Secondo
le nostre analisi Giulietto Chiesa assomiglia molto a David
Icke. Icke, guru "contro" il NWO, pur denunciando
apparentemente alcuni aspetti della New Age (cioè la religione mondiale imposta dall'elite) in diversi suoi libri, propone però, a tutti quanti noi, la
stessa New Age Luciferina come "soluzione"
per combattere il Nuovo Ordine Mondiale, nel mentre ci sciorina le
tesi di Alice Bailey come se fossero le sue, senza nemmeno citarla,
ingannando così gli ingenui "complottisti". Allo stesso
modo il nostro Giulietto Chiesa, pur denunciano il
neo-malthusianesimo di alcuni membri dell'elite imperialista (a dire
il vero solo in qualche frase stringata), egli stesso poi propone la
stessa cosa come "soluzione", non chiamandolo mai con il
suo nome, al fine, a quanto pare, di ingannare gli stessi poveri
complottisti che lo seguono adoranti e vedono in lui un uomo
coraggioso e un guru.
Estraiamo
un passo del libro "Zero" (pag.
275) di Giulietto Chiesa ripreso da
un blog dove veniamo citati per aver criticato il "povero"
Giulietto:
"con
l'entrata in guerra degli Stati Uniti, il 6 aprile del 1917, il
predominio del governo invisibile si consolidò [...]. Da allora, il
governo invisibile ha in genere reso pubblico il proprio punto di
vista per mezzo di un portavoce [...]. I presidenti di norma hanno
agito come burattini nelle mani di questo gruppo di potere [...]. Al
momento l'oligarchia finanziaria appare spaccata tra una fazione di
neocon estremisti, che gravita attorno a George Shultz e Rupert
Murdoch, e una frangia più moderata di imperialisti maltusiani,
raggruppati attorno a James Baker III e al principe Carlo. La lezione
cruciale, comunque, è che qualsiasi presidente degli Stati Uniti
deve essere considerato come un burattino [...]"
A
parte il fatto che la descrizione dell'elite mondialista è proprio
degna di uno sprovveduto (un finto sprovveduto), quello che bisogna
sottolineare è questo: se qui si denunciano alcuni nomi secondari
di imperialisti maltusiani, non spiegando nemmeno nel dettaglio tale
ideologia Malthusiana e glissando sui principali propugnatori, non
vuol dire certo che Giulietto non sia vicino, in quanto a ideologia,
a questi personaggi. Come abbiamo già detto, è la stessa tecnica di
David Icke, il quale sembra denunciare alcuni aspetti della new age e
del new world order, così come denuncia molti leader mondiali
artefici del NWO, per poi proporre la stessa cosa sotto le mentite
spoglie di una soluzione dal basso. Il Giulietto che denuncia certi
esponenti malthusiani ci vuole ingannare dicendoci che la sua via sia
qualcosa di altro.
"Anche
se non era più politicamente corretto rivolgersi soprattutto ai
pianificatori sociali come Galton e Malthus, la preoccupazione
principale di questi uomini - cioè, che siccome le risorse della
terra sono limitate ci sarà un'Armageddon demografica se la
popolazione umana continuerà ad espandersi - fu rianimata ma fu
confezionata come responsabilità ecologica. Così, ancora una volta
diventò politicamente corretto difendere il controllo della
popolazione. La Società Americana di Eugenetica (fondata nel 1922,
mentre il Darwinismo sociale gettava le basi degli esperimenti
nazisti) saltò su questo carrozzone, ma cercò di accumulare
maggiore rispettabilità cambiando il suo nome in Società per lo
Studio della Biologia Sociale nel 1972. "
Già
analizzammo
tempo fa l'associazione di Giulietto Chiesa con il World
Political Forum, organismo in cui Chiesa compare affianco al leader
globalista Mikhail Gorbaciov; tale organismo globalista si proponeva
di creare un Nuovo Ordine Mondiale (sono le loro stesse parole) come
"soluzione" ai mali dovuti al superclan mondialista,
naturalmente pensando che tutti quanti noi siamo degli emeriti
sprovveduti come l'autore del blog sopra citato.
Prima di esporre le
idee ecologiste di Giulietto Chiesa introdurremmo la nuova creatura
Chiesa-Gorbaciov, il NEW POLICY FORUM (lo scrivono così, tutto
maiuscolo), nato dalle ceneri del World Political Forum; questo nuovo
organismo vorrebbe proporre "una
nuova architettura internazionale" e
crede
che sia necessario
"rigenerare le Nazioni Unite",
come
descritto nell'articolo NEW
POLICY FORUM (Gorbachev Forum) a.s.b.l. Official launching in
Luxemburg on 21 May 2010
tratto
dal sito di Giulietto Chiesa:
"Questo
Forum continuerà la missione del World Political Forum lanciato dal
presidente Gorbaciov nel 2003 a Torino, in Italia, che si è
concentrato sull'analisi dei cambiamenti senza precedenti che hanno
trasformato lo scenario mondiale dopo la fine della Guerra Fredda. I
leader mondiali passati e presenti si sono riuniti in occasione degli
eventi del World Political Forum alla ricerca di nuove soluzioni
per i problemi mondiali, cominciando a costruire le basi per la
loro risoluzione esaminando quali sono le cause del disordine
mondiale e come esse possano essere gestite e risolte al meglio. Il
dibattito ha esaminato la necessità di una nuova architettura
internazionale per evitare uno scontro di civiltà, e la necessità
di rigenerare le Nazioni Unite.
L'attuale
progetto del NEW POLICY FORUM (Gorbaciov forum) a.s.b.l. Annuncia
l'ambizione di estendere la precedente agenda e ha come punto di
partenza la comune conclusione che, contrariamente alle speranze
suscitate alla fine della guerra fredda, l'attuale ordine
internazionale rimane sconvolto e instabile. Le Istituzioni
Sovranazionali Economiche e Politiche sono tormentate dal conflitto e
dal disaccordo. La speranza per la cooperazione tra gli stati e il
nuovo ordine mondiale alla fine della Guerra Fredda hanno
fallito nel manifestarsi.
Il
NEW POLICY FORUM (Gorbaciov forum) a.s.b.l. si propone di esaminare
come organizzare la coordinazione migliore possibile delle
istituzioni internazionali e quali modelli siano desiderabili e
auspicabili per il futuro ordine al fine di ridurre questi
squilibri e differenze nella ricerca di uno spazio politico in cui le
civiltà possono incontrarsi e trovare un accordo per la gestione
internazionale del disordine.
Ispirato
dal suo fondatore e presidente Mikhail Gorbaciov, il NEW POLICY FORUM
(Gorbaciov Forum) a.s.b.l. mira a diventare un punto di incontro e un
crocevia di culture, religioni e leaders, un forum aperto per
tutto il mondo che, attraverso l'analisi e la discussione,
fornirà orientamenti e proporrà nuove soluzioni ai problemi
globali e si adopererà per una nuova civiltà mondiale e una cornice
per un ordine democratico internazionale. [Il
grassetto è il nostro]
Quindi,
cari "complottisti" che difendete Giulietto Chiesa,
continuate pure a fare gli struzzi, fate finta che queste parole
tratte dal sito di Giulietto vogliano dire tutt'altro, cioè non
siano una lode del "new world order", continuate pure a
comperare i suoi libri che valgono "Zero", ma in queste
righe che abbiamo riportato non vi è proprio nulla di nuovo sotto il
sole del Nuovo Ordine Mondiale che noi denunciamo da tre anni a
questa parte.
Ecco
poi come Giulietto Chiesa sostiene il Club
di Roma,
noto organismo Mondialista fautore del controllo della popolazione,
fingendo che esso non sia una creazione dell'elite globale. In
risposta a Luca
Candellero che gli poneva dei dubbi su tale organismo (cioè
diceva:"Sono
d’accordissimo sulla necessità di una decrescita, solamente non
capisco perchè riguardo a questo Giulietto ha citato le tesi
del Club di Roma, che era un’emanazione della suddetta élite,")
egli afferma:
"Per
quanto riguarda il Club di Roma io considero la sua produzione
scientifica e culturale come uno dei punti alti della coscienza dei
“limiti dello sviluppo”. Tema che, per me, è alla base di
ogni ipotesi di decrescita. Il Club di Roma è espressione del
superclan mondialista – come tu scrivi – più o meno come io sono
espressione della politica della Banca Centrale Europea o della
Goldman Sachs. Cioè le accuse che tu muovi al Club di Roma
sono senza alcun fondamento. Sul web si trovano tante
sciocchezze, com’è noto. Come quella secondo cui il Club di Roma
sarebbe all’origine di chissà quali genocidi. Ti suggerisco di
vagliare meglio le informazioni di cui sembri disporre. E, in primo
luogo, di leggere i lavori fondanti del Club di Roma tra cui,
appunto, c’è il volume “Limits to growth”, che non solo
non invoca il mantenitmento dello status quo, ma propone
cambiamenti radicali nella fisionomia sociale e produttiva del mondo
che dovrebbero essere la premessa per evitare esiti catastrofici
delle molteplici crisi che stanno esplodendo. Io personalmente
ho avuto rapporti molto stretti e cordiali con alcuni dei più
intelligenti e stimati dirigenti e scienziati del Club dell’ultimo
decennio, tra i quali Martin Lees e Ashok Khosla. Le loro
biografie sono lontane miliardi di miglia dalla descrizione che tu
fai di quel gruppo di scienziati."
|
La frase incorniciata è lo screenshot tratto dal sito di Giulietto chiesa |
Nel
finale Chiesa conclude con un bel "pensiamo
che Grillo abbia avuto il merito di risvegliare le coscienze di
centinaia di migliaia di persone",
cioè lodando l'ennesimo uomo-farsa dell'opposizione controllata (si
leggano a proposito i seguenti articoli di Gianni Lanness: 1,
2,
3).
Sul
fatto che "Limits to growth" invochi però
cambiamenti radicali siamo d'accordo con Giulietto, si tratta però
di vedere quali e chi li propone realmente. Adesso quindi leggiamo
cosa è questo Club di Roma che Giulietto dice non essere espressione
del superclan; da Massoneria e Sette Segrete di Epiphanius
a pagina 663-664 apprendiamo che:
"Il
Club di Roma nacque nel 1968 come "centro di riflessione
per l'umanità", per dirla con Peccei, al quale collaboravano
uomini di scienza, filosofi, banchieri e umanisti. A sua disposizione
aveva finanziamenti quasi illimitati, provenienti dalle Fondazioni
Rockefeller, Agnelli, Volkswagen, ma anche dal "German Marshall
Fund", lo stesso che contribuisce a finanziare la Trilaterale, e
nel cui Comitato direttivo sedeva Averell Harriman, membro di società
come la Pilgrims e il CFR, e capo dell'omonima famiglia che, secondo
taluni autori, si spartisce coi Rockefeller la seconda posizione nel
firmamento dell'Alta Finanza americana. Tra i fondatori del Club di
Roma spiccava David Dean Rusk (1909-1994), membro della Pilgrims'
Society, presidente della Fondazione Rockefeller fra il 1952 e il
1961, presente alla prima sessione del Bilderberg, CFR, Rhodes
Scholar e Cavaliere di Malta, uno dei principali attori della
politica americana di quel periodo in Estremo Oriente. Al Club di
Roma aderiva Elisabeth Mann Borgese, che negli anni Trenta si era
trasferita col padre Thomas negli Stati Uniti, dove entrambi si
unirono ad Aldous Huxley, uno dei santoni del New Age, o Sol
Linowitz, ex presidente della multinazionale Xerox, membro del CFR,
dell'American Jewish Committee, della Commissione Trilaterale, ma in
particolare associato dello studio legale internazionale Coudert
Brothers, gabinetto sponsorizzato dalla Pilgrims' Society e dai
Rockefeller, e prima sede dell'organizzazione ecologica "The
Friends of Earth" ("Amici della Terra"), fondata nel
1969 da David Ross Brower.
I
Rapporti al Club di Roma, preceduti da ricerche ed analisi condotte
con dovizia di mezzi nei vari santuari mondiali della scienza,
spaziavano nei più diversi campi, oggi notissimi: l'ambiente,
l'ecologia, le risorse, lo sviluppo, la solidarietà, il fumo. Nel
1970, ad esempio, Peccei, con i fondi della Fondazione Volkswagen,
prese a suo servizio un genio dei computer del MIT, Jay Forrester,
assieme ad alcuni suoi allievi, fra cui Dennis e Donella Meadows, che
a partire da ipotesi assai opinabili come la "capacità di
carico" del pianeta, simularono ai computer delle tendenze
ricavandone previsioni catastrofiche, che vennero prontamente
pubblicate nel celebre libro I limiti dello sviluppo sotto
l'egida del Club di Roma.
Queste
previsioni, prontamente riprese dai mezzi di comunicazione, vennero
presentate come ineluttabili qualora non si fosse proceduto con la
massima sollecitudine ad affrontare GLOBALMENTE i problemi ("pensare
globalmente e agire localmente" è uno degli slogan-chiave del
Club di Roma), coordinati da un'autorità mondiali riconosciuta.
La
lettura dei rapporti al Club di Roma rivela ad un occhio attento un
sostanziale riproporsi dei temi, e spesso del linguaggio, teosofici.
Si parla infatti di "umanità vista come un tutto",
"villaggio globale", "rivoluzione globale",
ecumenismo, rispetto della terra, limitazione demografica (La
Bailey fu una pioniera del controllo delle nascite), nuovo
rinascimento, "evoluzione delle fedi", si fa appello alle
"potenzialità interiori dell'uomo nuovo", che dovrà
edificare il "villaggio globale", in ciò sostenuto, si
afferma, da una "volontà illuminata"."
Qui
sopra vi è la foto della pagina 666 del libro Massoneria e Sette
Segrete
In
un rapporto del 1991 intitolato "The
First Global Revolution", pubblicato dal Club
di Roma,
troviamo, a pagina 75, la seguente dichiarazione:
"Nella
ricerca di un nuovo nemico che ci unisca, c'è venuta l'idea che
l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità
di acqua, le carestie e altre cose simili si adatterebbero al
caso...Tutti questi pericoli sono causati dall'intervento umano nei
processi naturali, ed è solo attraverso la modifica delle attitudini
e del comportamento che essi possono essere superati. Il vero
nemico, allora, è l'umanità stessa."
Nella short version del
rapporto del Club di Roma dal titolo I
Limiti dello Sviluppo,
il libro pubblicato nel 1972 tanto amato da Giulietto Chiesa, si
afferma:
"La crescita
travolgente della popolazione mondiale causata dal ciclo di tasso
positivo di natalità è un recente fenomeno, un risultato del grande
successo dell'umanità nella riduzione della mortalità mondiale.
Il ciclo di feedback
negativo è stato indebolito, consentendo al ciclo positivo di
operare praticamente senza costrizione.
Ci sono solo due modi
per ripristinare lo squilibrio risultante. O il tasso di natalità
viene portato verso il basso per essere uguale al nuovo, minore,
tasso di mortalità, oppure il tasso di mortalità deve salire
nuovamente.
Tutti i vincoli
"naturali" alla crescita della popolazione operano nel
secondo modo – aumentano il tasso di morte. Ogni società che
intenda evitare tale risultato deve intraprendendere delle azioni
deliberate per controllare il ciclo di feedback positivo, per ridurre
il tasso di natalità."
"Per avere una
prospettiva più profonda, diamo uno sguardo alla precedente
relazione del Club di Roma del 1976, Rio: Reshaping the
International Order (Rio: Rimodellare l'Ordine Internazionale),
che specifica una strategia per creare un sistema di governance
economica mondiale. La relazione precisa:
"Al
livello più alto, il livello degli affari mondiali, le
istituzioni internazionali devono figurare come le prime promotrici
del cambiamento previsto."
"Il raggiungimento
di questa pianificazione e della gestione del sistema a livello
globale richiede il consapevole trasferimento di potere -
sicuramente un trasferimento graduale - dallo Stato Nazione verso le
organizzazioni mondiali. Solo quando questo trasferimento
avrà luogo, le organizzazioni mondiali potranno diventare efficaci e
propositive"'
"La
codificazione di Malthus del problema della popolazione è che le
persone possono riprodursi più velocemente rispetto agli incrementi
delle capacità agricole. Come sottolinea Neurath, dai tempi di
Malthus il dibattito si è spostato verso quanto rapidamente
l'agricoltura può essere ampliata. In un certo senso, non si
contesta in realtà la premessa di Malthus che vi è un limite alla
crescita della popolazione umana: il dibattito è stato sopra a
quanto noi siamo vicini a tale limite e quindi se abbiamo bisogno di
occuparci di questo. La discussione moderna di queste materie, come
enuncia dal Club di Roma, ha semplicemente aggiunto le risorse e/o
l'inquinamento come ulteriori fattori, insieme all'agricoltura, che
potrebbero limitare la popolazione umana."
a
pagina 58 dello stesso libro leggiamo:
"Uno
snello volume di Dennis Meadows e altri, chiamato The
Limits to Growth,
ma meglio conocsiuto come "Il Report del Club di Roma", fin
dai tempi della sua pubblicazione nel 1972, ha avuto un ruolo
centrale nel dibattito concernente "l'esplosione
della popolazione",
specialmente quella che si verifica nel Terzo Mondo – se questa sia
un pericolo per il futuro dell'umanità, minacciando di esaurire la
fornitura di cibo e le materie prime necessarie e di far precipitare
un catastrofico inquinamento dell'aria e dell'acqua come conseguenza
della sovraindustrializzazione o se tutto questo non sia nulla di cui
preoccuparsi perchè c'è ancora abbastanza di tutto ciò per far
farci vivere per un tempo molto lungo.
[...]
Lasciatemi
brevemente presentare un po di fatti sul Club di Roma...
Il
suo fondatore e presidente è Aurelio Peccei, ex direttore generale e
presidente del consiglio di amministrazione di Olivetti, tuttora un
membro del consiglio di amministrazione sia di Olivetti che della
FIAT, capo dell'Italoconsult, una società di consulenza aziendale
che è una sussidiaria di Montecatini Edison. Nel 1958 Peccei
pubblicò At
the Edge of the Abyss,
che esaminava i problemi generali della popolazione,
dell'inquinamento, dello sviluppo e simili, e le relazioni a mutuo
incastro tra di essi. Nel 1968 egli ottenne la sponsorizzazione della
Fondazione
Giovanni Agnelli
per un importante progetto di ricerca in questa direzione. Lo stesso
Agnelli, anch'egli un industriale italiano, è un membro del
consiglio di amministrazione di Montecatini.
[...]
Oltre
a Peccei, nel 1973 i direttori del Club di Roma erano: Alexander
King, direttore scientifico dell'OECD (Organization for Economic
Cooperation and Development) ex segretario scientifico del Gabinetto
Britannico; Saburo Okita, capo del Japan Economic Research Center di
Tokyo; Eduard Pestel, professore alla Technische Hochschule di
Hannover e membro del Volkswagenstiftung in Germania, il quale
finanziò sia il primo che il secondo rapporto del Club di Roma
(Mesarovic e Pestel, 1974); Hugo Thieman, capo del Batelle Institute
di Ginevra; and Carrol Wilson, professore al Massachusetts Institute
of Technology.
Harvery
Simmons, uno degli autori di Models of Doom – fino ad oggi
probabilmente la più solida critica ai Limiti dello Sviluppo,
scritto da un gruppo di scienziati dell'Università di Sussex in
Inghilterra – sottolinea alcune interessanti similarità e
differenze tra il Club di Roma e i "Tecnocrati" degi anni
'30 nel novecento:
"Mentre
la tecnocrazioa affermava che i problemi economici degli Stati Uniti
potevano essere risolti attraverso l'utilizzo di tecniche di
ingegneria scientifica, e che le istituzioni politiche da sole erano
in grado di massimizzare l'enorme quantità di energia non sfruttata
negli Stati Uniti, Forrester e i suoi uomini [riferito al professore
Jay Forrester del MIT, autore di World Dynamics, il primo del World
Models, ed ex insegnante di Dennis Meadowd -P.N.] assume il punto di
vista completamente opposto, sottolineando
che le soluzioni politiche saranno necessarie per prevenire il
disastro mondiale. [Models of Doom, p. 193]
Simmons
sottolinea come somiglianza tra i due gruppi:
“Il
legame tra scienziati e una disinteressata ma prominente
e influente élite.
Nel caso della Tecnocrazia questa élite era composta da uomini di
affari; nel caso del sistema dinamico di gruppo [Forrester, Meadows e
i loro collaboratori – P.N.]...questa élite è composta da uomini
che sono al vertice delle varie istituzioni di conoscenza: istituti
di ricerca, fondazioni, o società di consulenza aziendale. [Models
of Doom, p.193]
Lo
stesso modello di elite che si occupa delle "soluzioni politiche
globali" è anche quello adottato dalle istituzioni
Chiesa-Gorbaciov come il World Political Forum e il NEW POLICY FORUM.
Adesso
analizziamo il globalista
Martin Lees del Club di Roma, con cui Giulietto Chiesa ha
rapporti stretti e cordiali. Egli si è laureato Scienze Meccaniche a
Cambridge e ha un diploma post laurea in Studi Europei conseguito al
Collegio d'Europa di Bruges. Entrò a far parte dell'OCSE, dove
gestiva i programmi di cooperazione scientifica e tecnologica. Ha
servito presso le Nazioni Unite [Governo Mondiale in via di
edificazione] in diverse funzioni, tra cui come direttore esecutivo del
Financing System for Science and Technology for Development. E' stato
anche responsabile, dal 1983, di diversi programmi di alto livello di
cooperazione internazionale con la Cina; ora è il consigliere del
governo cinese sul cambiamento climatico e altre questioni; dal 1995
è stato Moderatore del Comitato Consultivo Internazionale della
Toyota Motor Corporations. Dal 2001 a 2005 egli è stato Rettore
dell'Università per la Pace delle Nazioni Unite in Costa Rica. E'
stato eletto alla carica di Segretario generale del Club di Roma nel
settembre 2007, con effetto dal gennaio 2008.
In
un lavoro del 2009 dal titolo Presentation
by Martin Lees Secretary General of the Club of Rome to The
UNESCO Natural Sciences Sector Retreat,
l'amico
di Giulietto a pagina 17 afferma:
"I
problemi della Governance
Internazionale
e dell'architettura
istituzionale saranno
fondamentali, in particolare, per l'effettiva
implementazione di un Trattato post-Kyoto.
Per affrontare le cause alla base del cambiamento
climatico devono
essere introdotti o adatatti
meccanismi istituzionali per attuare e coordinare nuove politiche
in aree chiave di concentrazione quali: finanza, scienza e
tecnologia, sviluppo delle risorse umane, informazioni e
comunicazioni e sviluppo di capacità.
E la questione della
"giustizia climatica" sarà fondamentale per
raggiungere un qualsiasi accordo e per l'accettazione di un qualsiasi
trattato.
Le
Nazioni Unite,
in comune con i leader e le istituzioni di governo, la società
civile e il settore privato in tutto il mondo, sono
di fronte ad una serie di critiche questioni globali
che hanno raggiunto una dimensione e intensità tali da rischiare di
destabilizzare i sistemi da cui dipendono l'umanità e il nostro
fragile pianeta."
L'altro
personaggio con cui Chiesa intrattiere rapporti stretti e cordiali,
sono
le sue stesse parole, è il Dottor Ashok Khosla.
|
Sopra lo screenshot tratto dal sito di Giulietto Chiesa |
Leggiamo
quindi la biografia
di questo altro globalista; ha studiato a Cambridge e ha conseguito
un dottorato ad Harvard; è un ex direttore del Programma delle
Nazioni Unite [Governo Mondiale in via di edificazione] per
l'ambiente; è stato insignito del Sasakawa Environment Prize nel
2002, una sorta di Premio Nobel per l'ambiente. E' stato membro del
consiglio di numerose organizzazioni ambientaliste globali, tra cui il
Club di Roma, la World Conservation Union e l'Istituto Internazionale
per lo Sviluppo Sostenibile; ed è stato consigliere, tra gli altri,
della Banca Mondiale e del Programma delle Nazioni Unite per lo
Sviluppo e del Governo Indiano. Quindi, caro Giulietto, il fatto che
questi personaggi del Club di Roma, con cui tu hai stretti rapporti, siano legati al
Governo Mondiale in formazione delle Nazioni Unite, dove hanno
ottenuto cariche importanti, e alla Banca Mondiale, non vuol dire
forse che sono espressione dell'elite? Oppure la tua visione
dell'elite è un po parziale?
Come
avevamo già riferito nell'articolo sul World Political Forum, il
Club di Roma e il WPF di Chiesa Gorbaciov organizzavano conferenze
insieme, come quella dal titolo rivelatorio "From
Global Warning to Global Policy” (Dal Riscaldamento Globale
alla Politica Globale"), che si è tenuta a Torino il 28-29
marzo 2008, dove si analizzavano "le tragiche conseguenze del
riscaldamento globale".
Per
la cronaca, nel recente
convegno a Bucharest organizzato dal Club di Roma si rivendicano
le asserzioni contenute ne "I Limiti dello Sviluppo" e si
ripete che siamo oramai arrivati al collasso; il Club ce lo sta
ripetendo da oltre 40 anni! Da notare inoltre che adesso è diventata
di moda la parola "cambiamenti climatici" in sostituzione
di "riscaldamento globale". Si parla di "accelerazione
del cambiamento climatico"
e "il
punto fondamentale è che ci stiamo muovendo a velocità inaspettata
verso un cambiamento che non siamo preparati ad affrontare",
oppure "dobbiamo
smettere di bruciare combustibili fossili,
altrimenti
siamo condannati alla povertà, se non all’estinzione",
ma non si citano certo ne la Geoingnegneria
ne Haarp
ne tutte le altre modifiche
intenzionali del tempo atmosferico per scopi militari come
possibili fonti di tale cambiamento climatico.
Al
riguardo è esemplare la posizione di Giulietto Chiesa sulle scie
chimiche; in una sua risposta a chi gli poneva un quesito in merito,
il 21
maggio 2012 Chiesa afferma, a titolo personale, che questi
tracciati lasciati dagli aerei non sono scie di condensa ma "sono
un fenomeno inquietante", oppure
"Ritengo
che si tratti di sperimentazioni militari che vengono mantenute
segrete".
Però poi afferma:
"Per
il momento Alternativa non ha una posizione in merito, perchè la
discussione in merito ancora non c'è stata.
Sicuramente ce ne occuperemo, ma fino ad ora non siamo stati con le
mani in mano e ci siamo occupati di numerose altre questioni. Quando
saremo più forti e numerosi, potremo approfondire parecchie
questioni, tra cui questa."
Nel
maggio 2012 Giulietto Chiesa, dalla sua posizione privilegiata, non
ha ancora intrapreso alcuna discussione o azione in merito?? E cosa aspettano ad
occuparsi di uno dei fenomeni
più inquietanti dei nostri giorni??
"Pochi
sanno cosa è accaduto a Bali, anche perchè i media mondiali hanno
appena scoperto il riscaldamento del clima e, invece di dare
informazioni decenti al grande pubblico, stanno trasformando il
problema in gossip planetario e in sensazionalismo imbecille.
Invece
sarebbe opportuno che i miliardi di cittadini del mondo sapessero che
a Bali non si è deciso niente. Notizia agghiacciante, da prima
pagina, se vivessimo in un mondo normale, non drogato dalla necessità
di consumare all'impazzata.
Il
segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, ha riassunto con queste
parole: «La situazione è così disperatamente seria che ogni
ritardo rischia di farci superare il punto di non ritorno, oltre il
quale i costi ecologici, finanziari e umani cresceranno in forme
drammatiche».
Avete
visto qualcosa del genere in tv? No, certamente, perchè la tv è il
luogo principale da cui fuoriesce il fiume di inviti a consumare; e
ripetere quello che dice Ban Ki Moon equivarrebbe a spiegare
“l'inconcepibile", e cioè che questo nostro modo di vita è
diventato insostenibile. Cioè, in altri termini, che l'attuale
sviluppo capitalistico è divenuto incompatibile con la vita su
questo pianeta. Che è anche l'unico di cui disponiamo al momento, e
dal quale non possiamo, per il momento, assentarci.
Circola
tra gli scienziati una simpatica barzelletta. Due pianeti
s'incontrano. Uno ha un'aria soddisfatta e salubre, sorridente e
colorato. L'altro ha la faccia marrone, piena di bitorzoli
puzzolenti, respira a fatica. «Come stai? - dice quello sano
all'altro - ti vedo scuro in volto, che ti succede?» Il pianeta
malandato sospira: «Vedi, sono pieno di questi parassiti che si
chiamano uomini. Stanno sporcando tutto, mi affumicano l'aria, mi
fanno crescere la febbre, abbattono le foreste, tirano fuori cemento
e lo spargono dappertutto. Guarda come mi hanno butterato la faccia».
L'altro ascolta, sempre sorridente: «Oh, non preoccuparti. Li avevo
anch'io, ma me ne sono liberato». (il
grassetto è il nostro)
Grazie
alla maggiore isteria sul riscaldamento globale, parlare di
sovrappopolazione è diventato, ancora una volta, politicamente
corretto. Quindi, per il nostro paladino Giulietto, credente nel
riscaldamento globale da CO2, fedele al Club di Roma e che citava
l'ONU di Ban Ki Moon come fonte attendibile, il pianeta che si è
liberato dai molteplici parassiti (gli uomini) sta sicuramente meglio
di quello sovraffollato pieno di bitorzoli puzzolenti! Insomma, la
solita Armageddon catastrofista a causa della sovrappopolazione.
Ricordiamo cosa disse Il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, tra i
fondatori del WWF, insieme al Cavaliere
di Malta Principe Bernardo d'Olanda: "Se
rinascessi, vorrei essere un virus letale per contribuire a risolvere
il problema dell’eccesso di popolazione. Il maggior dramma del
mondo è che ci sono più culle che casse da morto"
(dichiarazione rilasciata l’8 agosto 1988, alla agenzia nazionale
tedesca DPA). Visto la sua barzelletta, pensiamo che Giulietto non
sia poi così in disaccordo con quest'ultima citazione!
L'UNFPA ha inquadrato
sinteticamente il problema della sovrappopolazione sul suo sito web:
"I gas serra
non si accumulerebbero così pericolosamente se gli abitanti della
Terra non aumentassero così rapidamente, ma fossero rimasti a 300
milioni di persone, la popolazione mondiale di 1000 anni fa, rispetto
ai 6,8 miliardi di oggi."
Come già detto Giulietto
Chiesa è un fiero assertore della teoria del riscaldamento globale
antropogenico da CO2, una delle bufale più colossali che ci abbiano
mai propinato;
"Ad
esempio, lo sapevate che a dicembre dell’anno scorso tutti i paesi
del mondo si sono riuniti a Bali in conferenza mondiale per aprire il
negoziato sul dopo Kyoto? E per decidere cosa? L’obiettivo è
quello di contenere l’aumento della temperatura del pianeta
nell’ambito dei 2 gradi centigradi. Già, perché
la temperatura del pianeta sta aumentando e se continua a crescere
con i livelli attuali noi andremo incontro nei prossimi 20 anni ad un
aumento di 3,7 – 4 gradi.
Questo comporterà
veri e propri stravolgimenti sul pianeta, per esempio il Bangladesh,
dove abitano 400 milioni di persone, andrà sott’acqua, come pure
la nostra costa adriatica.
E
questo non accadrà fra 200 anni, ma fra 20, e sarà un problema
della prossima generazione, dei nostri figli. L’Africa nei prossimi
10 anni aumenterà a dismisura le zone desertiche, costringendo 250
milioni di persone a scappare, verosimilmente da noi.
Per
impedire ciò occorrerebbe smettere di produrre anidride carbonica
ai tassi attuali perché sta surriscaldando il pianeta attraverso
l’effetto serra."
"La
verità scientifica è sempre un problema di approssimazioni
successive. In questo caso vale a mio avviso il principio del più
largo consenso. La
comunità scientifica mondiale è al 97% circa convinta che il
riscaldamento globale sia l'effetto dell'human imprinting, cioè
dell'impronta umana.
Esistono scienati che adducono altri elementi, ma i grafici
dell'incremento della temperatura in connessione che l'esplosione
della produzione umana di anidride carbonica e della produzione
indotta di metano, unita alla deforestazione (che elimina le piante,
assorbenti di co2), dicono a mio avviso inequivocabilmente che è
stato lo sviluppo industriale (cioè l'impronta umana) a provocare il
cambiamento." (gli errori sono i suoi)
"Lo
scorso anno la credibilità del gruppo Intergovernmental Panel on
Climate Change (Il Gruppo consulente intergovernativo sul mutamento
climatico delle Nazioni Unite) o IPCC è stata duramente messa alla
prova dalla pubblicazione di un migliaio di mail che i ricercatori di
questo gruppo si sono scambiati fra loro e che un hacker avrebbe
trafugato dal server dell'Università della East Anglia in Gran
Bretagna. In queste email molti ricercatori dell'IPCC amettevano che
avevano ritoccato i dati per renderli compatibili alla teoria
dell'effetto serra da CO2; inoltre essi si coalizzavano per attaccare
quelli che minavano le loro "verità" costruite. "
[...]
"Una
delle immagini più significative riguardo alla teoria del
riscaldamento globale è quella che rappresenta i valori di
temperatura dell'ultimo millennio ed è la prova più citata a
sostegno della tesi sul contributo delle attività antropiche al
riscaldamento globale. Questo grafico è stato chiamato anche Hockey
Stick
per via della sua caratteristica somiglianza ad una mazza da hockey).
Nella parte a destra si notava un brusco aumento della temperatura
che assumeva proporzioni allarmanti.
In
un articolo dal titolo
RISCALDAMENTO
CLIMATICO Lo scandalo degli esperti dell'IPCC
che analizza le email trafugate all'IPCC dall'hacker si analizza e
smonta proprio questo "mito":"Una
parte molto interessante, che getta una sinistra luce sull'onestà
scientifica dei componenti del cosiddetto Team, è relativa proprio
all'hockey stick e su come «aggiustarlo» per dare valore alle
proprie tesi. Il problema della validità dell'ultima parte del
grafico era già stato segnalato da Stephen McIntyre quando
contestava un rialzo improvviso della curva che invece a suo dire era
piatta. Molte mail si riferiscono al trick che potremmo tradurre con
la parola trucco – per non usare quella più colorita in uso oggi
che passa sotto il nome di tarocco – a cui i diretti interessati
danno oggi un significato benevolo e nient'affatto truffaldino. In un
primo momento queste mail sono state definite apocrife, ma siccome
poteva diventare un boomerang molti ricercatori chiamati in causa,
tra cui Phil Jones, hanno preferito ammettere che sono vere. E' noto
da almeno un paio d'anni, ad esempio, che la temperatura in questo
momento non è in crescita, così Kevin Trenberth scrive in una mail:
«il fatto che in questo momento non siamo in grado di spiegare la
mancanza di un aumento della temperatura è cosa che non possiamo
lasciar correre». In un'altra mail, sempre a proposito dello stesso
problema, si legge: «sì, non è molto più del 1998 e tutto questo
mi preoccupa… ma c'è la possibilità di avere davanti un periodo
lungo una decina d'anni con temperature relativamente stabili, al di
là di quanto ci si può attendere da La Nina etc… ma se io
vedo questa possibilità la farebbero loro anche gli altri, forse
posso tagliare gli ultimi punti sulla curva prima del mio intervento,
questo è un trend verso il basso a causa degli effetti finali e del
freddo degli ultimi anni»."
Giulietto
Chiesa dovrebbe anche leggersi un articolo apparso recentemente sul
Wall Street Journal dal titolo No
Need to Panic About Global Warming a firma di eminenti
scienziati, dove si afferma che "Forse
il fatto più scomodo è la mancanza di riscaldamento globale da
oltre 10 anni".
Ricordiamo
che il vecchio organismo Chiesa-Gorbaciov, il World
Political Forum, creato "dal
basso", aveva
tra le sue fila personaggi come, Giulio Andreotti, Jacques Attali,
Francesco Cossiga, Benazir Bhutto, Bono, Boutros Boutros-Ghali,
Michel Camdessus, Fernando Henrique Cardoso, Emilio Colombo, Jaques
Delors, Gianni de Michelis, l'Arcivescovo anglicano Desmond Tutu,
Oscar Luigi Scalfaro, il Cardinale Andrea
Cordero Lanza di Montezemolo, il Cardinale Achille Silvestrini; in
sostanza, uno dei più mefitici concentrati del clan
Vaticano-massonico-globalista elitario che si possano trovare in
circolazione;
|
Il Cardinale Andrea
Cordero Lanza di Montezemolo membro del World Political Forum |
E Chiesa è dei loro! Li difende. Pensa che essi ci
traghetteranno verso una “New World Civilization”. Ecco quali
sono le adesso le priorità del NEW
POLICY FORUM Gorbacioviano, successore del WPF:
Considerare
le questioni relative alla governance globale.
Questioni
di sovranità e sforzi per diminuire l'impatto negativo delle
decisioni prese a livello di governo che hanno ripercussioni
globali.
Il
ruolo e il futuro dello sviluppo europeo nel mondo contemporaneo.
Cari
fan di Giulietto, il New World Order sta arrivando, e il vostro
paladino ve lo farà amare.