L'
Acta
Apostolicae Sedis
(la gazzetta ufficiale della Santa
Sede e della Città
del Vaticano.) del febbraio
2007 contiene il seguente passo di lode al Nuovo Ordine Mondiale
con annessa teocrazia globale (la chiamano nuovo ordine mondiale
spirituale):
"In
verità, tutto il Concilio Vaticano II fu mosso dall'anelito di
annunciare all'umanità contemporanea Cristo, luce del mondo. Nel
cuore della Chiesa, a partire dal vertice della sua gerarchia, emerse
impellente, suscitato dallo Spirito Santo, il desiderio di una nuova
epifania di Cristo al mondo, un mondo che l'epoca moderna aveva
profondamente trasformato e che per la prima volta nella storia si
trovava di fronte alla sfida di una civiltà globale, dove
il centro non poteva più essere l'Europa e nemmeno quelli che
chiamano l'Occidente e il Nord del mondo. Emergeva l'esigenza
di elaborare un nuovo ordine mondiale politico ed economico, ma al
tempo stesso soprattutto spirituale e culturale,
cioè un rinnovato umanesimo. Con crescente evidenza si imponeva
questa constatazione. Un nuovo ordine mondiale economico e
politico non funziona se non c'è un rinnovamento spirituale, se non
possiamo avvicinarci di nuovo a Dio e trovare Dio in mezzo a noi.
Già prima del Concilio Vaticano II, coscienze illuminate di
pensatori cristiani avevano intuito ed affrontato questa sfida
epocale. Ebbene, all'inizio del terzo millennio ci troviamo nel
vivo di questa fase della storia umana,
che è stata ormai tematizzata intorno alla parola
“globalizzazione”."
pag.
61-62
Nonostante si parli di "umanesimo", il fatto che l'aspirazione sia "trovare Dio in mezzo a noi" ci toglie ogni dubbio sul fatto che il "nuovo ordine" che vuole il Vaticano non sia molto diverso da un regime teocratico.
Sulla nuova teocrazia globale ecumenica in via di formazione si veda anche il nostro Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale.
Sulla nuova teocrazia globale ecumenica in via di formazione si veda anche il nostro Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale.
Sull'espansione
del cattolicesimo del futuro oltre i paesi occidentali, si veda il
nostro Il
Gesuitico Joe Biden vuole un Nuovo Ordine Mondiale.
Nell'elaborare tali documenti, le
alte gerarchie vaticane si saranno sicuramente chieste come arrivare
ad un "rinnovamento
spirituale",
all'interno di una "civiltà
globale".
La
nota sopra il Vaticano la scrisse nel 2007, cioè prima della grande
crisi
economica del 2008-2013.
Che
la crisi economica fabbricata a tavolino sia intesa come un mezzo per
un rinnovato
fanatismo spirituale,
cioè per una Nuova
Teocrazia,
non siamo noi i soli ad ipotizzarlo, ma è addirittura il banchiere ed
economista cattolico Ettore
Gotti Tedeschi,
l'ex capo dello IOR, a spiegarcelo; in un'intervista a Il
Sussidiario.net del 13 marzo 2013, dal titolo
Gotti Tedeschi: un nuovo "ordine mondiale" può salvarci
dalla crisi,
egli afferma che vi sono due soluzioni alla crisi attuale: la prima
soluzione, secondo il banchiere, è quella di ristabilire gli
equilibri naturali dell'economia secondo le sue leggi; mentre:
Il miracolato Ettore Gotti Tedeschi |
"La
seconda soluzione è miracolistica e piacerà a padre Livio Fanzaga
(direttore Radio Maria, ndr). Proverò a descriverla per fasi
susseguenti. La crisi economica in Occidente provoca maggior sobrietà
negli stili di vita. La paura per la perdita del lavoro e per la
povertà porta le persone a cercare il senso della vita.
Miracolosamente sono in ciò aiutate da preti che son tornati a
insegnar dottrina e studiare le Encicliche dei Papi, il Magistero
della Chiesa, e trovano nuovo vigore per insegnarlo, i seminari si
riempiono e si torna a studiare il Tomismo. Si recupera il senso
della vita e si comprende la natura e la dignità dell'uomo che per
stare in equilibrio si deve sì soddisfare materialmente, ma anche
intellettualmente e spiritualmente. Si torna a investire in
Università e conoscenza anziché in supermercati. Si sviluppa
più collaborazione all'interno delle nazioni e fra le nazioni.”
E
tutto questo cosa ci dice?
Si
capisce che se i mezzi si gestiscono senza fini sono destinati a non
funzionare. La crisi, in pratica, è servita a salvare l'uomo.
La prima soluzione, che presuppone una durata lunga, è determinata
dalle leggi di mercato. La seconda, che è più duratura nel tempo,
vede l'intervento provvidenziale che salva il mondo agendo sugli
uomini anziché sugli strumenti. Benedetto XVI aveva visto giusto e
bene. E la Madonna di Medjugorie aveva ragione...”
Domanda:
Il nostro banchiere
cattolico Gotti Tedeschi, che è stato, dal 2009 al 2012, a capo
dello IOR, cioè, ricordiamolo, a capo di una delle banche più
potenti, antidemocratiche e funeste del globo, e ha ricoperto diversi
altri incarichi di alto livello nel mondo bancario e finanziario, ha
forse dato una mano, dalla sua posizione di potere, affinché questa
sua "idilliaca" visione si avverasse? Il suo rimarcare che
la crisi è servita a “salvare l'uomo” non sembrerebbe
dare adito a dubbi che, per Gotti Tedeschi, se questa crisi non ci
fosse stata, avrebbero dovuto inventarla. Sul fatto che la crisi
abbia salvato l'uomo, non possiamo che rimarcare la catena di
suicidi che ogni giorno ha scosso, e scuote, i paesi più duramente colpiti,
cominciando dalla Grecia:
“(ANSA)
- ATENE, 14 MAG - La crisi finanziaria greca sarebbe all'origine di
una vera e propria ondata di suicidi registrata in tutto il Paese.
Gli ultimi due a togliersi la vita: il proprietario di una panetteria
ad Atene che si e' impiccato nel suo negozio e un meccanico della
capitale che si e' sparato un colpo di fucile. Suicidi sono segnalati
in diverse parti del Paese, a Creta, Trikala, Salonicco, Veria e
Serres.
Aumentate
del 70% le chiamate ai centri di assistenza psichiatrica."
Anche
in Italia ogni giorno siamo testimoni di persone che si suicidano per
la difficoltà di tirare avanti:
“Moglie
e marito suicidi per la crisi, E il fratello di lei si getta in mare.
La
tragedia a Civitanova Marche. Lui, 62 anni, era esodato. Lei, 68,
prendeva 400-500 euro di pensione. “Non avevano più i soldi per
l’affitto” A poche ore dalla morte della coppia anche il parente
si toglie la vita"
fonte:
La
Stampa
"Imprenditori,
specie di piccole e medie aziende, ditte a volte a carattere
famigliare, che si suicidano. Un fatto nuovo, grave, preoccupante.
Tragico. L’area geografica maggiormente colpita dal fenomeno è il
Nord con 39 casi dal gennaio 2013, oltre il 40% dei suicidi censiti
in Italia fino a metà marzo; di questi, ben 27 sono stati registrati
nel solo Nord Est, cioè il 30% del totale nazionale. In questa
(tragica) classifica seguono il Centro con il 25,8% degli episodi, le
isole con il 15,7% e il sud con il 14,6%."
fonte:
Geograficamente
Se
per Gotti Tedeschi "salvare l'uomo" significa mandarlo
anzitempo in paradiso (o all'inferno, perchè il suicidio nel cattolicesimo è un grave peccato mortale), siamo certi che la crisi economica, così
lodata dal nostro banchiere, ha avuto i suoi benefici effetti.
Interessante
poi la sua affermazione che la crisi ci porterebbe ad investire in
Università anziché in supermercati; a parte il fatto che i soldi,
adesso, non li abbiamo né per l'una né per gli altri, dobbiamo
amaramente constatare che i molti padri di famiglia che negli anni
passati avevano fatto grandi sacrifici per far laureare il proprio
figlio affinché trovasse un impiego che gli permettesse di esplicare
al meglio le proprie capacità e nel contempo gli desse da vivere, adesso
si trovano a mantenere un disoccupato di 30-40 anni con master e
specializzazione, ma senza uno straccio di lavoro e senza alcuna
prospettiva per il futuro, se non quella di dipendere ancora dal
genitore e dalla sua sempre più magra pensione. Questa prospettiva,
ne siamo certi, non spingerà certo i molti ad iscriversi ai corsi di
laurea, soprattutto i figli di gente povera; e l'alta formazione
ritornerà solo ad appannaggio delle classi ricche. Che l'uomo così
spogliato e depredato del suo intelletto e della sua ricchezza,
ritorni tra le braccia dei preti, e veda in loro dei salvatori,
purtroppo, è un evento altamente probabile; in ciò Gotti Tedeschi
ha pienamente ragione: ma questo è il loro obbiettivo! Questa è la
“Nuova
Evangelizzazione”
con annessa “Autorità
Mondiale”
tanto sbandierata nei documenti papali, come nel Discorso
Del Santo Padre Benedetto Xvi Ai Partecipanti Alla Plenaria Del
Pontificio Consiglio Della Giustizia E Della Pace del
3 dicembre 2012
:
"Da
una
nuova evangelizzazione del sociale possono
derivare un nuovo umanesimo e un rinnovato impegno culturale e
progettuale. Essa aiuta a detronizzare
gli idoli moderni,
a sostituire l’individualismo,
il consumismo materialista e la tecnocrazia,
con la cultura della fraternità e della gratuità, dell’amore
solidale. [...] Il beato Papa Giovanni
XXIII ha motivato l’impegno per la
costruzione di una comunità mondiale, con una corrispondente
autorità,
proprio muovendo dall’amore, e precisamente dall’amore per il
bene comune della famiglia umana. Così leggiamo nella Pacem
in terris: «Esiste
un rapporto intrinseco fra i contenuti storici del bene comune da una
parte e la configurazione dei Poteri
pubblici
dall’altra.
L’ordine
morale, cioè, come esige l’autorità pubblica nella convivenza per
l’attuazione del bene comune, di conseguenza esige pure che
l’autorità
a tale scopo sia efficiente»
Come
abbiamo già detto in
un precedente articolo, la crisi non è servita a salvare l'uomo,
ma a riconfigurarlo come suddito del potere temporale dell'azienda
più ricca del mondo, la Vaticano & Gesuiti S.p.a.:
“La
classe nobiliare ha valutato che lo stesso capitalismo (più o meno
un regime oligopolistico di mercato dove le grosse aziende erano
sempre in mano ad un'élite) è un regime che dev'essere superato;
perché questo capitalismo, pur con tutte le sue imperfezioni e
schiavitù, avrebbe a lungo andare creato un certo benessere diffuso,
una classe media potente (lobby che avrebbe insidiato la nobiltà) e
un barlume di democrazia partecipativa; tutti fattori che la nobiltà
non voleva certo si sviluppassero nella società da essa controllata;
tutti questi fattori erano una minaccia al potere secolare della
nobiltà."
Nella
povertà materiale e intellettuale gli uomini tornano
invece a cercare i preti:
“La
Chiesa potrà quindi dedicarsi alla sua elemosina per i poveri con
rinnovato fervore, facendoci cadere dall'alto della sua mano sinistra
i beni per sopravvivere che ci avrà prima sequestrato con quella
destra; la vera essenza dell'opera pia."
Da
un altro
nostro articolo:
"In
tal senso possiamo tranquillamente supporre che la crisi economica
sia una benedizione per la Chiesa, perchè gli uomini "secolarizzati"
ridotti alla fame, per mezzo degli aiuti della Caritas, ritornano a
Dio, cioè nelle grinfie dei tentacoli Vaticani, che, sulle macerie
dello stato sociale, spicca fra tutti per la carità effettuata con
le tasche degli altri;
ma attenzione, solo una minima parte dei soldi incassati serve a
svolgere le attività assistenziali
vaticane;
ad esempio, per quanto riguarda l'otto per mille, secondo
l'Espresso del 16 maggio 2012, "la
Chiesa ne spende solo un quinto in opere di carità: il grosso
finisce per costruire parrocchie e stipendiare i sacerdoti"."
Il
Nuovo Medioevo sta arrivando.
p.s.
Ancora scandali dallo Stato più corrotto del mondo che vorrebbe imporre a noi tutti "un'autorità pubblica mondiale 'super partes' dotata di poteri necessari".
28 Giugno 2013
Ultime notizie sullo IOR:
p.s.
Ancora scandali dallo Stato più corrotto del mondo che vorrebbe imporre a noi tutti "un'autorità pubblica mondiale 'super partes' dotata di poteri necessari".
28 Giugno 2013
Ultime notizie sullo IOR:
da Il Secolo XIX
Non si conoscono, per ora, i fatti specifici addebitati ai tre arrestati. I provvedimenti, dopo le indagini svolte dal nucleo valutario della Gdf, sono stati chiesti dalla procura di Roma. Le richieste sono state accolte dal gip della capitale, Barbara Callari.
Tra gli arrestati c’è monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l’organismo che gestisce i beni della Santa Sede. Scarano, tra l’altro, è coinvolto a Salerno in un’altra indagine per ricettazione. Le altre due persone arrestate sono l’agente dell’Aisi Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio.
Tra i reati contestati, oltre alla truffa ed alla corruzione anche la calunnia. La vicenda giudiziaria ruota intorno ad un accordo tra Scarano e Zito finalizzata a far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash di proprietà di alcuni amici del monsignore a bordo di un jet privato. Per questo «servizio», Zito avrebbe ricevuto 400 mila euro.
Leggi
anche:Ior, arrestato prelato e un funzionario 007
Roma - Un alto prelato, un funzionario dei Servizi segreti ed un broker finanziario sono stati arrestati nell’ ambito di un filone di indagine sullo Ior in corso alla procura della Repubblica di Roma. Le accuse sono di corruzione e truffa. L’indagine - è stato ribadito - nasce come filone autonomo della più ampia inchiesta sullo Ior.Non si conoscono, per ora, i fatti specifici addebitati ai tre arrestati. I provvedimenti, dopo le indagini svolte dal nucleo valutario della Gdf, sono stati chiesti dalla procura di Roma. Le richieste sono state accolte dal gip della capitale, Barbara Callari.
Tra gli arrestati c’è monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l’organismo che gestisce i beni della Santa Sede. Scarano, tra l’altro, è coinvolto a Salerno in un’altra indagine per ricettazione. Le altre due persone arrestate sono l’agente dell’Aisi Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio.
Tra i reati contestati, oltre alla truffa ed alla corruzione anche la calunnia. La vicenda giudiziaria ruota intorno ad un accordo tra Scarano e Zito finalizzata a far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash di proprietà di alcuni amici del monsignore a bordo di un jet privato. Per questo «servizio», Zito avrebbe ricevuto 400 mila euro.
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