Oggi il Wall Street Journal ha pubblicato una
lettera di 16 illustri scienziati, rivolta ai candidati politici,
intitolata No
Need to Panic About Global Warming. "Forse il fatto più
scomodo è la mancanza di riscaldamento globale da oltre 10 anni",
essi scrivono; un fatto che "è noto per riscaldare
l'establishment…”
Il pezzo attacca direttamente l'idea che l'anidride carbonica stia riscaldando il mondo, concludendo:
Il pezzo attacca direttamente l'idea che l'anidride carbonica stia riscaldando il mondo, concludendo:
"Ogni candidato deve sostenere misure razionali per proteggere e migliorare il nostro ambiente, ma non ha senso che tutti sostengano programmi costosi che deviano importanti risorse dalle esigenze reali e si basano su allarmanti ma insostenibili dichiarazioni di prove 'incontrovertibili'.Il termine 'incontrovertibile' si riferisce ad una dichiarazione politica dell'American Physical Society, che afferma:"Le prove sono inconfutabili: il riscaldamento globale sta avvenendo". Questi ragazzi [dell'articolo del Wall Street Journal] non sono dei pesi leggeri. Il gruppo comprende un vincitore del premio Nobel per la fisica, l'ingegnere aerospaziale che ha progettato il Voyager, editori passati e presenti di riviste scientifiche, professori di Princeton, Cambridge e MIT, e il presidente della Federazione Mondiale degli Scienziati. Questa lettera spinge a cambiare la mia posizione da ardente warmist (nota di nwo-truthresearch: warmist e un peggiorativo per descrivere gli allarmisti del riscaldamento globale, anche in Italia abbiamo personaggi del genere; uno di questi è il catastrofista Giulietto Chiesa) a lukewarmist (nota: si potrebbe tradurre con 'tiepida allarmista'), fino a diventare una scettica in piena regola, a quanto pare.
Nel 2006 mi divertivo dell'ironia della mia attività sul global warming all'angolo della strada con temperature glaciali, sebbene capissi che il dato aneddotico non è per niente un metodo matematico di discernimento degli andamenti. Una liscia lastra di ghiaccio sul marciapiede mi suggeriva l'ammonimento che le persone prestassero molta più attenzione a questa rispetto ai miei gesti warmist. Il mio sadismo interiore era ancora più divertito quando le persone non assimilavano il mio avvertimento della lastra di ghiaccio, anche se mi sento ancora un po colpevole dello sguardo ferito negli occhi di un ragazzo mentre cadeva scivolando via. I miei dubbi circa il riscaldamento globale non iniziarono fino a che arrivò il Climategate nel 2009, quando l'Università di East Anglia fu smascherata nel pubblicare dati falsi che mostravano la temperatura in aumento. Errori significativi in un rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, dove esso esagerava grossolanamente il ritiro dei ghiacciai, sollevavano anch'essi dei dubbi.
Ma tenni ferma la convinzione che il
riscaldamento dovesse essere reale perché le foreste erano state
spogliate, i deserti erano in crescita, le vie di comunicazione
delle praterie e le zone umide venivano convertite in asfalto e
cemento, mentre la tossicità della nostra atmosfera era
direttamente attribuibile a 150 anni di inquinamento militare e
industriale. Nel 2010, un corpo investigativo indipendente disse
all'IPCC di smettere
di fare lobbying a favore di programmi sul riscaldamento
globale. Alla fine, gli warmist diventavano sordi a qualsiasi
accusa. La dissonanza cognitiva è tollerabile con argomenti che
sembrano remoti. Ma siccome percepisco le scie chimiche come una
minaccia più immediata rispetto al riscaldamento globale, la
promozione della geoingegneria da parte dell'IPCC rafforzò i miei
dubbi sul riscaldamento. In UN
Climate Concern Morphs into Chemtrail Glee Club (Dic. 2010)
scrivevo dei collegamenti dell'imprenditore ed economista indiano,
Rajendra Pachauri, che presiede l'IPCC. Nei suoi commenti
alla cerimonia di apertura di Cancun, egli dichiarò:"Il campo di
applicazione dell'AR5 è stato ampliato anche al di là delle
precedenti relazioni, e includerà, per esempio, trattazioni
focalizzate su soggetti come nubi e aerosol, opzioni di
geoingegneria" e i soliti problemi legati al clima. Uno sguardo da
vicino di Pachauri rivelava i suoi vasti interessi in società che
stanno in piedi per beneficiare dei progetti di geoingegneria.
In
un rapporto investigativo dell'aprile 2010 del Science and Public
Policy Institute, intitolato “Dr
Rajendra Pachauri and the IPCC – No Fossil Fool,” Pachauri è
criticato per usare la sua posizione nell'IPCC "al fine di
attirare importanti finanziamenti per la sua organizzazione, The
Energy and Resources Institute (TERI).” L'affermazione dell'IPCC
che i ghiacciai dell'Himalaya si sarebbero sciolti entro il 2035
"si basava su un'intervista
vecchia di dieci anni di uno scienziato del clima in una
rivista scientifica, The New Scientist,” che a quanto pare
citava lui erroneamente, come riferiva il New
York Times nel gennaio 2010.
Lo scienziato, il Dottor Syed
Hasnain, è uno specialista di ghiacciai che lavora all'istituto di
ricerca TERI di Pachauri. Ma i miei dubbi non si svilupparono in
uno scetticismo conclamato fino al Climategate
2.0, quando dalle email trapelate nel novembre 2011 è emerso
che gli scienziati dell'IPCC discutevano di manipolare i dati
d'accordo con la politica e cominciavano a cancellare i loro
messaggi di posta elettronica.
"La scienza viene manipolata per imporre su di essa una visione politica tendenziosa, il che, per l'amore di noi stessi, a lungo temine, potrebbe non essere la cosa più intelligente" scriveva uno scienziato IPCC, Peter Thorne.
In un primo sguardo alle email Climategate 2.0 da parte del giornalista Andrew Orlowski, leggiamo:
Iniziative del Global Warning
Come il 95% del pubblico, io sono fiduciosa dell'integrità scientifica, non importa quanto sia io diffidente delle imprese e dei governi. Quando mi trasformo da warmist educata dalla scienza a scettica, io seguo una varietà di fonti per dare a me stessa le migliori chance di accertare la veridicità dei cambiamenti climatici. I modelli presentati al college avevano senso logico ma, da allora ho imparato, essi mancavano di includere decenni di deliberata alterazione dell'atmosfera con aerosol mirati a modificare il clima.
"La scienza viene manipolata per imporre su di essa una visione politica tendenziosa, il che, per l'amore di noi stessi, a lungo temine, potrebbe non essere la cosa più intelligente" scriveva uno scienziato IPCC, Peter Thorne.
In un primo sguardo alle email Climategate 2.0 da parte del giornalista Andrew Orlowski, leggiamo:
"A loro dire, alcuni scienziati del clima si resero conto dei pericoli dell'approccio selettivo che veniva richiesto loro dai politici, il che significava il scegliere le migliori evidenze per renderlo adeguatamente drammatico, nascondendo tranquillamente le precisazioni. 'Abbiamo bisogno di comunicare l'incertezza ed essere onesti', supplica Thorne, in un'altra email del 2005. Thorne osservava che una "firma" eloquente del riscaldamento dovuto ai gas a effetto serra era assente. 'Le osservazioni non mostrano l'aumento delle temperature in tutta la troposfera tropicale, a meno che non si accetti un unico studio e approccio senza considerarne una quantità di altri. Questo è del tutto pericoloso'.Le accuse di corruzione intellettuale derivano dal fatto che l'IPCC non ha chiarito che le sue conclusioni sono basate su una buona dose di incertezza: i dati si sono basati "sulle moderne tendenze della temperatura e sulle ricostruzioni storiche della temperatura", riassume Orlowski. Con tali dati speculativi come punto di partenza, sono stati costruiti i modelli per prevedere le future tendenze e gli impatti delle temperature, che il climatologo Phil Jones descrive come "completamente sbagliati", in una delle email trapelate. Ma la cosa più scioccante per me è che codesti scienziati hanno deliberatamente cancellato le email per nascondere la loro incertezza al pubblico. Non c'è dubbio che sia stato questo che ha mosso qualcuno ad intercettarle prima che le evidenze sparissero.
Iniziative del Global Warning
Come il 95% del pubblico, io sono fiduciosa dell'integrità scientifica, non importa quanto sia io diffidente delle imprese e dei governi. Quando mi trasformo da warmist educata dalla scienza a scettica, io seguo una varietà di fonti per dare a me stessa le migliori chance di accertare la veridicità dei cambiamenti climatici. I modelli presentati al college avevano senso logico ma, da allora ho imparato, essi mancavano di includere decenni di deliberata alterazione dell'atmosfera con aerosol mirati a modificare il clima.
Nessuno alla Ohio State menzionava il divieto delle
Nazioni Unite del 1977 sui programmi ostili di modificazione
ambientale emanato dopo che gli Stati Uniti avevano sparso scie
chimiche in Vietnam, Laos e Cambogia, creando un diluvio dietro
l'altro. Dubito che la scuola menzioni ai laureandi il divieto
del 2010 sugli "amichevoli" programmi ENMOD (Tecniche di
modificazione ambientale), nonostante gli incredibili effetti tossici
di questi programmi. Mentre le organizzazioni finanziate
dall'industria che si atteggiano da fronti populisti continuando a
negare decenni di attività di geoingegneria, la semplice logica
rifiuta tali asserzioni. Le Nazioni Unite non vieterebbero
attività fittizie basate su teorie del complotto. Esse possiedono
prove concrete. Alcune di queste evidenze hanno condotto
l'Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite a denunciare
nel 2007:"Negli ultimi anni c'è stato un calo del sostegno alla
ricerca sulla modificazione del clima, e la tendenza a passare
direttamente a progetti operativi."
Quando i governi di fatto
ammettono le scie chimiche, essi ci informano che servono per
combattere il riscaldamento globale, per fornire pioggia o siccità
quando necessario, o per indebolire o reindirizzare uragani e
altre tempeste. L'estensione dell'inganno governativo-industriale
sul clima e sulle ENMOD è profondamente inquietante, mentre le
trivellazioni indiscutibilmente tossiche sulla terra e nel mare
rimangono legali.
[...]
La Geoingegneria altera
deliberatamente la chimica del cielo e dei mari. Indipendentemente
dal fatto che gli esseri umani riscaldino in modo suicida il
pianeta, l'ultima cosa che dobbiamo fare è quella di accumulare
più inquinamento sopra quello che il complesso
militare-industriale ha già sospinto nella biosfera.
link articolo originale : http://www.activistpost.com/2012/01/confessions-of-lukewarmist.html
di Rady Ananda leggi anche:
Il cancro della tiroide, il fracking e l'energia nucleare
Le preoccupazioni dell'ONU sul clima e le chemtrails
Affrontiamo il branding "futurista" della geoingegneria
leggi anche:
La BBC propaganda le scie chimiche: potrebbero essere distribuite presto!
link articolo originale : http://www.activistpost.com/2012/01/confessions-of-lukewarmist.html
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