domenica 8 dicembre 2013

Polito, Chi sono i bamboccioni?



Recentemente mi è capitato di leggere molte recensioni ed estratti di un libro di Antonio Polito, dal titolo "Contro i Papà".

Il "giornalista" in questo libro descrive una realtà italiana in cui i genitori avrebbero viziato i propri figli, facendoli vivere al di sopra delle loro possibilità, nella bambagia e non gli avrebbero invece infuso la vera educazione, fatta di ceffoni e calci nel sedere (metaforici e non), che, secondo lui, insegnerebbero a vivere e a temprare il carattere. Tutto ciò avrebbe portato alla crisi odierna (mica colpa della rapina delle banche e della classe dirigente Vaticano Gesuitica della quale egli è cantore! Figuriamoci!). Il "giornalista" Polito è un ex finto comunista, paraculato, fondatore del quotidiano Il Riformista, che adesso lecca il culo a Comunione e Liberazione (è lodato anche dal capo della setta CL Julián Carrón) e fa parte del circolo elitista Aspen Institute, composto da super ricchi appartenenti alla crème de la crème della classe dirigente VATICANO-PARASSITA, che condiziona la politica e l'economia di tutta l'Europa e non solo. Egli descrive una realtà che è tangibile, ma lo è soprattutto per la classe BAMBOCCIONA ALTO BORGHESE E PARASSITA IN CUI EGLI E LA CASTA VATICANO-PARASSITA ABITANO, fatta di auto blu, sovvenzioni statali, università pagata dal papi fino a 40 anni, esami passati senza studiare ma solo perché conosci il professore amico o parente, vacanze ai tropici pagate dal papi, lavoro sicuro, facile e ben pagato trovato tramite raccomandazione dal papi, ecc., ecc.; leggendo però le tesi di Polito, sembra che questo destino di bambagia sia comune a tutti; questo giornalista cane da guardia del potere dipinge un fantomatico paese del Bengodi che vive solo nella sua fantasia, mentre egli, furbescamente, non vuole accorgersi di stare descrivendo solo i vizi e le furberie della sua classe DECADENTE, che ha distrutto questo paese! Il bamboccione moralista finto cantore di meritocrazia Polito ha acceduto infatti anche a laute sovvenzioni con il suo giornale inutile Il Riformista: "Fin dalla fondazione il quotidiano è legato al mensile Le Ragioni del Socialismo, edito da Emanuele Macaluso, storico esponente della corrente migliorista del PCI. La rivista è organo ufficiale dell'omonima associazione politica, pertanto accede al fondo statale di sovvenzioni per l'editoria", quando ottimi giornalisti e blogger fanno un lavoro gratuito e senza ritorno economico, nella più totale miseria.
Su Il Riformista si legga anche:

Contributi illeciti a Libero e Il Riformista indagato il deputato Pdl Antonio Angelucci

Libero e Il Riformista beneficiarono di contributi pubblici illeciti. Maxi sequestro al deputato PDL Antonio Angelucci

 

Per non smentire la sua natura il nostro Polito è anche giornalista paraculo editorialista del Corriere della Sera che vive nella bambagia di sovvenzioni pubbliche a non finire, come descritto nel libro La Casta dei Giornali, scritto da Beppe Lopez:


 "Come avviene questo finanziamento? La parte più cospicua delle provvidenze se ne va in "contributi indiretti": agevolazioni postali, telefoniche, elettriche, ecc. che premiano in particolare i grandi gruppi editoriali con molte testate, alte tirature e ampi organici. Così la Rcs-Corriere della sera è arrivata in un anno a prendere 23 milioni, la Mondadori 19 per le poste e 10 per la carta, Il Sole-24 Ore 19, la Repubblica-Espresso 16, l'Avvenire 10 milioni di euro. Il Foglio di Giuliano Ferrara si portava a casa 3,4 milioni come organo della "Convenzione per la giustizia". Libero e i suoi confratelli organi di movimento hanno continuato a prendere quattrini in quanto trasformatisi in "cooperativa" editoriale nella quale non era nemmeno richiesta una maggioranza di cooperatori giornalisti, requisito finalmente introdotto nel disegno di legge approvato nei giorni scorsi dal governo e che ora sarà discusso in Parlamento."

(Si legga anche qui).
Che il Corriere sia un'espressione del potere lo si desume leggendo il comunicato sindacale del Comitato di Redazione: in esso scopriamo che la Fiat è uno dei principali azionisti, mentre le principali banche creditrici sono "IntesaSanPaolo (che è anche azionista), Unicredit e Ubi [che] hanno accettato di rifinanziare il debito in cambio di condizioni capestro. Una su tutte: obbligo di vendere cespiti patrimoniali per restituire 250 milioni di euro entro il 2014." Pensate quindi che tra le pagine del Corriere leggerete che la crisi è colpa delle banche? Certo che no! Si devono trovare distrazioni, come quella di Polito. E se avete visitato il link riportato all'inizio, avrete sicuramente notato che al convegno organizzato da CL, insieme al nostro Polito e al capo della setta CL Julián Carrón, vi era anche il parassita Ferruccio de Bortoli, proprio il direttore del Bamboccione Corriere della Sera, cioè il giornalaccio che non ne vuole sapere di vivere senza i soldi dello Stato pantalone.
Questi paraculati come Polito sono i primi a fare la morale, ma sono i primi a vivere di parassitismo e raccomandazioni; come l'intera putrida classe dirigente di cui egli è cantore: dalla Fornero a Padoa Schioppa, da Ichino a Treu.
Anche qui abbiamo la solita morale Vaticano Parassita del predicare bene per poi razzolare male; perché questa putrida gente, finché non verrà presa a calci nel sedere da qualcuno, non abbandonerà certo i propri privilegi e quelli da lasciare in eredità ai propri figli bamboccioni.
Sicuramente poi ci saranno anche altri casi simili a quelli descritti da Polito, oltre a quelli rappresentati dai personaggi suoi amici, a partire dai rappresentanti di Comunione e Fatturazione. Però cerchiamo di capire il perché molto spesso anche i figli della classe operaia sono costretti a restare con i genitori anche in età avanzata; il perché deriva da un sistema di welfare che scarica tutto sulla famiglia e non consente ai figli di crearsi un'indipendenza prima di 30-40 anni; non perché costoro sarebbero troppo viziati o bamboccioni, ma semplicemente perché non hanno soldi abbastanza per permettersi un'indipendenza prima di quest'età. Tutto questo degenera sovente nel sistema familista amorale-mafioso-clientelare che è l'Italia. Però tutto parte da dati oggettivi: siccome le donne non hanno un servizio di welfare universalistico che accudisca i loro figli mentre esse lavorano, è normale che queste donne si appoggino ai genitori. Se un giovane non trova lavoro oppure quello che trova è solo precario e pagato due lire, se un appartamento in affitto costa di più del proprio misero stipendio, se non vi è un servizio di welfare universale, come in praticamente tutte le altre nazioni europee (anche nel Regno Unito "ultraliberista"), che fornisca un reddito minimo garantito e/o un contributo per l'affitto ai giovani o meno giovani che vogliono affrancarsi dalla propria famiglia, è normale che un figlio chieda aiuto ai genitori: SOPRATTUTTO SE I GENITORI PERCEPISCONO UNA PENSIONE CHE E' DI DIVERSE CENTINAIA DI EURO PIU' ALTA DEL PROPRIO INCERTO REDDITO DA LAVORO!!

E questo vorrebbe dire allevare i figli nella bambagia? E' puro spirito di sopravvivenza! I veri bamboccioni, se così vogliamo chiamarli, sono i nostri nonni e i nostri padri, che hanno vissuto di un lavoro fisso e ben pagato e si sono pagati la casa e la macchina con un BUONO E STABILE STIPENDIO, e sono andati in pensione a 45-50 anni; tutte cose che i giovani "viziati" della classe operaia odierna si sognano, tranne forse i figli bamboccioni della feccia bambocciona e moralista VATICANO PARASSITA che governa questo paese allo sfascio.
Polito parla poi di studenti che arrivano alla laurea a 40 anni, ma è ben attento dal dire che in Italia abbiamo la più bassa percentuale di laureati in tutta Europa, per il semplice fatto che molte famiglie non riescono a mantenere i propri figli all'università non essendoci un efficace diritto allo studio; siamo un paese del terzo mondo nel campo dell'istruzione; per non parlare anche del fatto che quei pochi che si laureano e sono figli di operai sono condannati alla disoccupazione e alla sotto occupazione eterna, e quindi alla povertà estrema, perché in Italia i laureati sono considerati peggio che dei lebbrosi o dei tossicomani e le professioni ad alto tasso di conoscenza stanno calando drammaticamente invece che aumentare, come avviene in tutti gli altri maggiori paesi europei; quei pochi che si laureano con merito sono gli stessi che poi scappano all'estero, uno spreco di intelligenza che indica come la classe dirigente italiana abbia scientemente voluto il declino intellettuale del nostro paese (e il parassita Polito infatti loda molto furbescamente i giovani intelligenti e meritevoli che scappano all'estero; tradotto, vuol dire: lasciteci mangiare questo paese in "Santa" pace e andate a cercare fortuna altrove, non rompete le palle in Italia); l'Italia dei nostri giorni si può descrivere in poche parole: PIZZA, MAFIA, VATICANO E MANDOLINO.
E ricordiamoci che viviamo in un paese con una tassazione altissima, una tassazione che invece di produrre come diretta conseguenza un welfare di tipo scandinavo, arricchisce le banche, la finanza e gli amici e i parenti di Polito, a partire dagli appalti milionari concessi dal potere catto-politico in favore delle aziende di Comunione e Liberazione, mentre ai giovani e ai disoccupati e a tutti i disperati non arrivano che le briciole, paternalisticamente, in vero stile catto conservatore, dall'alto in basso.