di Eric Jon Phelps
Vatican Assassin
4 dicembre 2009
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/
Vatican Assassin
4 dicembre 2009
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/
Le Istruzioni Segrete della Società di Gesù [da lacuni commentatori, per lo più cattolici, considerate un falso, ma che descrivono le reali sordide attività dei gesuiti, ndr] guidano i Professi Gesuiti del Quarto Voto alla ricerca, intrapresa dell'Ordine, della sottomissione di tutte le nazioni al Potere Temporale del Papa di Roma, sottomesso al Generale Superiore dei Gesuiti! Brownlee, nella sua introduzione alle pagine 6-7, 8-9, 10, 13, 18, 19-22, dichiara:
"I Gesuiti si avviano alla conquista del mondo per il Papa...I Gesuiti sono tesi ad un dominio universale sopra le anime [dominio spirituale] e i corpi [dominio temporale] degli uomini, al fine di legarli come vassalli alle ruote del carro del Papa...I Gesuiti erano i soldati del Papa: essi non conoscevano nessuna legge ma obbedivano solo alle volontà del loro generale; non praticavano nessuna modalità di culto ma obbedivano ai dettami del Papa; non stavano in nessuna chiesa ma solo con se stessi. [Questo è convalidato da "The Jesuits: The Society of Jesus and the Betrayal of the Roman Catholic Church" (1987) del Gesuita Malachi Martin]. E il dio di massa, che il loro capo a Roma consolidò nell'ostia prima di loro, era l'idolo della loro adorazione..."Per farti un'opinione, sono riportare sotto delle porzioni degne di nota di "LE ISTRUZIONI SEGRETE" ripubblicate da WC Brownlee nel 1857
"Tuttavia la setta dei Gesuiti venne collocata da Loyola sotto un governo dispotico e rigorosamente militare. In effetti, il vecchio soldato ferito prese le sue leggi e la disciplina dalla sua esperienza militare. Come un capo militare, il loro generale veniva scelto per la vita. Ad ogni suo membro veniva fatto prestare giuramento sulla croce, per ottenere la sua implicita obbedienza. Come soldato, il Gesuita concedeva il suo corpo, la sua anima, i suoi desideri e le sue volontà al suo generale. Egli non aveva alcun diritto di consultare un amico o di esercitare addirittura il proprio giudizio. La volontà del generale era la sua volontà; egli doveva andare ovunque il suo capo, residente a Roma, avrebbe ordinato - Asia o Africa, o qualsiasi parte del globo. Egli non faceva nessuna domanda; non chiedeva nessuna ragione. Il generale era il suo dio sovrano. Egli navigava con ordini sigillati. Egli doveva insegnare, ma non quello che credeva essere giusto. Egli non aveva nessuna scelta nella sua fede, doveva credere nel suo cuore, nella sua anima e nella sua coscienza, quello che il suo generale ordinava. Egli doveva compiere qualsiasi atto a lui ingiunto, senza fare domande. Egli non doveva rifuggire da qualsiasi atto di sangue. Se il generale lo ingiungeva, egli doveva inviare la Armada Spagnola a rovesciare l'Inghilterra; doveva far saltare in aria il Parlamento Inglese con la polvere da sparo; doveva assassinare il Re Enrico di Francia, o sparare al Principe d'Orange; o avvelenare il Papa Ganganelli; o ingiungere a Carlo IX di perpetrare il massacro di San Bartolomeo; o a Luigi XIV di revocare l'editto di Nantes, e coprire l'onesta Francia di sangue e caos, e riempire le nazioni con i lamenti del loro miserabile esilio! Se essi fallivano, ritentavano più e più volte."
"Egli, nel perseguire il suo scopo, non si fermava fino a quando non lo portava a compimento o moriva torturato, così come per l'assassinio del re di Francia. E se lo avessero ammazzato, egli sarebbe stato santificato; come Garnet, il capo dei Gesuiti della congiura delle Polveri, che è ancor oggi venerato come San Enrico, in Spagna...Denaro e Gesuiti ingannavano sottomettendo e schiavizzando tutti...Essi lusingavano e accarezzavano "il successore di San Pietro", mentre lo legavano per le mani e lo incatenavano nella sua sedia di San Pietro..."
"Essi fecero per secoli esattamente ciò che stanno ora cercando di fare negli Stati Uniti. Essi hanno influito immensamente nell'insegnamento. Tutti gli altri non sapevano nulla. Andarono in incognito nei regni e negli stati protestanti. Crearono scuole; o guadagnavano cattedre universitarie e poltrone professionali. Conquistarono i giovani alla loro causa...Le loro fatiche si estendevano ad ogni papato e ad ogni regno e stato protestante in Europa e in Sud America, dove furono la principale causa di tutte queste convulsioni nazionali e spargimenti di sangue, al fine di ostacolare e far cadere tutto il repubblicanesimo [Protestante, non comunista]. Essi sono anche i più attivi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove, più che in tutte le altre nazioni, sono i più ansiosi di vincere, arruolandole al papismo..."
"Le ISTRUZIONI SEGRETE formano un codice di leggi del Gesuitismo. Esse non potevano essere rese note a molti membri di una certa classe di gesuiti. Esse rendevano gli uomini coraggiosi, arditi e cattivi, per fargli compiere gesta disperate, e fargli togliere di mezzo i nemici con il pugnale, la pallottola o il calice avvelenato. Questi uomini sapevano delle cose che gli altri non sapevano. Essi possedevano anche agenti travestiti, uomini in maschera. Questi gesuiti conoscevano delle cose che non erano impartite agli altri dello stesso ordine. Avevano a disposizione uomini sagaci, astuti, cortesi e molto raffinati, che corteggiavano i nobili e si insinuavano nel favore dei principi, dei re, delle ricche vedove e dei giovani eredi ed ereditiere. Questi ottenevano le loro "ISTRUZIONI" dal proprio generale. Questi uomini avevano a disposizione studiosi fini, dignitosi, consolidati, seri e morali. A questi studiosi non era permesso di entrare nei segreti di CERTE ISTRUZIONI. Essi erano inviati come trappole per accattivarsi l'uomo importante, l'ignaro e il religioso. Questi uomini erano messi nelle loro cariche per dare una rappresentazione avvincente della loro Compagnia di Gesù. Essi andavano insegnando che non si sarebbero immischiati in nessuna politica, non avrebbero ricercato nessuna ricchezza, e avrebbero rigorosamente mantenuto il proprio voto di povertà. Il loro unico scopo, con l'aiuto del cielo, era quello di convertire il mondo e abbattere il Protestantesimo e tutte le eresie! E in questi dettagli, questa classe di persone all'interno della setta, era onesta. Perché essi non erano iniziati alle 'Istruzioni Segrete'. E quindi potevano negare, con onesta coscienza, giurando anche sulla croce, che nessuna di tali istruzioni fosse mai stata data, o mai ricevuta. E i Gesuiti iniziati si preoccupavano di promuovere questi uomini decorosi, amabili, morali e fidati, per dichiarare al mondo che nessuna di tali norme, e nessuna di tali massime come quelle delle ISTRUZIONI SEGRETE, erano mai esistite tra di loro. E dal carattere elevato di questi uomini, la loro testimonianza fu di grande peso per i re, i nobili e anche per i protestanti."
"Questo getta una luce sopra il mistero e le dichiarazioni contraddittorie provenienti dai Gesuiti e dagli storici onesti; e dai protestanti. L'immorale, l'astuto, l'audace e tutte le classi simili in questo miscuglio di setta, con i suoi generali e lo stuolo delle sue spie brulicanti come rane e sfreccianti come le cavallette d'Egitto in tutto il territorio, erano pienamente iniziati all'interno dei segreti di queste "Istruzioni"; e agivano su di loro, ogni giorno. Da qui gli orridi marchi dei loro passi di contaminazione e sangue!"
"In effetti, queste 'ISTRUZIONI SEGRETE' non furono svelate completamente al pubblico cristiano fino ad una cinquantina di anni dopo lo scioglimento e l'espulsione della Compagnia. Ma tutti i ranghi degli uomini, Papali o Protestanti, che avevano studiato i movimenti, gli intrighi e le cospirazioni dei Gesuiti, erano intimamente a conoscenza delle loro pratiche. Quindi, quando fu scoperto e pubblicato il libro delle 'ISTRUZIONI SEGRETE', ogni persona per una volta vide le prove della sua autenticità. Essi per lungo tempo avevano avuto familiarità con i loro complotti e le loro abitudini. Qui c'era l'esatta piattaforma e il modello di tutti i loro atti. Coloro che avevano creduto e sofferto sotto la loro pessima morale, e cospirato contro la causa di Dio e i diritti dell'uomo, non potevano nutrire alcun dubbio sull'autenticità di tali norme. Esse corrispondevano esattamente, così come il modello sulla carta, elaborato dalla mano dell'architetto, corrisponde alla casa finita! Invano si negarono queste 'REGOLE e ISTRUZIONI', mentre tutte le imprese, gli inganni astuti e le atrocità, prescritte dal presente REGOLAMENTO, vennero proclamate nei ricordi dei principi, dei nobili, dei ministri e delle persone. Quindi, prima che queste potessero aver successo, al fine negare le 'ISTRUZIONI SEGRETE', gli conveniva distruggere, dai monumenti nazionali e dalle annotazioni nazionali, e da tutti i dettagli della storia, le gesta atroci perpetrate dai gesuiti nel vecchio e nuovo mondo!"
link articolo originale: http://www.vaticanassassins.org/2009/12/highlights-the-secret-instructions-of-the-jesuits/Capitolo I
Sezione VII. "Fate in moto che le somme maggiori siano sempre estorte dalle vedove, con frequenti rimostranze delle nostre estreme necessità."
Sezione VIII. "In ogni provincia fate in modo che nessuno, tranne il direttore, sia pienamente consapevole del valore reale delle nostre entrate; e fate in modo che ciò che è contenuto nella tesoreria di Roma sia sempre mantenuto come segreto inviolabile."
Capitolo II
Sezione I. "Ovunque, i principi e le persone distinte, con tutti i mezzi devono essere maneggiati in modo che si possa avere il loro ascolto, e ci si possa assicurare i loro cuori: con questo modo di procedere, tutte le persone diventeranno nostre creature e nessuno oserà procurare alla Società il minimo disagio o opposizione."
Sezione XV. "Infine, fate in modo che tutti, con tale astuzia, guadagnino ascendenza sui Principi, i nobili e i magistrati di ogni luogo, che possono essere pronti a nostra disposizione, sacrificando anche i loro parenti più stretti e gli amici più intimi, quando affermiamo che ciò sarà per il nostro interesse e vantaggio."
Capitolo IV
Sezione I. "Fate in modo che i membri della nostra Società dirigano i principi e i grandi uomini in un modo tale che a questi possa sembrare che non si ha nient'altro in mente, se non la promozione della gloria di Dio; e non raccomandateli a nessun'altra austerità di coscienza se non quella a cui essi saranno disposti ad ottemperare; per il proprio obiettivo questi non dovranno essere immediatamente diretti verso il dominio politico e secolare, ma dovranno farlo a poco a poco, in modo impercettibile."
Sezione VI. "Immediatamente dopo la morte di qualsiasi persona del posto, fate in modo che ci si prenda cura tempestivamente di far andare qualche amico preferito della nostra Società in camera sua; ma questo deve essere avvolto con molta astuzia e gestito in modo tale da evitare di dare il minimo sospetto delle nostre intenzioni di usurpare l'autorità del principe; per questo motivo (come già è stato detto) noi stessi non dobbiamo apparirci, ma, per attuare i nostri disegni, farci manovella di artificio di alcuni amici fedeli, le cui capacità potrebbero schermare loro dall'invidia, che altrimenti potrebbe cadere più pesantemente sulla Società."
Capitolo IX
Sezione XIII. "La Società potrebbe anche trafficare vantaggiosamente sotto il nome preso a prestito da alcuni ricchi mercanti, nostri amici; ma mai senza una prospettiva di guadagno certo e abbondante; e questo può essere fatto anche per le Indie, che finora, con il generoso favore di Dio, ci hanno provvisto non solo di anime, ma hanno anche abbondantemente rifornito i nostri forzieri di ricchezza."
Capitolo XIV
Sezione VI. "Non permettete che tali [ membri dell'Ordine], attraverso qualsiasi mezzo, siano conservati qualora qualcuno di loro si opponga apertamente ai propri superiori, o, in pubblico o in privato, effettuerà lamentele su di loro verso i propri associati, ma soprattutto verso gli sconosciuti, o, in quanto tale condanni, verso i propri associati o verso sconosciuti, la condotta della Società nel suo ammassare o nel suo gestire i beni temporali, o qualsiasi altro dei nostri metodi di procedere; come, per esempio, il nostro sopprimere e il mantenere al di sotto tutti quelli ostili o quelli espulsi dal nostro ordine, & o quelli che accolgono nella conversazione, o difendono i Veneziani, i Francesi o altri che, impedendoci di prendere piede tra di loro, hanno fatto alla Società danni intollerabili."
Capitolo XVII
Sezione I. "Fate in modo che i nostri membri si sforzino di compiere principalmente ciò che segue: sempre agiscano con umanità, anche nelle cose futili del momento, o, almeno abbiano l'aspetto esteriore che lo indichi, perché con questo mezzo, qualunque confusione potrà mai sorgere nel mondo, la Compagnia per necessità crescerà sempre e manterrà la sua terra."
Sezione III. "Fate in modo che re e principi si attengano al seguente principio: che la fede cattolica, come questione attuale, non può sussistere senza il potere civile, che però dovrà essere gestito con la massima discrezione. In questo modo i nostri membri opereranno in favore di persone nella più alta carica di governo e di conseguenza saranno ammessi nei loro Consigli più segreti."
Sezione V. "Si contribuirà non poco a nostro vantaggio, se, con cautela e segretezza, noi fomenteremo e accresceremo le animosità che sorgeranno fra i principi e i grandi uomini, a tal punto che essi possano indebolirsi l'un l'altro. Ma se vi apparirà la probabilità di una riconciliazione, cercheremo al più presto di essere mediatori, nel timore che gli altri ci ostacolino."
Sezione VI. "La nobiltà e il popolino devono essere persuasi, attraverso tutti i metodi, a credere che la Società sia stata istituita su particolare indicazione della divina provvidenza, in accordo alle profezie dell'abate Jachim; che con questo mezzo la Chiesa, anche se abbacchiata dai tentativi degli eretici, potrà essere portata al suo primitivo splendore."
Sezione VII. "Una volta ottenuto il favore della nobiltà e del clero superiore, il nostro obiettivo successivo dovrà essere quello di attrarre in nostro possesso tutte le cure e i benefici ecclesiastici, al fine di una riforma più completa del clero, che fino ad allora viveva secondo le norme dei regolamenti dei propri vescovi, e fare notevoli progressi verso la perfezione. E, infine, dobbiamo aspirare ad abbazie e vescovati; e ottenere questi, una volta vacanti, sarà un compito molto facile, considerando l'indolenza e la passività dei monaci; perché sarebbe interamente a beneficio della chiesa che tutti i vescovati e anche le diocesi apostoliche siano agganciate alle nostre mani, in special modo se sua santità diventasse mai un principe temporale sopra tutti. Perciò, fate in modo che nessun metodo resti intentato, con astuzia e riserbo, per gradi, al fine di aumentare gli interessi mondani della Società, e quindi, senza dubbio, un'età dell'oro andrà di apri passo con una pace universale e duratura, e la benedizione divina di conseguenza assisterà la chiesa cattolica. "
Sezione VIII. "Ma se le nostre speranze in ciò dovessero essere fatte saltare, e dal momento che di necessità arriveranno le offese, i nostri schemi politici dovranno essere variati abilmente, in accordo al diverso atteggiamento dei tempi; e i principi, nostri intimi, che saremo in grado di influenzare per far seguir loro i nostri consigli, dovranno essere spinti a coinvolgersi in guerre vigorose gli uni con gli altri; alla fine, la nostra Società (come promotrice del bene universale mondiale) potrà essere sollecitata con tutte le mani a contribuire con la propria assistenza, e potrà sempre essere impiegata per divenire mediatrice dei dissensi pubblici; in tal modo i principali benefici e promozioni nella chiesa, naturalmente, saranno dati a noi a titolo di risarcimento per i nostri servizi."
Sezione IX. "Infine, la Società dovrebbe sforzarsi di ottenere da ultimo questo effetto: che avendo ottenuto la grazia e il permesso dei principi, quelli che non la amano almeno ne abbiano paura."
FINE DELLE ISTRUZIONI SEGRETE