lunedì 22 novembre 2010

Il direttore generale del FMI Dominique Strauss-Kahn esorta i leader a cedere maggiore sovranità all'UE


Dominique Strauss-Kahn, direttore del FMI,

Il capo del FMI ha detto che le nazioni europee devono cedere maggiore sovranità e dare maggiori poteri al centro al fine di evitare future crisi.  
All’interno di quelle che possono risultare delle proposte controverse, il direttore generale del FMI Dominique Strauss-Kahn, ha invitato l’Unione Europea a spostare la responsabilità della disciplina fiscale e della riforma strutturale verso un corpo centrale che sia libero dalle influenze degli stati membri.
In un discorso a Francoforte che affrontava la crisi del debito sovrano che sta inghiottendo l’Europa ancora una volta, egli ha detto:”Le ruote della cooperazione si spostano troppo lentamente. Il centro deve prendere l’iniziativa in tutte le aree chiave per raggiungere l’obiettivo comune dell’unione, specialmente nella politica finanziaria, economica e sociale. I paesi devono essere disposti a cedere maggiore autorità al centro.”
L’Europa è afflitta dalla crisi anche perché gli Stati membri  ripongono troppa fiducia nelle banche e lasciano che le loro finanze pubbliche vadano fuori controllo. La Grecia è già stata salvata e l’Irlanda prevede di  concordare un salvataggio di 100 miliardi di euro entro pochi giorni. E’ a rischio anche il Portogallo.
Strauss-Kahn non ha nominato nessun singolo membro della zona euro, ma ha avvertito:”la crisi sovrana non è finita.” La riforma è di vitale importanza, ma, ha detto:”Le istituzioni dell’area non erano semplicemente all’altezza nel compito di gestire una crisi – anche la creazione di una soluzione temporanea si è rivelata un processo prolungato.”
“Una soluzione è quella di spostare lontano dal Consiglio la principale responsabilità per l’applicazione della disciplina di bilancio e per le riforme strutturali principali. Ciò dovrebbe ridurre al minimo il rischio che i ristretti interessi nazionali interferiscano con l’effettiva attuazione delle norme comuni.”
La consegna di maggiori poteri al centro porterebbe ad una maggiore perdita di sovranità per ciascuno degli Stati membri della zona euro. La politica monetaria è già sotto controllo della Banca Centrale Europea, con i governi nazionali che mantengono il ruolo di autorità fiscali.
Nelle proposte che probabilmente verranno drammatizzate nelle mani degli euroscettici nel Regno Unito e altrove, il Sig. Strauss Kahn ha raccomandato una maggiore armonizzazione fiscale e un più grande budget centrale. Ribadendo un nuovo tema comune, ha aggiunto che l’area euro ha bisogno di riequilibrarsi – con la riduzione della dipendenza dalle esportazioni da parte della Germania e la contrazione del disavanzo corrente nelle altre nazioni.
Per gestire e monitorare i cambiamenti, egli ha sostenuto un più ampio budget centrale – finanziato da “strumenti più trasparenti a livello UE – come l’IVA europea o la tassazione del carbonio e dei prezzi.”
Accanto a severi controlli fiscali, ha affermato che devono essere centralizzate le riforme del mercato del lavoro. “L’area euro non può raggiungere il suo vero potenziale con un mosaico sconcertante e frammentato di mercati del lavoro”, ha detto. “Queste barriere aggravano la situazione delle divergenti fortune economiche che minacciano ad oggi l’area euro. E’ il momento di creare condizioni di parità per i lavoratori europei, in particolare nel settore della fiscalità del lavoro, nei benefici sociali e di portabilità e nella legislazione di tutela dell’occupazione.”
Ha aggiunto:”L’unica risposta è una maggiore cooperazione e una maggiore integrazione.”