domenica 28 giugno 2015

Il MES e l'Eurogruppo controllati dal cattolico Dijsselbloem


Jeroen Dijsselbloem è un altro agente cattolico romano impegnato nell'edificazione del Sacro Romano Impero Gesuitico Europeo. Gli strumenti di tortura dei popoli a cui è a capo sono l'Eurogruppo e il Meccanismo Europeo di Stabilità. Da wikipedia leggiamo il suo profilo:

"Jeroen Dijsselbloem (Eindhoven, 29 marzo 1966) è un politico olandese membro del Partito del Lavoro (PvdA). È ministro delle finanze nel Governo Rutte II dal 5 novembre 2012, presidente dell'Eurogruppo dal 21 gennaio 2013 e presidente del consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità (European Stability Mechanism - ESM) dal 12 febbraio 2013.
Dijsselbloem ha frequentato le scuole elementari a Son en Breugel e successivamente l'Eckartcollege (1978–1985) a Eindhoven, entrambe scuole cattoliche.[1]
Che l'Eckartcollege sia una scuola cattolica lo potete anche verificare nel sito di notizie del comune di Eindhoven, dove vi è scritto: Eckartcollege (rooms-katholiek)

Da ilsole24ore del gennaio 2013 leggiamo:



"Nato ad Eindhoven, Dijsselbloem, 46 anni, giunge da una famiglia cattolica, di insegnanti e agronomi. E' padre di due figli, parla francese e inglese, e secondo chi lo ha frequentato in questi primi mesi a Bruxelles sembrerebbe persona affidabile.
Nominato in novembre, si è dimostrato più moderato del suo predecessore, il democristiano Jan Kees de Jaeger[...]
Sulle questioni di bilancio, Dijsselbloem non è molto diverso da de Jaeger. Davanti al parlamento olandese in dicembre ha ribadito l'importanza del risanamento del bilancio. In questo senso, sarà comunque il portavoce del rigore economico.
Una volta appreso tutto ciò, non vi scandalizzerete certo nel leggere che costui è stato l'artefice della linea dura col governo di Atene, e colui che ha recentemente difeso la zona euro a spada tratta:



«Voglio in questa occasione ribadire la nostra forte determinazione di rafforzare ulteriormente la zona euro, che già oggi è più forte di quanto non lo fosse qualche anno fa - ha detto Dijsselbloem -. Siamo pronti a utilizzare pienamente tutti gli strumenti a disposizione (…) L'Eurogruppo seguirà da vicino la situazione ed è pronto a riunirsi nuovamente se necessario, in qualsiasi momento. Siamo pronti a sostenere la Grecia anche dopo la fine dell'attuale memorandum».
Jeroen Dijsselbloem è anche un amante dell'austerità:



"L'Aia (Olanda), 11 giu. (LaPresse/AP) - Non fallirà la politica del governo olandese che prevede tagli alla spesa pubblica e aumento delle tasse. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Jeroen Dijsselbloem, difendendosi dalle accuse degli economisti che sostengono che le sue misure di austerità stiano costringendo l'Olanda a rimanere impantanata in una lunga recessione. Parlando con i giornalisti a fianco del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, Dijsselbloem ha dichiarato che si aspetta che il deficit olandese scenda sotto il 3% nel 2014, come stabilito con Bruxelles. Il ministro è anche presidente dell'Eurogruppo, l'organismo che raccoglie i 17 responsabili delle Finanze dell'eurozona. La Banca centrale olandese ha riferito invece ieri che il disavanzo pubblico si attesterà al 3,4% nel 2014 e salirà al 3,9% nel 2014, a meno che non vengano decisi nuovi tagli alla spesa."


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