L'autore
del blog http://avlesbeluskesexposed.blogspot.it,
ispirato anche da noi nella lettura del libro di
Nino lo Bello
dal titolo L'Oro
del Vaticano/The
Vatican Empire,
sta facendo importanti
scoperte [vedi
il suo "Before
your eyes": why not in Switzerland?] riguardo
alla finanze Vaticane e all'editore italiano del libro di Lo Bello.
Egli
parte da una citazione dell'articolo di Der
Spiegel/L'Espresso del 1958, da noi pubblicato in precedenza con
il suo contributo come curatore:
"A
queste due istituzioni, l'attualmente in carica Papa Pio XII ne
ha aggiunto una terza, l' "Opera religiosa" ("Istituto
per le Opere di Religione"), che è diventata la banca di
casa del Vaticano. [L'Opera Religiosa] collabora a stretto
contatto con il Credit Suisse a Zurigo, in cui i gesuiti
dovrebbero essere coinvolti con un considerevole pacchetto. Lo
stretto legame tra le due istituzioni finanziarie si vede nel
fatto che un dipendente del Credit
Suisse siede come ufficiale di collegamento permanente nella
romana "Opera religiosa". "
E
riprende un'immagine da un articolo del Sunday Morning Herald, cui
titolo è
Cyprus
faces years of suffering, with uncertain future in the euro zone:
analysts (Cipro
di fronte ad anni di sofferenza, con il futuro incerto nella zona
euro: gli analisti).
Poi
egli riporta una citazione dell'articolo di Thierry Meyssan dal
titolo The
Cypriot Pawn:
"Con
l'aiuto del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e
dell'acquirente statunitense Christine Lagarde, la leadership
americana ha contestato l'inviolabilità della proprietà privata
nell'Unione Europea e ha tentato di confiscare un decimo dei depositi
bancari, presumibilmente per salvare la banca nazionale cipriota
colpita dalla crisi greca."
In
seguito egli commenta:"Così
per Cipro, Ma perché gli "acquirenti statunitensi" non
attaccano la Svizzera?",
al che riporta una citazione tratta dal libro di Lo Bello, The
Vatican Empire, che noi riprendiamo dalla traduzione italiana alle
pagine 133-134:
"Ma
non si creda che l'attività bancaria del Vaticano si limiti
all'Italia. Fondi gestiti dalla Prefettura per gli affari economici
sono depositati in numerose Banche non italiane, in parte in America
e in gran parte in Svizzera, dove sono accreditati su conti cifrati.
Nessuno sa esattamente quanto danaro vaticano giaccia nei forzieri
svizzeri, ma è evidente che la preferenza della Santa Sede per le
banche svizzere è dovuta alle garanzie che la moneta di quel Paese
offre contro ogni pericolo d'inflazione e di svalutazione. A partire
dal 1945 si sono avute in tutto il mondo più di centosettanta
svalutazioni, dodici delle quali nel solo Brasile. A differenza del
dollaro americano e della sterlina britannica le cui riserve auree in
realtà non superano il cinquanta per cento del circolante, il franco
svizzero è garantito dall'oro al centotrenta per cento. In
considerazione, dunque, di questa straordinaria solidità della
moneta svizzera, il Vaticano fa incetta di franchi e li cambia in
monete di altro tipo quando ne ha bisogno.
I
depositi svizzeri permettono anche al Vaticano di conservare
l'anonimato quando acquista il controllo di una Società straniera. A
differenza di quelle americane, le Banche svizzere si prestano a far
da intermediarie acquistando azioni per conto di clienti, ma non
sotto il loro nome. Il Vaticano, così come fanno altri clienti, può
far acquistare titoli di una determinata Società da una Banca
svizzera e a nome di questa, riuscendo così a ottenere il controllo
di una impresa senza che nulla trapeli. Gli "Gnomi di Zurigo",
come gl'inglesi definiscono gli operatori bancari svizzeri,
sostengono tuttavia che la percentuale delle azioni che le loro
Banche detengono in Società nord-americane non supera l'uno per
cento dell'intero mercato americano. Qualsiasi congettura sull'entità
dei capitali che il Vaticano può aver investito silenziosamente
nell'economia statunitense, per lo meno nel settore dei titoli
azionari, deve dunque tener conto di detta cifra.
Considerando
che le operazioni bancarie elvetiche sono fondate sulla segretezza
(uno stile a cui non sono certo insensibili i finanzieri vaticani),
il Vaticano e l'IRI, in qualità di azionisti di maggioranza,
governano il Banque de Rome Suisse, filiazione elvetica del Banco di
Roma. Ha un capitale di quindici milioni e duecentomila dollari e,
essendo soggetta alle leggi svizzere, tiene i nomi dei suoi
depositanti avvolti nel più impenetrabile silenzio.."
Al
seguito riportiamo la parte restante dell'articolo di
avlesbeluskesexposed.blogspot.it :
"la
percentuale delle azioni che le loro Banche detengono in Società
nord-americane non supera l'uno per cento dell'intero mercato
americano...", possiamo anche avere qualche dubbio su questo,
mentre con il gioco delle sussidiarie controllate è possibile occultare un
numero più grande di azioni. Infatti gli Gnomi dei racconti sono
noti come esseri molto giocosi. Probabilmente lo sono anche i loro
cugini svizzeri.
"..Il
Sistema Bancario in Svizzera è regolato dalla Autorità
svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), che deriva
la sua autorità da una serie di leggi federali. La tradizione del
paese riguardo al segreto bancario, che risale al Medioevo, è stata
codificata in una legge del 1934."
URL:
Si,
avete capito bene, la Svizzera non è un membro dell'Unione Europea,
nel frattempo Cipro è però membro dell'UE. Naturalmente le guardie
svizzere del papa non provengono da Cipro, e le basi finanziarie che
il Vaticano e l'Ordine dei Gesuiti usano per proteggere la loro
favolosa ricchezza non sono in un paese europeo, perché il
cacciatore non è così cretino da riporre il suo bestiame negli
stessi boschi dove egli gioca la partita di caccia.
La
Svizzera è ogni giorno oggetto dello "spettacolo del mondo",
uno spettacolo nel quale l'informazione "alternativa" del
papa sta gettando il tuo sguardo:
"...Solo
nel marzo del 1945 essi decisero di aggiungere un effetto speciale
realistico alla loro commedia fantastica, bloccando le operazioni
finanziarie del Terzo Reich come "...la
pressione del governo degli Stati Uniti non era più evitabile dagli
svizzeri!...". Wow! Che panico! In effetti i rapporti passati
della BRI con i nazisti (la BRI è una banca nazista), scompaiono per
riapparire solo negli anni '90..."
[leggi
la traduzione dell'articolo a questo
link]
E:
Nino Lo Bello's "L'Oro del Vaticano" ["The Gold of the Vatican"]
---Riferimenti:
La
casa editrice "Il Borghese", che ha pubblicato l'edizione
italiana del libro di Nino Lo Bello "The Vatican Empire/L'Oro
del Vaticano", era di proprietà di Mario Tedeschi, un fascista,
idealista monarchico con antenati ebrei. Come possiamo vedere da
Wikipedia, egli è stato coinvolto con la P2 e con l'intelligence
italiana e statunitense nell'operazione "Manifesti Cinesi"
[falsi manifesti con false firme comuniste/staliniste al fine di far
crescere la paura verso il comunismo e dividere il movimento della
sinistra radicale in Italia negli anni Sessanta]. Ma probabilmente è
proprio per questo motivo che siamo in grado di assegnare alle
informazioni del libro dell'italo-americano Lo Bello un alto tasso di
credibilità, perché la storia personale dell'editore italiano e
forse anche del collaboratore Mario Tedeschi dimostra non solo il
tipico anti-comunismo degli anni della guerra fredda, ma anche una
chiara inimicizia con il Vaticano, che rivela molte dinamiche
nascoste di dominio perseguite dall'ordine dei gesuiti.
[nota
finale di nwo-truthresearch:
anche noi pensiamo che le affermazioni del libro di Nino lo Bello
siano altamente credibili, fino a prova contraria. Pensiamo che la
pubblicazione della traduzione italiana dell'opera da parte di questa
casa editrice, chiaramente di destra, sia dovuta al fatto che molti
di questi personaggi fascisti non apprezzassero le tresche
sotterranee del Vaticano con i regimi comunisti; ricordiamo che la
posizione ufficiale del Vaticano è sempre stata quella della
condanna del Comunismo, pertanto il Vaticano avrebbe dovuto collocarsi su posizioni di destra, quindi in alleanza con uomini
come Mario
Tedeschi; ma abbiamo già analizzato nel nostro blog che le
posizioni del Vaticano e dei gesuiti sul Comunismo erano solo di
facciata; leggete ad esempio Castro:
un dittatore al servizio dei Gesuiti, da cui traiamo una
citazione di Phelps:"Roma fece finta di opporsi al Comunismo
Sovietico in modo da ingannare l'Occidente anti-comunista, mentre le
agenzie di intelligence lavoravano insieme segretamente 'su
entrambi i lati'." Questo lavoro di Roma su entrambi i lati
probabilmente non piaceva a qualche fascista doc, da cui la
traduzione del libro].
link
articolo originale:
http://avlesbeluskesexposed.blogspot.it/2013/03/before-your-eyes-why-not-in-switzerland.html