Lo scorso anno la credibilità del gruppo Intergovernmental Panel on Climate Change (Il Gruppo consulente intergovernativo sul mutamento climatico delle Nazioni Unite) o IPCC è stata duramente messa alla prova dalla pubblicazione di un migliaio di mail che i ricercatori di questo gruppo si sono scambiati fra loro e che un hacker avrebbe trafugato dal server dell'Università della East Anglia in Gran Bretagna. In queste email molti ricercatori dell'IPCC amettevano che avevano ritoccato i dati per renderli compatibili alla teoria dell'effetto serra da CO2; inoltre essi si coalizzavano per attaccare quelli che minavano le loro "verità" costruite.
Se credete che l'hackeraggio dell'IPCC non sia mai avvenuto qui sotto presentiamo il comunicato ufficiale redatto da R.K. Pachauri, presidente dell' Intergovernmental Panel on Climate Change dal titolo STATEMENT ON NEWS REPORTS REGARDING HACKING OF THE EAST ANGLIA UNIVERSITY EMAIL COMMUNICATIONS visionabile nel sito ufficiale all'indirizzo http://www.ipcc.ch/pdf/presentations/rkp-statement-4dec09.pdf
L'amissione ufficiale è naturalmente condita dalla retorica del "siamo persone serie, ci basiamo sulla letteratura peer reviewed": d'altro canto cosa potevano dire?
È un peccato che un atto illegale di accesso a comunicazioni e-mail private tra gli scienziati che sono stati coinvolti come autori nelle valutazioni dell'IPCC in passato abbia portato ad alcune domande e preoccupazioni. E' importante per me per chiarire che l'IPCC come un corpo segue valutazioni imparziali, aperte e obiettive di ogni aspetto dei cambiamenti climatici, effettuate con la massima trasparenza. L'IPCC si basa principalmente su letteratura peer reviewed nello svolgimento della sua valutazione e segue un processo che rende improbabile che un qualsiasi pezzo di letteratura peer reviewed, comunque in contrasto con le opinioni di ogni singolo autore, sia stato lasciato fuori. L'intero processo di scrittura del rapporto dell' IPCC è sottoposto ad ampia e ripetuta revisione da parte di esperti, nonché dei governi.
Di conseguenza, vi è in ogni fase la piena possibilità degli esperti del settore nel richiamare l'attenzione su qualsiasi pezzo di letteratura e sulle scoperte fondamentali che garantiscono l'inclusione di una vasta gamma di opinioni. Non vi è, pertanto, nessuna possibilità di esclusione di qualsiasi opinione contraria, se è stata pubblicata in riviste stabilite o altre pubblicazioni peer-reviewed.
Vorrei anche sottolineare il fatto che le sintesi per i politici di tutti i rapporti dell'IPCC sono accettate e approvate da tutti i governi del mondo. Anche nella fase di approvazione della nota di sintesi di qualsiasi relazione per i politici, che viene effettuata parola per parola, eventuali omissioni sarebbero evidenziate dai rappresentanti di governo in corso di approvazione.
In sintesi, nessun individuo o piccolo gruppo di degli scienziati è in grado di escludere un lavoro peer-reviewed da una valutazione dell'IPCC. Allo stesso modo, gli individui e piccoli gruppi non hanno alcuna possibilità di sottolineare un risultato che non è coerente con una serie di studi, indagini, e gli approcci. Ogni livello del processo (compreso un team di diversi autori, un'ampia rassegna, il monitoraggio indipendente del rispetto di revisione e l'approvazione plenaria dei governi) svolge un ruolo importante nel mantenere le valutazioni dell'IPCC complete, imparziali, aperte all'identificazione di nuova letteratura, e politicamente rilevanti, ma non politicamente prescrittive.
Lo spiacevole episodio che ha avuto luogo tramite hacking illegale delle comunicazioni private di singoli scienziati evidenzia solo l'importanza delle procedure e delle pratiche dell'IPCC e il rigore col quale il gruppo svolge la sua valutazione. Questa completezza e la durata del processo seguito in ogni valutazione garantisce l'eliminazione di ogni possibilità di omissioni e distorsioni, intenzionali o accidentali.
R.K. Pachauri
Chairman
Intergovernmental Panel on Climate Change
IPCC Secretariat
c/o WMO · 7 bis, Avenue de la Paix · C.P: 2300 · CH-1211 Geneva 2 · Switzerland
telephone +41 22 730 8208 / 54 / 84 · fax +41 22 730 8025 / 13 · email IPCC-Sec@wmo.int · www.ipcc.ch
Figura sopra: la prova inconfutabile peer reviewed del riscaldamento globale
Chissà, forse nessuno tra il "piccolo gruppo" di oltre 650 scienziati che presentarono al Senato americano nel 2008 un dossier che metteva radicalmente in discussione il «global warming » era stato peer reviewed secondo il nostro Pachauri. Questo rapporto era stato pubblicato prima che lo scandalo degli hacker scoppiasse.
Solo qualche citazione dal rapporto dal titolo U. S. Senate Minority Report: More Than 650 International Scientists Dissent Over Man-Made Global Warming Claims Scientists Continue to Debunk “Consensus” in 2008:
"Oltre 650 scienziati dissenzienti da tutto il mondo sfidano le asserzioni sul riscaldamento globale come opera dell'uomo fatte dall'United Nations Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e dall'ex vice presidente Al Gore. Questo nuovo rapporto di 231 pagine U.S. Senate Minority Report -- aggiornato rispetto al 2007 con una innovativa relazione di oltre 400 scienziati che hanno espresso scetticismo verso il così chiamato "consensus" sul global warming -- evidenzia le voci scettiche di oltre 650 prominenti scienziati internazionali, inclusi molti ex scienziati UN IPCC o in forza presso esso, che si sono ora rivoltati contro l'IPCC dell'ONU."Chissà se poi Pachauri ha mai letto questi due lavori:
" Il coro di voci scientifiche scettiche è cresciuto molto nel 2008 con un flusso costante di studi peer reviewed, analisi, dati dal mondo reale e sviluppi scomodi che contestano le asserzioni delle Nazioni Unite e del vice presidente Al Gore che dicono che "la scienza è stabilita" e c'è un "consenso"
"Il cambiamento climatico è reale" è una frase priva di significato utilizzata più volte da attivisti per convincere il pubblico che una catastrofe climatica è imminente e l'umanità è la causa. Nessuna di queste paure è giustificata. I cambiamenti climatici globali in tutti i tempi sono dovuti a cause naturali e l'impatto umano ancora resta impossibile da distinguere da questo "rumore" naturale."
"Chi afferma che il dibattito è finito e che le conclusioni sono compatte ha fondamentalmente un approccio non scientifico verso una delle questioni più epocali del nostro tempo."
Solar physicist Dr. Pal Brekke, senior advisor to the Norwegian Space Centre in Oslo.Brekke has published more than 40 peer-reviewed scientific articles on the sun and solar interaction with the Earth.
"Qualunque sia il clima, non è causato dal riscaldamento globale. Se mai, il clima potrebbe iniziare un periodo di raffreddamento."
Atmospheric scientist Dr. Art V. Douglas, former Chair of the Atmospheric Sciences Department at Creighton University in Omaha, Nebraska, and is the author of numerous papers for peer-reviewed publications.
"Io sono uno scettico .... Il riscaldamento globale è diventato una nuova religione."
Premio Nobel per la Fisica, Ivar Giaever"
"Dal momento che io non sono più collegata con nessuna organizzazione, né ricevo alcun finanziamento, posso parlare francamente .... Come scienziata rimango scettica."
Atmospheric Scientist Dr. Joanne Simpson, la prima donna al mondo a ricevere un dottorato di ricerca in meteorologia e in passato alla NASA, che è autore di oltre 190 studi ed è stato definito "tra i più autorevoli scienziati degli ultimi 100 anni."
" L'allarmismo [sul global warming] ha la sua giustificazione nel fatto che è qualcosa che genera fondi"
Award-winning Paleontologist Dr. Eduardo Tonni, of the Committee for Scientific Research in Buenos Aires and head of the Paleontology Department at the University of La Plata.
"Per quanti anni il pianeta dovrà raffreddarsi prima di cominciare a capire che il pianeta non si sta riscaldando? Per quanti anni il raffreddamento deve andare avanti?"
Geologist Dr. David Gee, the chairman of the science committee of the 2008 International Geological Congress who has authored 130 plus peer-reviewed papers, and is currently at Uppsala University in Sweden.
"Recenti ricerche dell'analista dei dati climatici Australiano John McLean rivelano che il processo di peer-review della sintesi per i politici dell'IPCC lascia molto a desiderare. (LINK) (LINK) (LINK) & (LINK) (Note: I 52 scienziati che hanno partecipato nel 2007 all' IPCC Summary for Policymakers aderivano alla volontà dei dirigenti politici e dei delegati delle Nazioni Unite in un processo descritto come più somigliante ad un accordo di piattaforma da combattimento di partito, e non ad un processo scientifico - LINK)"
'Global Warming Will Stop,' New Peer-Reviewed Study Says
New Peer-Reviewed Scientific Studies Chill Global Warming Fears
Una delle immagini più significative riguardo alla teoria del riscaldamento globale è quella che rappresenta i valori di temperatura dell'ultimo millennio ed è la prova più citata a sostegno della tesi sul contributo delle attività antropiche al riscaldamento globale. Questo grafico è stato chiamato anche Hockey Stick per via della sua caratteristica somiglianza ad una mazza da hockey). Nella parte a destra si notava un brusco aumento della temperatura che assumeva proporzioni allarmanti.
In un articolo dal titolo RISCALDAMENTO CLIMATICO Lo scandalo degli esperti dell'IPCC che analizza le email trafugate all'IPCC dall'hacker si analizza e smonta proprio questo "mito":
"Una parte molto interessante, che getta una sinistra luce sull'onestà scientifica dei componenti del cosiddetto Team, è relativa proprio all'hockey stick e su come «aggiustarlo» per dare valore alle proprie tesi. Il problema della validità dell'ultima parte del grafico era già stato segnalato da Stephen McIntyre quando contestava un rialzo improvviso della curva che invece a suo dire era piatta. Molte mail si riferiscono al trick che potremmo tradurre con la parola trucco – per non usare quella più colorita in uso oggi che passa sotto il nome di tarocco – a cui i diretti interessati danno oggi un significato benevolo e nient'affatto truffaldino. In un primo momento queste mail sono state definite apocrife, ma siccome poteva diventare un boomerang molti ricercatori chiamati in causa, tra cui Phil Jones, hanno preferito ammettere che sono vere. E' noto da almeno un paio d'anni, ad esempio, che la temperatura in questo momento non è in crescita, così Kevin Trenberth scrive in una mail: «il fatto che in questo momento non siamo in grado di spiegare la mancanza di un aumento della temperatura è cosa che non possiamo lasciar correre». In un'altra mail, sempre a proposito dello stesso problema, si legge: «sì, non è molto più del 1998 e tutto questo mi preoccupa… ma c'è la possibilità di avere davanti un periodo lungo una decina d'anni con temperature relativamente stabili, al di là di quanto ci si può attendere da La Nina etc… ma se io vedo questa possibilità la farebbero loro anche gli altri, forse posso tagliare gli ultimi punti sulla curva prima del mio intervento, questo è un trend verso il basso a causa degli effetti finali e del freddo degli ultimi anni»."
Oggi esistono anche motori di ricerca come http://www.eastangliaemails.com/search.php per consultare le email trafugate all'IPCC
Con racconti di catastrofi imminenti che distruggeranno il pianeta ormai i bambini vengono spaventati nelle scuole e in Tv (es. Mario Tozzi), e tutto in nome di teorie non dimostrate. Nel migliore dei casi vengono diseducati con una cattiva scienza. L'obiettivo dei nuovi catastrofisti è quello di educarci fin da piccoli ad uno stato paura e di emergenza, di modo che tutti saremo felici quando arriveranno le soluzioni globali alle emergenze globali, come la geoingegneria, nei progetti di malthusiani come John Holdren (consulente del presidente Usa Obama) che l'anno scorso disse :"la Terra sarebbe vicinissima a un cambiamento climatico conclamato", e "Si potrebbe arrivare ad essere tanto disperati da voler usare questi strumenti."; oppure James Lovelock (padre della pseudoscienza di Gaia), il quale vorrebbe gassarci massicciamente con "acido solforico semplicemente facendo volare alla quota appropriata aerei predisposti per bruciare carburante contenente una piccola quantità di zolfo"; questa è l'intenzione anche di Tim Lenton che vede "le immissioni di particelle di zolfo nella stratosfera e la produzione di nuvole sintetiche" come una soluzione da applicare in caso di emergenza; e Paul Crutzen, il quale ha affermato che "Nel nostro futuro possono benissimo esserci progetti di geoingegneria su vasta scala internazionalmente accettati [...] per ottimizzare il clima"; Oppure Robert E. Dickinson, che nel suo lavoro CLIMATE ENGINEERING A REVIEW OF AEROSOL APPROACHES TO CHANGING THE GLOBAL ENERGY BALANCE, afferma tranquillamente che "Il presente documento affronta la possibilità di annullamento dell'effetto radiativo dei gas ad effetto serra attraverso l'aumento di riflettori solari. Due approcci promettenti, secondo COSEPUP (1992), sono l'impiego di aerosol nella stratosfera, direttamente come riflettori, o nella troposfera, con la semina delle nuvole al fine di aumentare la quantità e la lucentezza delle nuvole stesse". C'è anche Il potente think tank Council on Foreign Relation, che in un suo rapporto dal titolo Unilateral Geoengineering, del maggio 2008, affermava che "nonostante le incertezze e le molto negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone." e "Tra tutte le strategie di geoingegneria, quella che è considerata più fattibile coinvolge l'incremento dell'albedo planetario, che si ottiene riflettendo la luce solare nello spazio prima che sia assorbita. Ci sono diversi metodi attrverso cui le nuvole possono essere usate per incrementare la riflettività planetaria:
1. Aggiungere piccole particelle riflettenti nell'alta parte dell'atmosfera ( la stratosfera la quale è collocata tra 15 e 50 km dalla superfice della Terra).
2. Aggiungere più nuvole nella parte più bassa dell'atmosfera (nella troposfera)
3. Mettere vari tipo di oggetti riflettenti nello spazio sia vicino alla terra o in una locazione stabile tra la terra e il sole
4. Cambiare la copertura di ampie porzioni della superfice del pianeta da qualcosa di scuro (assorbente) come gli alberi, a qualcosa di luminoso (riflettente) come coperture di neve o erba."
L'oscuramento della luce Solare attraverso progetti di geoingegneria su vasta scala, come ad esempio la gassazione planetaria con acido solforico o altre sostanze dannose, sono tecnicamente fattibili, affermano gli scienziati, e sono nei progetti di questi pazzi malthusiani.
Lo vediamo già in cielo; e forse, per ora, stiamo vedendo solo le prove generali.
Per i riferimenti si vedano anche i miei due post: 2084: la dittatura del carbonio? e Lovelock, la depopolazione, l'effetto serra e la geoingegneria