venerdì 18 giugno 2010

Tendenze verso un Nuovo Ordine Mondiale, Parte Uno


Qui sotto vi presento la prima parte di un articolo di Daniel Taylor sulle tendenze future della globalizzazione e la marcia verso il Nuovo Ordine Mondiale. Dell'articolo, datato 2008,  è interessante notare il pronostico di un appropriato sviluppo tecnologico e scientifico che finalmente consentirà di arrivare a quel sogno utopistico di Governo Mondiale che covava tra le elite da centinaia e centinaia di anni. Di questo "  progresso"  tecnico scientifico la parte più inquietante è forse la manipolazione dei geni che porterà alla separazione biologica tra la classe dominante "  superumana"  e classi dominate "  infraumane".  Nell'articolo si parla anche di migrazione. La globalizzazione e la conseguente vasta migrazione tra paesi, ha scatenato una lotta per la sopravvivenza fratricida tra le classi di schiavi salariati dei paesi "  ricchi"  e "  poveri",  una lotta tra gli "  ultimi"  e i "  penultimi"  per accapparrarsi uno straccio di lavoro sempre più precario e senza alcun diritto; il tutto mentre le elite prosperano e imperano sul pianeta. Qui non si è contro gli immigrati e non si interpreti il discorso sull'immigrazione come un discorso razzista; gli immigrati, soprattutto se clandestini, sono tra le vittime della globalizzazione e sono spinti ad emigrare in Occidente a causa della depredazione finanziaria e materiale dei loro paesi di origine ad opera della Mafia Economica Internazonale dei Banchieri e delle Corporation. Il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio sono i principali agenti di questo racket finanziario impunito. Arrivati nei paesi Occidentali gli immigrati trovano una legislazione che li condanna all'emarginazione e al conseguente sfruttamento da parte di aziende, caporali locali e bande criminali; siccome sono disposti a lavorare per molti meno soldi e diritti, gli immigrati contribuiscono, non scientemente, ad abbattere tutti i diritti e le garanzie sul lavoro acquisite in decenni di lotte sociali. Nel campo edile, ad esempio, non è raro trovare cantieri con immigrati clandestini che lavorano per pochi spiccioli e stanno sopra impalcature senza un minimo di protezione dalle cadute nel vuoto. L'altro aspetto della distruzione dei diritti è la delocalizzazione aziendale, metodologia che si adotta per ricattare i lavoratori garantiti locali ed esportare aziende in luoghi dove il costo della manodopera è misero. Tutto questo, come citato sopra, ha come effetto la lotta fratricida tra gli "  ultimi"  e i "  penultimi".  Interessante è poi anche il pronostico di una classe media rivoluzionaria.

Elite transnazionali e perniciosa globalizzazione

Old-Thinker News
3 Gennaio 2008
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com

Leggi anche:Tendenze verso un Nuovo Ordine Mondiale: Parte Due


"  Numerose persone... odieranno il nuovo ordine mondiale...e moriranno protestando contro di esso...Quando tentiamo di valutare le sue promesse, dobbiamo tenere presente l'angoscia di una generazione o molto malcontento" - H.G. Wells, The New World Order (1939)
Di Daniel Taylor
Mentre entriamo nel nuovo anno 2008, stanno diventando sempre più prevalenti i temi di una "  comunità globale"  e di un "  approccio globale unificato"
Mentre teniamo d'occhio l'attualità e leggiamo le varie proiezioni dei think tank riguardo al futuro del mondo, comincia ad emergere un'immagine che fa riflettere. I pronostici che vengono fatti sono quelli di un mondo nel quale esiste una netta divisione tra l'elite e il resto dell'umanità. La tecnologia avanzata offre, a chi se lo può permettere, un mezzo personalizzato di "auto-evoluzione". Una "Perniciosa globalizzazione" prende piede nel mondo e le elite globali prosperano, lasciando il resto di noi nella polvere. Le frontiere sempre più aperte, l'immigrazione incontrollata, e le tendenze della governance mondiale, causano conflitti di comunità tra vari gruppi. La classe media diventa rivoluzionaria nello stesso momento in cui le avversità economiche colpiscono milioni di Americani. I dittatori utilizzano tecnologie di estensione della vita per prolungare il loro regno di terrore. Una simulazione al computer offre alle agenzie governative e alle corporations un sistema per testare in tempo reale la strategia di marketing e le operazioni psicologiche in uno specchio virtuale del mondo reale. Emergono classi "Geneticamente Ricche" e "Geneticamente Povere" che formano un nuovo "sistema biologico di caste".
Tutto ciò renderebbe avvincente un romanzo di fantascienza, ma queste tendenze non provengono dalla fantascienza - anche se la fantascienza ha dimostrato di essere un precursore profetico a questi sviluppi -, ma dalla realtà odierna vista  dal Ministero della Difesa Britannico, dalla CIA, e da altre personalità di spicco nei settori della tecnologia, della scienza e del governo.
Questa breve relazione in due parti cercherà di rispondere a queste domande: Quale impatto ha avuto su di noi la globalizzazione e come inciderà su di noi nel futuro? Come le attuali tendenze nel campo della tecnologia, della globalizzazione, della politica e del governo hanno a che fare con la prospettiva di un Nuovo Ordine Mondiale?

Il Nuovo Ordine Mondiale

Da molti anni dall'elite globale è stato annunciato un "Nuovo Ordine Mondiale". Da questa elite ci viene detto che le tendenze verso un sistema di governance mondiale sono solamente naturali e che la sovranità nazionale deve essere eliminata. James Paul Warburg, parlando davanti al senato degli Stati Uniti nel 1950, dichiarò che: "  Avremo un Governo Mondiale, che ci piaccia o no. L'unica questione è se il governo mondiale sarà raggiunto con la conquista o con il consenso."
La globalizzazione e i progressi tecnologici hanno sicuramente influenzato il nostro stile di vita, le nostre visioni del mondo e vivono in modo drammatico. Nella nostra società si è impiantata una "prospettiva globale", ma soprattutto lo ha fatto tra le elite. Zbigniew Brzezinski scrive di questa prospettiva globale nel suo libro del 1970, Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era (Tra due Ere: Il ruolo dell'America nell'era Tecnotronica):
"  Per la prima volta comincia a manifestarsi una coscienza umana globale...stiamo assistendo all'emergere di elite transnazionali...composte da uomini d'affari internazionali, studiosi, professionisti e funzionari pubblici. I legami di queste nuove elite sono trasversali alle frontiere nazionali, le loro prospettive non sono confinate alle tradizioni nazionali..."  [1]
L'iniezione e la diffusione di un'ideologia globalista nel vocabolario e nella coscienza collettiva della società è stato uno dei principali obiettivi di queste elite transnazionali. La Governance regionale in associazione ai sistemi economici regionali all'interno del governo mondiale è stata anche un'obiettivo di lungo termine delle organizzazioni globaliste. Affinchè questi sistemi regionali funzionino correttamente e siano generalmente accettati, i Think Tank (gruppi di riflessione) hanno intrapreso progetti di ingegneria sociale su vasta scala  per liberare la popolazione dalle idee "obsolete" di sovranità nazionale. [2]
Il Woodrow Wilson International Center for Scholars ha ospitato una conferenza nel 2002, dedicata allo sviluppo di strategie per sconfiggere tali idee "superate". E' stata discussa l'integrazione politica, sociale e economica degli Stati Uniti, Canada e Messico in un'unione simile a quella dell'Unione Europea. L'America è stata riconosciuta dai quadri della conferenza come uno dei più grandi ostacoli alla pianificazione globalista. Alcune delle strategie di ingegneria sociale suggerite sono l'ampliare la definizione di "noi", lo strutturare l'integrazione in una maniera non minacciosa e un "vincitore alle urne". Una sintesi della confereanza afferma:
"  Ulteriori integrazioni economiche politiche e sociali dipenderanno da come i cittadini dei tre paesi definiscono la loro identità nazionale e la quantità di sovranità dei loro paesi che sono disposti a cedere verso una più grande entità."  [3]
"  La politica estera... fornisce tre cose ai cittadini di una nazione: sovranità, sicurezza e identità. La sovranità impone che i cittadini dello Stato e il governo ("  noi"  ) decidano la politica, determinino l'identità del "  chi siamo", e salvaguardino la sicurezza di una sovranita nanzionale e di una identità. I governi devono convincere i cittadini che il progetto regionale è coerente con questi tre valori ampliando la definizione del "  noi".  [4]
Mentre entriamo nel nuovo anno del 2008, stanno diventando più comuni i temi di "una comunità globale" e di un "approccio globale unificato". Le Nazioni Unite, con un libro di fumetti orientato ai bambini, hanno fatto partire recentemente un'iniziativa per portare una maggiore intesa verso una "coscienza globale". La Marvel Comics ha fatto squadra con l'ONU per creare un fumetto che insegnerà ai bambini "...il valore della cooperazione internazionale." [5] Un altro esempio viene dal think tank londinese mi2g, che ha rilasciato un comunicato nel tardo Dicembre del 2007 che afferma in una parte:
"  Un solo mondo: La comunità globale delle nazioni si stà rendendo conto che, a prescindere del rischio globale complessivo che desideriamo affrontare, dobbiamo tutti stare insieme. Il mantra di un " approccio globale unificato" stà diventando essenziale quando si tratta di lotta al caos climatico e al degrado ambientale...tecnologie avanzate - bio, info, nano, robo & AI -...sistemi finanziari e rischio sistemico; o etica e transumanesimo..." [6]
La lotta al cambiamento climatico con un "approccio globale unificato" è un concetto che è abbastanza familiare a Richard Haass, presidente del Council on Foreign Relations. In un articolo riportato su Taipei times, Haass scrive che la sovranità deve diventare più debole di fronte ai cambiamenti climatici in un mondo globalizzato:
"  Alcuni governi sono disposti a rinunciare ad elementi della sovranità al fine di affrontare la minaccia del cambiamento climatico globale..."
"  La globalizzazione implica quindi che la sovranità non stà solo diventando più debole nella realtà, ma che necessita di diventare più debole. Per gli Stati sarebbe saggio indebolire la loro sovranità al fine di proteggere se stessi..."  [7]
Cambiamenti climatici, la questione del 2008
Scrivendo sul Business Spectator, l'economista Craig James afferma che il cambiamento climatico "...dovrebbe essere il grande problema del 2008, dominando la coscienza del pubblico..." [8] Il 2007 ha visto una grande quantità di attenzione su questo problema quando il Premier britannico Gordon Brown ha chiesto un "Nuovo Ordine Mondiale" per combattere il cambiamento climatico. [9]

Impatto della globalizzazione e possibili scenari futuri

Globalizzazione, immigrazione e integrazione dei paesi in grandi entità portano con se conseguenze politiche e sociali. Il Ministero della Difesa e la CIA hanno prodotto relazioni prevedendo possibili esiti della globalizzazione e dell'integrazione. Le relazioni portano un tono di familiarità tra loro; la tecnologia avanzata e la globalizzazione provocano profonde divisioni tra le elite e la maggioranza dell'umanità. Il rapporto della CIA "Global Trends 2015", delinea i possibili scenari della globalizzazione perniciosa. La relazione afferma:
"  Scenario due: Globalizzazione Perniciosa; le elite globali prosperano, ma la maggioranza della popolazione del mondo non riesce a trarre beneficio dalla globalizzazione...l'immigrazione diventa una delle principali fonti di tensioni interstatali...aumentano i conflitti interni, alimentati dalle aspettative frustrate, dalle disuguaglianze, e dalle accresciute tensioni comunitarie..."  [1]
La rivista Futurist ha discusso questo rapporto della CIA in profondità nell'edizione del Maggio-Giugno 2001. Riassumendo le tendenze per quanto riguarda la governance internazionale, la rivista afferma:
"  I governi istituiti probabilmente perderanno un certo controllo sulle loro frontiere, mentre i migranti, le tecnologie, le malattie, le armi, le transazioni finanziarie, e le informazioni di ogni tipo si muovono attraverso il mondo. Corporazioni e organizzazioni senza scopo di lucro eserciteranno maggiore influenza negli affari dello Stato. Emergeranno i vincitori e i vinti della globalizzazione..." [2]
L'Unione Europea ha visto venire oltrepassati molti dei pronostici citati sopra. L'immigrazione massiccia in tutta l'UE, attraverso i confini porosi, ha causato tensioni e perdita di posti di lavoro entry level per i nativi del Regno Unito. La  firma del trattato dell'UE, in Gran Bretagna fatta dal Ministro degli Esteri David Miliband, ha intensificato queste tensioni. [3]
In un articolo pubblicato dal Britannico Daily Mail, si segnala che, "Mezzo milione di cittadini britannici hanno un numero inferiore di lavori dopo l'afflusso senza precedenti di immigrati provenienti dall'Europa dell'Est..."La relazione del Daily Mail cita l'indipendente House of Commons Library per le statistiche. Il rapporto afferma inoltre che "La Camera di Commercio Britannica ha già avvertito che una generazione di bambini britannici è a rischio di passare 'direttamente dalla scuola al welfare', mentre i migranti colmano la carenza di competenze nel sistema". [4]
Negli Stati Uniti l'apertura delle frontiere tra il Messico e il Canada ha consentito a milioni di immigrati clandestini di fluire dentro e fuori il paese. Bande violente come il gruppo Latino MS13 - identificato dall'FBI come il singolo più pericoloso gruppo in America - stanno diventando sempre più frequenti.
Forse una delle principali previsioni viene dal Ministero della Difesa Britannico in una relazione rilascita all'inizio del 2007. Il rapporto, "DCDC Global Strategic Trends Programme 2007-2036" prevede che le classi medie si troveranno di di fronte ad un incremento delle difficoltà economiche. In reazione:
"  I ceti medi potrebbero diventare una classe rivoluzionaria, prendendo il posto previsto del proletariato di Marx. La globalizzazione del mercato del lavoro e la riduzione dei livelli di fornitura di welfare nazionale e dell'occupazione potrebbe ridurre l'attaccamento dei popoli a particolari condizioni. Il crescente divario tra loro e il piccolo numenro di individui super-ricchi altamente visibili potrebbe fornire carburante alla disillusione verso la meritocrazia, mentre le crescenti under-class urbane stanno probabilmente rappresentando una minaccia all'ordine sociale e alla stabilità, poichè l'onere del debito acquisito e il fallimento della previdenza stanno iniziando a mordere."  [5]
Il rapporto afferma inoltre:
"  La globalizzazione economica e la migrazione indiscriminata possono portare a livelli di integrazione internazionale che alla fine conducono effettivamente a una guerra interstatale; tuttavia, essa porterà anche ad una comunione di interessi ad ogni livello della società, che trascende i confini nazionali e può ricorrere all'uso della violenza."  [6]
Mentre la crisi economica, nel 2008 e oltre, ha picchiato alla casa di milioni di persone in America e all'estero, si sono diffusi senza dubbio sentimenti di rabbia e risentimento.  L'esperto di tendenze Gerald Clemente predice che nel 2008:
"  Il fallimento delle banche, la rovina dei broker, il rovescio delle multinazionali, le città in bancarotta, gli Stati inadempienti, i creditori stranieri che incassano i titoli Usa...qualunque sia la scintilla, la scena è pronta per il panico nelle strade. Quando i giganti decidono la caduta, schiacceranno l'uomo della strada."  [7]
Diventerà una realtà la "classe media rivoluzionaria" che rappresenta una minaccia all'ordine sociale - morsa dagli oneri dei debiti, dalla globalizzazione e dalle difficoltà economiche?

Anti-global etichettati come terroristi

L'ex Segretario di Stato Henry Kissinger e il Presidente della Republica Italiana Giorgio Napolitano, hanno entrambi suggerito - sia vagamente che inequivocabilmente - che gli anti-global sono dei terroristi. Henry Kissinger, mentre parlava ad una conferenza ospitata dalla Akbank a Istanbul, in Turchia, il 31 maggio del 2007, appena prima della prevista riunione del Bilderberg, ha tenuto un discorso nel quale ha affermato:
"  Quelli che in America chiamano terroristi sono in realtà gruppi di persone che rigettano il sistema internazionale..."
Nel giugno del 2007, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa, che di tratta di "...terrorismo psicologico quello che suggerisce lo spettro di un superstato Europeo". [2]
L'eco inquietante delle parole di HG Wells attraversa il tempo; "...innumerevoli persone odieranno il nuovo ordine mondiale...e moriranno protestando contro di esso..."

Citazioni:
The New World Order
[1] Brzezinski, Zbigniew. Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era. Penguin books, 1976
[2] "The "North American Consciousness" and "European Identity". Old-thinker news. December 22, 2007. <http://oldthinkernews.com/Articles/oldthinker%20news/the_north_american_consciousness_and_european_integration.htm>
[3] Heard, Emily, Ed. Toward a North American Community? Woodrow Wilson International Center for Scholars. 2002. page 7. Available online at <http://www.wilsoncenter.org/topics/pubs/NACrpt.pdf>
[4] Ibid. page 10.
[5] Brewster, Deborah. "U.N. joining forces with Spider-Man". Financial Times. December 27, 2007. Available at <http://www.msnbc.msn.com/id/22408081/>
[6] DK Matai. 2008: The Inflexion Year with Positive Outcomes!. December 21, 2007. Available at <http://www.mi2g.com/cgi/mi2g/press/211207.php>
[7] Haass, Richard. "State Sovereignty must be altered in globalized era" Taipei Times. February 26, 2007. Available at <http://www.taipeitimes.com/News/editorials/archives/2006/02/21/2003294021>
[8] James, Craig. "Economic outlook 2008: climate change will dominate". Business Spectator. December 31, 2007. Available at <http://www.businessspectator.com.au/bs.nsf/Article/Economic-outlook-2008--climate-change-will-dominat-A9VFT?OpenDocument>
[9] "Brown wants a 'new world order'". BBC News. January 19, 2007. Available at <http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/6277747.stm>
Impact of globalization and possible future scenarios
[1] National Intelligence Council/Central Intelligence Agency. "Global Trends 2015: A Dialogue About the Future With Nongovernment Experts". page 83. Available at <http://www.dni.gov/nic/PDF_GIF_global/globaltrend2015.pdf>
[2] "The world in 2015". The Futurist. May-June 2001. Volume 35, No. 3. page 7.
[3] "Miliband signs Britain away". The Sun. December 13, 2007. Available at <http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/eu_referendum/article577014.ece>
[4] Slack, James. "500,000 fewer Britons in work following influx of Eastern Europeans". UK Daily Mail. December 28, 2007.
[5] Development, Concepts and Doctrine Centre/Ministry of Defense. "The DCDC Global Strategic Trends Programme 2007-2036". January 2007. page 81.
[6] Ibid. page 84.
[7] "Top Trends 2008" Vol. XV, No. 1. The Trends Research Journal. Available at <http://www.trendsjournal.com/journal08.html>
Anti-globalists labeled as terrorists
[1] A video of this speech can be seen at 16:00 into this video
[2] Hartley-Brewer, Julia. "Opponents of EU treaty accused of being 'terrorists'". UK Daily Express. June 17, 2007. Available at <http://www.express.co.uk/posts/view/10248/Opponents+of+EU+treaty+accused+of+being+'terrorists'>


Link articolo originale: 
http://www.oldthinkernews.com/Articles/oldthinker%20news/trends_to_a_new_world.htm