Il World Political Forum è un think tank globalista fondato dal Premio Nobel Mikhail Gorbachev nel 2003
Dal sito web del World Political forum leggiamo la mission del gruppo Globalista:
Mission
"Il World Political Forum, è stata l'idea originale del Premio Nobel Mikhail Gorbachev, con una missione specifica: favorire i contatti tra politici, scienziati, e personalità di alto livello nella vita culturale e religiosa dei diversi continenti, religioni, lingue e culture, al fine di analizzare la questione dell'interdipendenza, ma soprattutto proporre soluzioni per i problemi della governance della globalizzazione e dei problemi cruciali che riguardano l'umanità di oggi. L'attuale ordine internazionale è scardinato e instabile. Le istituzioni sovranazionali politiche ed economiche vengono cavalcate con conflitti e disaccordi tra i loro membri. La cooperazione tra gli Stati e il nuovo ordine mondiale auspicato alla fine della guerra fredda non è riuscito ad emergere. Gli affari internazionali sono ormai caratterizzati, invece, dal disordine del mondo, come i recenti eventi che hanno aggravato fondamentali differenze di opinione in tutto il mondo.
Il World Political Forum, si prefigge di esaminare il modo migliore di organizzare il coordinamento delle istituzioni internazionali, e quali modelli per il futuro ordine sono auspicabili e realizzabili per ridurre gli squilibri e le differenze nella ricerca di un nuovo spazio politico dove le civiltà si possano incontrare e trovare un accordo per la gestione del disordine internazionale. Solo sforzi determinati, concertati, multi-laterali e trans-sociali da parte degli attori internazionali saranno auspicabili per evitare questa spirale di disordine.
Il World Political Forum, mira a diventare un punto d'incontro e crocevia di culture, religioni, e leader, un forum aperto per il mondo intero che, attraverso l'analisi e la discussione fornirà orientamenti e fornirà nuove soluzioni ai problemi globali e tenderà verso una nuova civiltà mondiale e un quadro per un ordine democratico internazionale.
Nella sua conferenza di fondazione nel maggio 2003 e nell'inaugurale sessione di lavoro nel mese di ottobre 2003, nelle città simbolo di Alessandria e Torino, nella regione italiana del Piemonte, il World Political Forum, ha definito il percorso per una nuova cultura di pace globale. I leader mondiali passati e presenti hanno risposto all'invito del Presidente Gorbaciov e del comitato italiano di sponsorizzazione assemblato presso il World Political Forum, per la ricerca di nuove soluzioni per i problemi del mondo e per cominciare a costruire le basi per la loro risoluzione, esaminando le cause del disordine del mondo e come queste possono essere gestite e risolte.
L'obiettivo del Forum è quello di creare una struttura permanente per il dibattito internazionale, politico e culturale per quanto riguarda i problemi del 21 ° secolo, dedicando particolare attenzione alla strettissima interdipendenza geopolitica ed economica tra le diverse aree del pianeta. E 'stato stabilito in occasione della conferenza di fondazione di proseguire i lavori del World Political Forum, nelle assemblee annuali e nelle sessioni regionali per esaminare le sfide del nuovo secolo. Il WPF non è, tuttavia, solo una riunione annuale di personalità eminenti ed autorevoli. I suoi membri fondatori hanno proclamato l'intenzione di trasformarlo in un vero e proprio centro di ricerca internazionale con sede nel Comlpesso di Bosco Marengo, al fine di affrontare i temi della governance e della globalizzazione. L'obiettivo del World Political Forum è quello di individuare, attraverso l'analisi e lo scambio intenso di esperienze diverse, soluzioni concrete e politicamente realizzabili alle sfide senza precedenti a livello mondiale del mondo multipolare, aprendo la strada verso una nuova civiltà."
Tra i membri citiamo:
http://www.theworldpoliticalforum.net/category/bio/
Notiamo dall'elenco sopra che di questo think tank d'"Avanguardia" fanno parte, tra gli italiani: Francesco Cossiga, Giulio Andreotti, Gianni De Michelis, Emilio Colombo; insomma, il Nuovo che Avanza, la crema della politica italiana che ci aiuterà a dare Soluzioni Globali ai Problemi Globali. Una vera associazione partecipativa fatta dal basso, dal popolo! Tra i membri italiani troviamo anche Giulietto Chiesa, il guru dell'antisistema italiano che sostiene il Global Warming. Adesso sappiamo chi glielo ispira. Per chi non ricorda Emilio Colombo, costui è il senatore che mandava i finanzieri della sua scorta a comprargli la cocaina. "Il World Political Forum, è stata l'idea originale del Premio Nobel Mikhail Gorbachev, con una missione specifica: favorire i contatti tra politici, scienziati, e personalità di alto livello nella vita culturale e religiosa dei diversi continenti, religioni, lingue e culture, al fine di analizzare la questione dell'interdipendenza, ma soprattutto proporre soluzioni per i problemi della governance della globalizzazione e dei problemi cruciali che riguardano l'umanità di oggi. L'attuale ordine internazionale è scardinato e instabile. Le istituzioni sovranazionali politiche ed economiche vengono cavalcate con conflitti e disaccordi tra i loro membri. La cooperazione tra gli Stati e il nuovo ordine mondiale auspicato alla fine della guerra fredda non è riuscito ad emergere. Gli affari internazionali sono ormai caratterizzati, invece, dal disordine del mondo, come i recenti eventi che hanno aggravato fondamentali differenze di opinione in tutto il mondo.
Il World Political Forum, si prefigge di esaminare il modo migliore di organizzare il coordinamento delle istituzioni internazionali, e quali modelli per il futuro ordine sono auspicabili e realizzabili per ridurre gli squilibri e le differenze nella ricerca di un nuovo spazio politico dove le civiltà si possano incontrare e trovare un accordo per la gestione del disordine internazionale. Solo sforzi determinati, concertati, multi-laterali e trans-sociali da parte degli attori internazionali saranno auspicabili per evitare questa spirale di disordine.
Il World Political Forum, mira a diventare un punto d'incontro e crocevia di culture, religioni, e leader, un forum aperto per il mondo intero che, attraverso l'analisi e la discussione fornirà orientamenti e fornirà nuove soluzioni ai problemi globali e tenderà verso una nuova civiltà mondiale e un quadro per un ordine democratico internazionale.
Nella sua conferenza di fondazione nel maggio 2003 e nell'inaugurale sessione di lavoro nel mese di ottobre 2003, nelle città simbolo di Alessandria e Torino, nella regione italiana del Piemonte, il World Political Forum, ha definito il percorso per una nuova cultura di pace globale. I leader mondiali passati e presenti hanno risposto all'invito del Presidente Gorbaciov e del comitato italiano di sponsorizzazione assemblato presso il World Political Forum, per la ricerca di nuove soluzioni per i problemi del mondo e per cominciare a costruire le basi per la loro risoluzione, esaminando le cause del disordine del mondo e come queste possono essere gestite e risolte.
L'obiettivo del Forum è quello di creare una struttura permanente per il dibattito internazionale, politico e culturale per quanto riguarda i problemi del 21 ° secolo, dedicando particolare attenzione alla strettissima interdipendenza geopolitica ed economica tra le diverse aree del pianeta. E 'stato stabilito in occasione della conferenza di fondazione di proseguire i lavori del World Political Forum, nelle assemblee annuali e nelle sessioni regionali per esaminare le sfide del nuovo secolo. Il WPF non è, tuttavia, solo una riunione annuale di personalità eminenti ed autorevoli. I suoi membri fondatori hanno proclamato l'intenzione di trasformarlo in un vero e proprio centro di ricerca internazionale con sede nel Comlpesso di Bosco Marengo, al fine di affrontare i temi della governance e della globalizzazione. L'obiettivo del World Political Forum è quello di individuare, attraverso l'analisi e lo scambio intenso di esperienze diverse, soluzioni concrete e politicamente realizzabili alle sfide senza precedenti a livello mondiale del mondo multipolare, aprendo la strada verso una nuova civiltà."
Tra i membri citiamo:
http://www.theworldpoliticalforum.net/category/bio/
Structure and Members
Founding Members
Mikhail S. Gorbachev, President
Mercedes Bresso, Co-President
Luigi Guidobono Cavalchini
Andrea Comba
Francesco Cossiga
Enzo Ghigo
Fabrizio Palenzona
Rolando Picchioni
Gianfranco Pittatore (d. 2009)
Presidency Region of Piedmont
Presidency CRT Foundation
Presidency CRAL Foundation
Presidency Province of Alessandria
Presidency Province of Turin
Ordinary Members
Giulietto Chiesa
Andrei Grachev
Vincenzo Maddaloni
Emeritus Members
Giulio Andreotti
Jacques Attali
Aleksandr Bessmertnykh
Benazir Bhutto (d. 2007)
Bono
Boutros Boutros-Ghali
Michel Camdessus
Fernando Henrique Cardoso
Emilio Colombo
H. Em. Cardinal Andrea Cordero Lanza di Montezemolo
Ralf Dahrendorf
Hans Dietrich Genscher
Gianni De Michelis
Jacques Delors
Marshall Goldman
Inder Kumar Gujral
Gyula Horn
Wojciech Jaruzelski
Toshiki Kaifu
Li Peng
Jack Matlock
Federico Mayor Zaragoza
Tadeusz Mazowiecki
Keba Mbaye (d. 2007)
Goya Morimasa
Klaus Naumann
Nursultan Nazarbayev
Georgi Parvanov
Evgeni Primakov
Michel Rocard
Oscar Luigi Scalfaro
Rudolph Schuster
Tadahiro Sekimoto (d. 2007)
H.Em. Cardinal Achille Silvestrini
Lord Robert Skidelsky
Mario Soares
Archbishop Desmond Tutu
Hubert Vedrine
Antje Vollmer
Milos Zeman
High Direction Committee
Mikhail S. Gorbachev, President
Mercedes Bresso, Co-President
Luigi Guidobono Cavalchini
Andrea Comba
Fabrizio Palenzona
Rolando Picchioni
Executive Director
Rolando Picchioni
Executive Committee
Rolando Picchioni, President
Giulietto Chiesa
Maria Leddi
Roberto Moisio
Pierluigi Sovico
Board of Auditors
Carlo Frascarolo, President
Roberto Berzia
Marco Casale
Director External Relations
Roberto Savio
Chairman Scientific Committee
Andrei Grachev
Scientific Committee
Roberto Savio, Vice-President
Khaled Fouad Allam
Piero Bassetti
Anna Caffarena
Luigi Guidobono Cavalchini
Giancarlo Chevallard
Giulietto Chiesa
Andrea Comba
Edoardo Greppi
Francisco Jarauta
Thierry Jeantet
Flavio Lotti
Corrado Malandrino
Predrag Matvejevic
Roberto Moisio
Carlo Ossola
Fabrizio Palenzona
Riccardo Petrella
Francois Trémeaud
Mikhail S. Gorbachev, President
Mercedes Bresso, Co-President
Luigi Guidobono Cavalchini
Andrea Comba
Francesco Cossiga
Enzo Ghigo
Fabrizio Palenzona
Rolando Picchioni
Gianfranco Pittatore (d. 2009)
Presidency Region of Piedmont
Presidency CRT Foundation
Presidency CRAL Foundation
Presidency Province of Alessandria
Presidency Province of Turin
Ordinary Members
Giulietto Chiesa
Andrei Grachev
Vincenzo Maddaloni
Emeritus Members
Giulio Andreotti
Jacques Attali
Aleksandr Bessmertnykh
Benazir Bhutto (d. 2007)
Bono
Boutros Boutros-Ghali
Michel Camdessus
Fernando Henrique Cardoso
Emilio Colombo
H. Em. Cardinal Andrea Cordero Lanza di Montezemolo
Ralf Dahrendorf
Hans Dietrich Genscher
Gianni De Michelis
Jacques Delors
Marshall Goldman
Inder Kumar Gujral
Gyula Horn
Wojciech Jaruzelski
Toshiki Kaifu
Li Peng
Jack Matlock
Federico Mayor Zaragoza
Tadeusz Mazowiecki
Keba Mbaye (d. 2007)
Goya Morimasa
Klaus Naumann
Nursultan Nazarbayev
Georgi Parvanov
Evgeni Primakov
Michel Rocard
Oscar Luigi Scalfaro
Rudolph Schuster
Tadahiro Sekimoto (d. 2007)
H.Em. Cardinal Achille Silvestrini
Lord Robert Skidelsky
Mario Soares
Archbishop Desmond Tutu
Hubert Vedrine
Antje Vollmer
Milos Zeman
High Direction Committee
Mikhail S. Gorbachev, President
Mercedes Bresso, Co-President
Luigi Guidobono Cavalchini
Andrea Comba
Fabrizio Palenzona
Rolando Picchioni
Executive Director
Rolando Picchioni
Executive Committee
Rolando Picchioni, President
Giulietto Chiesa
Maria Leddi
Roberto Moisio
Pierluigi Sovico
Board of Auditors
Carlo Frascarolo, President
Roberto Berzia
Marco Casale
Director External Relations
Roberto Savio
Chairman Scientific Committee
Andrei Grachev
Scientific Committee
Roberto Savio, Vice-President
Khaled Fouad Allam
Piero Bassetti
Anna Caffarena
Luigi Guidobono Cavalchini
Giancarlo Chevallard
Giulietto Chiesa
Andrea Comba
Edoardo Greppi
Francisco Jarauta
Thierry Jeantet
Flavio Lotti
Corrado Malandrino
Predrag Matvejevic
Roberto Moisio
Carlo Ossola
Fabrizio Palenzona
Riccardo Petrella
Francois Trémeaud
Non è difficile scoprire un'organizzazione globalista che sostiene il Nuovo Ordine Mondiale, i motti di tutte sono infatti:
Problemi Globali, Soluzioni Globali.
Regole Globali
Mai che si dica Problemi Globali-Torniamo alle nostre Radici, alle nostre Comunità locali. No, il WPF vuole addirittura fondare una "New World Civilisation", vuole diventare l'arena politica pubblica del Nuovo Ordine Mondiale. Quello che è strano è che uno come Giulietto Chiesa non può non essersi accorto di dove questo forum di elite ci vuole portare.
Secondo Gorbaciov, che si allinea "stranamente" alle opinioni del Council on Foreign Relation, il sogno del nuovo secolo americano è finito: “Gli Usa con la loro posizione di supremazia ci hanno trascinato in una situazione pericolosa. Avevano vinto la guerra fredda. Hanno detto: lasciamo fare a Mosca la sua perestrojka (ndr.rivoluzione), noi non cambiamo nulla. E’ stato un peccato di presunzione, la malattia del vincitore. Occorre un nuovo ordine mondiale capace di riconoscere le esigenze di tutti. Invece la squadra del presidente Bush è convinta della superiorità totale del sistema liberale. Peccato che proprio lui sia diventato il socialista più convinto: invita a salvare le banche a spese dello stato. I suoi erano i teorici del superprofitto e del superconsumo senza limiti morali o razionali. Aggiungendo i costi delle guerre in Iraq e in Afganistan, hanno lanciato trilioni (ndr. migliaia di milioni) di dollari in una fornace senza senso”.
Tra parentesi anche i teorici del superprofitto come George Soros, dopo che hanno contribuito a distruggere il sistema finanziario globale, adesso "stranamente" chiedono Regole Globali sulla finanza.
Adesso scopriamo anche la funzione di Giulietto come demolitore della tesi ufficiale dell'attentato alle torri gemelle dell'11/9. Questa denuncia così accanita di Giulietto, seppur vera, serviva a far perdere consenso e credibilità agli Usa, e a far guadagnare consenso verso le istituzioni intenazionali.
Sempre secondo Gorbaciov si dovrà arrivare ad una forma di Governo Mondiale: " Dovremmo attrezzarci a costruire in fretta agenzie sovranazionali, cui delegare una parte della sovranità degli Stati, affinché possano prevedere, controllare, gestire, i temi critici dello sviluppo del pianeta. Bisogna agire. Per la pace serve l’ONU. Proprio l’ONU è chiamata a essere l’anello decisivo nell’organizzazione di azioni collettive di dimensione planetaria. Però, occorre cambiare l’atteggiamento nei suoi confronti, assicurarle sostegno e mettere mano a una sua riforma. Un nuovo atteggiamento è indispensabile anche nei confronti delle altre organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, e probabilmente si renderà necessaria la creazione di nuove strutture sovranazionali in grado di occuparsi dei maggiori problemi globali. Proposte in tal senso sono state avanzate ma, per ora, senza risultato. Nel mondo globalizzato di oggi si fa sentire, in modo abbastanza inquietante, la tendenza al regionalismo, che si esprime nella formazione di ampi raggruppamenti economici e politici di Stati, a volte anche di dimensioni transcontinentali."
Nell'esporre questo tipo di politica Gorbacioviana è utile dichiarare che non si è a favore di una restaurazione o mantenimento del potere degli Usa. Il piano del PNAC, o Project for New American Century dei neocon era solo una fase di un piano ben piu lungo. La politica espansionistica del PNAC ha posto le premesse del declino Usa, a causa del debito pubblico stratosferico cresciuto con le imprese guerrafondaie, e ha posto le basi di un ordine transnazionale di un elite non meno inquietante.
Gorbaciov e Chiesa sono allineati nel sostenere: "O nuovo modello di sviluppo, o apocalisse"
Il WPF sostiene infatti la Teoria Pseudoscientifica del Global Warming o Riscaldamento Globale, la quale afferma che se non riduciamo la produzione di CO2 del 60 % rispetto al volume delle emissioni del 1990, questa causerà un effetto serra che condurrà alla catastrofe globale nel giro di pochi anni.
Lo scopo della conferenza del giugno del 2009 non era quello di individuare problemi finanziari ed economici per ridurre il fantomatico Effetto Serra e quindi il Riscaldamento Globale ma, secondo il WPF "il problema chiave è nell' insufficieza di regole globali accettate da ognuno e nella debolezza delle soluzioni proposte dalle istituzioni politiche, le quali dovrebbero essere in grado di formare una comunità di Stati, di Businness Mondiale e di società civile internazionale per raggiungere questo comune obiettivo"
Le grosse potenze, come gli Usa, la Cina, il Brasile e l'India, non accettano da sole di abbasare significativamente la produzione di CO2, pertanto avrebbero tutte bisogno di norme globali sovranazionali che glielo impongano.
Regole Globali per Soluzioni Globali = Governo Mondiale.
Uno dei più ferventi adepti di questa Setta globalista del global Warning è proprio il giornalista Giulietto Chiesa.
Da questo link estraiamo il concetto pseudoscientifico più volte ripetuto da Chiesa:
"la temperatura del pianeta sta aumentando e se continua a crescere con i livelli attuali noi andremo incontro nei prossimi 20 anni ad un aumento di 3,7 – 4 gradi. Questo comporterà veri e propri stravolgimenti sul pianeta, per esempio il Bangladesh, dove abitano 400 milioni di persone, andrà sott’acqua, come pure la nostra costa adriatica.
E questo non accadrà fra 200 anni, ma fra 20, e sarà un problema della prossima generazione, dei nostri figli. L’Africa nei prossimi 10 anni aumenterà a dismisura le zone desertiche, costringendo 250 milioni di persone a scappare, verosimilmente da noi.
Per impedire ciò occorrerebbe smettere di produrre anidride carbonica ai tassi attuali perché sta surriscaldando il pianeta attraverso l’effetto serra. Ma l’anidride carbonica è un prodotto di tutto il nostro modo di vivere: si produce con le automobili, i treni, le navi, il riscaldamento, le fabbriche. In più tutta la nostra società è basata sull’utilizzo dell’energia fossile che non è certamente infinita; la quantità d’idrocarburi che c’è sottoterra è definita e si può calcolare con una buonissima approssimazione. Tant’è che gli esperti avvertono, appunto, che a breve non ce ne sarà più. In un secolo e mezzo l’abbiamo consumata quasi interamente. "
Non importa per Giulietto che ben oltre 650 scienziati di tutto il mondo, decisi nel loro dissenso, abbiano presentato al Senato americano un dossier di 233 pagine che confuta il «global warming ». Con questo documento gli skeptical scientist hanno demolito la teoria dell'Ipcc, il gruppo di scienziati che alle Nazioni Unite si occupano delle ricerche sui cambiamenti climatici, i quali sostengono un'influenza umana del 90% nelle variazioni del clima. Il Guru della Fine del Mondo Giulietto però va avanti lo stesso col suo Riscaldamento.
AliceOltreLoSpecchio ha fatto un ottimo articolo raccogliedo tutti i dati che smentiscono questa teoria:
Copenhagen, il Climagate e la bufala del Riscaldamento Globale
Il World Political Forum, in una conferenza del 10-11 Ottobre del 2008 a Venezia dal titolo "Dal Global Warming al Media Alert" si era anche preoccupato di come meglio propagandare l'allarmismo del "Global Warming" in tutti i mass media del mondo. "Giornalisti e dirigenti di testate da 29 paesi rappresentanti di 6 continenti si sono incontrati a San Servolo (Venezia), il 10 e l'11 Ottobre per sfidare i media internazionali a migliorare la comprensione da parte del pubblico degli effetti del cambiamento climatico." Secondo loro "Il ruolo dell'informazione è fondamentale per raggiungere una maggiore consapevolezza del pubblico sui rischi gravi che dobbiamo affrontare, al fine di ostacolare l'impatto del cambiamento climatico. Si tratta di una sfida globale che deve essere affrontata con uno sforzo globale." Sfida Globale, Sforzo Globale, ormai è una litania. La Conferenza si è conclusa Con Esperti del Clima e Rappresentanti dei media che hanno approvato una dichiarazione finale chiedendo alti standard di reporting di notizie sulle opzioni strategiche per evitare i danni irreversibili causati agli ecosistemi.
Chissa se tra questi alti standard rientra anche la notizia degli hackers che hanno rubato, e rivelato al pubblico, 160 megabites di e-mail dai server della Climatic Research Unit (CRU) della East Anglia University, la centrale «scientifica» principale dell’ideologia del Global Warming? In queste mail rubate gli scienziati di tale istituzione parlano continuamente di come hanno manipolato, falsificato, sottratto files, e nascosto informazioni sulle reali temperature del pianeta.
Il World Political Forum si è occupato anche del problema dell'acqua:
da un estratto di un articolo di Riccardo Petrella, anch'egli membro del Worl Political Fomun leggiamo:
"Secondo i lavori dell'Ipcc, le conseguenze più gravi del cambiamento climatico riguardano l'acqua. (8) L'acqua è già in crisi crescente attraverso il mondo (in termini di disponibilità e di accessibilità, soprattutto sul piano qualitativo). A causa dello scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, l'acqua dolce diventerà sempre più rara. Nel 2050, il 60 % della popolazione mondiale rischia di abitare nelle regioni con una forte penuria d'acqua. La rarefazione dell'acqua dolce avrà delle ripercussioni gravi soprattutto sulla salute (9), la produzione agricola e l'alimentazione (10). Tutte le attività industriali necessitano d'acqua. La penuria di acqua farà aumentare i costi dei prodotti industriali. Siccità e carestia si diffonderanno nel mondo. I conflitti tra paesi e, all'interno di questi, tra le diverse regioni e località, si moltiplicheranno. La proprietà e l'uso dell'acqua saranno destinate a diventare, in mancanza di un radicale cambio di prospettiva, una delle principali cause di guerre del XXIÊsecolo"
In sostanza, sempre secondo l'ipcc, il problema dell'acqua sarebbe una conseguenza del Riscaldamento Globale, che abbiamo già visto essere un mito.
Dal loro sito leggiamo;
"Il World Political Forum ha preso parte alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti del Clima tenuta nel Dicembre del 2009 in Danimarca, dove ha portato all'attenzione dei partecipanti il suo Memorandum for a World Water Protocol che è stato elaborato dalla conferenza internazionale "Pace con l'Acqua", tenuta il febbraio del 2009 con la collaborazione dei Gruppi Parlamentari Europei.
Il WPF chiede che l'acqua sia inserita nell'agenda delle discussioni del COP 15, dal momento che la "crisi mondiale dell'acqua" è al centro dei problemi ambientali in cerca di soluzione negli incontri dell'UNFCC. ll Memorandum espone infatti il ragionamento che giustifica l'urgenza di una iniziativa a favore di una nuova politica delle acque in tutto il mondo, ispirata ad un nuovo paradigma politico. Esso rappresenta un contributo ai negoziati internazionali governativi in corso di definizione, in vista dei contorni e dell'approvazione di un nuovo accordo post-Kyoto 2013."
Il WPF afferma che il problema dell'acqua è esploso ovunque: Cina, Stati Uniti, Regioni Mediterranee, Asia Centrale, Australia, Africa.
In questo documento indovinate un pò cosa propone il WPF per affrontare la crisi?
Il punto 5 afferma:
"5. La Crisi dell'aqua è di portata globale. Questa crisi richiede una risposta politica globale". Amen! E poi continua col World Water Plan o il World pact for Water: tra i punti di questo piano, a parte la retorica buonista e pacifista, apparentemente solidale e partecipativa, ci preme sottolineare questi punti:
"-Centralità di un'economia sociale basata sulla ricchezza collettiva e il patrimonio comune. Le spese relative al diritto di base all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, devono essere coperte dal finanziamento pubblico. Viene introdotta una tariffa pubblica , che va oltre il livello dei diritti dell'acqua, per orientare gli usi equi e sostenibili delle risorse idriche;"
Si vuole introdurre una tassa mondiale sull'acqua?
Altro punto:
"- Sarà impossibile "salvare l'acqua", senza una vera e propria politica di ingegneria istituzionale a livello mondiale. L'azione in favore di un piano dell'acqua nel mondo implica la promozione di una nuova architettura politica mondiale (NEWPA) che accresca le condizioni di vita e le aspettative del 21esimo secolo a livello mondiale."
Il conclusione al piano si auspica anche una creazione all'interno delle Nazioni Unite di una “United Nations Water Authority” (UNWA), un'organo che "dovrebbe monitorare la situazione per quanto riguarda l'uso e il consumo di acqua e risolvere le controversie per quanto riguarda questi temi. Il UNWA dovrebbe essere basato su una reale autonomia nei confronti degli interessi economici, finanziari e commerciali privati, nonché dagli interessi dei paesi più potenti." Tombola!
E' sempre il solito meccanismo:
Problema: Riscaldamento Globale (con conseguenza di Penuria di Acqua Potabile)
Reazione: Panico mondiale per la catastrofe
Soluzione: Regole Globali, Nuovo Ordine Mondiale
Da AliceOltreLoSpecchio vedi anche:
Il World Political Forum: analisi del simbolo
Aggiornamento 2013: