Dopo
lettura dell'ultimo
post, alcuni di voi forse si saranno chiesti se anche Tarcisio Bertone
volesse per caso un Nuovo Ordine Mondiale. Qui avete la risposta.
Tarcisio Bertone, il potente uomo del Vaticano preferito dalla
società di neuromarketing Beppe Grillo-Casaleggio Associati, vuole un
Governo
Globale della Finanza.
Le sue mire non sono certo modeste!
Per
capire quanto la crisi attuale sia stata fabbricata per arrivare ad
un Nuovo Ordine Mondiale Vaticano-Gesuitico è importante analizzare
le "battute" del nostro Segretario di
Stato Vaticano.
In
un articolo dal titolo eloquente “Bertone:
governo globale della finanza“ tratto da “La Stampa” del
26/06/2010, a firma di Marco Tosatti leggiamo molto esplicitamente
che:
“Il
cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, fa appello
ad un "governo"
sovranazionale della finanza, in
occasione di una 'lectio' sull'enciclica del Papa 'Caritas in
veritate', e prende a riprova del suo ragionamento la speculazione
sui titoli di Stato dei paesi europei contrassegnati da un alto
debito pubblico.
"L'assenza
di regole e specialmente di controlli,
di trasparenza e di legalità, che la crisi finanziaria ha posto in
luce, è nata non solo dall'incuria e talvolta da complicità
politiche, ma anche dall'asimmetria tra la crescita di un'economia
globale e la mancanza di istituzioni
di vigilanza, di
regolamentazione", ha detto il
porporato intervenendo ad un convegno presso la Lumsa organizzato dal
Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace del cardinale Peter
Kodwo Turkson e di mons. Mario Toso. "Risulta pertanto centrale
la questione se basti una 'governance', a cui molti si appellano e
che vede gli Stati trattare su un piano di parità, o
se non sia anche necessario il riconoscimento di un 'government',
autorità super partes che possa far rispettare quanto viene deciso e
sanzionare coloro che non ottemperano alle disposizioni prese",
ha detto Bertone, in riferimento all'idea di una "autorità
politica mondiale" abbozzata dal Papa nella enciclica.
"Ultimamente
si è posta con urgenza rispetto alla liberalizzazione del movimento
dei capitali che, con le nuove tecnologie telematiche, possono essere
immediatamente trasferiti da una parte all'altra del globo, sfuggendo
al controllo delle autorità nazionali. Nonché con riferimento alle
crisi finanziarie periodiche e globali, che creano gravi conseguenze
per l'economia reale, con pesanti ricadute sui più deboli. E' il
caso dell'uso sconsiderato della cosiddetta 'finanza creativa', di
cui esempio recente sono stati i ben noti mutui sub-prime. Ma in
questi ultimi tempi - ha sottolineato Bertone - abbiamo assistito ad
un altro caso di comportamento sregolato della finanza, con la
speculazione sui titoli di Stato dei paesi europei contrassegnati da
un alto debito pubblico. Si tratta di questioni che ormai devono
essere affrontate e risolte sul piano globale, con risposte
proporzionate alla loro estensione" “
Cari
lettori, non vi è nulla di segreto, ce lo stanno dicendo in faccia
da diverso tempo! Come abbiamo più volte affermato, tutto è
nascosto alla luce del sole! I gesuiti e il Vaticano hanno adottato
il motto: Il
miglior modo di nascondere una cosa è metterla in bella mostra e
condirla con un po di buonismo.
La strategia è sempre la stessa: problema:crisi
finanziaria –
reazione:richiesta
di regole
– soluzione:Nuovo
Ordine Mondiale. Le
giustificazioni sono sempre le stesse: lo fanno per il nostro bene,
per la povertà e per l'ingiustizia... che loro per primi hanno
provocato nei secoli dei secoli.
Nel
2007 Tarcisio Bertone aveva aperto i lavori del II
Congresso mondiale degli organismi ecclesiali operanti per la
giustizia e la pace: un congresso in
cui si chiedeva, tanto per cambiare, un Nuovo Ordine Mondiale, ecco
la notizia tratta da Zenit.org:
“ROMA,
giovedì, 22 novembre 2007 (ZENIT.org).-
Un nuovo ordine mondiale che
elimini lo scandalo della povertà e promuova lo sviluppo di tutto
l'uomo e di tutti gli uomini: nel segno di questa speranza ha preso
il via giovedì, all’Hotel Ergife di Roma, il II Congresso mondiale
degli organismi ecclesiali operanti per la giustizia e la pace.
L'incontro, promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, si propone di approfondire i nuovi scenari venutisi a creare a 40 anni dall'Enciclica di Papa Paolo VI Populorum Progressio e le sfide attuali dello sviluppo dei popoli alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
Presenti all'incontro oltre 300 delegati di più di 80 Paesi dei cinque continenti, insieme a decine di Cardinali e presuli di tutto il mondo.
In apertura dei lavori, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha sottolineato l'attualità della Populorum Progressio, sia nella drammatica denuncia degli squilibri tra i popoli della fame e quelli dell’opulenza, sia nella precisa indicazione degli orientamenti da seguire per arrivare allo sviluppo come “nuovo nome della pace”.
Il Segretario di Stato Vaticano ha sottolineato che “al problema dello sviluppo globale la Chiesa può dare due cose fondamentali: una visione globale dell’uomo e il comandamento dell’amore”.
In
una
omelia pronunciata dal Cardinale Tarcisio Bertone, in occasione
delle esequie funebri di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei
Focolari, celebrate martedì 18 marzo 2008 nella Basilica di San
Paolo fuori le Mura, leggiamo (Zenit.org):
“Negli
anni della contestazione giovanile, il movimento GEN catalizzò
migliaia e migliaia di giovani affascinandoli all’ideale dell’amore
evangelico, allargando poi il proprio raggio di azione con “Giovani
per un mondo unito”.
[...]
“Volesse
il Signore che tanti studiosi e operatori economici assumessero
l’economia di comunione come una risorsa seria per programmare un
nuovo ordine mondiale condiviso!”
Come
già fatto osservare da avlesbeluskesexposed,
che commentava una notizia dell'Independent.ie,
anche l'istruito dai Gesuiti Mario Draghi, attuale presidente della
BCE, nel 2008 aveva detto che "...le
banche centrali devono prendere l'iniziativa di ristabilire
l'ordine...". Avles commentava:
“Ora
possiamo capire meglio uno dei motivi per cui hanno fatto esplodere
la crisi dei mutui subprime e del prezzo del petrolio. Era anche un
alibi per rafforzare e centralizzare ulteriormente il già
controllato sistema finanziario mondiale, attraverso le banche
centrali? Non ci sono dubbi. Tristi sorprese ci attendono nel
prossimo futuro.”
Chi è che comanda?
leggi
anche:
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