoi casati nobiliari.
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