Sicuramente alcuni di voi avranno già sentito
parlare delle vicende di Calvi, Gelli e Sindona. Anche io ne avevo letto
diverse volte sui giornali e sui libri italiani. Ma quello che ho
notato leggendo l'articolo 'theirs is the kingdom of heaven' di Robert Anton Wilson
sotto tradotto è che nelle cronache in lingua italiana il nome del
Sovrano Militare Ordine di Malta scompare magicamente, a dimostrazione
di quanto sia libera la stampa del nostro paese. Il fatto di sapere che
tutti questi personaggi membri della P2 erano anche membri di un ordine
Cattolico Romano, cambia completamente la visione dei fatti. Infatti, i
Cavalieri di Malta sono stati storicamente i "difensori della fede"
e la loro storia è costellata da sanguinose guerre e conquiste imperialiste; basti pensare alla
Battaglia di Lepanto nel 1571, dove i Cavalieri di Malta parteciparono,
insieme a spagnoli, veneziani e pontifici, alla guerra contro la flotta
ottomana, vincendo.
Le guerre e le stragi sono pertanto il modus
operandi di questo ordine cavalleresco nella "difesa della fede".
Riflettere su questo cambia completamente la prospettiva con la quale
vediamo i fatti recenti. Da questa nuova prospettiva questi fatti si
situano in una linea di continuità con il passato Criminale Cattolico Romano;
perché, in quanto Cavalieri di Malta, Gelli, Sindona e Calvi hanno compiuto i loro
atti criminali Ad maiorem Dei gloriam. Nel panorama disinformativo italiano però esiste una
corrente che pateticamente afferma che il Vaticano, in passato lindo e
puro nella sua predica del vangelo di Cristo, sia stato infiltrato e
deviato da cattivi massoni solo in tempi recenti. Questo articolo mostra invece una linea di continuità dei Cavalieri di Malta con il nazismo, e quindi con il vecchio passato di crimini contro
l'umanità degli appartenenti all'ordine cavalleresco preposto alla "difesa della fede"; una "difesa della fede" che, in tempi recenti, si è esplicata anche con la fattiva e amichevole collaborazione con una corte di mafiosi e di massoni piduisti; mafiosi e piduisti che possono essere utilizzati come utili "capri espiatori" quando arrivano le inchieste giudiziarie. Il tutto Ad maiorem Dei gloriam,
cioè per la gloria del Cattolicesimo Romano e del suo Impero, così come
è stato nei secoli dei secoli. Roma è sempre la stessa.
di Robert Anton Wilson
da SPIN
Luglio 1989
traduzione : http://nwo-truthresearch.blogspot.it
Cosa hanno in comune i criminali di guerra nazisti, la CIA, i boss mafiosi e il Vaticano? L'Ordine segreto dei Cavalieri di Malta
Nella primavera del 1945, quando la Germania
nazista era in rovina, il generale Reinhard Gehlen, capo dei
servizi segreti sotto Hitler, caricò un camion con documenti top
secret e lo guidò verso la vicina divisione dell'Esercito Americano,
per negoziare una pace separata. Il generale Gehlen era
evidentemente un negoziatore veramente molto in gamba.
(Naturalmente aveva quel camion pieno di chissà quali segreti...)
Gehlen presto ebbe una divisa da Generale Americano e volò a Washington, dove i negoziati proseguirono. Secondo i documenti depositati dal professor Carl Ogelsby, in base al Freedom of Information Act, al tempo in cui Gehlen stava portando avanti le negoziazioni, egli era il capo di quella che divenne la sezione di penetrazione sovietica della CIA, e un certo numero di altri capi nazisti lavoravano nella CIA.
Ogelsby considera questo come l'inizio della "nazificazione" della comunità dell'Intelligence americana. Reinhard la Volpe, come qualcuno lo chiamava, era un Cavaliere di Malta, e ciò poteva anche averlo aiutato.
Gehlen presto ebbe una divisa da Generale Americano e volò a Washington, dove i negoziati proseguirono. Secondo i documenti depositati dal professor Carl Ogelsby, in base al Freedom of Information Act, al tempo in cui Gehlen stava portando avanti le negoziazioni, egli era il capo di quella che divenne la sezione di penetrazione sovietica della CIA, e un certo numero di altri capi nazisti lavoravano nella CIA.
Ogelsby considera questo come l'inizio della "nazificazione" della comunità dell'Intelligence americana. Reinhard la Volpe, come qualcuno lo chiamava, era un Cavaliere di Malta, e ciò poteva anche averlo aiutato.
Reinhard Gehlen ostenta un distintivo dello SMOM attorno al collo
Uno si può chiedere: chi diavolo sono i Cavalieri di Malta? Non li ha inventati Dashiel Hammett per una sua storia di detective?
Beh, i Cavalieri di Malta sono una società segreta di laici cattolici favolosamente ricca. Già nell'XI secolo vennero chiamati Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. In seguito diventarono Cavalieri di Rodi, e poi Cavalieri di Malta, nome con cui sono ancora comunemente conosciuti. Il loro nome corretto tuttavia è Sovrano Militare Ordine di Malta (spesso abbreviato in SMOM), dal momento che ora ammettono Dame e Cavalieri. Dopo aver perso Malta per via di Napoleone nel 1798, il loro quartier generale mondiale attuale è divenuto un piccolo edificio in Vaticano.
Secondo fonti cattoliche essi sono un ordine di beneficenza dedicato alle opere buone. Secondo gli storici umanisti più laici, e specialmente i massoni, lo SMOM è la polizia segreta del Vaticano e tutti i suoi membri hanno giurato di distruggere il Protestantesimo, il liberalismo, la democrazia e tutto ciò che ha interferito con l'onnipotenza papale negli ultimi 400 anni.
Secondo il giornalista inglese Gordon Thomas i membri dello SMOM attualmente agiscono come corrieri tra il Papa e il Direttore della CIA. Secondo Mae Brussel, il fine ricercatore della cospirazione, i membri dello SMOM hanno giurato con un giuramento di obbedienza all'ordine Vaticano anche in caso di assassinio o tradimento.
Insieme con Reinhard la Volpe, alcuni dei membri di spicco dello SMOM in tempi recenti includono:
- Franz von Papen, l'uomo che convinse il presidente von Hindenburg a rassegnare le dimissioni e nominare Hitler cancelliere della Germania.
Il Cavaliere di Malta Franz von Papen |
- Il Generale Alexander Haig, uno dei pesi massimi della Casa Bianca sia nell'amministrazione Nixon che in quella Reagan; l'uomo che affermava esistere "forze diaboliche" che avevano creato alcune delle prove contro Nixon.
- Alexander de Marenches, ex capo dell'Intelligence francese.
- William F. Buckley Jr., principale portavoce della fazione "bombe e Gesù" del conservatorismo americano.
- Claire Booth Luce, moglie del fondatore del Time/Life, nemica di lunga durata del Congresso del New Deal e in seguito Ambasciatrice in Vaticano.
- Lucio Gelli, fondatore della loggia segreta Propaganda Due (P2), la società che il governo italiano ha accusato di aver cospirato per insediare un nuovo governo fascista attraverso un colpo di stato, e vari altri reati:
- Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano di Milano, un membro della P2 che ha gestito le finanze vaticane in Europa ed è stato spesso chiamato il "banchiere di Dio".
- Michele "Lo Squalo" Sindona, un avvocato per diverse famiglie mafiose e proprietario di diverse banche italiane e della Franklin National Bank negli Stati Uniti.
- Umberto Ortolani, un ricco fascista italiano, membro della P2 e fondatore di gruppi segreti di destra in America Latina. Un socio di affari di Calvi e del Monsignor Paolo "il Gorilla" Marcinkus e Michele "Lo Squalo" Sindona.
- Otto d'Asburgo, discendente della ex famiglia reale austriaca e membro di spicco del Bilderberg, una società segreta di finanzieri che si riunisce una volta all'anno ed è apparentemente pronta a tutto per impedire che la stampa sappia la loro completa lista di appartenenti o gli argomenti di discussione.
- William Casey, direttore della CIA sotto la presidenza Reagan, morto durante le udienze sulla guerra Iran-Contra.
Possiamo notare come il generale Gehlen appartenesse ad un'organizzazione cattolica che è, minimo, di portata internazionale ed altamente influente. Ciò può averlo aiutato nella sua metamorfosi da nazista a capo sezione della CIA tanto quanto il suo camion pieno di segreti.
In realtà l'infiltrazione fascista di Gehlen nella CIA potrebbe essere descritta come la seduzione di una vecchia puttana. L'OSS (predecessore della CIA) aveva già da allora un rapporto di lavoro con la Mafia sia in America che in Italia. Questo fu ideato e diretto dal ruffiano condannato Charles "Lucky" Luciano, che in cambio della libertà condizionale fece in modo che i mafiosi siciliani aiutassero l'esercito invasore americano. Questo accelerò la conquista americana dell'Italia, ma congiunse anche l'Intelligence Americana a questa marmaglia per molti decenni, fino ad oggi, infatti.
Nel 1948 il Congresso approvò l'Atto di Sicurezza Nazionale, creando una parte del governo invisibile alle persone (e allo stesso Congresso). Abbiamo imparato a vivere con un governo ombra clandestino, le cui azioni ci sono nascoste e i cui legami col fascismo e la criminalità organizzata noi li intravediamo solo occasionalmente quando qualche pasticcio sensazionale fa saltare il coperchio qua e là.
Nel 1950 un italiano affarista-faccendiere di nome Licio Gelli entrò nel sancta sanctorum dell'alleanza CIA/Mafia. Gelli, un altro Cavaliere di Malta, aveva affinato le sue abilità nel gioco dello spionaggio, lavorando, durante la seconda guerra mondiale, come agente doppio per la Gestapo e per il Comunismo clandestino, ed era riuscito a convincere entrambi che egli li stava servendo fedelmente e stava tradendo gli altri. Nel dopoguerra Gelli a Roma iniziò una nuova attività - la creazione di identità false per i criminali di guerra nazisti in fuga dall'incriminazione, e il trovare loro un lavoro in America Latina. Molti finirono a lavorare per la CIA o per gli squadroni della morte che, come sanno tutti, non hanno alcun legame con la CIA, tranne per il fatto di essere reclutati, addestrati, armati, finanziati e "consigliati" da essa.
Mentre i nazisti venivano reclutati per conto della CIA, Gelli creò forti legami con ODESSA, la società segreta degli ex ufficiali delle SS, che sembrava essersi dedicata principalmente (a) all'evitare la cattura da parte dei servizi segreti israeliani e (b) alla creazione di un Quarto Reich in America Latina, la parte del mondo che sembrava più matura per l'insediamento fascista. Gelli assistette laggiù molti regimi fascisti, incluso l'acquisto d'armi per gli argentini prima della guerra delle Falklands e l'aiuto a ripristinare Peron al potere, per cui una volta Peron gli si inginocchiò davanti e gli baciò la mano.
Lucio Gelli |
Gelli era sul libro paga della CIA dalla metà degli anni '50. Egli
fu inizialmente assunto da essa per rafforzare l'ala destra del
movimento operaio. Gelli fece questo, in modo efficiente,
attraverso la corruzione di quei funzionari sindacali che potevano
essere facilmente corrotti e organizzando la mafia affinché
assassinasse coloro che non potevano essere corrotti. Bisogna
ammettere che la tecnica era elegante.
Il signor Gelli, a volte, si mise anche nel libro paga del KGB. Così, oltre ai miliardi che egli e i suoi amici presto guadagnarono sui giochi e le capriole finanziarie che tratteremo in seguito, Gelli veniva pagato come agente dei servizi segreti da Washington e Mosca. Un uomo che poteva convincere sia i Nazisti che la Red Underground che era dalla loro parte nella seconda guerra mondiale, poteva giocare la stessa partita negli anni della Guerra Fredda.
Gelli fu poi chiamato "il Burattinaio" dalla stampa italiana, e in effetti anche in quest'epoca di operazioni segrete egli sembra essere stato straordinariamente subdolo. La nostra prima vera sbirciata del mondo interno dello SMOM e della P2 sotto il Burattinaio è iniziata quando un altro Cavaliere di Malta, Roberto Calvi, fu trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, il 18 giugno del 1982. Spesso chiamato "banchiere di Dio", Calvi fu anche responsabile delle finanze Vaticane in Europa e apparteneva alla pseudo-loggia massonica P2 di Gelli.
Sebbene gravemente provata in Italia dopo lo scandalo Calvi, la P2 sopravvive ancora e ha logge in tutta l'America Latina e negli Stati Uniti. L'ex primo ministro italiano Giovanni Spadolini la chiama "la nuova Mafia...una multinazionale del crimine." Tutti i tipi spregevoli al top della P2 sembrano essere Cavalieri di Malta, ma questa potrebbe essere un'altra coincidenza (ironia, ndt). La giuria di coroner stabilì che Calvi si era ucciso. Questo verdetto fu accolto con derisione dalla maggior parte della stampa inglese, che faceva notare che Calvi aveva 62 anni, non faceva esercizio fisico, era nettamente fuori forma e probabilmente non era in grado di eseguire le acrobazie necessarie a portare se stesso oltre il parapetto del ponte, scalando o saltando in qualche modo al centro della parte inferiore dello stesso, dove il suo corpo fu ritrovato appeso ad una trave inferiore. Fu convocata una seconda giuria di coroner che poi stabilì che le prove non erano abbastanza sufficienti a stabilire se Calvi si fosse ucciso o fosse stato ucciso da ignoti.
Il signor Gelli, a volte, si mise anche nel libro paga del KGB. Così, oltre ai miliardi che egli e i suoi amici presto guadagnarono sui giochi e le capriole finanziarie che tratteremo in seguito, Gelli veniva pagato come agente dei servizi segreti da Washington e Mosca. Un uomo che poteva convincere sia i Nazisti che la Red Underground che era dalla loro parte nella seconda guerra mondiale, poteva giocare la stessa partita negli anni della Guerra Fredda.
Gelli fu poi chiamato "il Burattinaio" dalla stampa italiana, e in effetti anche in quest'epoca di operazioni segrete egli sembra essere stato straordinariamente subdolo. La nostra prima vera sbirciata del mondo interno dello SMOM e della P2 sotto il Burattinaio è iniziata quando un altro Cavaliere di Malta, Roberto Calvi, fu trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, il 18 giugno del 1982. Spesso chiamato "banchiere di Dio", Calvi fu anche responsabile delle finanze Vaticane in Europa e apparteneva alla pseudo-loggia massonica P2 di Gelli.
Sebbene gravemente provata in Italia dopo lo scandalo Calvi, la P2 sopravvive ancora e ha logge in tutta l'America Latina e negli Stati Uniti. L'ex primo ministro italiano Giovanni Spadolini la chiama "la nuova Mafia...una multinazionale del crimine." Tutti i tipi spregevoli al top della P2 sembrano essere Cavalieri di Malta, ma questa potrebbe essere un'altra coincidenza (ironia, ndt). La giuria di coroner stabilì che Calvi si era ucciso. Questo verdetto fu accolto con derisione dalla maggior parte della stampa inglese, che faceva notare che Calvi aveva 62 anni, non faceva esercizio fisico, era nettamente fuori forma e probabilmente non era in grado di eseguire le acrobazie necessarie a portare se stesso oltre il parapetto del ponte, scalando o saltando in qualche modo al centro della parte inferiore dello stesso, dove il suo corpo fu ritrovato appeso ad una trave inferiore. Fu convocata una seconda giuria di coroner che poi stabilì che le prove non erano abbastanza sufficienti a stabilire se Calvi si fosse ucciso o fosse stato ucciso da ignoti.
Roberto Calvi |
Clara Calvi, la vedova del banchiere defunto, venne in Inghilterra
al momento dell'inchiesta del secondo coroner e disse alla giuria
che il marito aveva intenzione di testimoniare contro i suoi ex
colleghi e viveva nel terrore che egli sarebbe stato ucciso per
ordine di persone in Vaticano, "al top". Coloro che parlano di
irregolarità nell'impiccagione di Calvi hanno discusso di un'altra
coincidenza piuttosto particolare. La mattina che Calvi fu trovato
a penzoloni (con le tasche piene di mattoni) da quel ponte di
Londra, la sua segretaria, Graziella Corrocher, era volata da una
finestra del Banco Ambrosiano di Milano di Calvi, morendo. Come la
morte di Calvi, anche il volo dalla finestra della Corrocher fu
originariamente attribuito a un suicidio, ma molti misero in
dubbio il verdetto. Forse il suicidio era un'epidemia in quella
banca. Ma forse, ancora una volta, come disse una volta Beria, il
braccio destro di Stalin: "Qualsiasi idiota può commettere un
omicidio. Ci vuole un artista per organizzare un suicidio."
I magistrati italiani conclusero che, nel corso degli anni '70, Calvi e il suo compagno Cavaliere di Malta Michele "Lo Squalo" Sindona, avevano ben presto preso il controllo delle finanze vaticane, con la connivenza di Monsignor Paul "il Gorilla" Marcinkus (così soprannominato per la sua gigantesca anatomia: aveva servito come guardia del corpo dei Papi").
Paul Gorilla fu presto direttore della Banca Vaticana e aveva allestito un'altra banca elle Bahamas, chiamata Cisalpine, in comproprietà con Roberto Calvi, il quale ad un certo punto possedeva più banche e compagnie di holding che chiunque altro al mondo, tranne che la maggior parte delle banche in seguito si rivelarono non esistere nel senso fisico spazio-temporale o nella realtà ordinaria; erano solo nozioni sulla carta - compagnie fantasma, utili per i fondi di riciclaggio e per confondere gli esaminatori bancari. Comunque la Banca Cisalpine esisteva realmente, ed in seguito venne all'attenzione del procuratore distrettuale della contea di Dade, in Florida, perché aveva scoperto i suoi legami con quella che veniva chiamata "la più grande lavanderia di cocaina" nel mondo. Questo era un team che si chiamava in modo risonante World Finance Corporation ed era gestito da un "ex" (o presunto ex) agente della CIA, Hernandez Cataya.
I magistrati italiani conclusero che, nel corso degli anni '70, Calvi e il suo compagno Cavaliere di Malta Michele "Lo Squalo" Sindona, avevano ben presto preso il controllo delle finanze vaticane, con la connivenza di Monsignor Paul "il Gorilla" Marcinkus (così soprannominato per la sua gigantesca anatomia: aveva servito come guardia del corpo dei Papi").
Paul Gorilla fu presto direttore della Banca Vaticana e aveva allestito un'altra banca elle Bahamas, chiamata Cisalpine, in comproprietà con Roberto Calvi, il quale ad un certo punto possedeva più banche e compagnie di holding che chiunque altro al mondo, tranne che la maggior parte delle banche in seguito si rivelarono non esistere nel senso fisico spazio-temporale o nella realtà ordinaria; erano solo nozioni sulla carta - compagnie fantasma, utili per i fondi di riciclaggio e per confondere gli esaminatori bancari. Comunque la Banca Cisalpine esisteva realmente, ed in seguito venne all'attenzione del procuratore distrettuale della contea di Dade, in Florida, perché aveva scoperto i suoi legami con quella che veniva chiamata "la più grande lavanderia di cocaina" nel mondo. Questo era un team che si chiamava in modo risonante World Finance Corporation ed era gestito da un "ex" (o presunto ex) agente della CIA, Hernandez Cataya.
Paul Mankincus |
Il World Finance Corporation fu segnalato alla polizia della
contea di Dade da alcuni spazzini, i quali dissero che spesso trovavano
steli di marijuana tra i rifiuti della banca. Questo genere di
cose attrae l'attenzione delle persone preposte all'applicazione
della legge in Florida. Ulteriori indagini rivelarono che la CIA
stava usando la banca per i pagamenti ad "agenti di copertura
nascosti" in America Latina e che la maggior parte del denaro
dell'America Latina veniva riciclato attraverso la WFC e quindi
alla Cisalpine nelle Bahamas, dove Paul il Gorilla e Roberto Calvi
lo facevano scorrere attraverso la Banca Vaticana, il Banco
Ambrosiano e un carosello di banche di Sindona, in un sistema
talmente complesso che nemmeno Dio stesso sapeva dove il denaro
giungeva alla fine, anche se la maggior parte degli studiosi di
queste capriole credono che una gran quota di esso si potesse
trovare in quei conti svizzeri dei quali Licio Gelli fu in seguito
temerariamente ossessionato. la Contea di Dade condannò alcuni
funzionari WFC, ma sostiene che la CIA gli abbia impedito di
ottenere le prove di cui aveva bisogno per condannarne altri otto,
ognuno dei quali sembrava avere legami con l'agenzia.
Altresì, negli anni '70 Paul il Gorilla e Michele lo Squalo istituirono un accordo in cui la mafia americana - specialmente la famiglia Johnny Roselli, agente attraverso la famiglia Rizzo di New York - stampò un miliardo di dollari (sì, $1,000,000,000) in stock contraffatti che furono depositati presso la Banca del Vaticano e poi scomparvero quasi totalmente alla vista degli investigatori profani. Solo 100 milioni di dollari furono in seguiti rintracciati; gli altri 900 milioni sono probabilmente ancora in circolazione. Gli uomini d'affari in spazi ristretti spesso comprano gli stock contraffatti, li depositano in una banca abbastanza a lungo per stabilire una forte "linea di credito" e poi li vendono a qualcuno altrettanto disperato prima che la frode venga scoperta. Gli stock contraffatti si vendono al 10 per cento del loro valore nominale, ma se vengono depositati con successo senza essere catturati, la linea di credito è pari al valore nominale, quindi, per un investimento di 10 milioni di dollari, si può ottenere un valore di 100 milioni su carta. Se gli stock contraffatti vengono comprati e venduti abbastanza velocemente, la maggior parte degli operatori di questi imbrogli sfugge all'indagine.
Johnny Roselli, che organizzò la stampa di questi falsi per Paul il Gorilla e i suoi collaboratori in Vaticano, aveva anche una lunga storia con la CIA, avendo collaborato con essa a diversi attentati a Fidel Castro. Molti ricercatori, ad esempio il columnist Jack Anderson e il giornalista inglese Anthony Summers, hanno sostenuto che ci sono prove che Roselli sia stato coinvolto in qualche modo con l'assassinio di Kennedy. Roselli scomparve mentre era sotto mandato di comparizione dal Comitato Parlamentare sugli Assassinii e fu poi trovato morto. Lo stretto collaboratore di Roselli, Sam Giancana - che aveva discusso almeno una volta di un piano per assassinare Kennedy, secondo una testimonianza di fronte al Comitato Parlamentare - fu ucciso mentre era sotto mandato di comparizione. Sam fu colpito direttamente in bocca - il sasso in bocca, la tradizionale punizione della mafia per i sospetti informatori.
Un cantuccio ancora più strano della "nuova mafia" fu rivelato quando la polizia tentò di arrestare Licio Gelli.
Gelli saltò fuori dall'Italia prima che la polizia potesse acciuffarlo e le investigazioni sul come egli potesse avere avuto la soffiata rivelarono che molti membri della polizia segreta (dedicata a proteggere il governo) erano anche membri della P2 (dedita al rovesciamento del governo). Questa falange di agenti doppi includeva il Generale Musumeci, il capo dei servizi segreti, che fu successivamente incriminato per cospirazione, con Calvi, Gelli e altri, per tentato colpo di stato fascista.
Musumeci, infatti, fu accusato di aiutare i presunti attentatori di sinistra ai quali egli avrebbe dovuto dare la caccia. Il generale in difficoltà morì (per cause naturali, sembra) prima che potesse affrontare il processo, ma nel frattempo furono scoperti nel governo italiano oltre 950 altri agenti della P2 e la P2 fu accusata dell'attentato ferroviario a Bologna nel 1980 e di un assortimento di altri atti terroristici precedentemente attribuiti alle Brigate Rosse. (Gelli aveva spiegato questa politica di terrorismo, che chiamò "La strategia della tensione", in un articolo scritto per gli iniziati alla P2. Si presumeva che la strategia della tensione dovesse rendere gli italiani favorevoli ad un colpo di stato totalitario che li salvasse dai furibondi bombaroli.)
Gelli, dopo la sua fuga dall'Italia, fu successivamente rinvenuto in Uruguay, vicino alla casa di Klaus Barbie, un criminale di guerra nazista che fu impiegato per 40 anni dalla CIA. Fu in seguito rivelato che Gelli aveva aiutato Barbie a trovare un lavoro con la CIA e che le logge segrete P2 che Gelli e Ortolani avevano formato in America Latina giocavano un ruolo chiave nel sostenere gli obiettivi del Vaticano e della CIA in quel luogo.
Dopo la sua fuga in Uruguay nel 1982, il signor Gelli più tardi tornò segretamente in Svizzera, per prelevare fondi da un conto bancario numerato. Fu arrestato dalla polizia svizzera e collocato in un carcere di massima sicurezza fino a che non poté essere estradato in Italia. La prigione di "massima sicurezza" riuscì a trattenere l'astuto Gelli per soli tre giorni - 72 ore - e poi, in qualche modo non ancora determinato, egli riuscì a fuggire e fece presto ritorno in Uruguay. Anche questa mossa fu elegante.
Alcune intelligenze svizzere sostengono che il carcere avrebbe dovuto avere un cartello che mostrava le famose tre scimmie ("non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male") e un motto, “Ficken-sienicht mit P2!” ("Non scherzare con la P2").
Nel frattempo, il governo italiano assediato - che cadeva a pezzi mentre sempre più membri della P2 venivano scoperti nelle più alte cariche - stava cercando di estradare Michele lo Squalo dagli Stati Uniti per processarlo per omicidio e cospirazione.
Fu a causa degli intrallazzi di Michele lo Squalo che il Vaticano ora possiede parti sostanziali del World Trade Center, di Proctor & Gamble e di Paramount Films.
Altresì, negli anni '70 Paul il Gorilla e Michele lo Squalo istituirono un accordo in cui la mafia americana - specialmente la famiglia Johnny Roselli, agente attraverso la famiglia Rizzo di New York - stampò un miliardo di dollari (sì, $1,000,000,000) in stock contraffatti che furono depositati presso la Banca del Vaticano e poi scomparvero quasi totalmente alla vista degli investigatori profani. Solo 100 milioni di dollari furono in seguiti rintracciati; gli altri 900 milioni sono probabilmente ancora in circolazione. Gli uomini d'affari in spazi ristretti spesso comprano gli stock contraffatti, li depositano in una banca abbastanza a lungo per stabilire una forte "linea di credito" e poi li vendono a qualcuno altrettanto disperato prima che la frode venga scoperta. Gli stock contraffatti si vendono al 10 per cento del loro valore nominale, ma se vengono depositati con successo senza essere catturati, la linea di credito è pari al valore nominale, quindi, per un investimento di 10 milioni di dollari, si può ottenere un valore di 100 milioni su carta. Se gli stock contraffatti vengono comprati e venduti abbastanza velocemente, la maggior parte degli operatori di questi imbrogli sfugge all'indagine.
Johnny Roselli, che organizzò la stampa di questi falsi per Paul il Gorilla e i suoi collaboratori in Vaticano, aveva anche una lunga storia con la CIA, avendo collaborato con essa a diversi attentati a Fidel Castro. Molti ricercatori, ad esempio il columnist Jack Anderson e il giornalista inglese Anthony Summers, hanno sostenuto che ci sono prove che Roselli sia stato coinvolto in qualche modo con l'assassinio di Kennedy. Roselli scomparve mentre era sotto mandato di comparizione dal Comitato Parlamentare sugli Assassinii e fu poi trovato morto. Lo stretto collaboratore di Roselli, Sam Giancana - che aveva discusso almeno una volta di un piano per assassinare Kennedy, secondo una testimonianza di fronte al Comitato Parlamentare - fu ucciso mentre era sotto mandato di comparizione. Sam fu colpito direttamente in bocca - il sasso in bocca, la tradizionale punizione della mafia per i sospetti informatori.
Un cantuccio ancora più strano della "nuova mafia" fu rivelato quando la polizia tentò di arrestare Licio Gelli.
Gelli saltò fuori dall'Italia prima che la polizia potesse acciuffarlo e le investigazioni sul come egli potesse avere avuto la soffiata rivelarono che molti membri della polizia segreta (dedicata a proteggere il governo) erano anche membri della P2 (dedita al rovesciamento del governo). Questa falange di agenti doppi includeva il Generale Musumeci, il capo dei servizi segreti, che fu successivamente incriminato per cospirazione, con Calvi, Gelli e altri, per tentato colpo di stato fascista.
Musumeci, infatti, fu accusato di aiutare i presunti attentatori di sinistra ai quali egli avrebbe dovuto dare la caccia. Il generale in difficoltà morì (per cause naturali, sembra) prima che potesse affrontare il processo, ma nel frattempo furono scoperti nel governo italiano oltre 950 altri agenti della P2 e la P2 fu accusata dell'attentato ferroviario a Bologna nel 1980 e di un assortimento di altri atti terroristici precedentemente attribuiti alle Brigate Rosse. (Gelli aveva spiegato questa politica di terrorismo, che chiamò "La strategia della tensione", in un articolo scritto per gli iniziati alla P2. Si presumeva che la strategia della tensione dovesse rendere gli italiani favorevoli ad un colpo di stato totalitario che li salvasse dai furibondi bombaroli.)
Gelli, dopo la sua fuga dall'Italia, fu successivamente rinvenuto in Uruguay, vicino alla casa di Klaus Barbie, un criminale di guerra nazista che fu impiegato per 40 anni dalla CIA. Fu in seguito rivelato che Gelli aveva aiutato Barbie a trovare un lavoro con la CIA e che le logge segrete P2 che Gelli e Ortolani avevano formato in America Latina giocavano un ruolo chiave nel sostenere gli obiettivi del Vaticano e della CIA in quel luogo.
Dopo la sua fuga in Uruguay nel 1982, il signor Gelli più tardi tornò segretamente in Svizzera, per prelevare fondi da un conto bancario numerato. Fu arrestato dalla polizia svizzera e collocato in un carcere di massima sicurezza fino a che non poté essere estradato in Italia. La prigione di "massima sicurezza" riuscì a trattenere l'astuto Gelli per soli tre giorni - 72 ore - e poi, in qualche modo non ancora determinato, egli riuscì a fuggire e fece presto ritorno in Uruguay. Anche questa mossa fu elegante.
Alcune intelligenze svizzere sostengono che il carcere avrebbe dovuto avere un cartello che mostrava le famose tre scimmie ("non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male") e un motto, “Ficken-sienicht mit P2!” ("Non scherzare con la P2").
Nel frattempo, il governo italiano assediato - che cadeva a pezzi mentre sempre più membri della P2 venivano scoperti nelle più alte cariche - stava cercando di estradare Michele lo Squalo dagli Stati Uniti per processarlo per omicidio e cospirazione.
Fu a causa degli intrallazzi di Michele lo Squalo che il Vaticano ora possiede parti sostanziali del World Trade Center, di Proctor & Gamble e di Paramount Films.
Michele Sindona |
Michele lo Squalo fu ospite in uno dei partiti della Casa Bianca
di Nixon. Quando il DA di New York Frank Hogan cercò di estradare
Paul il Gorilla per fargli affrontare il processo in connessione
con la frode del miliardo di dollari in stock contraffatti, il
Dipartimento della Giustizia di Nixon intervenne per proteggere
Marcinkus. Il Burattinaio Gelli fu un ospite all'inaugurazione di
Reagan nel gennaio del 1981: c'è persino una foto di Gelli e
Reagan insieme, che sorridono come se stessero meravigliosamente
scherzando intimamente. Monsignor Paul il Gorilla avanzava verso
Arcivescovo. In quei giorni felici tutti facevano miliardi nel
lacci CIA/P2/SMOM - o centinaia di miliardi, se crediamo ad alcune
stime degli utili nel traffico di droga.
Ma poi Michele lo Squalo cadde, e cadde duramente. Una giuria di New York lo dichiarò colpevole di 65 capi di frode di valuta e azioni. Nonostante sia stato difeso dallo studio legale di Nixon in materia di estradizione, lo Squalo tornò finalmente in Italia, dove fu condannato dell'omicidio di un ispettore bancario. Era in attesa di processo con l'accusa di favoreggiamento di cospirazione quando fu avvelenato nella sua cella.
Secondo "Coverup", un film di Empowerment Project, la maggior parte delle armi per i Contras e gli squadroni della morte in America Latina passava attraverso una tenuta in Costa Rica appartenente ad un ex, o presunto ex, agente della CIA. "Coverup" divulgava un'intervista con un pilota che aveva volato in diverse missioni e affermava che portava costantemente la cocaina indietro agli Stati Uniti dopo aver consegnato le armi ai terroristi. I soldi di queste operazioni transitavano attraverso la WFC a Miami e quindi alla Banca Cisalpine alle Bahamas e il resto alla Casa degli Specchi finanziaria di Marcinkus-Calvi-Sindona.
Gli storici si meraviglieranno dell'era del divertimento e dei giochetti - quando Nancy ci diceva "Basta dire di no", e la CIA diceva ai piloti di "Volare solo basso", quando il colonnello North stava stendendo un piano per la sospensione della costituzione a tempo indeterminato e se ne vantava con gli amici, "Il vecchio (Reagan) ama il mio culo", quando cocaina, armi e denaro furono fatti scorrere come un fiume in piena attraverso i conti bancari segreti della CIA e dei suoi amici, tra cui la fazione P2 a Roma e in Vaticano. E la CIA era governata da William Casey, un altro Cavaliere di Malta e un uomo senza scrupoli che aveva mentito al Congresso, come Barry Goldwater infine notò con sgomento. "Sono veramente incazzato" Goldwater infine scrisse a Casey, quando dell'intera estensione dell'inganno del Pazzo Disegno cominciò a rendersi conto il Senato.
il Pazzo Disegno, come il generale Musumeci, morì per cause naturali, mentre era sotto inchiesta. A volte mi chiedo se gli artisti che, nelle parole di Beria, "organizzano" i suicidi, abbiano imparato ad "organizzare" le morti naturali.
Licio Geli finalmente tornò al suo nascondiglio in Uruguay per fare un altro tentativo di ottenere il denaro di quel conto bancario svizzero. La polizia svizzera lo beccò ancora una volta - a volte i più grandi cospiratori sono i più grandi cazzoni - e riuscirono, a quel tempo, a farlo tornare in Italia. Egli fu prosciolto dall'accusa di complicità nel bombardamento ferroviario di Bologna ed è in attesa di processo con l'accusa di ulteriori cospirazioni.
Riflettendo su tutto questo mi ricordo un vecchio amico, Alan Watts, arguto filosofo Zen. "Il più grande errore degli storici", Alan disse una volta, "è che essi affermano che l'Impero Romano sia 'caduto'. Non è mai caduto. Esiste ancora nel mondo Occidentale, attraverso il Vaticano e la Mafia." Io non credevo a quanto Alan mi diceva. Pensavo forse ad uno dei suoi scherzi.
Ora me lo sto chiedendo.
link articolo originale: http://books.google.it/books?id=D2y5iVad5loC&pg=PA94&dq=knights+of+malt+licio+gelli&hl=en&ei=lf_TTJPpJYO88gb9qcisCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q&f=falseMa poi Michele lo Squalo cadde, e cadde duramente. Una giuria di New York lo dichiarò colpevole di 65 capi di frode di valuta e azioni. Nonostante sia stato difeso dallo studio legale di Nixon in materia di estradizione, lo Squalo tornò finalmente in Italia, dove fu condannato dell'omicidio di un ispettore bancario. Era in attesa di processo con l'accusa di favoreggiamento di cospirazione quando fu avvelenato nella sua cella.
Secondo "Coverup", un film di Empowerment Project, la maggior parte delle armi per i Contras e gli squadroni della morte in America Latina passava attraverso una tenuta in Costa Rica appartenente ad un ex, o presunto ex, agente della CIA. "Coverup" divulgava un'intervista con un pilota che aveva volato in diverse missioni e affermava che portava costantemente la cocaina indietro agli Stati Uniti dopo aver consegnato le armi ai terroristi. I soldi di queste operazioni transitavano attraverso la WFC a Miami e quindi alla Banca Cisalpine alle Bahamas e il resto alla Casa degli Specchi finanziaria di Marcinkus-Calvi-Sindona.
Gli storici si meraviglieranno dell'era del divertimento e dei giochetti - quando Nancy ci diceva "Basta dire di no", e la CIA diceva ai piloti di "Volare solo basso", quando il colonnello North stava stendendo un piano per la sospensione della costituzione a tempo indeterminato e se ne vantava con gli amici, "Il vecchio (Reagan) ama il mio culo", quando cocaina, armi e denaro furono fatti scorrere come un fiume in piena attraverso i conti bancari segreti della CIA e dei suoi amici, tra cui la fazione P2 a Roma e in Vaticano. E la CIA era governata da William Casey, un altro Cavaliere di Malta e un uomo senza scrupoli che aveva mentito al Congresso, come Barry Goldwater infine notò con sgomento. "Sono veramente incazzato" Goldwater infine scrisse a Casey, quando dell'intera estensione dell'inganno del Pazzo Disegno cominciò a rendersi conto il Senato.
il Pazzo Disegno, come il generale Musumeci, morì per cause naturali, mentre era sotto inchiesta. A volte mi chiedo se gli artisti che, nelle parole di Beria, "organizzano" i suicidi, abbiano imparato ad "organizzare" le morti naturali.
Licio Geli finalmente tornò al suo nascondiglio in Uruguay per fare un altro tentativo di ottenere il denaro di quel conto bancario svizzero. La polizia svizzera lo beccò ancora una volta - a volte i più grandi cospiratori sono i più grandi cazzoni - e riuscirono, a quel tempo, a farlo tornare in Italia. Egli fu prosciolto dall'accusa di complicità nel bombardamento ferroviario di Bologna ed è in attesa di processo con l'accusa di ulteriori cospirazioni.
Riflettendo su tutto questo mi ricordo un vecchio amico, Alan Watts, arguto filosofo Zen. "Il più grande errore degli storici", Alan disse una volta, "è che essi affermano che l'Impero Romano sia 'caduto'. Non è mai caduto. Esiste ancora nel mondo Occidentale, attraverso il Vaticano e la Mafia." Io non credevo a quanto Alan mi diceva. Pensavo forse ad uno dei suoi scherzi.
Ora me lo sto chiedendo.
Leggi anche :
Il Programma dei Cavalieri di Malta
Cavalieri di Malta: introduzione
Il Vero Potere: Ancora prove della connessione tra Bilderberg e Cavalieri di Malta
La Mafia, la CIA e l'Apparato di Intelligence del Vaticano
La Blackwater, i Cavalieri di Malta e l'Ultima Crociata
Blackwater: Cavalieri di Malta in Iraq