mercoledì 27 marzo 2013

I Soldi del Vaticano nei Conti Svizzeri



L'autore del blog http://avlesbeluskesexposed.blogspot.it, ispirato anche da noi nella lettura del libro di Nino lo Bello dal titolo L'Oro del Vaticano/The Vatican Empire, sta facendo importanti scoperte [vedi il suo "Before your eyes": why not in Switzerland?] riguardo alla finanze Vaticane e all'editore italiano del libro di Lo Bello.

Egli parte da una citazione dell'articolo di Der Spiegel/L'Espresso del 1958, da noi pubblicato in precedenza con il suo contributo come curatore:



"A queste due istituzioni, l'attualmente in carica Papa Pio XII ne ha aggiunto una terza, l' "Opera religiosa" ("Istituto per le Opere di Religione"), che è diventata la banca di casa del Vaticano. [L'Opera Religiosa] collabora a stretto contatto con il Credit Suisse a Zurigo, in cui i gesuiti dovrebbero essere coinvolti con un considerevole pacchetto. Lo stretto legame tra le due istituzioni finanziarie si vede nel fatto che un dipendente del Credit Suisse siede come ufficiale di collegamento permanente nella romana "Opera religiosa". "



E riprende un'immagine da un articolo del Sunday Morning Herald, cui titolo è Cyprus faces years of suffering, with uncertain future in the euro zone: analysts (Cipro di fronte ad anni di sofferenza, con il futuro incerto nella zona euro: gli analisti).





Poi egli riporta una citazione dell'articolo di Thierry Meyssan dal titolo The Cypriot Pawn:




"Con l'aiuto del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e dell'acquirente statunitense Christine Lagarde, la leadership americana ha contestato l'inviolabilità della proprietà privata nell'Unione Europea e ha tentato di confiscare un decimo dei depositi bancari, presumibilmente per salvare la banca nazionale cipriota colpita dalla crisi greca."



In seguito egli commenta:"Così per Cipro, Ma perché gli "acquirenti statunitensi" non attaccano la Svizzera?", al che riporta una citazione tratta dal libro di Lo Bello, The Vatican Empire, che noi riprendiamo dalla traduzione italiana alle pagine 133-134:



"Ma non si creda che l'attività bancaria del Vaticano si limiti all'Italia. Fondi gestiti dalla Prefettura per gli affari economici sono depositati in numerose Banche non italiane, in parte in America e in gran parte in Svizzera, dove sono accreditati su conti cifrati. Nessuno sa esattamente quanto danaro vaticano giaccia nei forzieri svizzeri, ma è evidente che la preferenza della Santa Sede per le banche svizzere è dovuta alle garanzie che la moneta di quel Paese offre contro ogni pericolo d'inflazione e di svalutazione. A partire dal 1945 si sono avute in tutto il mondo più di centosettanta svalutazioni, dodici delle quali nel solo Brasile. A differenza del dollaro americano e della sterlina britannica le cui riserve auree in realtà non superano il cinquanta per cento del circolante, il franco svizzero è garantito dall'oro al centotrenta per cento. In considerazione, dunque, di questa straordinaria solidità della moneta svizzera, il Vaticano fa incetta di franchi e li cambia in monete di altro tipo quando ne ha bisogno.

I depositi svizzeri permettono anche al Vaticano di conservare l'anonimato quando acquista il controllo di una Società straniera. A differenza di quelle americane, le Banche svizzere si prestano a far da intermediarie acquistando azioni per conto di clienti, ma non sotto il loro nome. Il Vaticano, così come fanno altri clienti, può far acquistare titoli di una determinata Società da una Banca svizzera e a nome di questa, riuscendo così a ottenere il controllo di una impresa senza che nulla trapeli. Gli "Gnomi di Zurigo", come gl'inglesi definiscono gli operatori bancari svizzeri, sostengono tuttavia che la percentuale delle azioni che le loro Banche detengono in Società nord-americane non supera l'uno per cento dell'intero mercato americano. Qualsiasi congettura sull'entità dei capitali che il Vaticano può aver investito silenziosamente nell'economia statunitense, per lo meno nel settore dei titoli azionari, deve dunque tener conto di detta cifra.

Considerando che le operazioni bancarie elvetiche sono fondate sulla segretezza (uno stile a cui non sono certo insensibili i finanzieri vaticani), il Vaticano e l'IRI, in qualità di azionisti di maggioranza, governano il Banque de Rome Suisse, filiazione elvetica del Banco di Roma. Ha un capitale di quindici milioni e duecentomila dollari e, essendo soggetta alle leggi svizzere, tiene i nomi dei suoi depositanti avvolti nel più impenetrabile silenzio.."



Al seguito riportiamo la parte restante dell'articolo di avlesbeluskesexposed.blogspot.it :



"la percentuale delle azioni che le loro Banche detengono in Società nord-americane non supera l'uno per cento dell'intero mercato americano...", possiamo anche avere qualche dubbio su questo, mentre con il gioco delle sussidiarie controllate è possibile occultare un numero più grande di azioni. Infatti gli Gnomi dei racconti sono noti come esseri molto giocosi. Probabilmente lo sono anche i loro cugini svizzeri.




"..Il Sistema Bancario in Svizzera è regolato dalla Autorità svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), che deriva la sua autorità da una serie di leggi federali. La tradizione del paese riguardo al segreto bancario, che risale al Medioevo, è stata codificata in una legge del 1934."

URL:



Si, avete capito bene, la Svizzera non è un membro dell'Unione Europea, nel frattempo Cipro è però membro dell'UE. Naturalmente le guardie svizzere del papa non provengono da Cipro, e le basi finanziarie che il Vaticano e l'Ordine dei Gesuiti usano per proteggere la loro favolosa ricchezza non sono in un paese europeo, perché il cacciatore non è così cretino da riporre il suo bestiame negli stessi boschi dove egli gioca la partita di caccia.

La Svizzera è ogni giorno oggetto dello "spettacolo del mondo", uno spettacolo nel quale l'informazione "alternativa" del papa sta gettando il tuo sguardo:



"...Solo nel marzo del 1945 essi decisero di aggiungere un effetto speciale realistico alla loro commedia fantastica, bloccando le operazioni finanziarie del Terzo Reich come "...la pressione del governo degli Stati Uniti non era più evitabile dagli svizzeri!...". Wow! Che panico! In effetti i rapporti passati della BRI con i nazisti (la BRI è una banca nazista), scompaiono per riapparire solo negli anni '90..."

[leggi la traduzione dell'articolo a questo link]

E:



Nino Lo Bello's "L'Oro del Vaticano" ["The Gold of the Vatican"]




---Riferimenti:



La casa editrice "Il Borghese", che ha pubblicato l'edizione italiana del libro di Nino Lo Bello "The Vatican Empire/L'Oro del Vaticano", era di proprietà di Mario Tedeschi, un fascista, idealista monarchico con antenati ebrei. Come possiamo vedere da Wikipedia, egli è stato coinvolto con la P2 e con l'intelligence italiana e statunitense nell'operazione "Manifesti Cinesi" [falsi manifesti con false firme comuniste/staliniste al fine di far crescere la paura verso il comunismo e dividere il movimento della sinistra radicale in Italia negli anni Sessanta]. Ma probabilmente è proprio per questo motivo che siamo in grado di assegnare alle informazioni del libro dell'italo-americano Lo Bello un alto tasso di credibilità, perché la storia personale dell'editore italiano e forse anche del collaboratore Mario Tedeschi dimostra non solo il tipico anti-comunismo degli anni della guerra fredda, ma anche una chiara inimicizia con il Vaticano, che rivela molte dinamiche nascoste di dominio perseguite dall'ordine dei gesuiti.



[nota finale di nwo-truthresearch: anche noi pensiamo che le affermazioni del libro di Nino lo Bello siano altamente credibili, fino a prova contraria. Pensiamo che la pubblicazione della traduzione italiana dell'opera da parte di questa casa editrice, chiaramente di destra, sia dovuta al fatto che molti di questi personaggi fascisti non apprezzassero le tresche sotterranee del Vaticano con i regimi comunisti; ricordiamo che la posizione ufficiale del Vaticano è sempre stata quella della condanna del Comunismo, pertanto il Vaticano avrebbe dovuto collocarsi su posizioni di destra, quindi in alleanza con uomini come Mario Tedeschi; ma abbiamo già analizzato nel nostro blog che le posizioni del Vaticano e dei gesuiti sul Comunismo erano solo di facciata; leggete ad esempio Castro: un dittatore al servizio dei Gesuiti, da cui traiamo una citazione di Phelps:"Roma fece finta di opporsi al Comunismo Sovietico in modo da ingannare l'Occidente anti-comunista, mentre le agenzie di intelligence lavoravano insieme segretamente 'su entrambi i lati'." Questo lavoro di Roma su entrambi i lati probabilmente non piaceva a qualche fascista doc, da cui la traduzione del libro].



link articolo originale:

http://avlesbeluskesexposed.blogspot.it/2013/03/before-your-eyes-why-not-in-switzerland.html